Infowars 22 Giugno 2012
Traduzione per EFFEDIEFFE.com a cura di Massimo Frulla
Da China Daily:
Riforma del sistema monetario
Il Fondo Monetario Internazionale dovrebbe costituire delle riserve in differenti valute – Diritti Speciali di Ritiro inclusi[SDR, Special Drawing Rights, ndt] - e supervisionare la loro emissione ed il flusso dei capitali fra le frontiere... Oggi, il compito più urgente del G20 è quello di riformare il sistema monetario internazionale. In presenza di brusche variazioni dei tassi di cambio, è difficile monitorizzare il flusso dei capitali internazionali, individuare in anticipo i rischi finanziari e proteggere il sistema globalizzato una volta che si verifichi una crisi. Se l’attuale sistema monetario internazionale non potrà essere riformato con successo, presto ci piomberà addosso una nuova, grave crisi finanziaria. Dunque il G20 dovrebbe concentrarsi sulla propria storica missione per riformare urgentemente il sistema monetario internazionale.
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(www.chiesadomestica.net - 19.11.2011) - La moneta di Dio e quella dei tecnocrati del nuovo ordine mondiale - Giustizia e pace per il mondo: Benedetto XVI insegna che si ottengono da una evangelizzazione che è promozione umana e da una chiesa che è famiglia, mentre i gerarchi vaticani nel loro documento invocano una 'Banca centrale mondiale' - di Simonetta Castellano
Dice BXVI: “l’urgenza dell’evangelizzazione non può essere dissociata dallapromozione umana. Inoltre, il concetto di Chiesa - famiglia di Dio ha prodotto molti frutti spirituali per la Chiesa cattolica e per l’azione di evangelizzazione e di promozione umana che essa ha attuato per la società africana nel suo insieme. Infatti, la Chiesa è chiamata a scoprirsi sempre più come una famiglia. Tenendo presente questo, la Seconda Assemblea Speciale per l’Africa si è concentrata sul tema della riconciliazione, della giustizia edella pace. Si tratta di punti importanti per il mondo.” (Visita alla basilica dell’Immacolata Concezione di Maria di Ouidah e firma dell’Esortazione apostolica post-sinodale “Africae Munus”, 19.11.2011)
Invece, il documento vaticano appena uscito su ciò che si considera necessario per ottenere giustizia e pace nel mondo guardava da tutt'altra parte rispetto alla famiglia e all'essere umano, guardava precisamente e strettamente al denaro e al potere come soluzione di tutti i mali. Hanno scritto le agenzie di stampa: (Adnkronos 24.10.2011) - Le proposte sono contenute in un documento del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace: ''Serve una sorta di 'Banca centrale mondiale' che regoli il flusso e il sistema degli scambi monetari, alla stregua delle Banche centrali nazionali''. La nota ipotizza ''la riforma del sistema monetario internazionale'' per dare vita ''a qualche forma di >controllo monetario globale''.
Costante e insistente nel suo magistero, il Papa sta cercando di spiegare ai vescovi e a tutti i cattolici, che la ricchezza della terra e la grazia di Dio sono i figli. E che per questo l'unico ordine mondiale giusto, produttivo e sicuro per tutti si fonda, nella chiesa come nella società civile, sulla costituzione di famiglie e generazione di figli. E i pastori non possono non essere in prima linea nell'insegnare con la loro vita la verità tutta intera sull'ordine dato dal Creatore all'esistenza umana.
