Alba: dopo un rastrellamento fascista tre partigiani (i fratelli Menicatti) condotti alla fucilazione |
il 7 novembre 2012 16:29
«Il ricordo dei giorni che valsero ad Alba la medaglia d’oro di cui fregia il suo gonfalone non deve mai cessare. Tanti uomini e donne, giovani e anziani, combatterono e sacrificarono la loro vita per restituirci quella libertà di cui oggi godiamo. Non dimentichiamoli mai». Con queste parole il Sindaco di Alba, Maurizio Marello, invita alle celebrazioni dei 23giorni della Libera repubblica di Alba organizzate dal Comune in collaborazione con l’associazione Colle della Resistenza e la sezione albese dell’Anpi.
Sabato 10 novembre, alle 10, alla biblioteca del liceo classico “Govone”: Alba Zona Libera, 10 ottobre-2 novembre ‘44 eventi e circostanze a cura del professor Giuseppe Farinetti. Giovedì 22 novembre, alle 17, nella sala “Beppe Fenoglio”: presentazione del terzo itinerario del progetto Strade delle memorie partigiane, con letture e interventi musicali di Barbara Borra e Michele Settimo. Sabato 24 novembre, alle ore 10, sempre in sala “Beppe Fenoglio”: immagini e documenti inediti della collaborazione tra i partigiani delle Langhe e la missione alleata, a cura di Lorenza Balbo e Mario Renosio.
Tratto da Wikipedia
« Alba la presero in duemila il 10 ottobre e la persero in duecento il 2 novembre dell'anno 1944 » |
(Beppe Fenoglio, I ventitré giorni della città di Alba) |
La Repubblica partigiana di Alba fu un'entità politicamente autonoma che ebbe esistenza breve (dal 10 ottobre al 2 novembre 1944) ad Alba, nell'Italia settentrionale e che si inserisce nelle cosiddette repubbliche partigiane, di cui la prima fu la Repubblica del Corniolo.
La Repubblica fu chiamata così per ricordare quella istituita da Napoleone dal 1796 al 1801 in Piemonte.
Sorta come presidio di resistenza locale contro il fascismo durante la seconda guerra mondiale, il 10 ottobre 1944 il 1º Gruppo Divisioni Alpine comandato da Enrico Martini "Mauri", occupa la città in pratica senza combattere. Le Brigate Garibaldi e le Brigate Giustizia e Libertà, si aggregano successivamente e nel momento del contrattacco delle forze nazifasciste partecipano alla battaglia per la difesa, che risultò inutile.
Nel 50º anniversario dei "23 giorni della città di Alba", il 31 ottobre 1994 è stato inaugurato il monumento realizzato dallo scultore Umberto Mastroianni, con la scritta:
« Il partigiano Johnny:"Johnny pensò che un partigiano sarebbe stato come lui, ritto sull'ultima collina, guardando la città, la sera della sua morte. Ecco l'importante: che ne rimanesse sempre uno. » |
(Beppe Fenoglio) |
Nessun commento:
Posta un commento