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martedì 30 settembre 2014

PADRE GHEDDO:"ABBIAMO TOLTO IL SOLE DI DIO DAL NOSTRO ORIZZONTE...."

di Padre Gheddo 30 settembre 2014


L’Anticristo è il Demonio e tutte le forze del male che si oppongono alla venuta del Regno di Dio e di Cristo negli ultimi giorni, ma anche nella storia dell’uomo (Apocalisse, I e II Lettera di Giovanni, II Lettera di Paolo ai Tessalonicesi). Ma è anche il titolo del libro di Friedrich Nietzsche (1844-1900), che un laico cattolico, Agostino Nobile, ha commentato nel volumetto pubblicato nel luglio 2014: “Anticristo superstar” (Edizioni Segno, Udine – pagg. 120). Agostino Nobile, sposato e padre di due figli, professore di storia della musica, 25 anni fa decise di lasciare l’insegnamento per studiare le culture non cristiane ed è vissuto per dieci anni nel mondo musulmano, indù e buddista, esperienza che ha rafforzato la sua fede cattolica. Nobile vive oggi in Portogallo con la sua famiglia, si dedica agli studi per approfondire la sua fede e ha lavorato fino ad un anno fa come pianista e cantante.

venerdì 26 settembre 2014

STIAMO ANDANDO VERSO UN GRANDE ORDINE COLLEGIALE DI GOVERNO UNIVERSALE!!!


Recentemente, ci sono stati due importanti incontri a livello internazionale in Vaticano.
Il primo, al fine di pregare insieme per la Pace, tra il Papa, Shimon Peres, Abu Mazen e il Patriarca Bartolomeo I, ossia i rappresentanti delle quattro correnti religiose principali: cristiana, ebraica, mussulmana e cristiano-ortodossa.

Il secondo, con il leader israeliano che ha prospettato a Bergoglio di assumere la guida di un'inedita istituzione mondiale «l'ONU delle Religioni», che a suo avviso concilierebbe tutto e tutti.

Sembra, e non solo a me, che questa ulteriore mossa sullo scacchiere planetario porti sempre più alla realizzazione di ciò che è stato profetato da molti veggenti.

Tra questi, soprattutto Maria Valtorta famosa per la sua ponderosa Opera di 10 volumi: "Il Poema dell'Uomo Dio", poi corretto dalla Chiesa con un escamotage in: "Il Vangelo come mi è stato rivelato", al fine di prendere "prudentemente" le distanze dalla veridicità delle sue visioni.
Ed è proprio in base a tali visioni, relative ai tempi ultimi, che pubblico questo post dopo l'articolo concernente la visita e la richiesta fatta da Shimon Peres al Papa.

"Fondiamo l'ONU delle Religioni"

L'ex presidente israeliano ha proposto al Pontefice un organismo che raggruppi le principali confessioni e agisca come forza di interposizione nei conflitti.

martedì 24 settembre 2013

UN ATEO, ODIFREDDI, LEGGE PAPA BENEDETTO XVI°, MI DOMANDO: I CATTOLICI HANNO LETTO GLI SCRITTI DI PAPA BENEDETTO? ATTRAVERSO CIO' CHE SCRIVE SI RICONOSCE L'UOMO, ODIFREDDI NON SA SCRIVERE DI LIBERTA', DI MALE E DI AMORE.....



da Tempi - Settembre 24, 2013 Benedetto XVI

Oggi Repubblica ha pubblicato una lettera di Joseph Ratzinger a Piergiorgio Odifreddi, matematico ateo e autore di “Caro Papa, ti scrivo”

Tratto dalla Repubblica. La missiva, come spiega oggi Piergiorgio Odifreddi, gli è stata consegnata il 3 settembre ed è datata 30 agosto. Consta di 11 fitte pagine di protocollo. Sul quotidiano ne sono stati pubblicati alcuni stralci. La versione integrale sarà pubblicata sul prossimo volume del matematico.

Ill. mo Signor Professore Odifreddi, (…) vorrei ringraziarLa per aver cercato fin nel dettaglio di confrontarsi con il mio libro e così con la mia fede; proprio questo è in gran parte ciò che avevo inteso nel mio discorso alla Curia Romana in occasione del Natale 2009. Devo ringraziare anche per il modo leale in cui ha trattato il mio testo, cercando sinceramente di rendergli giustizia.

Il mio giudizio circa il Suo libro nel suo insieme è, però, in se stesso piuttosto contrastante. Ne ho letto alcune parti con godimento e profitto. In altre parti, invece, mi sono meravigliato di una certa aggressività e dell’avventatezza dell’argomentazione. (…)

mercoledì 21 agosto 2013

SE SOLO AVESSIMO LETTO LA BIBBIA NON CI AVREBBERO COLTI IMPREPARATI!



Post n°192 pubblicato il 27 Giugno 2013 da versolaluce

Che l'umanità si sarebbe trovata a vivere in un'epoca di avidità e perversione sfrenate sotto il governo di un tiranno globale, si sapeva da millenni: è scritto nero su bianco nella Bibbia. 

Perché il progetto di un nuovo ordine mondiale è antico, quanto la fratellanza muratoria dei costruttori della grande città (bilder berg) umana babelica, guidati dal biblico Nimrod e uniti dalla sua iniziazione sodomita.

Anche le caratteristiche della società mondiale, che sarebbe venuta e che sarebbe stata governata dal Tiranno Globale in persona, si conoscono da sempre. Una casta di cultori delle Sacre Scritture le ha da sempre studiate, decodificando il linguaggio simbolico della Bibbia e le ha abilmente trasmesse, di secolo in secolo, facendole evolvere e sviluppare fino ad arrivare agli scienziati, sociologi ed economisti dei nostri giorni.

giovedì 25 luglio 2013

PER RITROVARE IL MODELLO ECONOMICO VINCENTE DOBBIAMO SEGUIRE LE ORME DI SAN BENEDETTO!


 da versolaluce 24 Luglio 2013
Il Tiranno Globale, ossia L'Anticristo, e il Nuovo Ordine Mondiale, ossia Babilonia la grande. Il Grande Liberatore, ossia l'erede messianico, e l'Assetto Universale Originario Ricostituito, ossia Gerusalemme celeste





















RITORNO ALLA REALTA': Transumanizzati o Transustanziati, questa è la scelta – di Simonetta Castellano

Le due vie che l'evoluzione della specie umana segue, dalle sue origini al suo esito finale, si trovano codificate nella Bibbia.

In sintesi, ciò che dice la Bibbia è che l'evoluzione umana non ha un corso univoco, ma segue due linee precise e distinte. E queste due vie di evoluzione dell'umanità portano alla genesi di due diverse popolazioni, che vanno organizzandosi lungo la storia secondo due opposte società mondiali:
il Tiranno globale che sarebbe venuto alla fine dei tempi è l'Anticristo, del quale parla il libro dell'Apocalisse. E il Nuovo Ordine Mondiale, che sarebbe stato edificato, è ciò che la terminologia biblica ha da sempre identificato sotto il nome “Babilonia la grande”;

il Grande Re di Pace e di Giustizia, che lo avrebbe sconfitto, è l'erede messianico che deve tornare a nascere, e il popolo e la terra da Lui rigenerati nella potenza originaria della vita è quanto la Bibbia identifica con il nome di "Gerusalemme celeste".

