17/07/2012 13:19 SIRIA
Mons. Mario Zenari racconta la tensione vissuta dalla popolazione. Da due giorni la capitale è teatro di scontri fra ribelli e guardia repubblicana, costati 64 morti. La testimonianza delle suore del monastero di Azeir (Homs) segno di speranza per cristiani, alawiti e sunniti.
Damasco (AsiaNews) - "La situazione è sempre più tesa a Damasco. La gente ha paura ad uscire di casa nel pomeriggio e in alcuni quartieri anche di giorno. Si prevedono giorni bui". È quanto afferma ad AsiaNews, mons. Mario Zenari, nunzio vaticano a Damasco.
Per la prima volta dall'inizio delle rivolte, la guerra fra ribelli ed esercito ha fatto il suo ingresso nella capitale. Dallo scorso 15 luglio sono in corso scontri fra la brigata ribelle del Jaish al Hur (Esercito della libertà) e militari della temuta guardia repubblicana di Maher el-Assad, fratello del presidente. I combattimenti più cruenti stanno avvenendo nelle strade del quartiere storico di Midan, dove il governo ha risposto mandando carri armati, elicotteri, cecchini e artiglieria pesante. Secondo gli attivisti siriani, in meno di due giorni 64 persone sono rimaste uccise negli scontri. Fra i morti vi sarebbero anche diversi civili.LEGGI TUTTO
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