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mercoledì 26 settembre 2012

I MEDIA APPLICANO "OCCHIO NON VEDE CUORE NON DUOLE" MA....GLI ITALIANI SARANNO POI COSI' CIECHI?





Vergognoso silenzio della maggior parte dei media nostrani su quello che sta accandendo oggi inGrecia e a Madrid. Anche in Portogallo la popolazione scesa in piazza ha bloccato i tagli imposti dall’austerity. Perché queste notizie non vengono messe in prima pagina dai media blasonati? Hanno forse paura che la gente capisca che scendere in piazza è possibile? Hanno paura di disordini sociali? In Italia dovremo pagare il vitalizio a Fiorito e ci preoccupiamo di non dare notizie che possano portare le persone per bene a dire basta?LEGGI TUTTO

LE PROTESTE SOCIALI IN GRECIA:


 

martedì 6 marzo 2012

SPAGNA, OLANDA...CHI SARA' IL PROSSIMO? BENE!!! QUALCHE PAESE COMINCIA A RIBELLARSI ALLE IMPOSIZIONI DI BRUXELLES

L'effimero ottimismo dell'Europa


di ALFONSO TUOR  5 MAR 2012 06:00




Si è subito incrinato il clima di ottimismo creato dal secondo piano di salvataggio dellaGrecia , dalle iniezioni di liquidità effettuate dalla Banca centrale europea e dalla firma del Patto fiscale. In effetti i mille miliardi di euro prestati dalla BCE alle banche europee per tre anni al tasso dell’1% hanno permesso una forte riduzione del costo del denaro per gli Stati europei meno virtuosi (i rendimenti dei titoli decennali italiani sono ora inferiori al 5%) e hanno spinto al rialzo le borse e soprattutto i titoli degli istituti di credito, ma, come era prevedibile, non hanno mutato il quadro di fondo della crisi dell’economia europea. Questi provvedimenti permettono di guadagnare tempo, ma, come ha sottolineato il cancelliere tedesco Angela Merkel, l’Europa «non è ancora fuori dal tunnel e la situazione resta allarmante».
Il motivo principale è semplice: molti Paesi europei sono già piombati in una recessione che rischia di diventare più profonda di molte previsioni a causa delle politiche di austerità imposte per risanare i conti pubblici. Le centinaia di miliardi elargiti dalla Banca centrale europea sono stati utilizzati dalle banche per approvvigionarsi di liquidità ad un costo nettamente inferiore a quello che avrebbero dovuto pagare se si fossero dovute rifinanziare sul mercato. Insomma, la BCE è di fatto diventata un prestatore di prima istanza per il sistema bancario europeo. Con questi miliardi le banche hanno costruito un serbatoio di liquidità (si è quindi allontanato lo spettro di un grave incidente di percorso) e hanno acquistato titoli di Stato del loro Paese. Questi massicci acquisti effettuati soprattutto dagli istituti italiani e spagnoli hanno provocato il calo dei tassi di interesse. Quindi appare fuori luogo parlare di una normalizzazione della situazione. Invece quello che, almeno finora, le banche non hanno fatto è allargare le maglie nella concessione di crediti ad imprese e famiglie, che è una condizione indispensabile per ridare ossigeno all’economia . E la mancanza di questo tassello rende effimero il successo delle operazioni dell’istituto diretto da Mario Draghi.

Ed è proprio sulle politiche di austerità, tese a risanare i conti pubblici, che diventeranno ancora più restrittive con l’entrata in vigore del Patto fiscale, che si sono subito manifestati i primi importanti intoppi. Il Governo spagnolo ha infatti dichiarato che non rispetterà l’impegno preso con Bruxelles di ridurre quest’anno il deficit statale al 4,4% del PIL. Mariano Rajoy ha dichiarato che la Spagna ha deciso di ridurlo solo al 5,8%, poiché l’economia iberica, che si contrarrà quest’anno dell’1,7%, non è in grado di sopportare ulteriori misure di austerità. Mariano Rajoy ha aggiunto che si tratta di «una decisione sovrana che spetta unicamente alla Spagna» e che comunicherà ufficialmente agli altri Paesi europei in aprile. Anche l’Olanda, ossia un Paese virtuoso a tripla A, ha già preavvertito che non raggiungerà il riequilibrio dei conti nel 2015. Insomma, ancor prima di essere ratificato dai Paesi membri il Patto fiscale sembra già essere contestato.


SPAGNA, DOMANDIAMOCI PERCHE' I MEDIA NON PARLANO DELLA RIVOLUZIONE IN ATTO !!!


ARTICOLO DA NON PERDERE: LA SPAGNA CONTINUA A BATTERE L'ITALIA. MONTI E' SCONFITTO E LO VEDREMO PRESTO A CASA..COME TUTTI COLORO CHE LO SORREGGONO

prima leggetevi quest'articolo di beato trader: SPAGNA: RIBELLARSI PER NON MORIRE
evitiamo che la Spagna faccia la fine di DON CHISCIOTTE aiutiamola a vincere la sua battaglia (e la nostra) contro la schiavitu')
QUESTO ARTICOLO SPIEGA LA FILOSOFIA D'INVESTIMENTO DI MERCATO LIBERO PRENDENDO SPUNTO DAGLI IMPORTANTISSIMI ULTIMI AVVENIMENTI SPAGNOLI
DA BERLUSCONI, A CASINI, A BERSANI...TUTTI TUTTI I SOSTENITORI DI MONTI DOVRANNO ANDARSENE PER SEMPRE DALLA SCENA POLITICA IL GIORNO BENEDETTO PER L'ITALIA IN CUI MONTI VERRA' CACCIATO VIA E CON LUI LO STRAPOTERE DEL SISTEMA MONOPOLISTICO E BANCARIO!
sogni? SI !!! ma nella speranza che la consapevolezza faccia aprire gli occhi a tutti voi!

 INTANTO LA SPAGNA STA RIBELLANDOSI NEL'ASSOLUTO SILENZIO DELLA STAMPA (SCHIFOSA) ITALIANA)


Ecco perchè la Spagna si sta "ribellando" al fiscal compact















Aggiornamento di Martedì 6 marzo ore 9.15Vedi mio canale twitter

continua ribellione spagnola al FiscalCompact supportata da 
mass-media Cinco Dias writes: Spain's regions warn deficit 
target is to ambitious

Aggiornamento delle 14.46

Bruxelles - Lo slittamento del deficit spagnolo nel 2011
e' un problema "serio" e "grave" e ammonta a diverse 
decine di miliardi di euro. L'allarme arriva da 
Amadeu Altafaj, il portavoce del commissario Ue agli 
Affari economici e monetari, Olli Rehn. 

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Ecco perchè la Spagna si sta "ribellando" al fiscal compact
di marca teutonica (o almeno ci sta provando...).

E' appena uscito il PMI Servizi Spagnolo di Febbraio...ed 
è agghiacciante: il dato crolla ad un "depressivo" 41,9 pt

dal già depresso 46,1 di Febbraio (50 è la parità tra 
contrazione ed espansione)
LEGGI TUTTO