Il disegno di queste due società umane mondiali è antico quanto l'umanità e due sono sempre state le linee di evoluzione della specie umana indicate nella Bibbia, che percorrono la storia della creazione verso questo suo esito finale. Secondo la Bibbia, l'evoluzione umana tende inesorabilmente verso un superamento della specie naturale per generare, secondo due linee contrapposte, due diverse umanità: una linea di evoluzione è quella che genera il popolo chiamato "figli delle tenebre" e l'altra linea è quella che genera il popolo chiamato "figli della luce". Queste due diverse popolazioni umane avranno due destini opposti:

martedì 9 luglio 2013

QUANDO I VESCOVI PERDONO LA BUSSOLA OVVIO CHE CRISTO AFFIDI IL SUO PROGETTO A "STRUMENTI" CHE GLI SI DEDICANO ANIMA E CORPO!

Il caso abruzzese 13.L'ubriacatura mediatica dei vescovi e il padrone in casa CEI

 da animamistica  09 Luglio 2013


Nei mesi che seguirono, mentre studiavo le materie del corso di formazione in comunicazione sociale della CEI, mi inoltravo alla scoperta dei percorsi mentali dei tecnici dell'istituzione ecclesiale, così lontani e oscuri per me che non ero avvezza alle logiche clericali e alle frequentazioni delle loro liturgie del potere, e mi facevo molte domande.

Della loro visione del mondo nuovo a venire e delle modalità della cosiddetta "nuova evangelizzazione", che i cristiani avrebbero dovuto attuare, prendevo conoscenza leggendo i documenti di questi percorsi di formazione interni all'istituzione, da loro progettati. E non riuscivo mai a capire fino in fondo. Percepivo sempre qualcosa di sfuggente; c'era sempre qualcosa che sembrava la cosa giusta, ma poi non si capiva in che modo si volesse concretizzarla.

Eppure dovevo capire, se volevo riuscire a trovare il modo di proporre ai vescovi il Sentiero.

martedì 9 aprile 2013

PER COLORO CHE, COME ME, CERCANO RISPOSTE PER MEGLIO CAPIRE I TEMPI CHE VIVIAMO


 07 Aprile 2013 da animamistica

7 aprile 2013. Diario in tempo reale. Mi sono ricordata in questi giorni di quando sentii una Voce interiore che mi diceva di leggere i libri del profeta Ezechiele e del profeta Zaccaria per conoscere il senso degli avvenimenti che stanno accadendo nella storia di oggi.

Allora, avevo iniziato con il leggere il libro di Ezechiele, ma poi non avevo proseguito. Alcuni giorni fa, invece, mentre scrivevo sul Blog Anima Mistica un post sui caratteri dell'identità che la Bibbia attribuisce al secondo avvento del Messia che sarà chiamato Emanuele, mi è capitato sotto gli occhi proprio un versetto del libro di Zaccaria: Ascolta dunque, Giosuè sommo sacerdote, tu e i tuoi compagni che siedono davanti a te: ecco, io manderò il mio servo Germoglio. (Zaccaria 3,8)

Improvvisamente, in una luce sottile che ha illuminato le parole “sommo sacerdote” ho visto che si trattava di Benedetto XVI e che egli aveva ricevuto dalla voce dello Spirito proprio quella comunicazione: era stato preavvertito che Dio Padre avrebbe presto mandato a lui ed affidato alle sue cure il ritorno dell'incarnazione del Messia. Avevo la sensazione che si trattasse dell'affidamento di un compito di grande responsabilità, perché il tono che avvertivo in quella comunicazione era severo, come di chi si aspetta un preciso comportamento dovuto, di fronte all'esaudimento di una preghiera che gli era stata a lungo rivolta con promesse di fedeltà e obbedienza.
Commenti al Post:
pccmar47
pccmar47 il 08/04/13 alle 22:03 via WEB
BXVI ha già 86 anni..... 42 mesi ..... Cominceremo a contarli da quando? Riusciremo a capire quando si avvererà la profezia di Daniele? " Ora, dal tempo in cui sarà abolito il sacrificio quotidiano e sarà eretto l'abominio della desolazione, ci saranno milleduecentonovanta giorni." Chi sarà ad abolire il sacrificio quotidiano? Chi oserà alzare la testa denunciando l'abominio? Avverrà tutto con astuzia tale da costringerci a stare molto attenti?
(Rispondi)
animamistica
animamistica il 09/04/13 alle 22:21 via WEB
Non siamo ancora nella fase storica in cui appare l'Anticristo in persona (il cui regno effettivo durerà tre anni e mezzo alla fine del tempo), questa ascesa del potere mondiale anticristiano è il suo tempo "precursore", quando cioè gli viene spianata la strada ai vertici delle istituzioni sovranazionali. Il sacrificio quotidiano sarà abolito nel regno dell'Anticristo in persona, in una chiesa della Babilonia dei sette colli il cui popolo non ha alcun interesse a ciò che considererà soltanto un antiquato rito senza significato. Mentre, la vera fede nell'Eucarestia e nell'incarnazione divina saranno il patrimonio ricostituito e conservato nel popolo salvato attraverso l'esodo che BXVI ha avviato e che seguirà un suo sentiero ben tracciato da Dio. >Vedi il post "Uscire dalla Babilonia dei sette colli per collaborare al Suo ritorno: la confraternita degli ultimi e la confederazione di pace" che pubblico domani : )



 08 Aprile 2013 da animamistica


8 aprile 2013. Diario in tempo reale. “E tornerò a voi.” (Libro di Zaccaria 1)

“Collera grande io sento contro le nazioni tracotanti. Perciò così dice il Signore degli eserciti: Torno a Gerusalemme, la mia casa vi sarà ricostruita. Il Signore consolerà di nuovo Sion, sceglierà di nuovo Gerusalemme.”

Il ritorno del Messia è caratterizzato dalla sua contrapposizione a “nazioni tracotanti”. Egli torna sulla terra con ira per il male dilagante a causa del potere di nazioni, che si sono unite per opporsi a Lui e per disperdere il suo popolo. Zaccaria le vede nelle sue visioni simboleggiate da corna, che indicano l'autorità.

“Poi alzai gli occhi, guardai, ed ecco quattro corna. Chiesi all'angelo che parlava con me: «Che significano queste corna?» Egli mi rispose: «Queste sono le corna che hanno disperso Giuda, Israele e Gerusalemme». Il SIGNORE mi fece vedere quattro fabbri. Chiesi: «Questi che vengono a fare?» Egli mi rispose: «Quelle sono le corna che hanno disperso Giuda, tanto che nessuno alzava più il capo; ma questi vengono per atterrirle, per abbattere le corna delle nazioni che hanno alzato il loro corno contro il paese di Giuda per disperderne gli abitanti».(Zaccaria 1,18)

Il momento storico del ritorno del Messia è, dunque, individuato nella profezia di Zaccaria come quel tempo contrassegnato dall'emergere nel mondo di un'autorità anti-cristiana portata dall'unione di nazioni tracotanti e dedite al male.

Il patto scellerato di queste nazioni giunge fino a innalzare “il loro corno” contro il paese del Messia. Cosa significhi l'immagine del singolo corno lo sappiamo dal libro del profeta Daniele, esso è un uomo in posizione di autorità:

09 Aprile 2013 da animamistica


Dalla profezia di Zaccaria sappiamo che il Messia torna per combattere il potere mondiale di “nazioni tracotanti”, che si sono unite per instaurare sulla terra un nuovo ordine politico-economico-religioso anticristico.

