( 19 settembre 2012 di Carlo Manetti)
L’Associazione Una via per Oriana Fallaci ha organizzato a Firenze il 15 e 16 settembre u.s. una due giorni di studio sul problema islamico. Partendo dalla commemorazione dell’intellettuale fiorentina, si è approfondito il problema della compatibilità tra l’Islam e la civiltà cristiana, con particolare riferimento alle libertà individuali che la caratterizzano. Il focus si è incentrato sulla persecuzione dei cristiani, in particolare, ma non solo nel mondo islamico e della progressiva deriva illiberale, che colpisce anche l’Europa. Il panorama delle posizioni evidenziate è stato molto vasto e variegato.
Ci permettiamo di soffermarci su due che, a nostro modesto avviso, rappresentano un poco i confini del dibattito, eccezion fatta, ovviamente, per l’intervento del rappresentante dell’UCOI (Unione delle Comunità Islamiche). Molto articolata, sia pure nella sintesi dei tempi e molto brillante è stata la rappresentazione della cristianofobia come conseguenza pratica di quattro miti (o false rappresentazioni, indifferenti alla realtà) fatta dall’esperto di geopolitica Alexandre del Valle:
1) L’idea che il Comunismo è di per sé buono, anche se, nelle sue realizzazioni concrete ha commesso degli errori. Ed è buono, in quanto contrasta il Cristianesimo, ritenuto il male assoluto. Quest’idea tende a tacere, quando non a giustificare la persecuzione anticristiana dei regimi comunisti, Corea del Nord e Repubblica Popolare Cinese in testa.
2) Il mito che l’Islam è compatibile con la libertà e che le violenze islamiche contro i Cristiani sono solo reazioni ai comportamenti malvagi di questi tanto nel passato quanto oggi. Le violenze di questi giorni vengono giustificate dall’indignazione prodotta dal film L’innocenza dei musulmani, considerato blasfemo da molti islamici, anche se i suoi contenuti hanno come fonti i testi sacri dell’Islam.LEGGI TUTTO
1 commento:
http://fil.email/knLcQ
http://fil.email/jLFrW
buongiorno,
si invia la notizia della sentenza della Cassazione Penale relativa alla pratica islamica della vendita delle figlie minorenni.
Distinti saluti.
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