NO BIG-BANKS luglio 17, 2012 a 11:52 AM
Quanto sta avvenendo in questi anni, con le politiche di austerità, con la pressione degli spread sui titoli pubblici, indica la precisa volontà di favorire la predazione dell’economia fisica a vantaggio del sistema finanziario.
Ci troviamo dinanzi alla precisa volontà di scardinare il sistema degli stati sovrani per ricondurli sotto l’ombrello di uno Stato europeo che è disposto a infliggere ai propri cittadini ogni tipo di sofferenza, forzando politiche di deflazione, riducendo la spesa pubblica e trasferendo il potere nelle mani di poteri assoluti che hanno la freddezza delle elite tecnocratiche che operano a livello sovranazionale.
NOBIGBANKS è in prima linea nel denunciare questa assurda politica ed è ben lieta di presentare il lavoro che Enzo Pennetta conduce con le sue pubblicazioni ed il suo blog, offrendoci alcuni strumenti che illustrano il nuovo paradigma verso cui si tende: la fine degli Stati nazionali.
In un recente pezzo Pennetta riprende alcune affermazioni di Mario Monti: “L’Europa ha bisogno di gravi crisi per fare passi avanti” e spiega che l’Europa è sottoposta ad una serie di crisi che potrebbero preludere a salti in avanti, da intendersi appunto come salti di paradigma.
Corriere Economia, supplemento al Corriere della Sera, 16 luglio 2012.
Enzo Pennetta ripercorre le operazioni sin qui condotte che preparano la popolazione ad avvertire come ineluttabile il grande passo, il salto di paradigma: gli Stati devono perdere la loro sovranità in favore di organismi non eletti democraticamente.
Quella che stiamo vivendo è dunque una crisi indotta, voluta, guidata, progettata a tavolino.
Lo slogan di NOBIGBANKS è chiaro: ‘Salviamo la gente’, ripetiamo da sempre.
Chi può mai desiderare la sofferenza altrui?
Come si può star zitti quando vediamo ridurre le spese per la sanità, la scuola, la giustizia, le pensioni… Sapendo che lo si può evitare?
Le decisioni che vengono prese per il grande disegno dell’euro, vedono convergere da ambienti diversi personalità amorali, che non hanno a cuore il destino dell’umanità né si propongono di realizzare valori più alti, ma soltanto di garantire ai cittadini la pace e la proprietà, che è un modo come un altro per dire che i più forti vogliono dominare sui più deboli. Il sovrano non deve additare nobili mete al popolo, ma solo curarne gli interessi pratici.
Ma che cosa accomuna persone simili, pur provenendo dai più disparati ambienti accademici, finanziari, politici? La loro visione del mondo viene da lontano, non è un caso che si riprendano le parole di Julian Huxley, fratello di Aldous Huxley (altra mente pericolosa) come quelle del guru di Goldman Sachs, così come le parole di Mario Monti, in un modo o nell’altro il messaggio di fondo che portano riprendono la concezione darwiniana della società, con quella fede cieca nella mano invisibile, l’impegno pubblico alla promozione della competizione sui mercati.
Suggeriamo caldamente di leggere un lavoro di Enzo Pennetta, “Inchiesta sul darwinismo. Come si costruisce una teoria. Scienza e potere dall’imperialismo britannico alle politiche ONU”.
Scrive infatti Enzo Pennetta sul blog: “Anche i salti di paradigma sono una “scienza”, un modo di governare che viene utilizzato parallelamente a quello democratico”.
“Una testimonianza di ciò è nel documento programmatico dell’UNESCO – prosegueEnzo Pennetta – che fu redatto nel 1946 dal suo primo Presidente Julian Huxley:UNESCO. ITS PURPOSE. AND ITS PHILOSOPHY.“
In tale programma troviamo affermazioni come la seguente:
“La democrazia non va dunque confusa con il semplice “conteggio” dei voti, esistono idee “giuste” che una minoranza può imporre alla maggioranza. E per imporle si può manipolare l’opinione pubblica”.
“Superare la “resistenza di milioni” con tecniche di persuasione”.
Questo era il pensiero di Julian Huxley, il fondatore della Sintesi Moderna del darwinismo e primo Presidente dell’Unesco.
Un pensiero che vediamo oggi all’opera. Leggete le istituzioni, i nomi, traete le vostre conclusioni. Vi raccomandiamo di soffermarvi sull’immagine pubblica di rispetto e di fiducia che vi si ripone.
Rimandiamo alla lettura completa del post di Enzo Pennetta:
Julian Huxley (Londra, 22 giugno 1887 – 14 febbraio 1975) è stato un biologo, genetista e scrittore britannico, figlio di Leonard, nipote di Thomas e fratello di Aldous Huxley; è noto per i suoi studi finalizzati alla rifondazione della teoria genetica all’interno della teoria darwiniana della selezione naturale.
È stato segretario della Società Zoologica di Londra (1935-1942), primo Direttore dell’UNESCO, membro fondatore del WWF. fonte, Wikipedia.
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