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giovedì 23 agosto 2012

UN UOMO CHE PARAGONA L'EURO ALLA MADONNINA...HA BEN POCO DI CATTOLICO!!! SOLO UNA GAFF? MAH!!!!

(se Vittadini incensa Monti e questo – con una gaffe – equipara Mammona alla Madre di Dio…)




(....) C’è poi nel merito il “caso Monti”. L’uomo è spento assai e propenso alla gaffe: basti dire che domenica, davanti a un uditorio cattolico, ha dichiarato: “l’euro è come la Madonnina sul Duomo di Milano”.
Una vera e propria bestemmia – sia pure involontaria – questo equiparare Mammona (il denaro) alla Madre di Dio (peraltro in un Meeting che ha una meravigliosa mostra proprio sul Duomo).
Mi pare che anche dal punto di vista politico ed economico questo euroentusiasmo sia una baggianata visto quello che sta accadendo. Ma mostra una certa inadeguatezza dell’uomo, un’incapacità a diventare statista: resta purtroppo un piatto tecnocrate.
Con un’idea strana della democrazia, come si è visto – pochi giorni fa – quando è andato a dichiarare in Germania che i parlamenti sono un intralcio ai governi (facendo sollevare tutta la stampa e la politica tedesche).
D’altronde domenica ha preteso di dettare ai giornalisti gli aggettivi da usare (“non si usi più l’aggettivo ‘furbi’ nei Tg che descrivono la lotta all’evasione”).
Dal punto di vista cattolico i valori non negoziabili non sono neanche nell’orizzonte del suo governo. E aspettiamo ancora che Monti ci spieghi perché taglia su scuola, libertà di educazione e medicine degli ammalati e disabili, per non voler tagliare il mostruoso spreco sui cacciabombardieri F-35.
Anche sulla sussidiarietà – il tema (quasi esclusivo) che sta a cuore a Vittadini – il piatto piange: il governo che ha portato la tassazione al livello più alto della nostra storia, mi pare incarni il contrario della lotta allo statalismo.
Quando uno Stato “espropria” il 60 per cento della ricchezza prodotta dai cittadini i risultati disastrosi sono un’economia in ginocchio (come le famiglie), una libertà limitata e perfino l’aumento del debito pubblico.
Detto questo si può pure dire che il governo Monti è stato un male minore, una scelta obbligata. Ma di qui a cantare inni come fa Vittadini ce ne corre.
Non si può acclamare Monti come l’uomo della Provvidenza (casomai della previdenza).
Giustamente don Carron, in quell’intervista, parlando dei politici, diceva: “noi dobbiamo sempre mantenere quella che don Giussani chiamava ‘una irrevocabile distanza critica’ ”.
E parlava di politici che vengono da CL. Figuriamoci di uno che viene da Goldman Sachs, Trilateral e Bildeberg (peraltro domenica il diluvio di applausi che ha accolto l’ingresso in sala di Formigoni ha fatto capire a tutti che il cuore dei ciellini non batte certo per Monti).LEGGI TUTTO

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