Il ritorno del Messia, secondo il libro profetico di Zaccaria, è caratterizzato dal desiderio divino di ricostruire la sua città santa, cioè di riunire attorno a sé e riorganizzare il popolo di Dio e la sua “casa", devastata dall'occulta aggressione delle “nazioni tracotanti”, che sono giunte ad innalzare "il loro corno" nella Babilonia dei sette colli, occupando la sede di Pietro e avviando una serie di pontificati-fantoccio per gestire il loro piano di conquista dell'egemonia su tutti i popoli del pianeta.

In questo frangente, secondo quanto dice Zaccaria, si colloca “l'ingresso del Signore in Sion”, cioè il ritorno dell'incarnazione del Messia sulla terra, la seconda e ultima venuta del Salvatore, del “secondo agnello”, per il compimento della sua opera di reintegrazione universale del divino con l'umano e quindi di ricostituzione della pace universale:

“Rallegrati, figlia di Sion! Sì, ecco io vengo, abiterò in mezzo a te. E molte nazioni si attaccheranno al Signore in quel giorno; saranno per lui un popolo.”(Zaccaria 2)

“Rallegrati, figlia di Sion!” è infatti l'annuncio biblico tipico della nascita del Salvatore di tutte le genti. E il Messia vuole iniziare la sua opera conclusiva radunando attorno a sé quella parte del suo popolo disperso che ha ancora conservato il ricordo della sua identità e riesce, quindi, a riconoscere la sua venuta. Da costoro e dal suo Spirito Egli partirà per la definitiva ricostruzione universale:

domenica 17 marzo 2013

GIUSTO PERCHE' TUTTI PARLANO DI SPIRITO SANTO MEGLIO APRIRE GLI OCCHI E DARSI UN GIRO ATTORNO!


 pubblicato il 17 Marzo 2013 da versolaluce
Quali saranno le caratteristiche del programma anticristico, che metterà in grande tribolazione la chiesa nel periodo che, secondo Malachia, va da Gloria Olivae all'arrivo dell'ultimo papa?

Me lo domando, e continuo a rileggere il libro di Padre Livio Fanzaga “Dies Irae - I Giorni dell'Anticristo”, nel quale è descritto il personaggio del romanzo di Soloviev, - un 'prodigioso scrittore' di 'fama universale' - che attraverso la sua opera attua un programma di governo dei popoli 'nel segno della gloria', con cui realizza la pace mondiale, la sconfitta della povertà e l'unificazione religiosa.
FANZAGA: Il successo e la diffusione dell'opera sono immediati, l'autore riscuote una fama universale. Nessuno osa replicare a questo libro che appare a tutti come la rivelazione definitiva della verità. E il prodigioso scrittore non solo trascina tutti, ma ognuno lo trova piacevole e in tal modo si compie la parola del Cristo, che dice: "Sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi accogliete,un altro verrà nel suo proprio nome e voi l'accoglierete".LEGGI TUTTO  

mercoledì 13 febbraio 2013

RIPROPONGO "ANIMA MISTICA" IN UNA CARRELLATA DI ARTICOLI IN CUI SI PUO' COGLIERE L'ESSENZA DI PAPA BENEDETTO XVI°.....EVIDENZIO CHE IL POST ERA DEL 6 FEBB.2013


PAPA BENEDETTO CE L'HA MESSA TUTTA PER AVVERTIRCI, NOI SORDI E CIECHI NON CE NE RENDIAMO CONTO MANCO OGGI DOVE "POCHI" STANNO CONDUCENDO LE MASSE.....SPEGNETE LA TV ED ENTRATE A LEGGERE OGNI LINK E FORSE ....CAPIRETE!!

 giovedì, febbraio 07, 2013



(www.chiesadomestica.net - 6.2.2013) - Card.Joseph Ratzinger: C’è qualcuno che sta progettando un sistema rigido e inattaccabile per governare lo sviluppo del mondo. Questi tentativi stanno assumendo una configurazione sempre piú definita, che va sotto il nome di “Nuovo ordine mondiale”.


Una raccolta dei nostri post più letti sulla missione impossibile di Papa Ratzinger: avvertire il mondo sulla scalata dello spirito satanico ai vertici del potere mondiale



Il sovvertimento in atto nella societàQuell'antico pensiero di fabbricare gli uomini, secondo J.Ratzinger
BXVI: quando i sistemi politici mistificano in modo programmato la veritàCristo o l'Anticristo?
Disegno di politica globale indirizzata a cancellare l’ordine naturale per edificarne uno nuovoOrganizzazione internazionale e falso perseguimento degli obiettivi: la denuncia di Giovanni Paolo II alla F.A.O.
Benedetto XVI denuncia i Responsabili delle Nazioni: politiche mondiali scandaloseL'eugenetica nazista spopola nella cultura e nella politica dominante
BXVI: il potere politico mondiale viola i diritti umani"Parlare meno di embrioni e più di salute"
Siamo troppi, la vita eccedente va eliminataL'ambiente come genitore per i figli della scienza
"Omofobia", come si strumentalizza il linguaggioViolenza, amarezza e tendenza all'autodistruzione nella donna
Chip sottopelle? L’Authority per la privacy lo giudica inammissibile. Eppure...BXVI, Nuovo ordine mondiale senza Dio
Unicef contro la vitaI Viaggiatori perderanno i loro diritti

martedì 15 gennaio 2013

CLERICAL-GAY,I SILENZI E LE BUGIE DELLA CHIESA


http://www.corrispondenzaromana.it
Dopo la recente intervista a Don Dariusz Oko e quella pubblicata da La Bussola Quotidiana a Gerard van den Aardweg, La Nuova Bussola Quotidiana continua la sua indagine sul tema della lobby gay all’interno della Chiesa con questa conversazione con don Ariel S. Levi di Gualdo, sacerdote romano che nel 2011 ha pubblicato per l’editore Bonanno il libro E Satana si fece Trino. Relativismo, individualismo, disubbidienza: analisi sulla Chiesa del terzo millennio. Il secondo capitolo di questo lavoro è interamente dedicato alla presenza omosessualista all’interno della Chiesa, e non sarà inutile ricordare che proprio alla vigilia di Natale, parlando alla Curia Romana, il Papa si è a lungo soffermato sulla grave minaccia per la Chiesa rappresentata dall’ideologia del gender.

