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martedì 16 febbraio 2016

FORSE CHE NON CONVIENE A TUTTI DI RITORNARE A PREGARE? MA CON FEDE !!!



domenica 18 luglio 2010


LA FORZA DELLA PREGHIERA MISURATA DALLA SCIENZA.....FORSE CHE NON CONVIENE A TUTTI DI RITORNARE A PREGARE? MA CON FEDE !!!

La forza della preghiera ... apprezzata da misurazioni scientifiche

SCIENCE ET FOI n° 95 - APRILE 2010
J. Stovell1, uno studioso conosciuto per il suo ateismo, ha lavorato per anni nel campo dell'atomo. A tal fine, egli ha percorso delle vie fino ad allora sconosciute che hanno modificato le sue opinioni.
"Ero un ateo cinico che credeva che Dio non era altro che una rappresentazione della mente umana ... Un giorno, nel grande laboratorio di patologia di una clinica, mi apprestai a misurare le lunghezze d'onda e di forza delle radiazioni emesse dal cervello.
Volevamo esaminare ciò che accade nel cervello umano al momento del passaggio dalla vita alla morte.

martedì 12 agosto 2014

IL COSIDETTO ISLAM MODERATO NON ESISTE!!!



da http://www.lanuovabq.it/ di Lorenzo Bertocchi 12-08-2014


Il patriarca caldeo di Babilonia Louis Sako ha scritto una lettera, datata 10 agosto, in cui definisce la situazione in Iraq un «disastro estremo». Le ultime notizie parlano anche di un possibile colpo di stato a Baghdad, mentre tutte le minoranze vengono violentemente eliminate e costrette alla fuga dall'avanzare dei miliziani dell'Isis. Abbiamo contattato monsignor Giuseppe Nazzaro, vescovo dell’ordine dei francescani, che è stato vicario apostolico di Aleppo dal 2002 fino a metà del 2013.

Cosa pensa delle parole del patriarca Sako che ha descritto una situazione di vero e proprio genocidio?
Credo completamente alle sue parole, per mia esperienza posso solo dire che bisogna ascoltare chi sta sul posto e tocca la situazione con mano.

lunedì 6 maggio 2013

BENEDETTO XVI° ANDRA' A MEDJUGORIE????



di Antonio Socci 3 maggio 2013

Col ritorno del papa emerito in Vaticano ho fatto una sorta di sogno, uno di quei sogni a occhi aperti che sono talora ispirati da voci e boatos che circolano in diversi ambienti.

Ho dunque “sognato” di ricevere la notizia secondo cui Joseph Ratzinger intende recarsi a Medjugorje.

Un simile clamoroso evento sarebbe considerato bellissimo da milioni di pellegrini e devoti della “Regina della pace”. Ma – è ovvio – solleverebbe anche molte opposizioni.

Perché tanto clamore? Anzitutto perché una simile visita potrebbe essere considerata da alcuni come un’implicita approvazione delle apparizioni della Madonna che da trent’anni avvengono nel villaggio della Bosnia Erzegovina.

Già questo susciterebbe alcuni malumori. Tuttavia c’è una risposta che confuta tali obiezioni: Ratzinger infatti non è più il Pontefice in carica e Medjugorje è pur sempre una parrocchia della Chiesa Cattolica, anzi un Santuario mariano, che vede arrivare tantissimi sacerdoti, pellegrini e anche diversi vescovi.

Quindi la visita privata del vescovo emerito di Roma di per sé non significherebbe uno “strappo”. Da Papa non avrebbe potuto farlo con un viaggio ufficiale. Come non poté farlo Giovanni Paolo II. E’ noto che papa Wojtyla credeva all’autenticità delle apparizioni di Medjugorje (lo ha dichiarato più volte, durante colloqui personali, a tanti interlocutori diversi).LEGGI TUTTO

domenica 15 luglio 2012

LE APPARIZIONI DI MEDJUGORJE RISPETTANO TUTTI E QUATTRO I CRITERI STABILITI DALLA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE




Se ne è discusso durante un convegno promosso dal Centro Russia Ecumenica

di Luca Marcolivio

ROMA, sabato, 23 giugno 2012 (ZENIT.org) – Il fenomeno Medjugorje, a 31 anni esatti dalla prima apparizione, fa sempre molto discutere ed è diventato oggetto di dibattiti interdisciplinari. Medjugorje: un dialogo tra cielo e terra è il titolo della tavola rotonda tenutasi ieri pomeriggio presso il centro Russia Ecumenica, a Borgo Pio, a due passi dalle mura vaticane.

