La storia della costruzione europea ha una sua tappa decisiva nel Trattato di Maastricht, che prende il nome dall’accordo stipulato nel dicembre 1991 nel Consiglio Europeo tenutosi nella cittadina olandese di Maastricht e poi solennemente ratificato nel febbraio del 1992.
Il Trattato di Maastricht creava una nuova entità sopranazionale, l’Unione Europea, avviando la realizzazione di una “moneta unica” e di una Banca Centrale Europea. L’Euro entrò in vigore il 1° gennaio 1999 in 11 dei 15 Paesi dell’Unione Europea, segnando la prima rinuncia alla sovranità delle nazioni europee, destinate ad essere completamente esautorate dal potere di Bruxelles, attraverso una rigida concatenazione di cause e di effetti.
Il progetto europeista di Maastricht ha avuto, fin dall’inizio, un inflessibile critico nel prof. Roberto de Mattei che, fin dal 1990, ne descriveva i pericoli. A vent’anni di distanza, il suo libro ripercorre criticamente le fasi centrali di un processo che ha avuto la sua ultima espressione nel governo tecnocratico di Mario Monti.
(di Gianandrea de Antonellis) Vent’anni fa, l’idea di poter girare l’Europa senza continuare a rivolgersi all’ufficio cambi sembrava meravigliosa; quindici anni fa, dopo l’attacco contro la lira organizzato dallo speculatore George Soros, l’idea di un un’unica valuta europea sembrava mettere al riparo da futuri attacchi della finanza internazionale. Nove anni fa, dopo dodici mesi di euro che di fatto si era imposto con il cambio a mille lire e non a 1930,27, con un conseguente aumento dei principali beni di consumo di quasi il 100%, molti entusiasmi iniziarono a smorzarsi. Ai nostri giorni il gradimento della moneta unica, vista dai più come fonte di sacrifici non ripagati, è al minimo storico.
Roberto de Mattei non ha dovuto aspettare tutto questo tempo per rendersi conto dei problemi che la nuova moneta avrebbe comportato: euroscettico della prima ora, già nel 1992 inviò ai parlamentari europei una lunga lettera aperta in cui sottolineava vari punti negativi del Trattato di Maastricht (1991). Ora tale lettera, di drammatica attualità, è riproposta dall’editore Solfanelli assieme ad altri scritti di Roberto de Mattei sullo stesso argomento (L’euro contro l’Europa. Vent’anni dopo il Trattato di Maastricht (1992-2012), Solfanelli, Chieti 2012, p. 72, € 8).
La principale domanda che lo studioso si pone è: di quale Europa parliamo? Naturalmente – purtroppo – siamo lontani da quell’Europa sinonimo di Cristianità: l’Europa dei burocrati, anzi, è fondata su radici nichiliste (come ben sappiamo, la semplice menzione delle radici cristiane del nostro continente è stata addirittura rifiutata nella Costituzione europea del 2003 proprio per l’opposizione di due Paesi che al cristianesimo – ed al cattolicesimo in particolare – debbono la propria nascita ed il proprio sviluppo: la Francia ed il Belgio), su una concezione puramente mercantilistica dell’uomo.
Paradossalmente, questo tipo di unione rischia di portare, anziché all’unificazione, ad un «processo di disgregazione degli Stati nazionali: e poiché l’Europa non può prescindere dagli Stati nazionali, che ne costituiscono l’ossatura, la liquidazione di questi Stati equivale alla distruzione dell’Europa condotta in nome dell’Europa stessa!» (p. 13)
Parimenti, l’esproprio della sovranità monetaria postula il successivo esproprio della sovranità politica e giuridica(pensiamo solo al famigerato mandato di cattura internazionale, in base al quale si può essere arrestati ed estradati per un atto commesso nel proprio Paese, LEGGI TUTTO
Articoli Correlati:
- UNIONE EUROPEA: l’intervista al sen. Pera sul no dell’Irlanda al Trattato di Lisbona
- UNIONE EUROPEA: il no dell’Irlanda al Trattato di Lisbona
- UNIONE EUROPEA: l’attacco alla Chiesa sul fisco
- UNIONE EUROPEA: voci critiche dalla Polonia
- UNIONE EUROPEA: omaggio a Alessandro Missir di Lusignano
- Roberto de Mattei contro le blasfemie di Castellucci
- UNIONE EUROPEA: la crisi della moneta unica
- L’Unione Europea spende oltre tre milioni di euro in messaggi pubblicitari per convincerci a nutrirci di insetti!
- UNIONE EUROPEA: quale menù per il 2009?
- Conferenza in Lituania sull?Unione Europea
Nessun commento:
Posta un commento