Don Ariel, lei definisce la presenza gay all’interno della Chiesa una “Via crucis”. Perché?
Giusto precisare “all’interno della Chiesa”, perché non ho mai fatto battaglie contro i gay in quanto tali. Ho trattato sempre col massimo rispetto ogni persona con tendenze omosessuali che mi ha avvicinato. Alcuni mi hanno chiesto sostegno spirituale, altri si sono presentati al mio confessionale dal quale non sono mai usciti senza assoluzione. Compito mio è amministrare la grazia e il perdono di Dio. Molti i motivi e i condizionamenti socio-psicologici per cui i giovani del XXI secolo possono essere indotti a uno stile di vita che non amo definire «malvagio» o «disordinato». Preferisco la più paterna espressione di “stile di vita non cristiano”, memore che Gesù avverte: «I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel Regno di Dio» (Mt. 21, 32). Per questo scrivo: «I gay sono compatibili col Paradiso, forse più ancora d’altri generi di peccatori tollerati spesso con grande diplomazia anche dalla migliore morale cattolica. Non lo sono però col sacerdozio, all’interno di un mondo al maschile composto di uomini ai quali è chiesto un equilibrio sessuale raggiungibile, ma non facile da raggiungere e mantenere» (E Satana si fece Trino, p. 221). Quando fui consacrato sacerdote il vescovo mi esortò: «Sii sempre te stesso». In che misura si può dire a un prete gay: «Sii sempre te stesso»? O si può forse impostare il ministero sacerdotale sulla finzione, la doppia vita? Pertanto, anziché camminare col Signore come i discepoli lungo la Via di Emmaus (Lc. 24, 13-35), i gay preti si troveranno in transito su una Via Crucis perenne e fine a se stessa che non li guiderà alla pietra rovesciata del sepolcro vuoto del Cristo, con grave danno a se stessi e alla Chiesa. Il tutto non perché sono persone con tendenze omosessuali alle quali perdono, grazia e salvezza non sono preclusi ma perché non possono essere liberamente e felicemente se stessi. Ecco allora che il gay prete, a differenza di quello laico, rischia di vedersi seriamente precludere il perdono, la grazia e la salvezza della propria anima.LEGGI TUTTO

martedì 11 settembre 2012

LA SOCIETÀ SENZA DENARO LIQUIDO È GIUNTA



2 Pietro 1: 19.
I tempi dell'Apocalisse si stanno avvicinando!

Dopo anni di programmazione, ricerca e sviluppo, gli istituti finanziari del mondo stanno per annunciare la SOCIETÀ MONDIALE SENZA DENARO (GLOBAL CASHLESS SOCIETY).

L’esecuzione di ogni tipo di scambio di valuta sarà sostituita dalla tecnologia dei microchip e dalla trasmissione elettronica di valuta. 

La compagnia che provvederà il nuovo sistema di pagamento senza denaro è la MONDEX1. Il sistema è basato sulla tecnologica della carta di credito, che utilizza microchip nascosti in un supporto di plastica, memorizza pagamenti elettronici, l’identificazione del titolare e altre informazioni. Tutti le transazioni, ovvero i trasferimenti di denaro, verranno effettuati in modo ”sicuro” usando protocolli SET (SHURE ELECTRONIC TRANSACTION - Transazione Elettronica Sicura).

Si presume che l’Unione Europea adotterà il sistema MONDEX come sistema per le transazioni con la sua moneta unica. 

L’utilizzo della carta di credito cadrà in disuso. Si userà un microchip inserito nel corpo umano come i microchip PET. L’informazione contenuta nel chip può essere letta da uno scanner risalendo al codice d’identificazione del proprietario, che il PET introdurrà in un apposito file di un computer.

La MOTOROLA, che produce i microchip per la MONDEX SMARTCARD, ha realizzato alcuni biochips impiantabili sotto pelle nel corpo umano, che misurano 7 mm per 0,75 mm. Essi contengono un trasmettitore (transponder) e una batteria al litio ricaricabile. La batteria è caricata da circuiti termici che producono una tensione elettrica dovuta alle fluttuazioni della temperatura del corpo. 

Gli studi, per sapere dove piazzare il CHIP nel corpo umano, hanno rilevato che ci sono solo due posti idonei: la FRONTE, giusto al di sotto dell’attaccatura dei capelli e il DORSO della MANO, specialmente la mano destra.


”Inoltre obbligò tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e gli schiavi, a farsi mettere un marchio sulla mano destra o sulla fronte. Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero che corrisponde al suo nome”. 

La batteria al litio, in caso di rottura il litio causa una ulcera dolorosa che causa una lenta e straziante agonia al portatore. 


”Il primo (angelo) andò e versò la sua coppa sulla terra, e lì caduta produsse un’ulcera grave e dolorosa sugli uomini che avevano il marchio della bestia e su quelli che adoravano la sua immagine”. 

Siccome non è pratico inserire un microchip in ogni prodotto che si debba comprare o vendere, un codice a barre UPC svolge un analogo compito. La maggior parte delle persone non realizza che questo è già un anticipo del ”marchio della bestia” sui prodotti che ogni giorno compriamo. Ogni codice a barre UPC contiene i numeri 666. 

Si trova due versioni del marchio. La più comune ha 10 numeri divisi in 2 parti. L’altro ha 6 numeri. In entrambe le versioni ci sono 3 barre non identificabili. Queste barre sono 666, che sono chiamate barre sentinella. Esse dicono allo scanner quando partire, dividere e fermare la lettura. 


”...Chi ha intendimento calcoli il numero della bestia, perché è un numero di un uomo, il suo numero è 666.” 

UN PATTO COL DIAVOLO 


Si sta per creare un NUOVO ORDINE MONDIALE. 


Presto le casse bancarie saranno sostituiti da ATM’s. Il bancomat diverrà obbligatorio. Senza questo non potrai più pagare i tuoi conti o acquistare generi alimentari. 

Quando spunterà l'Anticristo troverà tutto preparato per imporre all'uomo il suo marchio, senza il quale nessuno potrà più comprare o vendere. Ma chiunque accetterà il ”marchio della bestia” perderà l’anima sua.

”Chiunque adora la bestia e la sua immagine e ne prende il marchio sulla fronte o sulla mano egli pure berrà dell’ira di Dio, versato puro nel calice della Sua ira, e sarà tormentato con fuoco e zolfo davanti ai santi angeli e davanti all’Agnello. E il fumo del loro tormento sale nei secoli dei secoli. Chiunque adora la bestia e la sua immagine e prende il marchio del suo nome non ha riposo né giorno né notte” (Apocalisse 14:9-11).


lunedì 10 settembre 2012

VECCHIO DI OLTRE 100 ANNI, ILLUMINANTE SUI TEMPI CHE VIVIAMO



Scritto nel 1907 – e da allora il più venduto best-seller di christian-fiction della storia, per importanza paragonabile ad Oro, di Ugo Wast, – questo libro profetico racconta l'ascesa del grande filantropo Giuliano Felsemburgh, democratico e rassicurante, fautore della pace mondiale, che realizza un mondo ideale con l’avvento di un nuovo umanitarismo che stempera le differenze fra le religioni e predica la tolleranza universale. Tutto viene accettato fuorché la Chiesa cattolica, che – sempre in nome della tolleranza – viene straziata fin quasi alla sua completa eliminazione. Comunicazioni istantanee in tutto il mondo, trasporti aerei e sotterranei, luce solare artificiale, un parlamento europeo, attentati con kamikaze, il crollo della Russia, la crisi delle vocazioni, l’apostasia di preti e vescovi, la persecuzione e la solitudine del Papa: tutti elementi che oggi fanno parte della nostra storia e della nostra quotidianità e che in questo testo sono stati descritti con impressionante realismo. Il Padrone del mondo racconta il venir meno della fede cristiana oltre che per una persecuzione aperta, anche grazie alla subdola religione umanitaria del relativismo con la quale è infiltrata la Chiesa cattolica. La speranza è riposta nell’Unico che rimane fedele per sempre e nel Suo glorioso ritorno.

