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sabato 12 maggio 2012

MASSIMO PANDOLFI INTRAVEDE UNA CRISI DI VALORI NEI TANTI SUICIDI DI QUESTI GIORNI, ROSARIO (ANONIMO) INVOCA LA PIETA'

Si uccidono in tanti, in troppi. Si uccidono tutti. Imprenditori, artigiani, poveretti. Stamattina si è gettato dal terrazzo della Regione Emilia Romagna Maurizio Cevenini, uno dei politici più popolari e umani di Bologna, di tutto il territorio, uno di quelli che mai e poi mai avresti potuto presentarlo come uno della Casta e non lo scrivo adesso perchè non c'è più. Ha lasciato una lettera: nelle prossime ore capiremo il perchè, o cercheremo di capire il perche, di questa sua tragica scelta.

C'è qualcosa di orrendo che sta ruotando attorno a questo stillicidio di suicidi e non c'entra, non può c'entrare (purtroppo, ahimè) solo la crisi economica, solo la depressione, solo chissà cosa. Temo che siamo di fronte a una gigantesca crisi di valori. Non sappiamo più chi siamo, per cosa siamo fatti, cosa vogliamo, dove andremo e allora anche il suicidio, il togliersi la vira, diventa un'opzione quasi normale, una delle tante opzioni che la vita ti pone di fronte. E' terribile. Riflettiamoci. E proviamo a scendere in corsa da quest'auto impazzita che non so bene dove ci stia portando.

Roberto

Cari Amici Miei,Facebook mi ha accompagnato e fatto ritrovare gente e amici che nella mia vita ho conosciuto di persona e che con alcuni di questi ho passato davvero delle belle giornate.

Oggi sono estremamente triste,deluso,incazzato e chi più ne ha più ne metta!!!!!!
Ho passato la mia vita di lavoratore,ballerino,compagno di vita,sempre onestamente e sempre dando il massimo.
Da quando mi sono trasferito in Toscana, nel lontano anno 2000,le uniche gioie che ho avuto sono state il mio Lorenzo, Sabrina e ovviamente tutta la famiglia che comprende anche Sara e i vari animali domestici in giro per casa.
Ora credo che sia arrivato il momento più basso da quando mi sono trasferito a Firenze.Non mi piace fare la vittima,ma ho la sensazione fortissima che da un momento all'altro precipiti tutto.
Altra cosa che non farò mai,è suicidarmi per i debiti o perchè non riesco a trovare un lavoro.Restare da Luglio 2011 ad oggi senza un'entrata di un solo Euro è una cosa che non auguro a nessuno,anzi forse a qualcuno si,così capirebbe come non è concesso a nessuno decidere della vita delle famiglie!!!!!
Troppo facile lasciare a casa persone con famiglia a carico,solo perchè non Toscane o perchè l'apprendista costa meno.
Ho anche constatato che è inutile andare dal Sindaco per ben 3 volte,non per farmi dare soldi (non li vorrei mai,se non guadagnati),ma solo per chiarire che non posso pagare le tasse.
Inutile anche avere dei mutui per la casa,e poi rinunciare a tutto il resto,come ad esempio andare a mangiare un gelato con Lorenzo.
Stiamo vivendo proprio male,ma quello che mi rattrista di più è che la mia famiglia non possa vivere discretamente,senza contere i centesimini alla mattina per comprare il pane.
Dico una cosa alle banche,volete la mia casa? Prendetevela,mi levate certamente un pensiero enorme.Poi per mangiare e dormire ci si penserà,come si stà facendo da molto,troppo tempo.
Se qualcuno avrà avuto voglia di leggere questo mio sfogo,dico Grazie.


Rosario

La depressione non è una mancanza di valori, ma della salute psichica, perché di ciò si tratta, il suicidio non può di certo considerarsi un'espressione del libero arbitrio. 
Chi è affetto da simile affezione non è condannabile o criticabile perché non responsabile dell'incontrollabile istinto autolesionista che la "depressione maggiore" può provocare.
Chiaramente individui affetti da tali problemi, come antenne sensibili, risentono di tutto ciò che rappresenta turbamento o preoccupazione intorno a loro, ricavandone motivo di ulteriore sbandamento. 
Per i suicidi vittime di questo orribile male, ci vuole solo pietà. 








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