(Il Giornale 17 dicembre 2012 di Magdi Cristiano Allam) - Così come la cosiddetta “Seconda Repubblica” è fallita perché sostanzialmente per 18 anni tutta la politica in Italia ha avuto come epicentro la persona di Silvio Berlusconi, ragion d'essere e unico collante sia del centro-destra sia soprattutto del centro-sinistra, ci apprestiamo a ripetere lo stesso errore mettendo al centro della preannunciata “Terza Repubblica” la persona di Mario Monti, con degli schieramenti che si precostituiscono come “montiani” o “anti-montiani” a prescindere dai contenuti, dalle compatibilità valoriali, dalla chiarezza sugli obiettivi.
A quanto pare la Storia, non solo quella remota ma anche quella recentissima, ha insegnato poco o nulla alla partitocrazia. La diffidenza pressoché totale nei confronti dei partiti (solo il 4% degli italiani li valuta positivamente), dovuta alla mercificazione del potere e alla sua gestione consociativa al punto da annullare le differenze identitarie e svuotare di contenuto la democrazia sostanziale, all'essersi preoccupati dei contenitori anziché occuparsi dei contenuti, all'aver investito nella comunicazione virtuale a scapito del rapporto reale con i cittadini, continua ad essere confermata dai comportamenti che si registrano a destra, al centro e a sinistra, anche se sono appunto delle distinzioni più che mai velleitarie.LEGGI TUTTO
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