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sabato 26 luglio 2014

PARE PROPRIO CHE PRIMA O POI TOCCHI TUTTE LE FAMIGLIE, COME AFFRONTARE IL CANCRO? IN CONTINUO AGGIORNAMENTO

MERCOLEDÌ 23 LUGLIO 2014

GLI ZIMBELLI DEL SE NON TI OPERI MUORI


LETTERA

PURTROPPO HANNO VINTO LORO
Buonasera Valdo e buonasera Silvia. Grazie innanzitutto per quanto avete fatto. Ho avuto il cambio e sono appena rientrata dall'ospedale. Purtroppo hanno vinto loro. Loro, quelli della migliore sanità al mondo. Elena alla fine è capitolata e ieri mattina ha deciso per l'intervento. Dopo un colloquio di mezz'ora con il chirurgo oncologo alla fine ha accettato il ricovero, domani quindi sarà operata e leveranno il piloro ulcerato, lo manderanno a Torino per l' esame istologico e vedremo se ci sarà la conferma delle cellule maligne.

LA PERDITA DI MIO FRATELLO
A mio fratello, papà di Elena, nel 1992 fecero un bel 7 nella schiena per neoplasia al polmone che poi si rivelò non essere tale. Tutti contenti che non fosse cancro ma lui rimase con postumi, non dovuti al presunto cancro al polmone bensì all'intervento. Nel 2008 per un'artrite si sottopose a cure folli a base di cortisone, lasix e metotrexate. Oggi nessuno mi può levare dalla mente che tutti quei veleni gli distrussero il sistema immunitario, il fegato, il pancreas e cos'altro ancora. Aveva 67 anni. Inoperabile dissero, ed in 15 giorni se ne andò. Purtroppo nel 2008 non conoscevo ancora il dr Vaccaro altrimenti mio fratello avrebbe anche potuto cavarsela.



NIENTE PIÙ MEDICI E NIENTE PIÙ MEDICINALI

venerdì 13 dicembre 2013

RICERCA, UN COCKTAIL DI SEI SOSTANZE NATURALI SCONFIGGE IL CANCRO:ISOFLAVONI,CURCUMINA,INDOLO 3 CARBONOLO,FICOCIANINA C,RESVERATROLO,QUERCITINA



29 novembre 2013 - Gli esperti lo ripetono ormai da tempo: un corretto stile di vita e una alimentazione sana, giocano un ruolo fondamentale nel prevenire e nel contrastare il cancro. Ora arriva una nuova conferma che ha dell’incredibile: 6 sostanze naturali presenti in diversi alimenti e spezie, unite insieme sono risultate un cocktail efficace in grado di uccidere il 100% delle cellule cancerogene del tumore al seno.

Lo studio è stato condotto da Madhwa Raj, professore e ricercatore di ostetrica e ginecologia del LSU Health Sciences Center New Orleans e del Stanley S. Scott Cancer Center e i risultati sono stati pubblicati sul numero di novembre della rivista scientifica The Journal Of Cancer.

Lo studio. I ricercatori del team hanno testato 10 sostanze protettive già note presenti in cibi come broccoli, uva, tofu (soia), mele e curcuma, prima di stabilire le 6 componenti migliori da utilizzare.

venerdì 30 agosto 2013

LA RICERCA DI SOLUZIONI AL CANCRO IN INTERNET..... QUANDO "TI TOCCA" E' LA PRIMA COSA CHE SI FA!


(articolo tratto dalla
HealthNewsDigest.com, 
tradotto da FruiTanya,
titolato e sottotitolato da Valdo Vaccaro)


NORMALMENTE DOVREMMO VIVERE ALMENO 140 ANNI

Ogni specie animale che vive nel suo ambiente originario e che mangia cibo naturale, non cotto, generalmente vive 7 volte tanto gli anni del suo sviluppo che per l'uomo sono i 20 anni? Secondo questi parametri, potremmo vivere almeno fino a 140 anni! Cosa è accaduto dunque? Perchè gli uomini si ammalano, spesso verso metà della loro vita?

LA DIETA AMERICANA SAD BASATA SUL COTTO E SUL PROTEICO È QUANTO DI PEGGIO SI POSSA SCEGLIERE

La maggior parte dei dottori studia per creare diete secondo i bisogni personali di un individuo. Ma, come possiamo constatare, poche diete si distanziano dalla dieta standard Americana (il cui acronimo in inglese è "SAD" che, più appropriato non poteva essere dato che "sad" è anche una parola per "triste"), una dieta che comprende per la maggior parte prodotti cotti, pastorizzati o comunque che hanno subito un trattamento termico. Questo perchè la maggior parte dei nutrizionisti non ha assolutamente idea di alcuni dei più importanti studi che rivelano quanto tossica sia una dieta a base di prodotti cotti.

domenica 2 dicembre 2012

RIDOTTO RISCHIO DI CANCRO PER COLORO CHE NON MANGIANO PROTEINE ANIMALI



DI CARLO MARTINI
ComeDonChisciotte 28 novembre 2012

AGGIORNAMENTO: Oltre ad alcune modifiche minori, è stato aggiunto link alla versione integrale del testo, ed una nota sulla Loma Linda University rispetto all'accusa di "bias"

La pubblicazione che il movimento vegetariano e i suoi detrattori attendevano da decenni è finalmente arrivata: dati concreti, oggettivi e significativi sull'incidenza dei tumori tra i vegan.

L'articolo scientifico (qui la versione integrale) è stato curato da un team di ricercatori della Loma Linda University, e pubblicato su Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention, rivista dell'American Association for Cancer Research, co-sponsorizzata dall'American Society of Preventive Oncology.

Tra i 69.120 Avventisti che vanno a comporre lo Adventist Health Study 2 (uno dei più grandi studi di popolazione di sempre), dopo aver distinto e comparato onnivori, latto-ovo-vegetariani, "pesco-vegetariani", "semi-vegetariani" e vegan, questi ultimi sono risultati l'unico gruppo tra questi con una ridotta incidenza complessiva di tumori, indipendentemente dal genere sessuale, ma in particolare per i tumori femminili (ginecologici e della mammella), anche dopo la miriade di aggiustamenti statistici prodotti sui dati (etnia, storia familiare di tumori, livello educativo, abitudini di fumo, consumo di alcool, età al menarca, gravidanze, allattamento, uso di contracettivi orali, terapia ormonale sostitutiva e menopausa).LEGGI TUTTO

APPROFONDISCI:

LUNEDÌ 3 DICEMBRE 2012

mercoledì 7 novembre 2012

CANCRO: ELENCO DEGLI ALIMENTI ACIDIFICANTI-KILLER , STAMPARE ED AFFIGGERE IN CUCINA!

CANCRO SENZA VELI


(Documento esplosivo del Nobel Otto Heinrich Warburg sul Cancro, nascosto e sequestrato dal 1931)

 Valdo Vaccaro  MARTEDÌ 6 NOVEMBRE 2012
LETTERA

HO TRA LE MANI INCREDIBILI RICERCHE PREMIATE DA NOBEL E INSABBIATE PER ANNI



Caro Valdo, sono Nicola da Milano e ci siamo conosciuti alle terme di Sant'Omobono. Non intendevo violare il cordone sanitario che qualcuno ha creato attorno alla tua casella postale ma, in questi giorni, tramite un amico, sono entrato in possesso di documenti straordinari. Documenti che fanno luce su voci che, del resto, si rincorrono da decenni. Alcuni scienziati, non ancora collusi o minacciati dalle lobbies dei produttori di carni, formaggi e salumi, ossia di cibo-spazzatura-proteica, avevano già scoperto che le proteine animali avrebbero potuto generere brutte malattie compreso il cancro!

