Corte Strasburgo, no a crocefisso nelle classi
Accolto il ricorso di una cittadina italiana
03 novembre, 12:17
STRASBURGO - La presenza dei crocefissi nelle aule scolastiche costituisce "una violazione dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni" e una violazione alla "libertà di religione degli alunni". E' quanto ha stabilito oggi la Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo nella sentenza su un ricorso presentato da una cittadina italiana.
Il caso era stato sollevato da Soile Lautsi, cittadina italiana originaria della Finlandia, che nel 2002 aveva chiesto all'istituto statale "Vittorino da Feltre" di Abano Terme (Padova), frequentato dai suoi due figli, di togliere i crocefissi dalle aule. A nulla, in precedenza, erano valsi i suoi ricorsi davanti ai tribunali in Italia. Ora i giudici di Strasburgo le hanno dato ragione.
La sentenza emessa oggi dalla Corte europea dei diritti dell'uomo sul ricorso presentato da Soile Lautsi, cittadina italiana di origine finlandese, contro l'esposizione dei crocefissi nelle scuole ha previsto che il governo italiano dovrà pagare alla donna un risarcimento di cinquemila euro per danni morali. La sentenza, rende noto l'ufficio stampa della Corte, è la prima in assoluto in materia di esposizione dei simboli religiosi nelle aule scolastiche.
03-11-09 |
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UE/CROCIFISSO: GELMINI, NESSUNO PUO' TOGLIERCI NOSTRE TRADIZIONI
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(ASCA) - Roma, 3 nov - ''La presenza del crocifisso in classe non significa adesione al Cattolicesimo ma e' un simbolo della nostra tradizione. La storia d'Italia passa anche attraverso simboli, cancellando i quali si cancella una parte di noi stessi. Nel nostro Paese nessuno vuole imporre la religione cattolica, e tantomeno la si vuole imporre attraverso la presenza del crocifisso. E' altrettanto vero che nessuno, nemmeno qualche corte europea ideologizzata, riuscira' a cancellare la nostra identita'''. Cosi' il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, ha commentato la sentenza della Corte di Strasburgo.
''La nostra Costituzione inoltre riconosce, giustamente, un valore particolare alla religione cattolica. Non vorrei che alcune norme a cui si rifanno i giudici della Corte di Strasburgo fossero in contrasto con il nostro dettato costituzionale. Non e' eliminando le tradizioni dei singoli paesi che si costruisce un'Europa unita - ha aggiunto Gelmini - bisogna anzi valorizzare la storia delle nazioni che la compongono. Per questi motivi, secondo me il crocifisso rappresenta l'Italia e difenderne la presenza nelle scuole significa difendere la nostra tradizione''. res-rus/sam/lv |
Fonte: http://www.asca.it/news-UE_CROCIFISSO__GELMINI__NESSUNO_PUO__TOGLIERCI_NOSTRE_TRADIZIONI-871619-ORA-.html
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