ROBERT HUGH BENSON (Wellington College, 1871 – Salford, 1914) figlio dell’Arcivescovo di Canterbury, ordinato sacerdote nella Chiesa Anglicana nel 1895, nel 1901 entra nei Resurrezionisti, comunità anglicana di impostazione benedettina. Nel 1903 scrive e pubblica il suo primo libro The Light Invisible. Ma in quell’anno avviene un altro fatto fondamentale: ormai completamente convinto che la Chiesa di Cristo debba essere unita sotto un’unica autorità, in una continuità di dottrina e tradizione, si converte al Cattolicesimo. Di questa scelta egli stesso illustrerà i motivi in Confessioni di un convertito. Nel 1904 riceve l’ordinazione sacerdotale. Con By What Authority? inaugura una lunga serie di romanzi storici in cui racconta i secoli delle persecuzioni anticattoliche in Inghilterra. Nel 1907 scrive quella che rimane probabilmente la sua opera più popolare, Il Padrone del mondo, dimostrando grande genialità anche nel filone fantascientifico, proseguito quattro anni dopo con L’Alba di tutto (Fede & Cultura, 2010), romanzo speculare in cui si immagina lo scenario opposto: un mondo ideale e utopico dominato dalla cristianità. Conduce una vita intensa dividendosi tra la sua missione di sacerdote e di apprezzato predicatore, i frequenti viaggi tra Roma e l’Inghilterra, e una feconda carriera di scrittore (nell’arco di una quindicina d’anni scrive diciassette romanzi, una dozzina tra saggi e testi di spiritualità, più alcuni lavori teatrali, libri per bambini e poemi). Si spegne a quarantatré anni a causa di una polmonite, morendo nello stesso modo in cui è vissuto: padrone di sé, sereno e impaziente di passare ad una nuova avventura.

sabato 25 agosto 2012

IMPARIAMO A CONOSCERE I SEGNI DEI TEMPI, SCOPRIREMO IN TEMPO UTILE DOVE CI VOGLIONO PORTARE....



(www.chiesadomestica.net - 25.8.2012) - Il fatale evolvere della chiesa verso l'apostasia - Quello che hanno detto dell'istituzione sacerdotale gli ultimi tre papi è biblicamente tragico: è entrato il fumo di Satana nel tempio di Dio, abbiamo perso la Via e la luce, prevale la morte, c'è sporcizia e superbia nel sacerdozio. In termini strettamente biblici, infatti, si tratta della descrizione del principio dell'apostasia nel falso tempio di un sacerdozio abominevole, quello che culmina nella piena manifestazione dell'anticristo. J.Ratzinger: “E se oggi fossimo chiamati noi a scegliere? Quale speranza avrebbe Gesù di Nazaret? Lo conosciamo in profondità? Il tentatore non è così rozzo da proporci direttamente l'adorazione del nemico di Dio.” - di Simonetta Castellano

Quello che hanno detto dell'istituzione sacerdotale gli ultimi tre papi 

Giovanni Paolo II, Ci siamo sviati: "Ci siamo sviati: dobbiamo ritornare sulla Via; si sono oscurate le menti: si deve dissolvere l'oscurità con la luce della Verità; la morte ha preso il sopravvento: si deve far trionfare la Vita". Non è questo il programma del Concilio Vaticano II e del mio stesso pontificato? (Messaggio 11.6.1999 per la Solennità del Sacro Cuore di Gesù)

Benedetto XVI, Quanta sporcizia e superbia nel sacerdozio: "Quanta sporcizia c’è nella Chiesa, e proprio anche tra coloro che, nel sacerdozio, dovrebbero appartenere completamente a lui! Quanta superbia, quanta autosufficienza! Il tradimento dei discepoli è certamente il più grande dolore del Redentore. Non ci rimane altro che rivolgergli, dal più profondo dell’animo, il grido: Signore, salvaci." (Via Crucis 2005)

Paolo VI, Il fumo di Satana nel tempio di Dio: "Riferendosi alla situazione della Chiesa di oggi, il Santo Padre afferma di avere la sensazione che «da qualche fessura sia entrato il fumo di Satana nel tempio di Dio»." (Omelia, 29.6.1972)


Di quanto hanno variamente descritto dell'istituzione sacerdotale gli ultimi tre papi - fumo di Satana nel tempio di Dio, sviamento, oscurità, morte, sporcizia, superbia e autosufficienza nel clero – si trova una trattazione organica in quanto scritto dal card.Ratzinger su vera adorazione e struttura terrena della chiesa:

J.Ratzinger: “Il sacerdote rivolto al popolo dà alla comunità l'aspetto di un tutto chiuso in se stesso”, mentre la struttura ecclesiale autentica è quella di una comunità in "cammino verso il Signore che viene."

"In verità, si è così introdotta una clericalizzazione quale non si era mai data in precedenza. Ora, infatti, il sacerdote - o, il presidente, come si preferisce chiamarlo - diventa il vero e proprio punto di riferimento di tutta la celebrazione. Tutto termina su di lui. E' lui che bisogna guardare, è alla sua azione che si prende parte. L'attenzione è sempre meno rivolta a Dio.” "Tra i fenomeni veramente assurdi del nostro tempo io annovero il fatto che la croce venga collocata da un lato per lasciare libero lo sguardo sul sacerdote." "Il Signore è il punto di riferimento. E' lui il sole nascente della storia."("Introduzione allo Spirito della Liturgia", di J.Ratzinger, Ed. San Paolo, 2001, pag.76)

Per la comunità dei discepoli di Gesù, la casa costruita sulla sabbia è una struttura ecclesiale che è associazione di un'assemblea umana, la quale celebra un culto incentrato sul sacerdote “che presiede”. Questo edificio materiale è destinato alla distruzione, che travolgerà tutti coloro che vi partecipano.

Matteo 24:1 Mentre Gesù usciva dal tempio e se ne andava, i suoi discepoli gli si avvicinarono per fargli osservare gli edifici del tempio. 2 Ma egli rispose loro: «Vedete tutte queste cose? Io vi dico in verità: Non sarà lasciata qui pietra su pietra che non sia diroccata».
3 Mentre egli era seduto sul monte degli Ulivi, i discepoli gli si avvicinarono in disparte, dicendo: «Dicci, quando avverranno queste cose e quale sarà il segno della tua venuta e della fine dell'età presente?»

Matteo 21 - 42 Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: "La pietra che i costruttori hanno rifiutata è diventata pietra angolare. 43 Perciò vi dico che il regno di Dio vi sarà tolto, e sarà dato a gente che ne faccia i frutti. 44 Chi cadrà su questa pietra sarà sfracellato; ed essa stritolerà colui sul quale cadrà».

1Corinzi 3 - 11 Infatti nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo. 17 Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi.


Vera adorazione e potere terreno della chiesa

Qui si tratta di avvedersi che il fatale evolvere della vita della chiesa concepita sul fondamento di elementi terreni, quali l'associazione e l'assemblea umani e collocata in un palazzo del potere gestito da un clero burocrate, il quale “presiede” un culto nel quale la croce è messa da parte, è nient'altro che la prospettiva della grande prostituta biblica assisa sui sette colli con il suo culto anticristico, che dovrà rivelarsi alla fine dei tempi come sede di “quell'uomo del peccato, il figlio della perdizione, l'avversario” .