NON MANCA IL PENTITISMO TRA GLI ONCOLOGI AVANZATI

Come ben sai negli ultimi tempi ci sono alcuni casi di pentitismo tra gli oncologi che hanno cominciato a strillare contro i pericoli derivanti dall'ingurgitamento della carne. Peccato che, a tutti coloro che si fanno operare per cancro allo stomaco, non mi risulta chiedano informazioni sul loro tipo di alimentazione. Peccato anche che tali oncologi pentiti non si decidano a gridarlo forte ai quattro venti e al mondo intero. Cosa mai aspettano a dirlo a chiare lettere che il cancro è abbinato alla rottura del tetto proteico di 24 grammi/giorno? Cosa aspettano a confessare apertamente che essi stessi sono da tempo vegetariani? Mi fanno davvero pensar male. Non sarà che si auspicano un vantaggioso ritorno sul tavolo operatorio dello sventurato di turno?

NON E' AFFATTO UNA BUFALA

Colpito, a sangue freddo dall' articolo che trovi sotto, ho pensato: vuoi vedere che è una bufala! Allora, facendomi coraggio, sono andato su Google ed ho inserito "Chi vinse il Nobel per la Medicina nel 1931 ?" Al che sono apparsi oltre 2 milioni di siti al riguardo!!!! Pazzesco, allora è vero. E tu cosa ne pensi? Grato per l'attenzione ti aspetto alla Conferenza di Milano del 17 Novembre.
Nicola

*****

DOCUMENTO ALLEGATO

SUL CANCRO SI SAPEVA TUTTO DAL 1931, 40 ANNI PRIMA CHE RICHARD NIXON LANCIASSE LA FALLIMENTARE GUERRA VENTENNALE AL CANCRO

By Edoardo Capuano - Posted on 01 novembre 2012 . Una notizia che ha dell’incredibile: la causa principale del cancro è stata ufficialmente scoperta decenni fa da uno scienziato premio nobel per la medicina nel 1931, coadiuvato da un team di scienziati autonomi e indipendenti. E da allora nulla è stato fatto in base a tale conseguimento, se non continuare a raccogliere in tutto il mondo soldi per la ricerca, attraverso associazioni come ad esempio l’italiana AIRC. Quando la causa primaria del cancro era già conosciuta. Pochissime persone in tutto il mondo lo sanno, perché questo fatto è stato tenuto nascosto dall’industria farmaceutica e alimentare. Nel 1931 lo scienziato tedesco Otto Heinrich Warburg ha ricevuto il Premio Nobel per la scoperta sulla causa primaria di cancro. Proprio così. Ha trovato la causa primaria del cancro e ha vinto il Premio Nobel.

ACIDOSI ALIMENTARE E SEDENTARIA CAUSA PRIMA DI CANCRO

Otto ha scoperto che il cancro è il risultato di un potere anti-fisiologico e di uno stile di vita anti-fisiologico. Perché? Poiché sia con uno stile anti-fisiologico nutrizionale (dieta basata su cibi acidificanti) e l’inattività fisica, il corpo crea un ambiente acido (nel caso di inattività, per una cattiva ossigenazione delle cellule). L’acidosi cellulare causa l’espulsione dell’ossigeno. La mancanza di ossigeno nelle cellule crea un ambiente acido. Egli ha detto: “La mancanza di ossigeno e l’acidità sono due facce della stessa medaglia: Se una persona ha uno, ha anche l’altro”. Cioè, se una persona ha eccesso di acidità, quindi automaticamente avrà mancanza di ossigeno nel suo sistema. Se manca l’ossigeno, avrete acidità nel vostro corpo.

TOGLI OSSIGENO ALLA CELLULA AL 35% PER 48 ORE E PROVOCHI IL CANCRO

Egli ha anche detto: “Le sostanze acide respingono ossigeno, a differenza delle alcaline che attirano ossigeno”. Cioè, un ambiente acido è un ambiente senza ossigeno. “Privando una cellula del 35% del suo ossigeno per 48 ore è possibile convertirla in un cancro”. “Tutte le cellule normali hanno il bisogno assoluto di ossigeno, ma le cellule tumorali possono vivere senza di esso”. (Una regola senza eccezioni). “I tessuti tumorali sono acidi, mentre i tessuti sani sono alcalini.”

ACIDOSI, IPOSSIA E CELLULE ANAEROBICHE-CANCEROGENE

Nella sua opera “Il metabolismo dei tumori”, Otto ha mostrato che tutte le forme di cancro sono caratterizzate da due condizioni fondamentali, che sono A) Acidosi del sangue (acido) e B) Ipossia (mancanza di ossigeno). Ha scoperto che le cellule tumorali sono anaerobiche (non respirano ossigeno) e non possono sopravvivere in presenza di alti livelli di ossigeno. Le cellule tumorali possono sopravvivere soltanto con glucosio e in un ambiente privo di ossigeno. Pertanto, il cancro non è altro che un meccanismo di difesa che ha alcune cellule del corpo per sopravvivere in un ambiente acido e privo di ossigeno. Detto in sintesi, le cellule sane vivono in un ambiente ossigenato e alcalino che consente il normale funzionamento. Le cellule tumorali vivono invece in un ambiente acido e carente di ossigeno.

TUTTO DIPENDE DAI CIBI, ALTRO CHE DA FANTASIE HAMERIANE

Una volta terminato il processo digestivo, gli alimenti, a secondo della qualità di proteine, carboidrati, grassi, vitamine e minerali, forniscono e generano una condizione di acidità o alcalinità nel corpo. In altre parole, tutto dipende unicamente da ciò che si mangia. Il risultato acidificante o alcalinizzante viene misurato con una scala chiamata Ph, i cui valori vanno da 0 a 14, al valore 7 corrisponde un pH neutro. È importante sapere come gli alimenti acidi e alcalini influiscono sulla salute, poiché le cellule per funzionare correttamente dovrebbero essere di un ph leggermente alcalino (poco di sopra al 7). In una persona sana, il pH del sangue è compreso tra 7.4 e 7.45. Se il pH del sangue di una persona è inferiore a 7, essa va in coma.

ELENCO DEGLI ALIMENTI ACIDIFICANTI-KILLER

Lo zucchero raffinato e tutti i suoi sottoprodotti. (È il peggiore di tutti. Non ha proteine, grassi, vitamine o minerali, solo carboidrati raffinati che schiacciano o meglio ipertrofizzano il pancreas). Il suo pH è di 2,1 (molto acido)
- Carne (Tutti i tipi, bianca e rossa, di terra e di acqua)
- Prodotti di origine animale (latte e formaggio, ricotta, yogurt)
- Il sale raffinato e tutti gli integratori sintetici
- Farina raffinata e tutti i suoi derivati (Pasta, torte, biscotti, cracker, merendine, gelati al latte, dolciumi, caramelle)
- Pane (La maggior parte dei pani in circolazione contiene grassi saturi, margarina, sale, zucchero e conservanti)
- Margarina
- Antibiotici e medicine in generale
- Caffeina (Caffè, the, cioccolato, cole)
- Alcool
- Tabacco (Sigarette)
- Qualsiasi cibo cotto, pastorizzato, irradiato e sintetizzato (la cottura elimina l’ossigeno aumentando l’acidità dei cibi)
- Tutti gli alimenti trasformati, in scatola, contenenti conservanti, coloranti, aromi, stabilizzanti, e simili

IL SANGUE, PER AUTOREGOLARSI E NON DEGENERARE, HA BISOGNO DI CIBI RIVITALIZZANTI E NON DI SCHIFEZZE CADAVERIZZATE

Il sangue si autoregola costantemente per non cadere in acidosi metabolica garantire il buon funzionamento e ottimizzare il metabolismo cellulare. Il corpo deve ottenere delle basi minerali alimentari per neutralizzare l’acidità del sangue nel metabolismo, ma tutti gli alimenti già citati (per lo più raffinati) acidificano il sangue e ammorbano il corpo. Dobbiamo tener conto che col moderno stile di vita, questi cibi vengono consumati almeno 3 volte al giorno”, 365 giorni l’anno e tutti questi alimenti sono anti-fisiologici.

