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venerdì 21 ottobre 2011

NICOLETTA FORCHERI: IN FRANCIA SI STUDIA IL MODELLO ITALIANO DELLE PMI MENTRE IN ITALIA LE STESSE SONO MASSACRATE .........

Berneschi: 'indagati' 'indignati' e ...'censurati'...?



N. Forcheri
 20 ottobre 2011

Il 18 ottobre Berneschi, presidente della Carige, dichiarava al convegno Confindustria per l’internalizzazione delle PMI che la valutazione delle agenzie di rating è “solo politica”. Si noti una cosa, il giorno dopo puntuale arrivava il declassamento dell’agenzia Standard & Poors da A- a BBB+, intervenuto appena dodici giorni dopo quello di su’ sore’ Moody’s da A2/P-1 a Baa1/P-2.

Si noti un’altra cosa: mentre in Italia si internazionalizzano le PMI, volenti o nolenti, dedicando a tale azione massificata convegni e fondi, imponendo l’out out “o internazionalizzazione o fallire”, per fare posto alla grande distribuzione e alle big corporations straniere, in Francia le associazioni industriali e patronali si studiano il modello italiano (e svedese) di sviluppo delle PMI, e lo fanno finanziando un think tank o gruppo di studio chiamato Fabrique de l’Industrie, presieduto dal numero uno di Eads, per delineare una nuova politica industriale in modo da supplire alla carenza in Francia di PMI (http://www.la-fabrique.fr/4-questions-a-Louis-Gallois-president-de-La-Fabrique-de-l-industrie.htm - (http://www.linkiesta.it/sorpresa-ripartire-francia-studiano-le-nostre-pmi). Apparentemente il modello PMI italiano era buono, e anche quello dell’IRI, o meglio sarebbe stato buonissimo se non fossero stati attaccati dagli usurocratici internazionali.

Si noti anche che il metodo PMI in Italia, da sempre fiore all’occhiello dello stimatissimo Made in Italy, oltre a non essere né incoraggiato, né incentivato né tanto meno finanziato – pena la scure dell’antitrust, della Commissione europea e di tutti quanti - sta subendo un massacro generalizzato mediante appositi strumenti burocratici, fiscali, creditizi, studi di settore truffaldini.

Si pensi che ad esempio Artigiancassa


(cfr.http://www.artigiancassa.it/Pagine/default.aspx ), deputata a erogare crediti agli artigiani, è stata acquisita da BNP PARIBAS, creditrice al 30% del nostro debito pubblico, parzialmente proprietà dello Stato francese, banca dealer dei nostri titoli di Stato, socia in affari dell’azionista di riferimento (Albert Frère) di Gaz de France Suez, Total(FinaElf), Suez Environnement, Lafarge, Imerys, e controllante totalitaria della BNL… quella BNL che Fiorani e Berneschi volevano scalare in tutta fretta magari per evitare quest’ondata di occupazioni finanziarie del nostro paese. Stanno andando avanti nell’indifferenza della magistratura anche vere e proprie frodi generalizzate: molti sono infatti i casi d’iscrizione illegale delle PMI nel registro delle centrali di rischi delle banche con esposizioni debitorie fasulle, in modo da costringerle a ‘rientrare’ improvvisamente dai fidi e così facendo, fallire.

Si noti anche che quello che era apparso come uno sfogo particolarmente sincero di un presidente di una banca, Berneschi, non è stato più rintracciabile in alcun sito internet. Nel suo sfogo davanti a Confindustria, Berneschi si era infatti lamentato (vado a memoria) che con le regole contabili “imposte” – sottinteso dalla Banca internazionale dei regolamenti (?) - era diventato particolarmente difficile operare ed erogare credito  al pubblico e alle imprese e che Draghi non li aveva difesi, “pensava ad altro”. E che le banche del paese sono sane, vengono valutate dalle agenzie di rating senza esame dei fondamentali. Tale articolo “al veleno” è sparito da tutto il net, e a meno di abbonarsi o richiedere una copia all’archivio del Secolo, lo sfogo di Berneschi è introvabile.