Il fatale evolvere, cioè, della chiesa verso quella grande apostasia, che dovrà avvenire prima del ritorno di Gesù sulla terra, che distruggerà “quell'empio” “con il soffio della sua bocca e lo annienterà all'apparire della sua venuta” (2Ts.2). Indice della chiusura verso Dio di un tempio siffatto è proprio quella clericalizzazione che chiude la comunità in una struttura terrena immobile, la quale guarda ormai solo all'umano e tende ad innalzarsi fino al cielo senza Dio:

2Tessalonicesi 2 – 3 Quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia. 7 Infatti il mistero dell'empietà è già in atto.

Marco 13 - 10 Allora molti si svieranno, si tradiranno e si odieranno a vicenda. 11 Molti falsi profeti sorgeranno e sedurranno molti. 12 Poiché l'iniquità aumenterà, l'amore dei più si raffredderà.

Matteo 24:4 Gesù rispose loro: «Guardate che nessuno vi seduca. 5 Poiché molti verranno nel mio nome, dicendo: "Io sono il Cristo". E ne sedurranno molti.
15 Quando dunque vedrete l'abominazione della desolazione, della quale ha parlato il profeta Daniele, posta in luogo santo(chi legge faccia attenzione!), 21 allora vi sarà una grande tribolazione, quale non v'è stata dal principio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà. 22 Se quei giorni non fossero stati abbreviati, nessuno scamperebbe; ma, a motivo degli eletti, quei giorni saranno abbreviati. 
23 Allora, se qualcuno vi dice: "Il Cristo è qui", oppure: "È là", non lo credete; 24 perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. 25 Ecco, ve l'ho predetto.

2Tessalonicesi 2 – 3 quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia e non sia stato manifestato l'uomo del peccato, il figlio della perdizione, 4 l'avversario, colui ches'innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e proclamandosi Dio. 7 Infatti il mistero dell'empietà è già in atto. 9 La venuta di quell'empio avrà luogo, per l'azione efficace di Satana. 8 Solo allora sarà rivelato l'empio e il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca e lo annienterà all'apparire della sua venuta

L'Adorazione cristiana e l'adorazione del nemico di Dio

J.Ratzinger: “Qui non si tratta di qualcosa di casuale, ma dell’essenziale. Non è importante lo sguardo rivolto al sacerdote, ma lo sguardo al Signore. Non si tratta qui di un dialogo, ma di una adorazione comune, l’andare incontro a Colui che viene. Non il cerchio chiuso in se stesso esprime l’essenza dell’evento, ma il comune andare incontro, che si esprime nell’orientamento comune. Oggi non si può più cercare di riproporre nella liturgia l’orientamento ad est, verso il sole che sorge. Davvero ciò non è possibile? Il cosmo non ci riguarda più? Oggi siamo davvero chiusi senza speranza nel nostro cerchio?”

J.Ratzinger: “E se oggi fossimo chiamati noi a scegliere? Quale speranza avrebbe Gesù di Nazaret, il Figlio di Maria, il Figlio del Padre? Ma conosciamo davvero Gesù? Lo capiamo in profondità? Il tentatore non è così rozzo da proporci direttamente l'adorazione del "nemico di Dio".” (In cammino verso Gesù Cristo)

L'Adorazione cristiana e il sacerdozio santo – L'Abominio di desolazione e il sacerdozio dei “falsi cristi e falsi profeti”

1Pietro 2 - Gesù Cristo, pietra angolare - 4 Accostandovi a lui, pietra vivente, rifiutata dagli uomini, ma davanti a Dio scelta e preziosa, 5 anche voi, come pietre viventi, siete edificati per formare una casa spirituale, un sacerdozio santo.

Efesini 2 - 20 Siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Cristo Gesù stesso la pietra angolare, 21sulla quale l'edificio intero, ben collegato insieme, si va innalzando per essere un tempio santo nel Signore. 22 In lui voi pure entrate a far parte dell'edificio che ha da servire come dimora a Dio per mezzo dello Spirito.

Geremia 3 - 9 Con il rumore delle sue prostituzioni Israele ha contaminato il paese; ha commesso adulterio con la pietra e con il legno

Geremia 2 – 27 i quali dicono al legno: "Tu sei mio padre", e alla pietra: "Tu ci hai dato la vita!"

Geremia 51 - 26 Da te non si trarrà più pietra angolare, né pietre da fondamenta; ma tu sarai una desolazione perenne», dice il Signore.

Daniele 5 - 23 Ma ti sei innalzato contro il Signore del cielo. Tu hai lodato gli dèi d'argento, d'oro, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra, i quali non vedono, non odono e non comprendono, e non hai glorificato il Dio che ha nella sua mano il tuo soffio vitale, e dal quale dipendono tutte le tue vie.

Ap.17 - 3 Una donna seduta sopra una bestia. 4 La donna era vestita di porpora. In mano aveva un calice. 5 Sulla fronte aveva scritto un nome, un mistero: BABILONIA LA GRANDE, LA MADRE DELLE PROSTITUTE E DELLE ABOMINAZIONI DELLA TERRA. 9 Qui occorre una mente che abbia intelligenza. Le sette teste sono sette colli sui quali la donna siede. 18 La donna che hai vista è la grande città.

Apocalisse 18:2 - Egli gridò con voce potente: È caduta, è caduta Babilonia la grande! È diventata ricettacolo di demòni, covo di ogni spirito immondo, rifugio di ogni uccello impuro e abominevole.

Ap.13 - 8 L'adoreranno tutti gli abitanti della terra. E seduceva gli abitanti della terra per mezzo degli spettacoli portentosi.

Apocalisse 18 – 21 Poi un potente angelo sollevò una pietra grossa come una grande macina, e la gettò nel mare dicendo: Così, con violenza, sarà precipitata Babilonia, la gran città, e non sarà più trovata.

Matteo 21 - 42 Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: "La pietra che i costruttori hanno rifiutata è diventata pietra angolare. 43 Perciò vi dico che il regno di Dio vi sarà tolto, e sarà dato a gente che ne faccia i frutti. 44 Chi cadrà su questa pietra sarà sfracellato; ed essa stritolerà colui sul quale cadrà».

Ascensione o Inabissamento

L'alternativa di cui sta parlando BXVI e di fronte alla quale si trova oggi la chiesa è avere una struttura che è il tempio del potere clericale, il falso tempio materiale di un sacerdozio solo umano, che culmina nell'abominio, oppure avere una struttura che è la casa della persona di carne e spirito santo della comunità dei discepoli, il popolo sacerdotale-tempio vivente-corpo della persona, che eredita il regno con Cristo.

Da una istituzione concepita come organismi-struttura di potere “materiale e politico” del clero, che non sono la chiesa di Gesù, c'è bisogno di tornare al corpo delle persone battezzate e ordinate nella struttura sacramentale, casa spirituale della comunità di famiglie in cammino verso il Signore che torna.