Sacerdoti, evangelizzatori, psicologi e pellegrini si sono confrontati sulla base di una convinzione comune: nessuno dei messaggi che la Gospa, la Vergine Maria ha trasmesso al mondo intero, mediante i sei veggenti, è in contraddizione con la fede cristiana, né con il Magistero.

Lo ha evidenziato in primo luogo don Sergio Mercanzin, direttore del Centro Russia Ecumenica e moderatore del convegno. “Quelle di Medjugorje – ha osservato il sacerdote – sono apparizioni che rispettano tutti e quattro i criteri stabiliti dalla Congregazione per la Dottrina della Fede nel 1978: 
1) certezza morale del fatto; 
2) credibilità e specchiata moralità dei veggenti; 
3) coerenza con la dottrina teologia cristiana; 
4) abbondanti e costanti frutti spirituali (conversioni, ecc.)”.

Il filosofo e scrittore Diego Manetti – noto per i suoi saggi su Medjugorje, realizzati a quattro mani con padre Livio Fanzaga – ha ricordato che le apparizioni mariane nella località balcanica sono un “segno di speranza” e che le ermeneutiche catastrofiste sul medesimo fenomeno sono tutte da rigettare.

Se nel mondo il Male appare così egemone, è perché il demonio lo ha diffuso e gli uomini lo hanno seguito. E la Madonna, amando profondamente i propri figli, li ammonisce amorevolmente dei rischi che corrono.

“Ci si chiede perché da 31 anni le apparizioni siano quotidiane – ha detto Manetti -. Ciò succede perché il momento della prova dei Dieci Segreti è vicino. Ai miei alunni del V liceo, ricordo sin dal primo giorno di scuola che dovranno sostenere l’esame di maturità. Da maggio, però, inizio a dirlo loro tutti i giorni…”.

Il padre francescano Francesco Rizzi ha spiegato come la Vergine Maria, secondo il Concilio Vaticano II, abbia una quadruplice dimensione. In primo luogo vi è una dimensione biblica(CV, 55-59) che parte dalla descrizione della Donna che schiaccia la testa del serpente (Gen3,15) e che partorirà il figlio, chiamato l’Emmanuele (Is 7,14), fino alla sua esplicitazione nella figura di Maria di Nazareth nell’Antico Testamento e nei misteri del Rosario.

C’è poi una dimensione funzionale (CV 60-62), che insiste sul ruolo di Maria quale corredentrice dell’umanità con suo Figlio, una dimensione ecclesiologica (CV 63-65) che la consacra Vergine e Madre di Cristo e della Chiesa, ed infine una dimensione cultuale (CV 66-69) che coincide con la sua venerazione ed intercessione (mentre l’adorazione spetta solo a Dio).

Ciò che si può toccare con mano a Medjugorje, è proprio la “dimensione cristocentrica” del luogo, con la Madonna che non mette al centro se stessa ma suo Figlio, “l’Eucarestia, come fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa”, ha aggiunto il francescano.

Convertitosi proprio a Medjugorje verso la fine degli anni’80, padre Rizzi ha poi dato vita all’associazione Apostoli della divina misericordia con Maria Regina della Pace.

È poi seguita una testimonianza di conversione, quella del 27enne salernitano Luca Del Vecchio. Intorno ai suoi 20 anni, Luca, giovane assai brillante e comunicativo, nel suo piccolo era un ragazzo “di successo”: pr in discoteca, bella presenza, molte ragazze intorno, una famiglia benestante che non gli aveva mai fatto mancare nulla.

Luca ha però raccontato come, proprio nel cuore dei suoi vent’anni, sia stato assalito da una profonda inquietudine interiore. “Una notte, tornato dall’ennesima festa in discoteca – ha raccontato - mi ritrovai a letto in lacrime: mi ero accorto di sentirmi fondamentalmente solo e io avevo il terrore della solitudine”.

Per Luca la prima via di fuga sono le droghe – ecstasy e cocaina in particolare - che “mi aiutavano a rinforzare la mia maschera, l’immagine di persona sempre allegra e di successo”, quindi un palliativo alla costante minaccia della solitudine.

