Furiosa telefonata del premier: vuole censurare un ex dipendente che scrive articoli scomodi sulle mosse intorno al capitale della banca centrale
Mario non prende bene le critiche di De Mattia, già collaboratore di Fazio, in pensione da sei mesi. E telefona infuriato a via Nazionale chiedendo che l'ex funzionario non scriva più del governo
di Franco Bechis
Il presidente del Consiglio Mario Monti ha cercato di mettere il bavaglio alla Banca d’Italia, furioso per critiche a mezzo stampa che il premier riteneva ispirate dalla banca centrale. Il clamoroso episodio è stato rivelato ieri da Paolo Panerai nel suo editoriale «Orsi e Tori» apparso sul settimanale Milano Finanza e sul quotidiano Italia Oggi. A scatenare la rabbia del premier sarebbe stato un articolo critico nei confronti del governo apparso su MF e scritto da un autorevole dirigente della Banca d’Italia in pensione ormai da sei anni: Angelo De Mattia.
La critica (non era la prima ad atti dell’esecutivo) era in questo caso all’atteggiamento del governo di fronte a una normale vicenda parlamentare. Un senatore del Pdl, Luigi Grillo, aveva infatti presentato un emendamento alla spending review per interpretare definitivamente una norma contenuta nella legge sul risparmio del 2005. Era l’epoca del braccio di ferro fra il ministero dell’Economia e la Banca d’Italia guidata da Antonio Fazio. Fu deciso il mandato a termine del governatore e ipotizzato anche un diverso assetto proprietario della Banca d’Italia.LEGGI TUTTO
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