Ora tale articolo è importante perché è un indizio di quel complotto della cupola finanziaria internazionale contro il nostro paese – uno dei tanti, vedasi i PIIGS, vedasi Siria e Libia, Polonia, Iraq, Afghanistan e Iran ecc. – una cupola invisibile, un governo ombra che ricatta, minaccia, censura, oscura, manipola dati e informazioni continuamente, manda i sicari, se del caso, fa paracadutare i suoi uomini in posti di alta responsabilità e su di essi preme al minimo sgarro, virgola di traverso, sospetto di non conformità.

Basti pensare che Berneschi è uno di quei banchieri processati per la tentata scalata a BNL (http://www.corriere.it/economia/11_aprile_20/unipol-consorte-fazio_fb0f719e-6b65-11e0-b852-b4a6122a06f0.shtml ) che se non altro aveva il merito di essere ‘patriottica’ nel senso che avrebbe drenato meno crediti e capitali all’estero che non attualmente che è passata di mano a BNP Paribas – quella stessa BNP PARIBAS che ha chiuso completamente i rubinetti del credito agli artigiani mentre le nostre rendite e i nostri utili vanno direttamente ai suoi interessi franco-rotti (‘rossoscudi’), quelli della maggiore creditrice del nostro debito pubblico ‘sovrano’, a vantaggio della quale probabilmente è stata fatta fallire DEXIA..

Molte di queste alte cariche hanno, apertamente o discretamente, simpatizzato con la rivolta degli indignados, chi per strumentalizzare il movimento, ma altri per sincera e genuina simpatia. In fin dei conti anche loro hanno dei figli, e a giusto titolo si sentono preoccupati per la sorte che toccherà loro, che rischierà di essere sicuramente meno buona dal punto di vista economico della loro. Una sorte che i primi a non volere sono proprio loro, i figli, che a 20 anni sono indignati e si sentono facenti parte di quel 99% che contesta l’1% dei ricchi criminali del pianeta. Chi è intelligente, e non furbo, si rende conto che in tale contesto socioeconomico si storpia tutto, ivi comprese le relazioni amorose e la realizzazione personale e professionale.

Contro le agenzie di rating è stata inoltrata in data 13 ottobre una denuncia querela : contro le agenzie di rating, eventuali legali di dette e altre agenzie di rating, il governatore Draghi e il direttore generale Saccomanni della Banca d’Italia SPA per le seguenti ipotesi di reato seguenti (http://seigneuriage.blogspot.com/2011/10/denunciaquerela-contro-agenzie-di.html):

1)Concorso formale in reato continuato (art.81 c.p.);

2) Pene per coloro che concorrono nel reato (art.110 c.p.);

3) Circostanze aggravanti (art.112 c.p.);

4) Corruzione del cittadino da parte dello straniero (art. 246);

5) Disfattismo politico (art.265 cp);

6) Disfattismo economico in periodo di guerra contro Serbia, Iraq, Libia, etc., etc., (art.267 c.p.);

7) Devastazione, saccheggio e strage (art.285 c.p.);

8) Corruzione per un atto d’ufficio (art.. 318 c.p.);

9) Corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio (art. 319 c.p.);

10) Corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio (art.320 c.p.);

11) Rifiuto di atti d’ufficio (art.328 c.p.);

12) Abusivo esercizio di professione (art. 348 c.p.);

13) Turbata libertà degli incanti (art.353 c.p.);

14) Omessa denuncia di reato da parte del cittadino (art. 364 c.p.);.);

15) Associazione a delinquere (art.416 bis);

16) Devastazione e saccheggio )art.419 c.p.);

17) Distruzione di materie prime o di prodotti agricoli o industriali ovvero di mezzi di produzione

(art.499 c.p.);

18) Rialzo e ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio

(art.501 c.p.);

19) Manovre speculative su merci (art.501 bis c.p.);

20) Turbata libertà dell’industria o del commercio (art.513 c.p.);

21) Istigazione o aiuto al suicidio (art.580 c.p.);

22) Furto (art.624 c.p.);

23) Truffa (art.640 c.p.);

24) Frode informatica (art.640 ter c.p.);

25) Pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate, o tendenziose, atte a turbare l'ordine pubblico (art. 656 c.p.);

27) Procurato allarme presso l'autorità (art. 658 c.p.)

28) Abuso della credulità popolare (art.661 c.p.);

29) Ed eventuali altre fattispecie di reato che venissero rilevate nel corso delle indagini.-



Nicoletta Forcheri

20 ottobre 2011

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