ELENCO DEGLI ELEMENTI ELETTIVI, ALCALINIZZANTI E SALVA-VITA

- Tutte le verdure crude. Alcune sono acide al gusto, ma all’interno del corpo avviene una reazione alcalinizzante. Le verdure crude producono ossigeno, quelle cotte no.
- I Frutti, stessa cosa. Ad esempio, il limone ha un pH di circa 2,2, tuttavia, all’interno del corpo ha un effetto altamente alcalino, probabilmente il più potente di tutti. Non lasciarsi trarre in inganno dal sapore acidulo.
- I frutti producono abbastanza ossigeno.
- Alcuni semi, come le mandorle sono fortemente alcalini.
- I cereali integrali vanno inclusi. Gli unici cereali alcalinizzant sono il miglio, il grano saraceno e il quinoa. Tutti gli altri sono leggermente acidificanti, tuttavia, siccome la dieta ideale ha bisogno di una percentuale di acidità, oltre che di vitamine del gruppo-B, è bene consumarne qualcuno. Tutti i cereali devono essere consumati cotti, ma al dente, dopo preventivo intenerimento nell'acqua.
- Il miele crudo è alcalinizzante (va limitato per la sua concentrazione zuccherina e per l'effetto doping che causa alla lunga).
- La clorofilla delle piante a crudo è fortemente alcalina (Da qualsiasi pianta, inclusa in particolare l'aloe).
- L’acqua è importante per la produzione di ossigeno. “La disidratazione cronica è la tensione principale del corpo e la radice della maggior parte tutte le malattie degenerative.” Lo afferma il dr Fereydoon Batmanghelidj.
- L’esercizio ossigena tutto il corpo. Uno stile di vita sedentario usura il corpo.
- L’ideale è avere una alimentazione di circa il 60% alcalina piuttosto che acida, e, naturalmente, evitare i prodotti maggiormente acidificanti, come le bibite, lo zucchero raffinato, l'aspartame e gli edulcoranti.
- Non abusare del sale o evitarlo il più possibile.
- Per coloro che sono malati, l’ideale è che l’alimentazione sia di circa 80% alcalina, eliminando tutti i prodotti più nocivi.
- Se si ha il cancro il consiglio è quello di alcalinizzare il nostro sistema il più possibile.

LA MORTE E' UN PROCESSO DA SATURAZIONE ACIDA

Inutile dire altro, non è vero? Il dr George W. Crile, di Cleveland, uno dei chirurghi più rispettati al mondo, dichiara apertamente: “Tutte le morti chiamate naturali non sono altro che il punto terminale di un saturazione di acidità nel corpo.” Come precedentemente accennato, è del tutto impossibile per il cancro di comparire in una persona che liberi il corpo dagli acidi con una dieta alcalina, che aumenti il consumo di acqua pura e che eviti i cibi acidificanti. In generale, il cancro non si contrae e nemmeno si eredita. Ciò che si eredita sono le abitudini alimentari, ambientali e lo stile di vita. Questo può produrre il cancro.

L'ELEMENTO KILLER E' LA SCORIA ACIDA NEL CORPO

Mencken ha scritto: “La lotta della vita è contro la ritenzione di acido”. “Invecchiamento, mancanza di energia, stress, mal di testa, malattie cardiache, allergie, eczema, orticaria, asma, calcoli renali, arteriosclerosi, tra gli altri, non sono altro che l’accumulo di acidi”. Il dr Theodore A. Baroody, nel suo libro “Alcalinizzare o morire” (Alcaline or Die), ha detto che "In realtà, non importano i nomi delle innumerevoli malattie. Ciò che conta è che esse provengono tutte dalla stessa causa principale, ovvero troppe scorie acide nel corpo”. Il dr Robert O. Young ha detto che “L’eccesso di acidificazione nell’organismo è la causa di tutte le malattie degenerative. Se succede una perturbazione dell’equilibrio, e un corpo inizia a produrre e immagazzinare più acidità e rifiuti tossici di quelli che è in grado di eliminare, allora le malattie si manifestano.”

INDUSTRIA DEL CANCRO E CHEMIO SONO LE ATTIVITA' PIU' REMUNERATIVE DEL PIANETA
La chemioterapia acidifica il corpo a tal punto che ricorre alle riserve alcaline del corpo immediatamente per neutralizzare l’acidità tale, sacrificando basi minerali (calcio, magnesio e potassio) depositati nelle ossa, denti, articolazioni, unghie e capelli. Per questo motivo osserviamo tali alterazioni nelle persone che ricevono questo trattamento e tra le altre cose la caduta dei capelli. Per il corpo non vuol dire nulla stare senza capelli, ma un pH acido significherebbe la morte. Niente di tutto questo è descritto o raccontato perché, per tutte le indicazioni, l’industria del cancro (leggi: industria farmaceutica) e la chemioterapia sono alcune delle attività più remunerative che esistano. Si parla di un giro multi-milionario e i proprietari di queste industrie non vogliono che questo sia pubblicato.

COSPIRAZIONE MONDIALE DELLE INDUSTRIE ALIMENTARI E DELLE INDUSTRIE FARMACEUTICHE

Tutto indica che l’industria farmaceutica e l’industria alimentare sono un’unica entità e che ci sia una cospirazione in cui si aiuta l’altro al profitto. Più le persone sono malate, più sale il profitto dell’industria farmaceutica. E per avere molte persone malate serve molto cibo spazzatura, tanto quanto ne produce l’industria alimentare.

IL CANCRO NON CAPITA A CASO, MA IN BASE ALLA LEGGE DI CAUSA ED EFFETTO

Quanti di noi hanno sentito la notizia di qualcuno che ha il cancro e qualcuno dire: "Poteva capitare a chiunque”. No, non poteva! “Che il cibo sia la tua medicina, la medicina sia il tuo cibo”. Ippocrate (il padre della medicina). Fonte: pmbeautyline.wordpress.com
*****

RISPOSTA

UN DOCUMENTO FORMIDABILE, COMPATTO ED EFFICACE

Ciao Nicola, grazie davvero per questa tua formidabile mail. Ovvio che conoscevo Otto Heinrich Warburg, spesso citato anche dagli igienisti americani. Conoscevo le sue posizioni in linea con le nostre. Ma questo documento messo in circolazione dalla Wordpress e da Edoardo Capuano, è estremamente compatto ed efficace, in quanto sintetizza magnificamente il testo "Metabolismo dei tumori", che è sicuramente meno agevole e facile alla lettura. Qualcosa è stato aggiunto, tipo le considerazioni di Batmanjelidi e di Young, per renderlo più scorrevole e comprensibile, ma senza alterare il messaggio originale, che sta comunque nel testo ufficiale che ognuno può procurarsi.