Il sacerdozio del tempio diverrà un “abominio di desolazione” e gli sarà “tolto il Regno”, mentre il popolo sacerdotale cristiano avrà parte con Cristo nell'eternità. Questa è la differenza tra la vera adorazione della chiesa fedele e l'adorazione della chiesa della grande apostasia. Quella chiesa, cioè, fatta di “falsi cristi e falsi profeti”, che “faranno grandi segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti” (cfr.Mt.24), chiesa della grande città assisa sui sette colli, madre di tutte le abominazioni (cfr.Ap.17-18), nella quale dovrà manifestarsi prima l'apostasia e poi definitivamente il mistero d'iniquità, “l'uomo del peccato, il figlio della perdizione, 4 l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e proclamandosi Dio” (2Tessalonicesi 2)

BXVI: "E' ora di togliere ciò che c'è di mondano nella chiesa", affinché "liberata dal suo fardello materiale e politico possa dedicarsi all'adorazione" - “Da decenni assistiamo ad una diminuzione della pratica religiosa, constatiamo un crescente distanziarsi di una parte notevole di battezzati dalla vita della Chiesa. Emerge la domanda: la Chiesa non deve forse cambiare? Non deve forse, nei suoi uffici e nelle sue strutture, adattarsi al tempo presente, per raggiungere le persone di oggi che sono alla ricerca e in dubbio?”

“La Chiesa non sono soltanto gli altri, non soltanto la gerarchia, il Papa e i Vescovi: Chiesa siamo tutti noi, i battezzati. Dall’altro lato, essa parte effettivamente dal presupposto: sì, c’è motivo per un cambiamento. Esiste un bisogno di cambiamento. Ogni cristiano e la comunità dei credenti nel suo insieme sono chiamati ad una continua conversione.”

"Come deve configurarsi allora concretamente questo cambiamento? Si tratta qui forse di un rinnovamento come lo realizza ad esempio un proprietario di casa attraverso una ristrutturazione o la tinteggiatura del suo stabile? Oppure si tratta qui di una correzione, per riprendere la rotta e percorrere in modo più spedito e diretto un cammino?" (>BXVI, Viaggio in Germania, 25.9.2011)


sabato 10 dicembre 2011

IDA MAGLI CI RICORDA CHE OLTRE UN SECOLO FA S0LOVEV AVEVA PREVISTO LA FALSIFICAZIONE DEL BENE...."IL MALE" CHE CI APPARE BENE ..

Alla guerra dell'euro
di Ida Magli

ItalianiLiberi 
| 09.12.2011





  Porta questo titolo: “Alla guerra dell’euro” l’ultimo numero di Limes, la rivista di geopolitica diretta da Lucio Caracciolo. Anche questo numero è scritto come sempre da persone molto competenti e, per quanto riguarda l’Unione europea, quasi del tutto obiettive. Dico “quasi” perché, sebbene siano comparsi più volte fascicoli di fuoco sull’Europa e sull’impossibilità della sua realizzazione (ricordo fra gli altri: “L’Europa è un bluff”), si è però sempre sentita sotto traccia una specie di dolorosa rabbia per questa impossibilità. Insomma: se si potesse fare sarebbe bellissima, ma di fatto non si può. Non si può per gli innumerevoli, evidenti motivi di ordine geopolitico, storico, economico, che ormai anche l’ultima delle casalinghe ha imparato a conoscere bene perché ne ha vissuto le tragiche conseguenze in questi anni nei quali i politici hanno imposto l’unificazione.
  L’editoriale di Caracciolo è ricco di bruciante ironia e non risparmia il fuoco a pallettoni: se la banca svizzera Ubs afferma che “l’euro non dovrebbe esistere”, Caracciolo aggiunge che si tratta di una moneta in sé improbabile, tecnicamente autodistruttiva, figlia di genitori separati che per fingersi uniti decisero di battezzarla … Non è possibile riassumere in poche righe tutti i punti importantissimi toccati in questo editoriale ma, a conferma del sottinteso rimpianto di cui parlavo, alla fine viene avanzata una proposta: piuttosto che rimanere strangolata fra le mire di Sarkozy e quelle della Merkel, l’Italia ha in mano una carta potente: se non volete che faccia saltare il banco, formiamo una Confederazione Europea, uno Stato democratico multinazionale che riunisca soltanto Francia, Germania, Spagna, Polonia e Italia, abbastanza simili per dimensioni demografiche, territoriali, economiche, culturali. E’ a questo punto che la geopolitica mostra il suo peccato d’origine, quello che, pur se per tutt’altri motivi, l’accomuna ai costruttori dell’unione europea: mancano i popoli. Manca la vera ricchezza dei popoli d’Europa, la loro creatività, la loro lingua, la loro volontà, il loro “carattere”. Quando Sarkozy dice sottovoce, lamentandosi della testardaggine della Merkel: “i Tedeschi sono sempre gli stessi” e Caracciolo giustamente aggiunge: “ i Francesi sono sempre gli stessi”, a che cosa ci si riferisce se non ai caratteri dei popoli? Sono quegli eterni caratteri per i quali ci ritroveremmo nella eventuale Confederazione con il conflitto direttivo fra Germania e Francia e i nuovi, vecchi “sudditi” disprezzatissimi dei quali si può continuare a dire “gli Italiani sono sempre gli stessi”, ecc. ecc.
  Non preoccupiamoci, però, della proposta di Caracciolo: pur amico della sinistra e di Enrico Letta con il quale ha scritto, combattendone la fede europeista, ben due libri, non sarà ascoltato. Amaro eppure luminoso destino quello dell’Italia: ricchissima di intelligenze critiche e governata dai peggiori politici che possano toccare in sorte a una nazione. Che siano stati sempre i peggiori non c’è dubbio: nessun popolo, se non l’italiano, sarebbe riuscito a rimanere intellettualmente vivo pur governato per duemila anni dai Papi, dogmaticamente infallibili. Ma il progetto di unificazione europea ha messo in luce  qualcosa di peggio dell’infallibilità papale: l’esistenza di politici che usano il potere con l’assolutezza di una infallibilità che supera quella garantita dallo Spirito Santo, o meglio, che non ne ha bisogno. E’ nata, contestualmente con la finzione di un impero creato per la “pace”, una  nuovissima forma di politica, quella che per certi aspetti aveva previsto oltre un secolo fa Vladimir Solovëv parlando proprio degli Stati Uniti d’Europa: la falsificazione del bene. Il Male adesso opera direttamente nella storia portando con sé i doni del Bene: la pace, l’uguaglianza, l’amore di tutti con tutti. Si tratta di una finzione assoluta, indistinguibile dalla verità. Non sono necessari i termini teologico-cristiani di Solovëv per capire che questa finzione è il male su cui si fonda l’unione europea e che ha proseguito giorno per giorno la sua opera distruttiva fino alla fase finale. E’ l’attuale dittatura degli operatori del nulla: il gioco di borsa, il denaro virtuale. Ne ha convalidato la verità Mario Monti eliminando la moneta concreta.        .
Roma, 8 Dicembre 2011





Antonio SOCCI


Un impressionante dettaglio…

tratto da: Libero, 8.12.2007.