È proprio nel momento di massima contraddizione e disperazione che Luca inizia a cambiare attitudine ed abbigliamento, assumendo un’immagine dark.

Un giorno, una zia, intuito lo stato di prostrazione interiore di Luca, invita il nipote a una veglia di preghiera e poi a un pellegrinaggio a Medjugorje. “Come normalmente faccio, presi quella proposta come una sfida e andai, coinvolgendo un bel gruppo di amici”, ha raccontato il giovane.

Una volta a Medjugorje, Luca inizia un digiuno e chiede a Dio un segno della sua presenza che presto arriva: al termine di una lunga coda per la confessione, si imbatte in un giovane sacerdote. È don Davide Banzato che lo introduce a Nuovi Orizzonti, il movimento fondato da Chiara Amirante.

Inizia così, nell’estate 2007, la seconda vita di Luca, oggi responsabile della Nuova Evangelizzazione per Nuovi Orizzonti nel Lazio.

Il punto di vista della psicologia è stato affrontato da Laura Cantarella, psicoterapeuta e membro dell’Associazione Italiana Psicologi e Psichiatri Cattolici. Secondo la dott.ssa Cantarella, principale ideatrice e promotrice del convegno, è evidente l’esistenza di una relazione tra dimensione psicologica e dimensione spirituale che gli analisti non devono mai sottovalutare, pur rispettando sempre l’eventuale miscredenza del paziente.

Lo psicoterapeuta, quindi, con i linguaggi pertinenti e l’opportuna delicatezza, può e deve risvegliare le risorse spirituali della persona in analisi. Del resto “il peccato porta conseguenze nella psiche – ha spiegato la psicologa – ad esempio, quando non si riesce a perdonare un torto. Chi sa perdonare, invece, affronta meglio anche il cammino psicoterapico”.

Umberto Sales da anni svolge l’attività di accompagnatore di pellegrini a Medjugurje. Durante la tavola rotonda presso il Centro Russia Ecumenica, il signor Sales ha raccontato come questa attività affondi le radici in una guarigione miracolosa da un misterioso malessere che lo aveva afflitto 25 anni fa.

A distanza di un quarto di secolo, Sales, che presta volontariato anche durante le adorazioni perpetue presso la Basilica romana di Santa Anastasia, definisce una “grazia” l’essere stato scelto da Dio per mettersi a servizio di altri pellegrini e che fare la guida non vuol dire ergersi a “maestro” ma è una sfida a conservare sempre lo spirito dell’umile pellegrino.

Ha chiuso il ciclo di interventi lo psichiatra Alessandro Meluzzi, spiegando come la devozione mariana sia essenziale nel percorso di fede, in quanto conferisce una dimensione “materna” e “mediatrice” a un rapporto con Dio che, in linea teorica, potrebbe essere già determinato dall’adesione alle verità cristiane, a partire dalla presenza viva di Cristo nell’Eucaristia.

“Tutti siamo chiamati ad essere santi - ha affermato il prof. Meluzzi – ma non tutti siamo chiamati ad essere teologi ed intellettuali della fede”. E Maria segna sempre indelebilmente il cammino dei santi di ogni tempo. Così avviene con l’apostolo Giovanni che, ai piedi della Croce, assiste alla consegna del Maestro morente: “Questa è tua madre” (Gv 19,27). Lo stesso San Giovanni sarà poi ispirato da Maria in tutta la sua stesura del IV Vangelo e dell’Apocalisse.

Anche nella storia dei concili, ha osservato lo psichiatra, è significativo che Efeso (431) con la proclamazione del dogma di Maria madre di Cristo, quindi madre di Dio (Theotokos), preceda Calcedonia (451), che sancì il dogma di Gesù Cristo vero Dio e vero uomo.

venerdì 2 marzo 2012

DON CURZIO NITOGLIA, INTERESSANTE CRONOLOGIA DI FATTI E ....PROFEZIE! RICORDIAMO CHE CON IL ROSARIO SI POSSONO EVITARE ANCHE LE GUERRE, PAROLA DELLA " GOSPA" A MEDJUGORIE!!!