TUTTO IN LINEA ED IN ARMONIA CON QUANTO AFFERMIAMO DA UNA VITA

Per certi aspetti è la fotocopia esatta di quanto sosteniamo nel blog sin dal 2008. Nel dopoguerra c'è stata una gara ad insabbiare le ricerche più vere, più oneste e più autentiche. Una gara a manipolare dati sulle proteine cosiddette nobili, sulla B12, sul ferro-eme, sugli Omega-3. Una gara a piazzare piramidi alimentari tanto sballate, quanto gradite ai torturatori-allevatori-accoppatori di bestiame del mondo intero. Lo abbiamo visto con l'esperimento Cambridge2000, che fu letteralmente strappato via agli occhi della gente. Basta verificare quanto abbiamo scritto sul cancro nelle varie tesine, oltre che nei 4 libri in circolazione (Alimentazione Naturale, Storia dell'Igienismo Naturale, Dizionario di Salute Naturale e 22000 Diseases, one prevention, one cure).

ELENCO TESINE PIU' IMPORTANTI SUL CANCRO

- Rivelazioni mediche straordinarie sul cancro, del 28/11/11
- Cancro al pancreas, Steve Jobs e Cave Ongarum, del 29/10/11
- Carne e cancro vanno a braccetto, dell'11/9/12
- I maniscalchi del cancro non vanno mai in vacanza, del 9/3/12
- La diossina è il male minore, del 3/1/09
- L'avvelenamento e il doping da carne, del 20/5/08
- Le arance allucinate del cancro, dell'8/4/10
- Mioma, nodi tiroidei, digiuno e limiti legali dell'igiene, del 20/1/12
- Tigre di carta, del 26/1/08
- Alimentare il cancro, del 27/3/09
- Campare sul cancro e sulla chemio, del 16/9/11
- Asportazione preventiva e raccapricciante del seno, del 26/2/11
- Carcinoma asportato, chemio ripetuta e marcatori in crescita, dell'11/7/12
- Cellule cancerogene e giochi per bambini immaturi, del 21/12/10Warburg è
- Civiltà cannibalistica e procuratori di cancro, del 18/2/11
- Come capire ed eliminare il lipoma, del 13/6/10
- Disgregazione mima e supporto psicologico, del 2/2/11
- Eco-mammografie, fibroadenomi mammari e uterini, del 29/9/10
- Endometriosi ai margini della sala operatoria, dell'11/7/10
- I marines dell'intervento chirurgico, 23/7/10
- I fibromi si bloccano, si disgregano ma non si asportano, del 17/11/11
- La guarigione è sempre possibile, del 26/6/10
- La ricerca sul niente, del 28/3/09
- La voce di Daniele, morto di chemio a 45 anni, del 27/4/12
- La putredine reale e le assurde distinzioni, del 15/5/09
- Lipotoxemia ed emoviscosità, ovvero cancro, del 19/1/10
- L'ignobile e demenziale cattiveria della carne morta, del 10/11/11
- Malattia di Paget, seno e capezzolo, paura e bisturi, del 5/4/11
- Medicine anticancro e strazi terminali, del 6/3/11
- Mioma uterino intramuscolare, dell'8/3/11
- Operazione al seno, morale a pezzi e voglia di risorgere, del 27/11/11
- Rilettura di un'operazione chirurgica anti-tumorale, del 26/6/10
- Risultati eccezionali con brevi digiuni alternati a cicli fruttariani, del 19/6/10
- Stop totale ai fibromi uterini, del 25/7/10
- Timoma, aria buona e detossificazione del 20/4/11
- Tumore al cervello autoguaribile come tutti i tumori, del 20/3/12
- Tumore al seno, asportazione e radioterapia, del 29/1/11
- Tumore riproducente e complicazioni polmonari, del 28/12/11
- Tumore su bimba di 4 anni, del 13/9/11
- Un lipoma da assorbire e una donna da recuperare, del 25/4/11
- Utero-chirurgia evitata e dermatite eliminata, del 19/1/11
- Tumore alle ossa, acidificazioni e pompe protoniche, del 30/11/10
- Un mostro chiamato lipoma, del 20/9/10
- Zona tumore e zona cancro, del 28/1/09
- Trasformazione maligna del tumore in cancro, del 22/6/10
- La grande svolta igienistica, del 19/5/12
- L'inevitabile conflitto tra medicina moderna e igiene naturale, del 3/12/12
- Tumore barriera e strumento del sistema immunitario, del 22/9/11
- Proteinomania, cottomania e curomania, del 22/10/11
- Igienismo formula vincente su tutti i fronti, del 21/4/11
- La formidabile controprova dei Pimas, del 2/5/09
- Certezze salutistiche e Vangelo Esseno della Medicina Naturale, del 10/8/10

UN IMPAREGGIABILE MANIFESTO SCIENTIFICO DA ESPORRE IN TUTTE LE BACHECHE IMPORTANTI E DA TRADURRE IN TUTTE LE LINGUE

Qui parliamo di ricerca pura e di scienza trasparente, cose che oggi non esistono più. Se qualcuno cercava uno schema comportamentale e alimentare moderno, senza brogli, senza incertezze, senza strafalcioni, senza ipocrisie, senza omertà, e concentrato in un paio di pagine, ebbene l'ha trovato. Se qualcuno cercava una pergamena da accoppiare al Vangelo Esseno della Medicina Naturale, depositato nella Biblioteca Vaticana, ebbene l'ha trovata. Più che documento e scartoffia, questo è un manifesto scientifico da esibire nelle scuole, nei municipi, negli ospedali. Uno strumento che a mio avviso vale almeno quanto se non di più di The China Study. Warburg è un Nobel di quelli seri dei tempi andati, quando i Nobel venivano assegnati a ragion veduta, e non sotto il pilotaggio e le losche manovre della politica e dell'economia, stile Pauling, Montalcini e persino Obama. Sarà opportuno farlo circolare in tutti i possibili circuiti.

CHI HA INSABBIATO, CHI SAPEVA E HA TACIUTO, SI PORTA UN INSOPPORTABILE PESO SULLA COSCIENZA

Quanti milioni di sofferenze inutili, di morti anticipate, di lutti familiari ha procurato questo insabbiamento di Warburg durato 85 anni? Dio solo lo sa. Non a caso, tra gli articoli pubblicati, ne ho uno intitolato "L'elogio dell'asino e l'elogio del maiale". Quanti disgraziati sono stati danneggiati e vengono danneggiati in questo momento dalle diete farabutte in circolazione nel mondo, si chiamino Atkins, Indice Glicemico Montignac, Zona Sears, Gruppi Sanguigni D'Adamo, Dukan, Mediterranea Moderna, Lemme e simili? Dio solo lo sa.

LA TERNA VANGELO ESSENO -THE CHINA STUDY- CANCRO SENZA VELI, TOGLIE DAVVERO OGNI FOGLIA DI FICO ALLA CUROMANIA CHEMIO-CHIRURGICA E ALLE BRODAGLIE OSPEDALIERE

"Il punto non è evitare gli alimenti di origine animale, quanto piuttosto saperli scegliere moderandone le quantità. Che le piaccia o no, questa questa è la conclusione a cui giungono scienziati seri e preparati, anche se, probabilmente, non quanto lei", mi scriveva due anni fa la prof Carl Favaro, intendendo che ci si difende dal cancro consumando il pollo al posto del fegato di maiale, il tacchino al posto della trippa di bue e il pesce azzurro al posto del capodoglio. La mia risposta, gliela diedi già circostanziata nell'ultima tesina del lungo elenco. Dovesse a caso sbirciare pure su queste righe, le aggiungerei anche questo "Cancro senza veli" dove mi sono limitato a insignificanti ritocchi, oltre che a inserire titolo e sottotitoli, senza alterare alcun concetto.

