(di Massimo Maggi su Il Corriere della Sera del 03-08-2012) NEW YORK –
A Marco Pannella, che ha passato una vita a sostenere coi digiuni le battaglie per le sue idee, verranno i brividi a vedere migliaia di conservatori che da un angolo all’altro dell’America manifestano il diritto al «free speech» di Dan Cathy, capo della catena di ristorazione Chick-fil-A e nemico giurato dei matrimoni gay, divorando pasti ipercalorici in un «fast food».
Il caso, come spesso accade negli Usa, nasce da una vicenda banale che una serie di interventi incrociati e imprevedibili trasformano in un incendio difficile da domare. Cathy, che già in passato era sceso in campo contro le unioni omosessuali e che da anni finanzia con la sua azienda gruppi della destra religiosa come «Focus on the Family», è uscito di nuovo allo scoperto due settimane fa con un’intervista a una testata confessionale, The Baptist Press . Ha ribadito con vigore che Chick-fil-A (una catena con 1.610 punti di ristorazione, specializzata in sandwich di pollo), da azienda a conduzione familiare crede nei valori della famiglia tradizionale: quella che nasce dall’unione tra un uomo e una donna.LEGGI TUTTO
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