di Leon Zingales MARTEDÌ 6 LUGLIO 2010
Diceva Holderlin “..l’uomo da servo dell’Essere è divenuto padrone dell’ente, da angelo si è fatto mercante..è giunta mezzanotte, l’ora dell’ombra più lunga, l’ora in cui l’uomo obliatosi oblia l’oblio”.
Vivremo momenti veramente difficili nei prossimi anni: oscurata con colpevole scienza e con pervicace lavoro la luce della Fede, i popoli saranno sempre più spaventati, confusi, agitati. Eventi drammatici (naturali, politici, bellici ed economici) si susseguiranno in modo sempre più rapido, pietrificando nella paura, nella disperazione e nelle bestemmie le moltitudini ingannate dal pifferaio magico.
L’economia virtuale e finanziaria è semplicemente un mattone dell’imponente edificio innalzato dall’uomo in un luciferino desiderio di ribellione: la moderna torre di Babele, costruita con la squadra ed il compasso da muratori sotto l’ordine diretto del pervertitore.
Vivremo momenti veramente difficili nei prossimi anni: oscurata con colpevole scienza e con pervicace lavoro la luce della Fede, i popoli saranno sempre più spaventati, confusi, agitati. Eventi drammatici (naturali, politici, bellici ed economici) si susseguiranno in modo sempre più rapido, pietrificando nella paura, nella disperazione e nelle bestemmie le moltitudini ingannate dal pifferaio magico.
L’economia virtuale e finanziaria è semplicemente un mattone dell’imponente edificio innalzato dall’uomo in un luciferino desiderio di ribellione: la moderna torre di Babele, costruita con la squadra ed il compasso da muratori sotto l’ordine diretto del pervertitore.
Un’economia ormai disumanizzata, sguazzante nello scandalo della dissoluzione, della morte e della falsità (che ho cercato di descrivere in questo blog) è in procinto di implodere anche a causa di eventi naturali apparentemente casuali. L’edificio delle false certezze crollerà e, schiantandosi, si frantumerà in un mare di schegge diffondendo dolore e tristezza.
Per quanto mi riguarda è giunto il momento di godermi la gioia delle cose più semplici e più vere: prendermi cura della famiglia, passeggiare con gli amici, ritrovare la meraviglia dei tramonti in riva al mare.
Non è più il momento di urlare che l’iceberg è vicino, di fare la sentinella sulla nave guidata da complici marionette piena di incapaci marinai: alle grida di allarme, sempre sovrastate dalla chiassosa orchestra che muove la sfrenata danza, deve ormai seguire l’ora della contemplazione, del silenzio orante e del ringraziamento per le cose belle.
Pregava Novalis:”.. E da ogni dove si raccolgono intorno a Lui i suoi felicissimi discepoli; e mille lingue liete gli balbettano il loro amore e la loro gratitudine… Egli inietta con innumerevoli raggi la sua vita interiore nel mondo, l’amore sorseggia dalla sua coppa, e gli resta unito in eterno.”
Il lungo, complesso ma esaltante viaggio del blog termina qui. Vi ringrazio di cuore tutti, ormai numerosi amici. Vi chiedo soltanto (oltre a ricordarmi nelle vostre preghiere) di rileggere i contenuti del blog a distanza di un anno: il violento precipitarsi degli eventi farà sembrare sempre più chiari anche i punti più criptici.
Se soltanto in uno di voi lettori non credenti entrerà un semplice seme della speranza cristiana che aiuterà a sopportare il pesante fardello che ha da venire, tutto il lavoro svolto sarà infinitamente ricompensato.
Che Nostro Signore e la Vergine Maria Vi benedicano.
Per quanto mi riguarda è giunto il momento di godermi la gioia delle cose più semplici e più vere: prendermi cura della famiglia, passeggiare con gli amici, ritrovare la meraviglia dei tramonti in riva al mare.
Non è più il momento di urlare che l’iceberg è vicino, di fare la sentinella sulla nave guidata da complici marionette piena di incapaci marinai: alle grida di allarme, sempre sovrastate dalla chiassosa orchestra che muove la sfrenata danza, deve ormai seguire l’ora della contemplazione, del silenzio orante e del ringraziamento per le cose belle.
Pregava Novalis:”.. E da ogni dove si raccolgono intorno a Lui i suoi felicissimi discepoli; e mille lingue liete gli balbettano il loro amore e la loro gratitudine… Egli inietta con innumerevoli raggi la sua vita interiore nel mondo, l’amore sorseggia dalla sua coppa, e gli resta unito in eterno.”
Il lungo, complesso ma esaltante viaggio del blog termina qui. Vi ringrazio di cuore tutti, ormai numerosi amici. Vi chiedo soltanto (oltre a ricordarmi nelle vostre preghiere) di rileggere i contenuti del blog a distanza di un anno: il violento precipitarsi degli eventi farà sembrare sempre più chiari anche i punti più criptici.
Se soltanto in uno di voi lettori non credenti entrerà un semplice seme della speranza cristiana che aiuterà a sopportare il pesante fardello che ha da venire, tutto il lavoro svolto sarà infinitamente ricompensato.
Che Nostro Signore e la Vergine Maria Vi benedicano.
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