Valdo Vaccaro


PER NON FARCI MANCARE ALTRA CONSAPEVOLEZZA GUARDIAMOCI QUESTO VIDEO:

Guarire con il Metodo di Max Gerson - Se solo avessimo saputo (Documentario Completo)


lunedì 6 agosto 2012

GIUSTO PER LA CRONACA...


VENERDÌ 27 APRILE 2012


VENERDÌ 27 APRILE 2012LA VOCE DI DANIELE. MORTO DI CHEMIO A 45 ANNI


MIO CUGINO E' MANCATO IL 18 APRILE


Ciao Valdo, Questa volta non ti scrivo per chiederti consigli sulla dieta ma per chiederti un favore.
Purtroppo mio cugino Daniele é mancato pochi giorni fa. Insieme eravamo venuti ad ascoltarti alla Bioteca di Udine lo scorso 23 Dicembre. Mio cugino era una persona veramente straordinaria che, tra mille difficoltà, avrebbe voluto combattere la sua malattia utilizzando sempre e solo metodi naturali.


CI TENEVA A DENUNCIARE L'ENORME INGIUSTIZIA DELLA CHEMIO


Questa testimonianza é stata scritta da Gabriele, fratello gemello di Daniele e rispecchia fedelmente il pensiero di Daniele. Spero tu possa condividerla sul tuo blog perché la sua esperienza possa servire a denunciare l’enorme ingiustizia verso coloro che vogliono avere la libertà di scelta. Sono sicuro che mio cugino avrebbe sconfitto la malattia. Aveva già fatto dei progressi enormi. Se non é più qui tra noi la colpa é di uno stato che ti considera malato solo se accetti la chemioterapia. Grazie in anticipo per il tuo aiuto.
Alessandro Polidoro

QUANDO INVECE SI DIFENDE LA CHEMIO A SPADA TRATTA APPELLANDOSI AL FATTO CHE "NATURE" SI RIFERISCE AD UNA SOLA PATOLOGIA.



Il direttore del dipartimento di Oncologia medica del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano sulla ricerca pubblicata da Nature:"Bisogna sempre essere prudenti e allo stesso tempo realisti, evitando i trionfalismi. Anche perché si rischia di diffondere notizie che possono provocare molta confusione in pazienti affetti da tumore che stanno effettuando cure"



La chemioterapia usata da decenni per combattere il cancro, in alcune circostanze può stimolare, nelle cellule sane circostanti, la secrezione di una proteina che sostiene la crescita e rende ‘immune’ il tumore a ulteriori trattamenti. La scoperta, “del tutto inattesa”, è stata pubblicata sulla rivista Nature ed è frutto di uno studio statunitense sulle cellule del cancro alla prostata. La ricerca voleva accertare come mai queste ultime siano così difficili da eliminare nel corpo umano mentre sono estremamente facili da uccidere in laboratorio.

Il professore Umberto Tirelli, direttore del dipartimento di Oncologia medica del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano (Pordenone), considera lo studio molto interessante ma ne evidenzia un limite. Tratta solo il tumore alla prostata che è una patologia molto particolare: “Avrebbe avuto molto più senso se fosse stato abbinato ai tumori guaribili con la chemioterapia, come alcune leucemie acute”.

Professore, siamo davanti a una scoperta rivoluzionaria?

In realtà la ricerca si è occupata dei tumori della prostata che sono tipicamente chemioresistenti – tant’è vero che spesso ci si affida ad altri trattamenti, come l’ormonoterapia. Nel tumore alla prostata la chemio si fa solo in seconda o terza battuta, dopo aver provato altre terapie.

QUANDO LA "CURA" ANZICHE' GUARIRE PREGIUDICA IRRIMEDIABILMENTE LO STATO DEL PAZIENTE.


Fonte > AGI.it 06.08,2012 PARIGI - La chemioterapia usata da decenni per combattere il cancro in realta' puo' stimolare, nelle cellule sane circostanti, la secrezione di una proteina che sostiene la crescita e rende 'immune' il tumore a ulteriori trattamenti.


La scoperta, "del tutto inattesa", e' stata pubblicata sulla rivista Nature ed' e' frutto di uno studio statunitense sulle cellule del cancro alla prostata tesa ad accertare come mai queste ultime siano cosi' difficili da eliminare nel corpo umano mentre sono estremamente facili da uccidere in laboratorio.

Sono stati analizzati gli effetti di un tipo di chemioterapia su tessuti raccolti da pazienti affetti da tumore alla prostata. Sono state scoperte "evidenti danni nel Dna" nelle cellule sane intorno all'area colpita dal cancro. Queste ultime producevano quantita' maggiori della proteina WNT16B che favorisce la sopravvivenza delle cellule tumorali.

La scoperta che "l'aumento della WNT16B...interagisce con le vicine cellule tumorali facendole crescere, propagare e, piu' importante di tutto, resistere ai successivi trattamenti anti-tumorali... era del tutto inattesa", ha spiegato il co-autore della ricerca Peter Nelson del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle nello stato di Washington.

La novita' conferma tra l'altro un elemento noto da tempi tra gli oncologi: i tumori rispondono bene alle prime chemio salvo poi ricrescere rapidamente e sviluppando una resistenza maggiore ad ulteriori trattamenti chemioterapoci. Un dato dimostrato dalla percentuale di riproduzione delle cellule tumorali tra i vari trattamenti.

"I nostri risultati indicano che il danno nelle cellule benigne puo direttamente contribuire a rafforzare la crescita 'cinetica' del cancro", si legge nello studio che, hanno spiegato i ricercatori, ha trovato conferma anche nei tumori al seno e alle ovaie.

Ma la scoperta potrebbe aprire la strada allo sviluppo di un trattamento che non produca questo dannoso effetto collaterale della chemioterapia: "Per esempio un anticorpo alla WNT16B, assunto durante alla chemio, potrebbe migliorane la risposa uccidendo piu' cellule tumorali. In alternativa si potrebbero ridurre le dosi della chemio".

lunedì 30 aprile 2012

QUANDO SI RIFIUTA LA CHEMIOTERAPIA E SI GUARISCE DAL CANCRO!



Carlo è un odontoiatra lombardo, ha 42 anni e 3 figli piccoli. Scoprì il metodo Di Bella quando la moglie rischiò di morire, nel 2009, dopo la diagnosi di cancro cerebrale invasivo (astrocitoma anaplastico), lo stesso tumore che stroncò Ted Kennedy... 




