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venerdì 8 ottobre 2010

NOI SIAMO SEMPRE DALLA PARTE DEL PIU' DEBOLE..CHECCHE' NE DICANO I MAGISTRATI !

Dalla parte del figlio

                

 FECONDAZIONE ARTIFICIALE        UN FIGLIO ALLA 9 SETTIMANA DI GESTAZIONE


di Gabriella Mecucci

Tratto da cronache di Liberal del 7 ottobre 2010
La magistratura per la seconda volta solleva la questione di illegittimità davanti alla Corte Costituzionale della legge 40 che regolamenta la fecondazione artificiale.
Ieri è toccato al divieto di inseminazione eterologa (il donatore del seme è un anonimo, non è nè il compagno nè il marito della donna che partorirà il bambino e, nella vita, non ne sarà il padre) finire nel mirino della magistratura fiorentina che definisce "manifestamente irragionevole" non consentire questo tipo di procreazione. Francesco D'Agostino è un giurista cattolico, membro del Comitato nazionale di bioetica di cui in passato è stato anche presidente.
Professore, come commenta la scelta della magistratura fiorentina?

La legge sulla procreazione assistita va completamente incontro in materia di inseminazione eterologa al senso comune che è sempre stato profondamente turbato da questa pratica. Altro che manifesta irragionevolezza! La 40 è ragionevolissima e condivisa. Si prefig ge di tutelare tutti i soggetti coinvolti nell'inseminazione artificiale. E quindi naturalmente anche il nascituturo.
Come lo tutela?

Non c'è protezione maggiore per chi viene al mondo che avere genitori certi. Che poter sapere chi è la madre e chi è il padre. Con l'eterologa questo non è possibile. Ma c'è di più: si raddoppia la figura paterna - c'è il padre naturale e quello sociale - e in taluni casi si triplica la figura materna - una madre che dà l'ovocita, una che presta l'utero e una che educherà il bambino. Sfido chiunque a dimostrare che tutto ciò non procuri gravi difficoltà al nascituro. Che non sia contro il suo interesse. Mi sembra che in presenza di simili problemi, la nostra legge sia del tutto ragionevole. Che rappresenti comunque una legittima scelta politico - valoriale del legislatore deliberare in questa materia senza che si configuri in nessun modo una violazione della Costituzione.
Il sottosegretario alla Sanità, Eugenia Roccella accusa: i tribunali vogliono smontare pezzo a pezzo la legge 40. E in effetti già in passato questo provvedimento è stato portato davanti all'Alta Corte. Lei, professore, è d'accordo col sottosegretario?

Non so se si vuole smantellare la legge. Questo implicherebbe un progetto di alcuni settori della società civile e della magistratura. E io francamente non so se questo ci sia veramente. C'è invece sicuramente il tentativo di trasformare una questione bioetica in una pret prefigtamente giuridica. Per questo si solleva l'illegittimità davanti alla Corte Costituzionale. Anche se accettiamo di guardare il problema solo con questa ottica, non vedo alcun appiglio giuridico per smontare la legge sulla inseminazione artificiale. La 40 risponde bene al dettato della nostra Carta, mentre l'introduzione dell'eterologa comporterebbe la violazione del principio di uguaglianza.
E perché?

Perchè il bambino che nasce, avendo due padri, si sente profondamente diverso da tutti pretgli altri bambini. E ha ragione: non è normale avere due padri. Per non dire delle due o tre madri, magari pure in conflitto fra di loro. O della madre-nonna: è con l'eterologa infatti si fanno i figli anche a sessant'anni e passa. Non credo che vivere in una situazione così radicalmente anomala, metta il nascituro in una posizione uguale a quella degli altri. Gli crea, anzi, un gravissimo svantaggio.
Quindi secondo lei la fecondazione eterologa è un'anomalia molto pesante?

Non ho dubbi. Crea infatti immensi problemi sia etici che psicologici. Tanto è vero che tantissime donne non accettano una fecondazione con il seme di un donatore. Facendo uno sforzo su me stesso, dico che potrei accettare che un Parlamento voti una legge che prevede l'eterologa. M'inchinerei alla sua volontà. Ma in Italia è successo l'esatto contrario. Il Parlamento ha detto no e il referendum popolare con il quale si voleva abrogare la legge 40 è vistosamente fallito. Per cui sia i rappresentanti del popolo che direttamente il popolo hanno fatto una scelta inequivocabile. Non mi sembra questo un dato trascurabile.
Professore, la Corte ha già modificato la legge. Con la sua sentenza ha infatti tolto il divieto di impiantare più di tre embrioni. Se lo ricorda?

Perfettamente. E non condivido- con tutto il rispetto della Corte - quella decisione. Non si è tenuto in conto, nel modo dovuto, che accettare la formazione di un numero illimitato di embrioni favorisce lo sviluppo del fenomeno conturbante degli embrioni congelati, il cui destino è assolutamente incerto e affidato arbitrariamente alle decisioni del Centro che gestisce questo genere di banche. La 40 si preoccupava - inserendo il limite di tre embrioni - di stroncare una simile pratica che peraltro turba l'opinione pubblica. Queste piccole vite umane congelate a tempo indeterminato non possono non far nascere mille problemi etici.
Negli ultimi tre giorni sono accaduti due fatti molto significativi: Stoccolma ha insignito del premio Nobel il padre dell'inseminazione in provetta, 48 ore dopo la magistratura fiorentina ha preso l'iniziativa di cui stiamo parlando.. Si sta delineando un nuovo conflitto fra laici e cattolici?

Chi insiste nella divisione fra laici e cattolici in materia bioetica lo fa per ragioni pretestuose. Come lei ha potuto valutare nel corso della nostra conversazione, non c'è bisogno di nessuna spiegazione religiosa, biblica, evangelica, teologica per criticare la fecondazione eterologa. Voglio che ciò che sostengo sia giudicato per gli argomenti che uso e non perchè sono cattolico. Nel campo bioetico il conflitto fra laici e cattolici è sbandierato e fomentato dai laicisti per spostare il consenso degli anticlericali verso le loro tesi. Questa operazione va demistificata. Quello che dico è tanto vero che vaste aree dei movimenti femminili e femministi sono molto critici verso l'inseminazione eterologa. Del resto se io sono contrario alla pena di morte, non è che questa possa essere definita una posizione cattolica perchè non è solo dei cattolici, ma anche - ad esempio - dei radicali.
Mi scusi, ma del Nobel della Medicina recentemente assegnato cosa ne pensa?

Quel gesto è quantomeno imprudente. Il premio infatti avalla una pratica che è molto discussa e non solo dai cristiani. Poc'anzi abbiamo ricordato le critiche e le ostilità di parti del movimento femminile verso la fecondazione artificiale. In realtà il Nobel è stato dato surrettiziamente per la Medicina, ma le ragioni della scelta sono di natura bioetica.



Fonte:
http://www.miradouro.it/node/46041

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