Orbene, la loro funzione dovrebbe essere quella di servire
commercianti, artigiani,industriali,agricoltori, se si ricorda bene è per questo servizio che
sono nate.
Oggi agli sportelli
delle Camere non si viene più serviti di tutto quello che occorre, servizio che manca ai piccoli
commercianti ed artigiani.
Oggi si deve, per qualsiasi pratica, avere un computer e
saperlo usare in tutti i software creati per la comunicazione e la
presentazione delle pratiche alla CCIAA.
Altrimenti si deve avere assolutamente un commercialista che sbrighi tutte le pratiche anche le più banali.
E’ stata “inventata”
COMUNICA ma per usarla si deve passare tramite FEDRA e per spedire si ha bisogno di TELEMACO ma si deve essere dotati prima di una firma digitale e di una chiave che permetta di
interagire con la Camera di Commercio.
Bene, supponiamo che un imprenditore abbia diligentemente
adempiuto a tutte le varie fasi per poter colloquiare con la Camera attraverso
il web.
Che succede a quel diligente imprenditore?
Deve ricaricare la carta Telemaco per poter evadere le
pratiche via web e pagare i diritti di segreteria.
Per poter accedere a Telemaco ovviamente occorre la Userid e
la Password , la prima la possiede la seconda non se la ricorda e non trova più
il documento su cui l’aveva salvata.
Prova a comunicare a Telemaco il proprio indirizzo mail ma Telemaco risponde di non riconoscere la mail e quindi non riesce a riottenere la password via mail.
Decide quindi di chiamare Telemaco al 199502010, ok è un numero a
pagamento e si è costretti a sentire tutto il bla-bla-bla che avverte dei costi che saranno addebitati, poi si deve
prestare attenzione massima per individuare quale numero digitare, digitato
il numero si viene informati che si è 5° nella coda, passano i minuti, si è 4°, passano
i minuti si è 3° e finalmente si è informati che si è il primo, ma che succede? Non
ti risponde nessuno, non c’è verso hanno chiuso la linea.
Si torna a chiamare
Telemaco al 199502010 e dinuovo si è costretti
a sentire il bla-bla-bla- dei costi: da rete fissa € 0,144 al minuto, da
cellulare € 0,424 al minuto + € 0,156 alla risposta, e passano i minuti …..la
prima chiamata andata a vuoto ha registrato 11 minuti, la seconda ringraziando
andata a buon fine, nel senso che dopo 10 minuti si è riusciti a parlare con un
operatore per richiedere la nuova password e nel frattempo domandare se si può
ricaricare Telemaco a mezzo bonifico bancario.
LA RISPOSTA: SI LO SI PUO’ FARE MA SI DEVONO VERSARE MINIMO 5.000,00 EURO.
Eccoti servito piccolo commerciante o artigiano devi dotarti
di carta di credito se vuoi pagare solo quanto pensi di dover spendere per
diritti di segreteria e bolli altrimenti devi andare dal tuo commercialista.
L’operatrice, forse per un risveglio di coscienza all’indignazione
dell’imprenditore, aggiunge
“Aspetti, forse c’è
una soluzione ma deve essere correntista UNICREDIT ……"
A questa affermazione quel diligente imprenditore non ci ha
più visto ed ha deciso di postare sul web la sua esperienza e pone ai lettori
queste domande:
1°perché è stata tolta la possibilità ai piccoli
imprenditori di essere serviti agli sportelli delle CCIAA?
2°perché “colloquiare” con le CCIAA attraverso il WEB è
così denso di passaggi e problematiche?
3°perché la ricarica Telemaco di piccoli importi attraverso bonifici è preclusa ?
4°perché cercando di riottenere la password attraverso
comunicazione mail il sistema Telemaco risponde di non riconoscere la mail e
per risolvere il problema si è costretti
a passare attraverso un servizio telefonico a pagamento?
5°perché i correntisti UNICREDIT risultano essere
privilegiati per i rapporti contabili-amministrativi
con Telemaco?
Il piccolo
imprenditore una risposta se l’è data : Il piccolo commercio reale oggi è moribondo
per non dire morto, quelle istituzioni che i nostri vecchi avevano creato perché
fossero al servizio di tutti gli imprenditori piccoli e grandi sono diventati
parte del sistema che ci sta divorando tutti
Buona giornata e impariamo a diffondere la nostra indignazione piccola o grande che sia......
Nessun commento:
Posta un commento