di Gioia Locati
Tratto da Il Giornale del 27 aprile 2012
Questa è la storia di un odontoiatra di 42 anni, Carlo, sposato e con 3 figli piccoli, che è riuscito a cambiare il suo destino. Davanti alla malattia della moglie - un tumore al cervello ad alto grado (astrocitoma anaplastico) che l’ha portata in fin di vita - lui si è comportato come il comandante saggio del Titanic (uno che non è mai esistito).
Ha azzeccato la manovra giusta, pur sfiorando l’iceberg letale. “Dovevo salvarla – dice ora che il tumore della moglie si è fermato – Ci tengo però a dire che se lei fosse morta io non sarei affondato: sono molto credente e sono convinto che Dio ci ami profondamente, anche nella malattia”.
Come vi siete accorti del tumore? (lo stesso che stroncò Ted Kennedy)
“Nell’aprile 2009 mia moglie aveva 35 anni, ha avuto un attacco epilettico mentre lavorava. In ospedale le hanno trovato una lesione cerebrale, è stata operata dieci giorni dopo”.
Diagnosi?
“Astrocitoma anaplastico (il cancro delle cellule che sostengono i neuroni) al terzo grado. È un tumore maligno che cresce rapidamente anche se non dà metastasi. Il dramma è che non si riesce a rimuoverlo del tutto perché infiltra i tessuti sani vicini”.
E qual è la cura?
“Radioterapia e chemioterapia prolungate nel tempo, la sopravvivenza a due anni è del 50% a cinque anni del 18%. ”
Come trovarsi l’iceberg a un palmo dalla prua…Che avete fatto?
“Il protocollo prevede 30 sedute di radioterapia e concomitante chemioterapia, si cerca di andare avanti il più possibile, il guaio è stato che dopo tre cicli di chemio mia moglie ha manifestato altissima tossicità al fegato e al sangue: non aveva più globuli rossi e bianchi, né piastrine. Neppure le trasfusioni le davano sollievo. A dicembre è entrata in uno stato cachettico (la condizione del malato terminale)… pensavamo non arrivasse a fine anno…Durante questa mia tragedia non dormivo più, studiavo ogni notte e in ogni pausa del giorno, avrò consultato centinaia di studi e decine di professionisti”.
Dove è approdato?
“Alla terapia Di Bella, innanzittutto: il dottor Achille Norsa ha pubblicato diversi ‘case report’ sui tumori cerebrali, l’ho consultato insieme a Giuseppe Di Bella e a Paolo Lissoni. ”.
Quali effetti ha avuto la terapia Di Bella su sua moglie?
“Ottimi. Oggi, a tre anni di distanza, lavora e si occupa della famiglia come prima di ammalarsi, il suo cancro non è andato avanti, è rarissimo che un tumore cerebrale di questo tipo resti immobile, gli esami però lo provano. Come dicevano i latini contra factum non datur argomentum, ossia, di fronte ai fatti non serve discutere. Quel che ho capito è che non si può pensare di arrestare un tumore senza la somatostatina (soffoca le cellule maligne, togliendo loro il nutrimento dei vasi sanguigni). "
Ha provato a dirlo a un oncologo tradizionale?
“Durante il periodo delle cure i medici degli ospedali mi hanno sempre trattato come un deficiente, ora che vedono mia moglie viva e vegeta tacciono e la guardano come si guarda un fantasma. Ripetevano ‘che queste terapie non servono a nulla’, mentre io dico che se avessero letto Schally, Pollak, Lincoln forse qualche dubbio gli sarebbe venuto. Negli Usa è normale testare i farmaci off label, ossia i medicinali per uno scopo diverso da quello che è scritto sul bugiardino, è il caso della somatostatina e degli inibitori prolattinici usati da Di Bella contro i tumori ma anche di altre sostanze. Là si fa quando le cure tradizionali si rivelano inefficaci, da noi nemmeno è possibile immaginarlo”.
A proposito di altre sostanze, lei non ha curato sua moglie soltanto con il metodo Di Bella. 
“No. Ero deciso a provarle tutte. Ho impiegato anche altri due farmaci non riconosciuti in Italia. Il primo è CRM 197, scoperto dallo scienziato italiano Buzzi, è la parte non tossica della tossina difterica che provoca, nel malato di tumore, una cascata immunitaria (è in corso una sperimentazione in Giappone su donne con tumore ovarico)”.
Il secondo?
E' un oncolitico (‘scioglie’ il cancro), si chiama virus di Newcastle, della famiglia dei virus responsabili dell’aviaria, è un ritrovato di un medico ungherese. In Germania questo prodotto è impiegato nelle cliniche e negli ospedali”.
Quindi ha acquistato i medicinali all’estero. 
“Sì, entrambi. Non solo, ho dovuto anche farli somministrare all’estero, perché in Italia sono farmaci vietati”.
Ma non è rischioso mescolare tutte queste sostanze?
“Certamente bisogna saperle usare, ci vuole un medico esperto. Quanto al mescolarle mi ero informato, sono adatte a sposarsi con la terapia Di Bella e al caso di mia moglie. La mia fortuna è che so leggere bene in inglese”.
Quindi lei non ci sa dire se il tumore di sua moglie si è stabilizzato per il metodo Di Bella o per le altre due terapie. “Francamente no. Ma non mi importa, quel che conta è che lei stia bene e faccia una vita normale”.
Avrà speso un sacco di soldi. 
“Tanti. Sa qual è la tristezza? Che io ho potuto fare tutto questo (tradotto: curare la madre dei miei figli) perché: sono medico, ho studiato e non ho problemi economici, ma gli altri…?”
Per gli altri offre lo Stato…Ma è vero che lei ora fa il consulente gratis?
“E' l’effetto del passaparola, abito in un centro piccolo, ormai ho una discreta competenza sui tumori cerebrali, così la gente viene qui a chiedermi un parere e io per comodità, concentro le consulenze dopo il lavoro. L’ultima ora della giornata la passo così. È il minimo che possa fare dopo quello che ho ricevuto, è il mio modo di aiutare chi sta male”.

APPROFONDISCI:

LE AUTOPSIE RIVELANO CHE I TUMORI…

Ripostiamo per gentile richiesta

di Marcello Pamio – tratto da “Cancro Spa”

Luigi De Marchi, psicologo clinico e sociale, autore di numerosi saggi conosciuti a livello internazionale, parlando con un amico anatomo-patologo del Veneto sui dubbi dell’utilità delle diagnosi e delle terapie anti-tumorali, si sentì rispondere: «Sì, anch’io ho molti dubbi. Sapessi quante volte, nelle autopsie sui cadaveri di vecchi contadini delle nostre valli più sperdute ho trovato tumori regrediti e neutralizzati naturalmente dall’organismo: era tutta gente che era guarita da sola del suo tumore ed era poi morta per altre cause, del tutto indipendenti dalla patologia tumorale»[1].
«Se la tanto conclamata diffusione delle patologie cancerose negli ultimi decenni – si chiese Luigi De Marchi – in tutto l’Occidente avanzato fosse solo un’illusione ottica, prodotta dalla diffusione delle diagnosi precoci di tumori che un tempo passavano inosservati e regredivano naturalmente? E se il tanto conclamato incremento della mortalità da cancro fosse solo il risultato sia dell’angoscia di morte prodotta dalle diagnosi precoci e dal clima terrorizzante degli ospedali, sia della debilitazione e intossicazione del paziente prodotte dalle terapie invasive, traumatizzanti e tossiche della Medicina ufficiale. Insomma, se fosse il risultato del blocco che l’angoscia della diagnosi e i danni delle terapie impongono ai processi naturali di regressione e guarigione dei tumori?”.[2]

Con quanto detto da Luigi De Marchi – confermato anche da autopsie eseguite in Svizzera su cadaveri di persone morte non per malattia – si arriva alla sconvolgente conclusione che moltissime persone hanno (o avevano) uno o più tumori, ma non sanno (o sapevano) di averli.
In questa specifica indagine autoptica (autopsie) fatta in Svizzera, ed eseguita su migliaia di persone morte in incidenti stradali (quindi non per malattia), è risultato qualcosa di sconvolgente:

- Il 38% delle donne (tra i 40 e 50 anni) presentavano un tumore (in situ) al seno;
- Il 48% degli uomini sopra i 50 anni presentavano un tumore (in situ) alla prostata;
- Il 100% delle donne e uomini sopra i 50 anni presentavano un tumore (in situ) alla tiroide.[3]