2012: l'anno dell’Iran e d’Israele

d. CURZIO NITOGLIA
24 febbraio 2012
http://www.doncurzionitoglia.com/2012_anno_iran_israele.htm

 



● Il quotidiano “Il Foglio” (28 gennaio 2012, p. 3) prende atto e constata che, di fronte alle sanzioni dell’occidente contro la Persia, quest’ultima non resta a guardare, ma sospende le esportazioni di petrolio all’Unione Europea. Teheran non accetta il ruolo di spettatore passivo della propria ‘esautorazione’. Nello stesso tempo Israele si prepara sempre più ad un attacco contro le centrali nucleari iraniane. Oramai non c’è più spazio per la diplomazia.

● Sempre Il Foglio (4 febbraio 2012, pp. 1-3) dedica un lungo articolo alla questione israelo/iraniana a firma di Giulio Meotti, giornalista di Jerusalem Post, Yedioth Ahronoth, Commentary, Juditische Allgemeine e saggista della casa editrice torinese Lindau. L’Autore, molto bene addentro alle “secrete cose”, scrive che in Israele oramai con il 2012 è iniziato il “conto alla rovescia” per lanciare un attacco aereo contro le centrali nucleari iraniane. La decisione è stata presa da Bibi Netanyahu, la cui “filosofia” sostiene che oggi l’Unione Europea e gli Usa si stanno comportando verso Israele come fece l’occidente nel 1938/39 con Hitler: ossia stanno a guardare, lasciano fare e tardano ad intervenire o addirittura, come la Gran Bretagna nel 1947, quando tradì Israele e lo consegnò agli Arabi... Perciò adesso tocca a Israele, che non è più il debole mondo ebraico degli anni Trenta, difendersi con o senza il nord-America. Anche il socialista Ehud Barak la pensa così, Israele deve sparare il primo colpo. Questa “metafisica” del primo colpo è nata – secondo Meotti – nel 2005 quando Ahmadinejead organizzò a Teheran una conferenza sulla shoah e il revisionismo olocaustico. Ebbene quel “reato di opinione” fece capire a Netanyahu che l’Iran era giunto ad un punto di non ritorno verso Israele. L’Iran è l’unico Stato (fortemente militarizzato) che dubita - e lo fa pubblicamente - della reale portata della shoah e chiede una rivisitazione storico/chimica della persecuzione germanica degli ebrei dal 1942 al 1945. L’Autore cita il famoso opinionista Ronen Bergmar il quale sul New York Times ha scritto di essere giunto alla conclusione certa che Israele attaccherà l’Iran entro 6 o al massimo 12 mesi. Inoltre cita il generale Benny Gantz, Capo di Stato Maggiore di Israele, il quale ha ribadito che il 2012 sarà l’anno dell’Iran ed infine l’articolista riporta che Leon Panetta, il Segretario alla Difesa degli Usa, ha dichiarato al Washington Post di temere che Israele attacchi l’Iran entro aprile, maggio o al massimo giugno del 2012, con un bombardamento a tappeto durante 4/5 giorni ininterrottamente. Luglio sarebbe già troppo tardi. Israele attaccherà con o senza gli Usa. Quel che importa ora non è l’amicizia con gli Stati Uniti, ma la sopravvivenza d’Israele. La “dottrina di Netanyahu” si rifà alla storia di Israele e cita l’esempio di Aman, che sotto Re Assuero (+ 465 a. C.) di Persia, voleva distruggere gli Israeliti, ma fu neutralizzato da Ester. Poi nel 70 d. C. furono i Romani con Tito a volere l’eliminazione di Israele, nel medioevo furono i roghi dell’Inquisizione cattolica a cercare l’estirpazione del giudaismo, nella prima metà del Novecento furono i forni crematori di Hitler a tentarvi nuovamente, quindi nella seconda metà del XX secolo è stata la volta dell’Olp di Arafat con l’intifada o “rivolta delle pietre”… ed ora è l’atomica dell’Iran a minacciare l’esistenza di Sion. Quindi bisogna attaccare l’Iran prima di essere aggrediti. “Chi mena per primo, mena due volte” dice il proverbio popolare, più prosaico della “metafisica” di Netanyahu, ma concordante con essa.