BXVI: Importante infine notare che in queste Lettere la Chiesa comprende se stessa in termini molto umani, in analogia con la casa e la famiglia. Particolarmente in 1 Tm 3,2-7 si leggono istruzioni molto dettagliate sull'episcopo, come queste: egli dev'essere “irreprensibile, non sposato che una sola volta, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare, non dedito al vino, non violento ma benevolo, non litigioso, non attaccato al denaro.” Notare qui soprattutto una speciale caratteristica personale, quella della “paternità”. L’episcopo infatti è considerato padre della comunità cristiana. Del resto l'idea di Chiesa come “casa di Dio” affonda le sue radici nell'Antico Testamento e si trova riformulata in Eb 3,2.6, mentre altrove si legge che tutti i cristiani non sono più stranieri né ospiti, ma concittadini dei santi e familiari della casa di Dio. Preghiamo il Signore e san Paolo perché anche noi, come cristiani, possiamo sempre più caratterizzarci, in rapporto alla società in cui viviamo, come membri della “famiglia di Dio”. E preghiamo anche perché i pastori della Chiesa acquisiscano sempre più sentimenti paterni, insieme teneri e forti, nella formazione della Casa di Dio, della comunità, della Chiesa.” (>Udienza del Mercoledì, 28 gennaio 2009)
Ma i gerarchi vaticani ci tengono a mostrare di non vedersi affatto come padri di famiglia e di essere uomini soli, che pensano da tecnocrati avidi e agiscono come affetti da delirio di onnipotenza.
Il Papa ha tentato di convincerli che la moneta di Dio è l’umanità, che l'immagine di Cristo impressa nell'uomo interiore è il patrimonio da riprodurre nei figli per la prosperità del mondo. Ha tentato, cioè, di spiegare loro che il Vangelo non si riduce a un codice morale, sociale, economico, ma è prima di tutto “ ricco di contenuto antropologico”, ossia dice chi è l'uomo, quell'essere in cui Dio stesso, e la sua gloria, si riflette e abita. E perciò “Come si ridà a Cesare la moneta, così si ridà a Dio l’anima illuminata e impressa dalla luce del suo volto”, dando figli a Dio gli si rende gloria. La gloria del suo nome, che è “Padre”.
BXVI: I Padri della Chiesa, prendendo spunto dal fatto che Gesù fa riferimento all’immagine dell’Imperatore impressa sulla moneta del tributo, hanno interpretato questo passo alla luce del concetto fondamentale di uomo immagine di Dio, contenuto nel primo capitolo del Libro della Genesi. Un Autore anonimo scrive: “L’immagine di Dio non è impressa sull’oro, ma sul genere umano. La moneta di Cesare è oro, quella di Dio è l’umanità … Pertanto da’ la tua ricchezza a Cesare, ma serba per Dio l’innocenza unica della tua coscienza, dove Dio è contemplato … Cesare, infatti, ha richiesto la sua immagine su ogni moneta, ma Dio ha scelto l’uomo, che egli ha creato, per riflettere la sua gloria” (Anonimo, Opera incompleta su Matteo, Omelia 42). E Sant’Agostino ha utilizzato più volte questo riferimento nelle sue omelie: “Se Cesare reclama la propria immagine impressa sulla moneta - afferma -, non esigerà Dio dall’uomo l’immagine divina scolpita in lui?” (En. in Ps., Salmo 94, 2). E ancora: “Come si ridà a Cesare la moneta, così si ridà a Dio l’anima illuminata e impressa dalla luce del suo volto … Cristo infatti abita nell’uomo interiore” (Ivi, Salmo 4, 8). Questa parola di Gesù è ricca di contenuto antropologico. (Freiburg, Ai cattolici impegnati nella chiesa e nella società, 25 settembre 2011)
Certo, avendo finora voluto parlare espressamente ai vescovi e agli addetti ai lavori, l'insegnamento di Benedetto XVI sulla necessità di rifondare la società e la chiesa sulla base del matrimonio e della famiglia è stato un discorso criptico. Si può discutere, certo, se non sarebbe stato più utile e più convincente un insegnamento in chiaro dato in linguaggio divulgativo, contemporaneamente comprensibile da tutto il popolo di Dio. Forse la sinergia del sensus fidei di tutto il popolo cristiano e di tutte le menti libere dell'umanità sarebbe stata un motore più efficace.
Ma adesso, ciò che conta - di fronte all'indefessa opera di edificazione di un nuovo ordine mondiale antiumano e anticristico, che esce sempre più tronfiamente allo scoperto, - è che il Papa parli papale papale.
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