Ancora una volta, dato l’andamento delle giornaliere
notizie sugli animali ( che rispettiamo ampiamente), tutti sappiamo che
la “sorte” degli animali fa parte dei diritti e dei doveri
riconosciuti, giustamente, dalla “Carta dei diritti per animali domestici” (con
modifiche degli artt.638 e727 Codice Penale ),
sanzionata dall’art. III-121 della Costituzione
Europea.
Ma restiamo del parere che è autentica
vergogna, davvero intollerabile, constatare la “sorte” e la ignobile
dimenticanza di persone umane, disabili, in fin di vita ed anziane, specie
quelle sofferenti le patologie croniche !
http://digilander.libero.it/cristianiperservire/pdf/Petizione%20al%20Parlamento%20Italiano.pdf
http://digilander.libero.it/cristianiperservire/News2011/050911.htm
Le persone “disabili fisicamente nel
corpo” e quelle “handicappate
nella psiche” sono totalmente ignorate dalle Istituzioni, dalla Politica
e lasciati allo “sbaraglio”, benché la Costituzione Italiana
all’art.32 è molto chiara nel “rispetto della persona
umana”.
Ma cosa è
la malattia mentale ? Forse la patologia più agressiva, che distrugge l’umano
essere ?
Molto in breve, è una inclinazione, una indisposizione,
definita “malattia”, che colpisce il pensiero, i comportamenti, i sentimenti
della persona inducendola ad una sua condotta asociale ed anomala nelle
relazioni umane.
La sofferenza umana e l’ambito della medicina si è
sviluppata fin dai tempi di Ippocrate, considerato il padre della medicina,
mentre Sigismund Schlomo Freud detto Sigmund fu il fondatore della psicanalisi e
fu uno dei primi ad interpretare il disagio mentale, cioè quella “forma” che
insiste tra comportamenti normali e devianti della
persona.
In medicina sono diverse le “espressioni” di questa
“malattia” che possono colpire la mente della persona, suddivisa in due grandi
categorie : quella della psicosi e della nevrosi. Secondo i dati Istat
nella psicosi la più importante e grave è la schizofrenia, “forma” di sofferenza
psichica data da una lesione molto profonda della personalità, che rende
difficile il rapporto con se stesso ed il mondo esterno, mentre la nevrosi, sul
cui sistema nervoso possono a volte agire delle concause, è più frequente e meno
grave in quanto l’individuo mantiene il contato con il mondo esterno, anche se
in maniera relativa.
Ora, dopo queste povere e modeste disquisizioni
“prelevate” dalla medicina abbreviata, è necessario considerare un atto di
giustizia e di etica urgente “voltar pagina” per questi sofferenti psichici”,
carenti di ogni riconoscimento dei loro diritti, emarginati dalla mancata
distinzione del loro delicatissimo problema costituito da quel disagio sociale
che tanto danno apporta alla società, lasciati in una completa indifferenza da
troppo tempo, situazione che preoccupa e sconcerta l’opinione
pubblica.
Il segnale molto evidente che si continua a vedere nella
lacuna legislativa, di riordino di questo trascurato ambito sanitario,
resta quello della tanto decantata parola “riforma”, in uso, riuso ed abuso dalla
politica, sopratutto nel constatare una assoluta “dimenticanza”
di considerare urgente e prioritario quel necessario provvedimento legislativo
diretto ad una concreta assistenza psichiatrica, che si riscontra assai presente
quasi giornalmente negli episodi di lucide follie in cui i protagonisti sono
componenti le famiglie, spesso giovani ed adolescenti.
Lo diciamo
sempre in maniera molto marcata alla Politica, alle Istituzioni Legislative ed
ora lo ripetiamo al Governo Monti : a quante persone uccise da questi “malati”
dobbiamo asistere ? E su quali coscienze esse pesano ?
E’ orami troppo lampante il vedere questo nostro Paese
“andare” verso la cultura sfrenata dell’ indifferenza, dell’egoismo e del
relativismo vergognoso e molto dilagante.
E’ ingiusto “colpire” gli animali domestici, per i quali
nutriamo un profondo rispetto, come pervengono notizie dei mass media, ma è
altresì superingiusto non considerare l’umano essere o ritenere questi “ malati”
cittadini di una infima serie.
Le famiglie, poi, di questi “desaparecidos della n/s
civiltà” sono sfinite per le situazioni davvero gravi ed insostenibili
provenienti da queste “malattie” che isolano e spremono ogni risorsa fisica ed
economica, dove il sostegno etico non è sufficiente a far emergere la sofferenza
e la emarginazione.
“Lottiamo contro lo stigma della malattia
mentale”, è l’invito che sentiamo dire
da troppo tempo!
Troppo spesso questa enunciazione viene reclamizzata da
“quanti” dovrebbero difendere i “malati” e le famiglie di questi “sfortunati
della vita, “dimenticando”, molto spesso, le inefficienze sociali esistenti nel
campo della disabilità.
Ma la vergogna veramente da stigmatizzare è nelle leggi
180 e 833, che hanno chiuso i “manicomi”, i vari “Progetti-Obiettivi” che si
sono succeduti in Italia e la evidente “dimenticanza”, ripeto, di provvedimenti
legislativi inerenti l’handicap in genere anche in campo
europeo.
Il Legislatore Italiano non ha garantito assistenza,
strutture adeguate, finanziamenti programmati atti alla prevenzione, cura,
riabilitazione e reinserimento sociale, prevedendo solo l’obbligo di cura solo quando il “ malato” diventa pericoloso
per sé e per gli altri ed è per questo che mi sono rivolgo al Parlamento Europeo
per una Direttiva Comunitaria.
http://digilander.libero.it/cristianiperservire/pdf/Petizione%20al%20Parlamento%20Europeo%201.10.2011.pdf.
Iscritta nel Ruolo Generale del Parlamento Europeo al n.
1003/2011.
“Lottare contro
l’emarginazione di chi soffre di disturbi psichici e sostenere cure e
prevenzione con stanziamenti e risorse umane adeguate”, è la sintesi dell’invito del Segretario Generale
dell’ONU Ban Ki-moon nel 2010 nella “Giornata Mondiale della Salute Mentale”
dedicata al rapporto tra benessere psichico e malattie mentali, e secondo l’OMS
sono 450 milioni le persone che soffrono di disordini mentali, dei quali circa
la metà dei casi, iniziano prima dei 14 anni e dove schizofrenia e depressione
sono le patologie più diffuse.
Ma questo “invito” è esteso anche
all’Italia, Stato componente ed “obbligato”a sostenere i vari settori di
attività delle Nazioni Unite, fondamentale indirizzo della politica estera
italiana.
Ma è
possibile che si “dimentica” con troppa facilità queste priorità ?
Chiediamo alle Istituzioni ed
al Governo Monti, anche a nome della pubblica opinione e delle
famiglie costrette a “vivere” ogni notte, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto,
ogni secondo i pericoli di cui tutti noi dovremmo prendere coscienza e
conoscenza.
Ma quali provvedimenti legislativi, ripeto, sono in
“itinere” data la scarsità di risorse economiche investite nella cura di
disturbi psichici in Italia e nell’evidente aumento delle patologie per dare a
questo delicatissimo “problema” una definizione concreta ?
Attendiamo
una risposta dalle Istituzioni e dal Governo Monti, visto che si vuole fare un
decreto ogni mese su svariati “argomenti”, ma non quelli sopra esposti
!
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