Con tumore in situ s’intende un tumore chiuso, chiuso nella sua capsula, non invasivo che può rimanere in questo stadio per molto tempo e anche regredire.
Nel corso della vita è infatti “normale“ sviluppare tumori, e non a caso la stessa Medicina sa bene che sono migliaia le cellule tumorali prodotte ogni giorno dall’organismo.
Queste, poi, vengono distrutte e/o fagocitate dal Sistema Immunitario, se l’organismo funziona correttamente.
Molti tumori regrediscono o rimangono incistati per lungo tempo quando la Vis MedicratixNaturae (la forza risanatrice che ogni essere vivente possiede) è libera di agire.
Secondo la Medicina Omeopatica , la “Legge di Guarigione descrive il modo con cui tale forza vitale di ogni organismo reagisce alla malattia e ripristina la salute”.[4]
Cosa succede alla Legge di Guarigione, al meccanismo vitale di autoguarigione, se dopo una diagnosi di cancro la vita viene letteralmente sconvolta dalla notizia del male?
E cosa succede all’organismo (e al Sistema Immunitario) quando viene fortemente debilitato dai farmaci?
Ulteriori dati poco conosciuti

Poco nota al grande pubblico è la vasta ricerca condotta per 23 anni dal prof. Hardin B. Jones, fisiologo dell’Università della California, e presentata nel 1975 al Congresso di cancerologia presso l’Università di Berkeley. Oltre a denunciare l’uso di statistiche falsate, egli prova che i malati di tumore che NON si sottopongono alle tre terapie canoniche (chemio, radio e chirurgia) sopravvivono più a lungo o almeno quanto coloro che ricevono queste terapie. [5]
Il prof. Jones dimostra che le donne malate di cancro alla mammella che hanno rifiutato le terapie convenzionali mostrano una sopravvivenza media di 12 anni e mezzo, quattro volte superiore a quella di 3 anni raggiunta da coloro che si sono invece sottoposte alle cure complete.[6]

Un’altra ricerca pubblicata su The Lancet del 13/12/1975 (che riguarda 188 pazienti affetti da carcinoma inoperabile ai bronchi), dimostra che la vita media di quelli trattati con chemioterapia è stata di 75 giorni, mentre quelli che non ricevettero alcun trattamento ebbero una sopravvivenza media di 120 giorni.[7]Se queste ricerche sono veritiere, una persona malata di tumore ha statisticamente una percentuale maggiore di sopravvivenza se non segue i protocolli terapeutici ufficiali.
Con questo non si vuole assolutamente spingere le persone a non farsi gli esami, gli screening e i trattamenti oncologici ufficiali, ma si vogliono fornire semplicemente, delle informazioni che normalmente vengono oscurate, censurate e che possono, proprio per questo, aiutare la scelta terapeutica di una persona.
Ma ricordo che la scelta è sempre e solo individuale: ogni persona sana o malata che sia, deve assumersi la propria responsabilità, deve prendere in mano la propria vita. Dobbiamo smetterla di delegare il medico, lo specialista, il mago, il santone che sia, per questo o quel problema.
Dobbiamo essere gli unici artefici della nostra salute e nessun altro deve poter decidere al posto nostro.
Possiamo accettare dei consigli, quelli sì, ma niente più.
I pericoli della chemioterapia

Il principio terapeutico della chemioterapia è semplice: si usano sostanze chimiche altamente tossiche per uccidere le cellule cancerose.
Il concetto che sta alla base di questo ragionamento limitato e assolutamente materialista è che alcune cellule, a causa di fattori ambientali, genetici o virali, impazziscono iniziando a riprodursi caoticamente creando delle masse (neoplasie).
La Medicina perciò tenta di annientare queste cellule con farmaci citotossici (cioè tossici per le cellule). Tuttavia, questa feroce azione mortale, non essendo in grado di distinguere le cellule sane da quelle neoplastiche (impazzite), cioè i tessuti tumorali da quelli sani, colpisce e distrugge l’intero organismo vivente.
Ci hanno sempre insegnato che l’unica cura efficace per i tumori è proprio la chemioterapia, ma si sono dimenticati di dirci che queste sostanze di sintesi sono dei veri e propri veleni. Solo chi ha provato sulla propria pelle le famose iniezioni sa cosa voglio dire.

«Il fluido altamente tossico veniva iniettato nelle mie vene. L’infermiera che svolgeva tale mansione indossava guanti protettivi perché se soltanto una gocciolina del liquido fosse venuta a contatto con la sua pelle l’avrebbe bruciata. Non potei fare a meno di chiedermi: ‘Se precauzioni di questo genere sono richieste all’esterno, che diamine sta avvenendo nel mio organismo?’. Dalle 19 di quella sera vomitai alla grande per due giorni e mezzo. Durante la cura persi manciate di capelli, l’appetito, la colorazione della pelle, il gusto per la vita. Ero una morta che camminava».
[ Testimonianza di una malata di cancro al seno ]

Un malato di tumore viene certamente avvertito che la chemio gli provocherà (forse) nausea, (forse) vomito, che cadranno i capelli, ecc.
Ma siccome è l’unica cura ufficiale riconosciuta, si devono stringere i denti e firmare ilconsenso informato, cioè si sgrava l’Azienda Ospedaliera o la Clinica Privata da qualsiasi problema e responsabilità.
Le precauzioni del personale infermieristico che manipolano le sostanze chemioterapiche appena lette nella testimonianza, non sono una invenzione. L’Istituto Superiore di Sanità italiano ha fatto stampare un fascicolo dal titolo “Esposizione professionale a chemioterapici antiblastici” per tutti gli addetti ai lavori, cioè per coloro che maneggiano fisicamente le fiale per la chemio (di solito infermieri professionali e/o medici). Fiale che andranno poi iniettate ai malati.

Alla voce Antraciclinici (uno dei chemioterapici usati) c’è scritto che dopo la sua assunzione può causare: “Stomatite, alopecia e disturbi gastrointestinali sono comuni ma reversibili. La cardiomiopatia, un effetto collaterale caratteristico di questa classe di chemioterapici, può essere acuta (raramente grave) o cronica (mortalità del 50% dei casi). Tutti gli antraciclinici sono potenzialmente mutageni e cancerogeni”.[8]

Alla voce Procarbazina (un altro dei chemioterapici usati) c’è scritto che dopo la sua assunzione può causare: “E’ cancerogena, mutagena e teratogena (malformazione nei feti) e il suo impiego è associato a un rischio del 5-10% di leucemia acuta, che aumenta per i soggetti trattati anche con terapia radiante”.

In un altro documento, sempre del Ministero della Sanità (Dipartimento della Prevenzione – Commissione Oncologica Nazionale) dal titolo “Linee-guida per la sicurezza e la salute dei lavoratori esposti a chemioterapici antiblastici in ambiente sanitario” (documento pubblicato dalle Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano) c’è scritto: “Uno dei rischi rilevati nel settore sanitario è quello derivante dall’esposizione ai chemioterapici antiblastici. Tale rischio è riferibile sia agli operatori sanitari, che ai pazienti”.
Qui si parla espressamente dei rischi per operatori e pazienti.

Il documento continua dicendo: “Nonostante numerosi chemioterapici antiblastici siano stati riconosciuti dalla IARC (International Agency for Research on Cancer) e da altre autorevoli Agenzie internazionali come sostanze sicuramente cancerogene o probabilmente cancerogene per l’uomo, a queste sostanze non si applicano le norme del Titolo VII del D.lgs n. 626/94 ‘Protezione da agenti cancerogeni’. Infatti, trattandosi di farmaci, non sono sottoposti alle disposizioni previste dalla Direttiva 67/548/CEE e quindi non è loro attribuibile la menzione di R45 ‘Può provocare il cancro’ o la menzione R49 ‘Può provocare il cancro per inalazione’”.

