Caro Don Valente,
non é possibile non dedicarti un pensiero, una montagna di ricordi .....nella parrocchia del Duomo di Alba.
Ti do del tu, anche se non l'ho mai fatto, considerata l'educazione al rispetto delle persone più anziane ed ai sacerdoti, ma tu molto più anziano di me non lo sei.
Chissà perché ti sento più vicino oggi di quanto non lo fossi prima che il Padre ti chiamasse a Se.
Sei stato il sacerdote della mia gioventù, vedevo in te un amico aperto ai problemi che in quegli anni 60 si vivevano, hai sempre appoggiato le iniziative in parrocchia anche se erano un po' fuori le righe perché all'epoca eravamo rigorosamente divisi: oratorio femminile ed oratorio maschile, i maschi potevano fare certe attività e le femmine no. La cosa non mi andava, mi stava stretta e quando attraverso il tuo intervento venne consentito il campeggio estivo anche per le ragazze, a Niella Belbo, mi pareva di aver vinto un terno al lotto.
Fu un'esperienza straordinaria con un folto gruppo di ragazze adolescenti, le giornate nei boschi, il "rumore" della notte, il cerchio intorno al falò la sera, i canti e l'amicizia fra noi ragazze di cui ero la più vecchia con i miei 18 anni, era il 1965 se ricordo bene....
Ripetemmo quell'esperienza l'anno successivo a Lequio Beria, come scordare quel brutto temporale, con grandine misura noci, che buttò a terra tutte le tende, il mio timore per le ragazze più giovani che urlavano ed avevano paura, poi giungesti tu da Alba con un gruppo di ragazzi e mi chiedesti se me la sentivo di andare avanti o se volevamo sbaraccare tutto e tornare a casa.
Tutte le ragazze furono per rimanere ed io con loro, nonostante il giusto timore dei genitori che da Alba erano saliti a Lequio per constatare com'era la situazione.
In poche ore col tuo lavoro e con quello dei ragazzi venne risistemato il campeggio e proseguimmo con la permanenza.....ricordo che spuntò un sole assai promettente in un cielo terso che si vede solo dopo la tempesta, con attorno quel profumo di erba che si sente dopo i temporali.
Tu c'eri sempre dove serviva una mano e risolvevi le situazioni più inverosimili.
Poi venne il 68 e col matrimonio cambiai parrocchia e mi dedicai alla famiglia ed ai figli e persi i contatti con "le mie ragazze" e con il "Duomo".
Si, ma gli anni passano e i bimbi crescono, anni 80 ed un ricordo indelebile di mia figlia che non voleva saperne di venire una settimana a Saint Jacques, fui costretta a imporglielo, partì in lacrime ma ritornò con un sorriso largo come pochi e sono convinta che non ha mai dimenticato quei giorni con te in baita.....
Questo per dirti, caro Don Valente, che hai attraversato la mia gioventù lasciando la tua impronta, hai attraversato quella di mia figlia lasciandone una ancora più profonda, non per niente é da domenica scorsa che siamo entrambe molto sotto tono con una pena al cuore.....
Anni 90 sul finire, avvento di internet voglia di approfondire le Verità della Fede, voglia di conoscere di più e meglio Cristo, é tutto ad un tiro di clik ed occorre fare discernimento, la mia scoperta di nuovi profeti, attendibili o meno lo si vedrà dai frutti, la voglia di parlarne con te, non hai voluto sentire, sei stato granitico nei principi del Vangelo senza apertura alcuna ad "altro" e questo mi ha allontanata da te.
Ti ho incontrato in canonica il 2 agosto scorso, ho saputo solo dopo che il giorno successivo venivi ricoverato, ho visto che eri molto sofferente, ho capito che attorno a te avevi delle ostilità, che stavi vivendo una forte sofferenza fisica, non avevi voglia di parlare ma quando ti dissi che ero venuta per rispondere al tuo appello di ricerca casa per la comunità che volevi costituire, superasti la sofferenza dimostrando ancora la voglia di portare avanti questo tuo progetto, non ci sei riuscito....
Il 2 agosto, giorno del perdono di Assisi, avevi bisogno di un abbraccio, non ho saputo dartelo sempre a causa di quella educazione al riserbo ed al rispetto, ma ho sentito di doverti mettere una mano sulla spalla e dirti : coraggio.....
Il Padre ha disposto diversamente ed ha interrotto i tuoi progetti.
Caro Don Valente, ti ho voluto bene, ti abbiamo voluto bene in tanti, così com'eri, burbero e tenero ma sincero sempre e privo di ambiguità.
Ringraziamo Dio per averti messo in mezzo a noi.
Pregherò perché tu sia avvolto dalla Misericordia di Dio.
Arrivederci Valente.
IN TUO RICORDO:
http://www.gazzettadalba.it/2012/08/addio-don-valentino/
IN TUO RICORDO:
http://www.gazzettadalba.it/2012/08/addio-don-valentino/
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