Václav Klaus, presidente della Repubblica Ceca, è in disaccordo con la proposta avanzata da alcuni stati di creare un super Stato in Europa. |
Václav Klaus mette in guardia della deriva che provocherebbe una simile decisione: "Significherebbe fuggire dalle responsabilità date dagli elettori". "I politici italiani si lavano le mani".
Praga - La nuova spinta per gli Stati Uniti d’Europa è ormai entrata nella fase finale: quella della distruzione della democrazia e dello Stato-nazione. E’ il presidente della Repubblica Ceca, Václav Klaus, in un’intervista rilasciata al The Telegraph banche a mettere in guardia della novità in vista sullo scacchiere della crisi del debito.
Lui che è uno dei politici conservatori più esperti di Europa, bollato spesso come la Margaret Thatcher dell’Europa centrale non ha dubbi in merito: la classe politica ha aperto la porta all’ipotesi del super Stato nel Vecchio Continente. Questo visto dal suo punto di vista significa solo due cose: rinunciare alla democrazia e fuggire dalle responsabilità degli elettori.
"Dobbiamo pensare a come ripristinare la nostra sovranità e la nostra sovranità. Tutto questo è impossibile in una federazione. L'Unione europea dovrebbe muoversi nella direzione diametralmente opposta". E invece scorsa settimana Germania, Francia e altri nove paesi hanno chiesto la fine del veto nazionale sulla politica di difesa, seguendo le indicazioni di Guido Westerwelle, ministro degli Esteri tedesco, che ha sollecitato la creazione di un presidente eletto direttamente dall’Unione europeo "che dovrebbe nominare personalmente i membri del suo governo europeo". Il guanto di sfida è stato lanciato. Ancora una volta adesso la palla è nella metà campo della politica. LEGGI TUTTO
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