Caro professore Monti, ti piace fare lo spiritoso sui disoccupati? Bene, io con la terza media, ti insegno come si fa una manovra finanziaria equa. E senza nemmeno la calcolatrice.
Se il tuo predecessore era impresentabile per i suoi trascorsi oscuri nella P2, gli aiuti della banca Rasina che gestiva i fondi della mafia, l’evasione e la sua dirittura morale da falso cattolico praticante, tu lo stai diventando per la tua ferocia insensibile verso la massa più debole della società italiana.
E proprio vero che i migliori aguzzini vengono sempre da mondo cattolico, con il crocifisso in mano, in questa santa Inquisizione economica con relativi roghi di streghe e di maghi.
La tua battuta infelice non fa ridere per niente, vorrei sapere se i tuoi figli sono precari, hanno la partita iva individuale e quindi ricattabili con il cappio al collo. Oppure se hanno conosciuto la cassa integrazione.
Non ti conosco, non voglio nemmeno conoscerti, ma penso che i tuoi figli sina dal primo giorno di vita abbiano poggiato il loro culetto in quattro locali di proprietà, ed è un bel partire nel viaggio della vita.
Senza laurea ad honorem con la mia terza media e con la presunzione di avere più cuore e senso di equità di quanto stabilisca la nostra Costituzione, te la voglio dare io una lezione di economia applicata che rispetti l’articolo costituzionale che recita: ognuno deve dare secondo le proprie necessità.
Non ne ricordo il numero o il paragrafo ma ne ricordo la sostanza ed è l’unica cosa che conta.
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