Pringle chiede che la Corte esamini la legalità dell'emendamento all'Articolo 136 (la clausola del "no bailout") del Trattato Europeo da adottare secondo la cosiddetta procedura di revisione semplificata. Pringle ritiene infatti che questo cambiamento sia così fondamentale da dover essere sottoposto ad un referendum.
Nella dichiarazione con cui annuncia l'azione legale, Pringle spiega che sotto l'ESM al governo irlandese potrà essere chiesto di varare una finanziaria "equivalente a quasi un terzo del gettito fiscale del 2011. Questa cifra potrà essere aumentata su semplice richiesta dell'ESM in qualsiasi momento e il trattato non fissa alcun limite a quanto possa essere preteso dagli stati membri in futuro. Infatti, l'ESM può ordinare allo Stato di aumentare il debito sovrano, dare all'ESM i soldi così raccolti e può decidere dove, quando e se spenderli".
L'iniziativa è chiaramente collegata al referendum sul trattato fiscale, che detta una clausola sul pareggio di bilancio alle rispettive normative nazionali. La campagna per il "no" è guidata da Sinn Fein, il Partito Socialista e gli indipendenti. In un discorso al Parlamento, il presidente di Sinn Fein Gerry Adams ha accusato il governo di cercare di "intimidire e di ricattare i cittadini per farli votare sì". L'austerità ha fallito, ha aggiunto, in Irlanda e nel resto dell'Europa dove "aumenta la disoccupazione e l'unica crescita è quella della povertà e della miseria". Le gravi conseguenze sociali "si vedono in tutte le famiglie che lottano per pagare il mutuo e le bollette; in tutte le strade in cui chiudono gli esercizi; in tutto gli ospedali e scuole in cui la riduzione delle risorse colpisce gli infermi e i più giovani".
I limiti di debito e deficit imposti dal trattato, ha dichiarato Adams, "sono draconiani. Se verrà approvato questo Trattato ci saranno decenni di austerità imposta alla gente che ha bisogno invece di investimenti nei posti di lavoro e nella crescita. Significa che i cittadini continueranno a pagare per l'ingordigia dei banchieri e per la pessima politica dell'ex governo Fianna Fail/Verdi. Questo è sbagliato".
Un recente sondaggio promosso dall'Irish Times indica che il livello di consenso per Sinn Fein è aumentato al 21%, mettendolo al secondo posto, e che è aumentato anche il sostegno per gli Indipendenti ed altri partiti più piccoli che sono contro i salvataggi bancari e l'austerità. Di contro, il consenso al governo è sceso di 14 punti al 23% dall'ultimo sondaggio in ottobre.
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