Gli sherpa dei ministri delle Finanze indicano ai Paesi membri dell'Eurozona di prefigurare individualmente uno scenario senza Atene "per capirne le potenziali conseguenze". In apparente contraddizione, i vertici comunitari insistono: "La Grecia mantenga i suoi impegni" dichiara Barroso. Lagarde (Fmi): "Rischio contaminazione, aumentare aiuti alla Grecia". Bundesbank: "Eurozona può tenere anche senza Atene". Hollande: "Farò tutto il possibile perché la Grecia resti"
BRUXELLES
- Ogni Paese membro dell'Eurozona dovrà preparare uno scenario in vista dell'eventuale uscita della Grecia dall'euro. Lo hanno indicato lunedi scorso, nel corso di una teleconferenza, i tecnici dell'Ewg, il gruppo di lavoro dell'Eurogruppo. Si tratta, in pratica, degli "sherpa" che preparano le riunioni dei ministri delle Finanze europei. "Il gruppo - spiega uno dei tecnici, dopo la "fuga" della notizia - ha concordato che ciascun paese dell'Eurozona prepari un piano di emergenza, individualmente, per capire le potenziali conseguenze di una fuoriuscita della Grecia".
Secondo le fonti interpellate, i piani nazionali serviranno a dettagliare il costo per ogni singolo Paese di un addio di Atene alla moneta unica. Ma sarà sicuramente la Grecia a dover pagare il prezzo più alto. In ogni caso, per preparare la strada a un eventuale "divorzio consensuale", viene ipotizzata la concessione di altri 50 miliardi di euro ad Atene da parte dell'Ue e del Fmi.
La notizia del focus dei tecnici sullo scenario di una Grecia fuori dell'euro giunge a poche ore da un Consiglio straordinario Ue che avrà sul tavolo altri temi particolarmente sensibili: un Fiscal Compact da integrare con la crescita; la ricapitalizzazione della Banca Europea per gli Investimenti (Bei);LEGGI TUTTO
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