Ancora due casi: uno a Sanremo e l'altro a Firenze
Si allunga la triste lista di coloro che decidono di farla finita perché non riescono più a reggere il peso di un licenziamento o dei debiti
Crisi economica: sempre più numerose le aziende in difficoltà (Ansa)
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Roma, 26 febbraio 2012 - Il Governo ha varato un pacchetto di misure a sostegno del credito per aziende e famiglie, dal G20 è arrivata la rassicurazione che la recessione in Europa e nel mondo rallenta, ma la crisi economica continua a mietere vittime. Si allunga infatti la lista di coloro che decidono di farla finita perché non riescono più a reggere il peso della situazione.
In Liguria un elettricista di Sanremo, 47 anni, si è suicidato sparandosi al capo con una pistola forse a causa della depressione in cui era caduto dopo il licenziamento. Dopo aver cenato con la sua compagna, l'uomo è sceso in cantina e si è sparato con una Smith and Wesson calibro 28 di sua proprietà. Da quanto hanno raccontato i familiari l'elettricista era caduto in depresione dopo aver dovuto lasciare il lavoro presso la ditta di cui era dipendente da tanti anni.
Un episodio analogo è avvenuto in Toscana: questa volta a compiere il gesto estremo è stato un imprenditore. Sessantaquattrenne, residente in un comune vicino a Firenze, si è impiccato all’interno del capannone della sua azienda. Il corpo è stato trovato da alcuni familiari che hanno avvertito il 118 e i carabinieri. All’origine del gesto ci sarebbero motivi economici e finanziari: l’uomo vi avrebbe fatto riferimento in un biglietto trovato vicino al suo corpo.
Soltanto pochi giorni fa un altro imprenditore, in Sicilia, a Paternò, aveva posto fine alle sue ansie con il suicidio: si è impiccato, in un deposito di proprietà della ditta della quale era titolare, in preda alla disperazione a causa dei debiti contratti dalla sua azienda. L’uomo, 57 anni, una decina di operai alle sue dipendenze, era sposato e padre di due figli.LEGGI TUTTO
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