Se si legge con attenzione l’enciclica… 







C’è un personaggio inquietante e apocalittico che Benedetto XVI evoca, a sorpresa, nella recente enciclica “Spe salvi”: l’Anticristo. Per la verità il papa non cita direttamente questo oscuro soggetto che è drammaticamente preannunciato fin dal Nuovo Testamento, ma lo chiama in causa attraverso una citazione di Immanuel Kant che fa una certa impressione rileggere in questi tempi in cui l’Europa sembra in guerra contro la Chiesa, spesso strumentalizzando alcuni gruppi sociali (come gli immigrati musulmani o le donne o gli omosessuali) per sradicare le radici cristiane e per limitare la libertà dei cattolici e della Chiesa. Scriveva Kant: “Se il cristianesimo un giorno dovesse arrivare a non essere più degno di amore (…) allora il pensiero dominante degli uomini dovrebbe diventare quello di un rifiuto e di un’opposizione contro di esso; e l’anticristo (…) inaugurerebbe il suo, pur breve, regime (fondato presumibilmente sulla paura e sull’egoismo). In seguito, però, poiché il cristianesimo, pur essendo stato destinato ad essere la religione universale, di fatto non sarebbe stato aiutato dal destino a diventarlo, potrebbe verificarsi, sotto l’aspetto morale, la fine (perversa) di tutte le cose”. 



Il Papa sottolinea proprio questa possibilità apocalititca che viene affacciata da Kant secondo cui l’abbandono del cristianesimo e la guerra al cristianesimo potrebbero portare a una fine non naturale, “perversa”, dell’umanità, a una sorta di autodistruzione planetaria, sia in senso morale che in senso materiale (e un tale orrore, peraltro, è oggi nelle possibilità teniche dell’umanità). Essendo l’enciclica un testo molto rigoroso e ponderato, è da escludere che Benedetto XVI abbia evocato l’Anticristo e la “fine dell’umanità” a caso.



Il suo pensiero peraltro è del tutto lontano da suggestioni millenaristiche, c’è dunque da credere che se richiama questi temi scorga veramente nel nostro tempo un confronto drammatico e mortale fra Bene e Male. Oltretutto già in un’altra recente occasione è stata evocata e ben meditata, in Vaticano, la figura dell’Anticristo. E’ accaduto quest’anno, il 27 febbraio, negli esercizi spirituali predicati al Papa dal cardinale Biffi (immagino che i temi siano stati concordati): si è meditato proprio sulla profezia dell’Anticristo (vedi “Le cose di lassù”, ed. Cantagalli). Biffi ha citato infatti il “Racconto dell’Anticristo” di Vladimir Solovev scritto nella primavera 1900, come avvertimento al XX secolo che era agli albori. In quelle pagine il personaggio apocalittico veniva eletto “Presidente degli Stati Uniti d’Europa” e poi acclamato imperatore romano.



“Dove l’esposizione di Solovev si dimostra particolarmente originale e sorprendente e merita più approfondita riflessione” spiega Biffi “è nell’attribuzione all’Anticristo delle qualifiche di pacifista, di ecologista, di ecumenista”. Praticamente un campione perfetto del politically correct. Ecco le parole di Solovev: “Il nuovo padrone della terra era anzitutto un filantropo, pieno di compassione, non solo amico degli uomini, ma anche amico degli animali. Personalmente era vegetariano… Era un convinto spiritualista”, credeva nel bene e perfino in Dio, “ma non amava che se stesso”.



In sostanza questa figura – l’antagonista di Gesù Cristo – si presenterebbe, secondo un’antica tradizione, con gli aspetti più seducenti, una contraffazione dei “valori cristiani”, in realtà rovesciati contro Gesù Cristo, quelli che oggi carezzano il senso comune. L’Anticristo di questo racconto infatti tuona: “Popoli della terra! Io vi ho promesso la pace e io ve l’ho data. Il Cristo ha portato la spada, io porterò la pace”. Parole in cui molti sentono echeggiare quell’accusa al cristianesimo (che sarebbe causa di intolleranza e conflitti) oggi tanto diffusa. Tuttavia si sbaglierebbe a ritenere che il Papa stigmatizzi solo e semplicemente l’anticristianesimo dilagante a causa del laicismo, sebbene così aggressivo e pericoloso. C’è molto di più nei suoi pensieri. Proprio Ratzinger, da cardinale, in una memorabile conferenza a New York, il 27 gennaio 1988, davanti a un uditorio ecumenico, soprattutto di teologi, citò lo stesso racconto di Solovev esordendo così: “Nel ‘Racconto dell’Anticristo’ di Vladimir Solovev, il nemico escatologico del Redentore raccomandava se stesso ai credenti, tra le altre cose per il fatto di aver conseguito il dottorato in teologia a Tubinga e di aver scritto un lavoro esegetico che era stato riconosciuto come pionieristico in quel campo. L’Anticristo un famoso esegeta!”.



Questo discorso fu ripetuto dal cardinale anche a Roma, davanti a una platea di teologi cattolici. Molti, in quelle platee, trovarono sicuramente “provocatoria” questa citazione, sia pure espressa con la pacatezza tipica di Ratzinger che esorta tutti, sempre, a riflettere. Essa però esprime la consapevolezza dell’attuale pontefice – e prima di lui di Paolo VI e di Giovanni Paolo II – che il pericolo non viene solo dall’esterno, da una cultura avversa e da forze anticristiane, ma anche dall’interno, da “un pensiero non cattolico” che dilaga nella stessa cristianità, come denunciò con parole drammatiche Paolo VI quando arrivò a parlare del “fumo di Satana” dentro il tempio di Dio.



Che nella Chiesa, specialmente negli ultimi pontefici, sia diffusa la sensazione di vivere tempi apocalittici (non necessariamente “la fine dei tempi”, ma forse i tempi dell’Anticristo) appare evidente da tanti loro pronunciamenti. Inoltre fa riflettere, anche in Vaticano, la gran quantità di “avvertimenti” soprannaturali, che vanno in tal senso, contenuti in “rivelazioni private” a santi e mistici e in apparizioni di quesi decenni: in qualcuna di esse si afferma addirittura che l’Anticristo sarebbe un ecclesiastico di questo tempo (un “pastore idolo” che sconvolgerà la vita della Chiesa), ma è un’immagine che molti interpretano come riferita a un “pensiero non cattolico” dentro la Chiesa, fenomeno che in effetti è ben disastrosamente visibile. Dà un quadro ragionato e illuminante di tutto questo padre Livio Fanzaga nel volume, appena uscito, “Profezie sull’Anticristo” (Sugarco). Un quadro prezioso per comprendere il senso e la preoccupazione di tanti interventi pontifici. Angosciati sia per le sorti della fede che per le sorti dell’umanità.



La particolare attenzione della Santa Sede all’Italia è dovuta al fatto che qui il peso dei cattolici ha dato - come ha sottolineato il Papa stesso - il segnale di una inversione di tendenza rispetto alle devastazioni anticristiane e nichiliste del resto d’Europa. La Chiesa cioè scommette sull’Italia per riportare l’Europa alle sue radici cristiane e alla fede. Per questo allarma fortemente che in questi giorni, nel Palazzo della politica, si tenti di soppiatto – con la connivenza di alcuni cattolici – di reintrodurre un “reato di opinione riferito alla tendenza sessuale” (come lo definisce “Avvenire”) che apre la strada alla “demoralizzazione” del Paese e domani potrebbe fortemente minacciare la stessa libertà della Chiesa di insegnare la sua morale. Oltretutto tale limitazione alla libertà di pensiero e di parola viene pretesa in nome di un’ideologia libertaria, paradosso che fa riflettere amaramente oltretevere, dove questi scricchiolii sono percepiti come pericolosi avvertimenti prima di un possibile crollo.