10/09/2012
“Investire nella salute, costruire un futuro migliore”, è stato l’invito che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rivolto agli Stati di tutto il mondo nella “Giornata Mondiale della Sanità”. Non è musica, pare, per le n/s Istituzioni!
Senza avere la pretesa di fare della dietrologia sulle Nazioni per conoscere le intenzioni che vogliono compiere, ci chiediamo cosa può impedire alla comunità nazionale di iniziare nella maniera concreta un “Piano Sanitario” che partendo dalle aree di maggior disagio necessita di una grande attenzione per dare voce a coloro che non possono esprimersi, per promuovere la cultura della disabilità e per difendere il malato dal silenzio e dal disinteresse generale.
Manca una volontà politica intesa ad affrontare il problema ed a risolvere con norme quadro sulla materia e ad adeguarla ai valori fondati sulla n/s civiltà giuridica.
Lo abbiamo “visto” recentemente nel “ Decreto Balduzzi” dove abbiamo richiesto “lumi” sulla avanzata ipotesi, da parte di notizie dei mass media, di diminuzione di posti letto negli ospedali, senza aver ottenuta una degna risposta, una smentita da parte del Ministro della Salute né dal Governo Monti!
In Italia il 3% della spesa sociale è destinato alle politiche familiari a fronte di una media europea che ha una percentuale almeno il doppio, nonostante promesse di riforme e di politiche familiari poco realizzate, tanto meno si è legiferato dove si riscontrano carenza di programmi di sostegno alle famiglie dove insiste il disabile fisico e l’handicappato psichico, non certo salvabile con 267,57 euro mensili di assegno di assistenza, né indirizzi da apportare sul piano legislativo.
Alla fine ci troviamo con un sistema sanitario troppo lento nell’aiutare le persone affette da gravi forme di malattie e da un sistema sociale e legislativo lontano, troppo lontano, lontanissimo dalla realtà .
Ed ora ci fanno intravvedere, per poi probabilmente attuare, la diminuzione dei posti letto per il superiore concetto del risparmio !, ma non ci dicono se tutto questo è vero ! non ci dicono se quelle proposte concrete nel Decreto “Sanità e Sviluppo” sono per rivoluzionare la sanità inquadrandola nel programma generale della crescita che segue la spending review.
Ma, Signor Ministro della Sanità, i dubbi restano perché “quel criterio”, se vero, maggiormente penalizza le persone malate croniche, i disabili fisici, gli handicappati mentali, i malati terminali, le persone anziane le cui patologie necessitano di prestazioni sanitarie molto costose, che nelle RSA sono scarse ed insufficienti .
Chiediamo una risposta chiara a questa terribile supposizione al fine di garantire ad ogni persona il diritto a continue e specifiche cure fino al declino terreno . “La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana” (Art.32 / 3° comma).
“Ogni opinione è preziosa per un Governo che vede nel “bene comune”, democratico e partecipato l’obiettivo da raggiungere “come mi ha scritto il Governo Monti (7 agosto 2012 Redazione Governo it <no-reply@governo.it).(Il "bene comune" è parola troppo: usata, abusata, travisata!).
Non si può continuamente e filosoficamente pensare alla ben nota logica gattopardesca del voler cambiare tutto, purchè nulla muti!
La gente, Signor Ministro della Salute, non ha più fiducia!
La gente, Signor Ministro della Salute, non ha più quella fiducia che dovrebbe avere il “buon padre di famiglia”!
Ci risponda Signor Ministro della Salute, attraverso la stampa e ci dica la verità! L’opinione pubblica attende!
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