● Il 7 febbraio 2012 è Giuliano Ferrara in persona, che durante le trasmissione “Radio Londra”, in onda sul 1° canale della Rai Televisione alle 20 e 30 subito dopo il Telegiornale delle 20, annuncia: “2012 l’anno dell’Iran! Notizie di guerra! Lo annuncia il Washington Post, secondo il quale il Ministro della Difesa nordamericano ha affermato che Israele entro il 2012 bombarderà le postazioni nucleari iraniane. L’Iran è il Paese del negazionismo e revisionismo storico. Israele si sente isolato dall’occidente e di fronte al pericolo che l’Iran si doti di una bomba atomica [la quale sarebbe solo un deterrente di fronte alle 300 bombe nucleari israeliane e non certo una minaccia attiva, ndr] si prepara ad un’impresa bellica ai limiti dell’umano: bombardare i siti nucleari persiani che si trovano a circa 80 metri sotto terra: neppure gli Usa hanno bombe convenzionali per giungere a tale profondità. Tuttavia il Congresso statunitense ha stanziato la somma di 80 miliardi di dollari per arrivare ad inventarle [se non vi riesce c’è sempre la bomba atomica, ndr]. Questo passo estremo di autodifesa da parte di Tel Aviv sarebbe una minaccia per la pace del mondo intero, incendierebbe l’area medio-orientale e metterebbe a repentaglio Israele stessa. L’Iran ha numerosi e potenti amici (Siria, Hezbollah, Hamas e soprattutto Russia & Cina), che non resterebbero inattivi. Il 2012 è l’anno di Israele e Iran. Il mondo deve decidere se sostenere la guerra preventiva israeliana. L’occidente è di nuovo messo alla prova, come nel 1939; ci si trova ad una svolta storica e drammatica, Khamenei [la guida suprema dell’Iran] ha dichiarato che la reazione iraniana sarà molto più forte di quanto l’occidente possa immaginare”. 

● Per quanto riguarda le ultime vicende in Siria il Corriere della Sera (10 febbraio 2012, p. 16) parla di ‘Brigate internazionali’ (Qatar, Arabia Saudita, Inghilterra, Usa, Canada e anche alcuni ribelli libici), che sono entrare in Siria e attaccano l’esercito di Assad. Ma “il veto di Russia e Cina rende impossibile ‘sanzionare’ Damasco” (La Padania, 10 febbraio 2012, p. 12). Naturalmente “sanzionare” è una parola che contiene molte sfumature: dalle sanzioni economiche a quelle belliche.

 
  
● Sergio Romano sul Corriere della Sera (17 febbraio 2012, p. 49) scrive che “Il regime di Bashar al Assad ha tenuto verso le minoranze cristiane un atteggiamento equo e tollerante. Non è certo che i suoi successori, se riusciranno ad abbatterlo, faranno altrettanto. Sappiamo che l’opposizione al regime è prevalentemente sunnita, che gode del sostegno […] di al Qaeda. […]. Per avere stabilità occorre difendere i militari in Egitto e in Siria. […]. Comunque nessuno ha l’intenzione di ripetere gli errori fatti in Libia”. Oramai lo dicono tutti: dietro le “primavere arabe” e specialmente in Libia vi erano al Qaeda e la Cia (La Repubblica, 17 febbraio 2012, p. 17) ed oggi che le forze Nato hanno cessato di foraggiare i ribelli, i legittimisti seguaci di Gheddafi hanno ripreso a combattere (Libero, 17 febbraio 2012, p. 28).


  

● Questi ultimi avvenimenti, letti alla luce della “teologia della storia” e messi assieme a ciò che avviene – purtroppo –

1°) in Vaticano non possono non farci pensare al terzo segreto di Fatima (vescovi contro vescovi, cardinali contro cardinali, il Papa che verrà ucciso…). Il castigo peggiore della seconda guerra mondiale, le anime che si dannano vieppiù, la crisi nella Chiesa.

2°) In Italia, l’alleanza tra super-capitalismo (Monti) e comunismo (Napolitano) confermano ciò che la Chiesa ha sempre insegnato: essi sono le due chele della stessa tenaglia: il materialismo borghese e quello proletario, mossi dalla giudeo-massoneria. Stiamo andando verso uno Stato di fame, miseria (articolo 18 abrogato e niente cassa integrazione) e di polizia in cui non verrà tollerato nessun dissenso di “pensieri, parole, opere ed omissioni” (fiscali). I partiti oramai sono omologati: destra, sinistra e centro formano un’unica entità non ben definibile, una specie di sinarchia o plutocrazia apolide e piramidale, che schiaccia i deboli e incensa i pre-potenti. 

