3 Luglio 2012
Oggi su Il Foglio è pubblicata la mia lettera sul misterioso caso di Riccardi, Marino e la salute riproduttiva:
Al Direttore
Avevo letto sul sito del senatore Ignazio Marino la notizia dei finanziamenti del ministro Riccardi ai programmi di salute riproduttiva dell'ONU (pubblicata però finora, sulla stampa, solo dal Foglio) e aspettavo una smentita del ministro. La sto ancora aspettando.LEGGI TUTTO
6 Luglio 2012
Ho letto la settimana scorsa sul sito del senatore Ignazio Marino che lui stesso a nome del governo italiano aveva annunciato in sede OMS (Organizzazione Mondiale Sanità), ad una riunione Onu, possibili finanziamenti per un programma di “salute riproduttiva”, tramite il Ministero di Andrea Riccardi. Il Foglio ne ha parlato in un articolo venerdì scorso, riportando anche le dichiarazioni – a mio avviso non chiare - dell’ufficio stampa del ministro. Ho chiesto quindi chiarimenti, su questo sito e in una lettera al Foglio, chiarimenti che ritengo doverosi: mi occupo da anni della “salute riproduttiva” e di quel che effettivamente significa, e ricordo che la Santa Sede non firma neppure trattati internazionali dove appare questa espressione, o la sua analoga “diritti riproduttivi”. (v. le polemiche per la mancata firma su un testo a cui la Santa Sede teneva molto, come la Convenzione per i diritti dei disabili).
Ad oggi, almeno sulle agenzie e sulla stampa, non ho trovato alcuna smentita e/o chiarimento ufficiale da parte dei due diretti interessati, Marino e Riccardi, mentre la notizia è ancora visibile sul sito di Marino.LEGGI TUTTO
7 Luglio 2012
Oggi Ignazio Marino scrive ad Avvenire sulla questione dei possibili fondi italiani al programma di salute riproduttiva dell’Onu, di cui abbiamo parlato nei post precedenti, e la faccenda diventa sempre più interessante.
Come avevamo ipotizzato nel post di ieri, il senatore Marino è stato accreditato dalla Farnesina a rappresentare il governo alla riunione Oms(Organizzazione Mondiale Sanità), il che significa che Terzi di Santaqualcosa, Ministro tecnico in quota Fini, ha incaricato un politico ben preciso, un senatore del Pd, di orientamento radicale, a rappresentare il governo italiano in un consesso istituzionale internazionale specifico per la salute riproduttiva.
La faccenda, dicevamo, si fa interessante, perché a delegazioni di questo tipo partecipano tecnici – per esempio funzionari e/o consulenti ministeriali – eventualmente insieme a membri del governo (ministri o sottosegretari). In genere i politici non governativi partecipano solamente se devono essere auditi su questioni specifiche.
E quindi, facciamo un’altra bella domandina: con quale criterio il Ministro Terzi di Santaqualcosa (quello che dovrebbe pensare piuttosto a riportarci a casa i nostri due marò) – tecnico - ha incaricato il senatore Marino - politico - di rappresentare l’Italia in un consesso internazionale? E perché, fatalità, proprio Ignazio Marino con i suoi ben noti orientamenti radicali doveva rappresentarci nel Comitato di coordinamento del Programma speciale delle Nazioni Unite per la salute riproduttiva? Forse per la salute riproduttiva è essenziale l’esperienza di un chirurgo dei trapianti? E che dovrebbe trapiantare?
E siccome ad essere maligni si fa peccato, ma ci si azzecca sempre, non sarà per caso un esempio di provetecnicheditrasmissione dell’alleanza moderati-PD? Perché questo fatto è proprio un limpido esempio di quel che succederebbe nel caso della scellerata alleanza: si usa la foglia di fico dell’inno alla vita, lavitalavitalavita, e poi come conseguenza logica per soccorrere i bambini si danno i soldi alla salute riproduttiva.
La quale salute riproduttiva significa ben altro, come ha spiegato a chiare lettere il direttore Tarquinio nella sua risposta a Marino, stappando per bene le orecchie al senatore.
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