11/11/11
In Italia si sta consumando un colpo di stato finanziario che imporrà alla guida del governo l’economista Mario Monti voluto dalla Banca Centrale Europea, dal Fondo Monetario Internazionale e dalla Commissione Europea di cui ha fatto parte. Monti non è stato eletto dagli italiani e paradossalmente è stato scelto proprio perché non dovrà rispondere del proprio operato agli italiani.
A perpetrare questo crimine politico nei confronti della nostra democrazia è un’ampia coalizione di congiurati eccellenti: dal Presidente della Repubblica Napolitano al Presidente della Banca Centrale Europea Draghi, dal Governatore della Banca d’Italia Visco al Presidente della Confindustria Marcegaglia, dal Segretario del Partito Democratico Bersani all’Udc di Caltagirone-Casini, dal Presidente tutt’altro che imparziale della Camera Fini alla maggioranza dei parlamentari che non avendo maturato la pensione sono contrari allo scioglimento delle Camere, dall’insieme degli organi di stampa asserviti ai poteri finanziari forti al Michele Santoro resuscitato a tempo debito con “Servizio Pubblico”.
La nostra Costituzione che dice che l’Italia è una Repubblica parlamentare è stata fatta a pezzi e Napolitano ha trasformato l’Italia in una Repubblica presidenziale dove ormai ha assunto nelle sue mani il potere esecutivo decidendo anticipatamente chi dovrà guidare l’Italia, nominando in modo discutibile nel merito e nella tempistica Monti senatore a vita. quasi si trattasse di un prezzo da pagare ai poteri finanziari forte per convincerli della sua determinazione ad accondiscendere alle loro richieste.
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