3°) Infine la situazione bellica mondiale e europea, non sono più i “complottisti” a dirlo, oramai ne parla la stampa ufficiale e non nasconde più nulla (o quasi) data la “certezza” del trionfo del “potere delle tenebre”. Saremo in guerra mondiale atomica tra aprile e giugno? Sembrerebbe di sì. D’altronde lo stato dell’umanità senza fede e morale non può non attirare su di noi un diluvio di fuoco, dopo quello di acqua ai tempi di Noè. 

Morale della favola: dobbiamo continuare a fare il nostro dovere quotidiano e nello stesso tempo “levare i nostri capi” poiché l’ora della redenzione finale si avvicina maggiormente proprio quando aumentano i mali.

Settecento anni di Sovversione scientificamente organizzata ci hanno portato al capo-linea. Oramai siamo giunti sull’orlo di un baratro. Tuttavia abbiamo fiducia: “Colui che ci ha chiamati, non si tirerà indietro per farci cadere a terra, ma ci accoglierà amorevolmente tra le sue braccia” (S. Agostino). “Alla fine il Mio Cuore Immacolato trionferà”!



d. CURZIO NITOGLIA

24 febbraio 2012

giovedì 2 febbraio 2012

SUGGESTIONE? TUTTI PAZZI? SI TUTTI PAZZI D'AMORE PER MARIA E PER CRISTO.....





2 febbraio 2012
Cari figli, da così tanto tempo io sono con voi e già da così tanto tempo vi sto mostrando la presenza di Dio ed il suo sconfinato amore, che desidero tutti voi conosciate. Ma voi, figli miei? Voi siete ancora sordi e ciechi; mentre guardate il mondo attorno a voi non volete vedere dove sta andando senza mio Figlio. State rinunciando a Lui, ma Egli è la fonte di tutte le grazie. Mi ascoltate mentre vi parlo, ma i vostri cuori sono chiusi e non mi sentite. Non state pregando lo Spirito Santo affinché vi illumini. Figli miei, la superbia sta regnando. Io vi indico l’umiltà. Figli miei, ricordate: solo un’anima umile brilla di purezza e di bellezza, perché ha conosciuto l’amore di Dio. Solo un’anima umile diviene un paradiso, perché in essa c’è mio Figlio. Vi ringrazio. Di nuovo vi prego: pregate per coloro che mio Figlio ha scelto, cioè i vostri pastori.



25mila per la veggente

Video dell'apparizione

Messaggio della Madonna: 

pregate per chi non conosce l'amore di Dio

Fedeli arrivati da tutt'Italia e dall'estero per l'apparizione
La veggente di Medjugorje Mirjana: siete ciechi e sordi



















di Maria Chiara Aulisio - Marco Piscitelli

NAPOLI - Venticinquemila persone al Palavesuvio 
per assistere all’apparizione. 


Venticinquemila ostie consacrate distribuite ai fedeli. Mirijana arriva
alle 8.20, scortata dagli agenti del commissariato
Ponticelli, si raccoglie in preghiera, recita il rosarioinsieme con le
migliaia di persone che l’attendevano da ore. Canti, applausi e
tanta emozione trasmessi in diretta video sul Mattino.it. Alle 8.45 in
punto Nietta Nocerino, anima dell’evento,chiede il silenzio alla platea.
Ecco, ci siamo. La veggente alza gli occhi al cielo, rivolge le mani
verso l’alto e inizia a piangere.
Le lacrime le rigano il viso, Nietta è accanto a lei, i fotografi
continuano a scattare decine e decine di foto. 
Alle 8.53 l’apparizione si conclude, la veggente lascia
l’inginocchiatoio e si raccoglie in preghiera per alcuni minuti.
Poi, arriva il messaggio, tradotto in italiano e letto al microfono
dalla stessa Nietta. Fede e preghiere - chiede la Madonna a
Mirijana - per aiutare chi non crede a convertirsi.
Un messaggio destinato ai fedeli napoletani - prosegue
la veggente - affinché preghino con noi per 
quanti non hanno ancora conosciuto l’amore di Dio. LEGGI TUTTO