Quindi queste sostanze, nonostante provochino il cancro, non possono essere etichettate come cancerogene (R45 e R49) semplicemente perché sono considerate “farmaci”.
Questa informazione è molto interessante.
Andiamo avanti: “Nella tabella 1 [vedi sotto, ndA] è riportato un elenco, non esaustivo, dei chemioterapici antiblastici che sono stati classificati dalla IARC nel gruppo ‘cancerogeni certi per l’uomo’ e nel gruppo ‘cancerogeni probabili per l’uomo’. L’Agenzia è arrivata a queste definizioni prevalentemente attraverso la valutazione del rischio ‘secondo tumore’ che nei pazienti trattati con chemioterapici antiblastici può aumentare con l’aumento della sopravvivenza. Infatti, nei pazienti trattati per neoplasia è stato documentato lo sviluppo di tumori secondari non correlati con la patologia primitiva”.

Tabella 1
Cancerogeni per l’uomo: Butanediolo dimetansulfonato (Myleran) – Ciclofosfamide – Clorambucil – 1(2-Cloretil)-3(4-metilcicloesil)-1-nitrosurea (Metil-CCNU) – Melphalan – MOPP (ed altre miscele contenenti alchilanti) – N,N-Bis-(2-cloroetil)-2-naftilamina (Clornafazina) – Tris(1-aziridinil)fosfinsolfuro (Tiotepa)

Probabilmente cancerogeni per l’uomo: Adriamicina – Aracitidina – 1(2-Cloroetil)-3-cicloesil-1nitrosurea (CCNU) – Mostarde azotate – Procarbarzina

Certamente si tratta di un elenco incompleto perché, sfogliando una trentina di bugiardini di chemioterapici, mancano diverse molecole cancerogene per ammissione stessa dei produttori.
In conclusione, il documento sulle “linee guida” riporta alla voce “Smaltimento”: “Tutti i materiali residui dalle operazioni di manipolazione dei chemioterapici antiblastici (mezzi protettivi, telini assorbenti, bacinelle, garze, cotone, fiale, flaconi, siringhe, deflussori, raccordi) devono essere considerati rifiuti speciali ospedalieri. Quasi tutti i chemioterapici antiblastici sono sensibili al processo di termossidazione (incenerimento), per temperature intorno ai 1000-c La termossidazione, pur distruggendo la molecola principale della sostanza, può comunque dare origine a derivati di combustione che conservano attività mutagena. È pertanto preferibile effettuare un trattamento di inattivazione chimica (ipoclorito di sodio) prima di inviare il prodotto ad incenerimento. Le urine dei pazienti sottoposti ad instillazioni endovescicali dovrebbero essere inattivate prima dello smaltimento, in quanto contengono elevate concentrazioni di principio attivo”.

Queste sostanze, che vengono sistematicamente iniettate nei malati, anche se incenerite a1000°C “conservano attività mutagena”.
Ma che razza di sostanze chimiche sono mai queste?
La spiegazione tra poche righe.

L’amara conclusione, che si evince dall’Istituto Superiore di Sanità, è che l’oncologia moderna per curare il cancro utilizza delle sostanze chimiche che sono cancerogene(provocano il cancro), mutagene (provocano mutazioni genetiche) e teratogene (provocano malformazioni nei discendenti).
C’è qualcosa che non torna: perché ad una persona sofferente dal punto di vista fisico, psichico e morale, debilitata e sconvolta dalla malattia, vengono iniettate sostanze così tossiche?
Questo apparente controsenso – se non si abbraccia l’idea che qualcuno ci sta coscientemente avvelenando – si spiega nella visione riduzionista e totalmente materialista che ha la Medicina , ma questo è un argomento che affronteremo più avanti.

In Appendice sono stati pubblicati alcuni degli effetti collaterali (scritti nei bugiardini dalle lobby chimico-farmaceutiche che li producono) di circa trenta farmaci chemioterapici.
Uno per tutti: l’antineoplastico denominato Alkeran® (50 mg/10 ml: polvere e solvente per soluzione iniettabile che contiene come eccipiente: “acido cloridrico”) della GlaxoSmithKline. “Un alchilante analogo alla mostarda azotata”. Alchilante è un farmaco capace di combinarsi con gli elementi costitutivi della cellula provocandone la sua alterazione.[9]
Dal bugiardino si evince che questa sostanza chimica (usata nei malati tumorali), oltre a provocare la leucemia acuta (“è leucemogeno nell’uomo”), causa difetti congeniti nella prole dei pazienti trattati.
Alla voce “Eliminazione”, viene confermato quanto riportato sopra: “L’eliminazione di oggetti taglienti, quali aghi, siringhe, set di somministrazione e flaconi deve avvenire in contenitori rigidi etichettati con sigilli appropriati per il rischio.
Il personale coinvolto nell’eliminazione (dell’Alkeran) deve adottare le precauzioni necessarie ed il materiale deve essere distrutto, se necessario, mediante incenerimento”.
Incenerimento, come abbiamo letto prima, alla temperatura di 1000-1200 gradi!

La spiegazione è che queste sostanze sono analoghe alle “mostarde azotate”.
Il sito del Ministero della Salute italiano, alla voce “Emergenze Sanitarie”, si esprime così: “Le mostarde azotate furono prodotte per la prima volta negli anni ’20 e ’30 come potenziali armi chimiche. Si tratta di agenti vescicatori simili alle mostarde solforate che si presentano in diverse forme e possono emanare un odore di pesce, sapone o frutta. Sono note anche con la rispettiva designazione militare HN-1, HN-2 e HN-3. Le mostarde azotate sono fortemente irritanti per pelle, occhi e apparato respiratorio. Sono in grado di penetrare nelle cellule in modo molto rapido e di causare danni al sistema immunitario e al midollo osseo (…) che si manifestano già dopo 3-5 giorni dall’esposizione, che causano anche anemia, emorragie e un maggiore rischio di infezioni. Quando questi effetti si presentano in forma grave, possono condurre alla morte”.[10]

Per “curare” il tumore oggi vengono utilizzati degli ‘agenti vescicanti’: prodotti militari usati nelle guerre chimiche.
Anche se la ”guerra al cancro” viene portata avanti con ogni mezzo dall’establishment, ritengo che ci sia un limite a tutto.


Mi asterrò dal recar danno e offesa.
Non somministrerò ad alcuno,
neppure se richiesto, un farmaco mortale.
[ Giuramento di Ippocrate ]

Marcello Pamio – tratto da “Cancro Spa: leggere attentamente le avvertenze”

[1] Medicina kaput col mito del placebo?, Luigi De Marchiwww.luigidemarchi.it/innovazioni/educazione/articoli/01_medicinakaput.html
[2] Idem
[3] Conferenza “Medicalizzazione della vita e comunicazione sanitaria” del Dottor Gianfranco Domenighetti – già Direttore sanitario del Canton Ticino – tenuta il 22 novembre 2008 al VIII° Congresso nazionale di medicina omeopatica di Verona.
[4] “Approccio metodologico all’omeopatia”, Dottor Roberto Gava, farmacologo e tossicologo, ed. Salus Infirmorum, Padova
[5] “Il tradimento della medicina”, Alberto Mondini
[6] Idem
[7] Idem
[8] Per mutageno si intende ogni agente chimico o fisico che agisce sui cromosomi alterandone l’informazione genetica. Per cancerogeno si intende ogni sostanza capace di produrre il cancro.
[9] Gli alchilanti agiscono direttamente sul DNA di qualsiasi tipo di cellula senza specificità. Possono intervenire sulle basi del DNA oppure rompendo l’intera molecola di DNA o ancora bloccando la trascrizione o la duplicazione. L’azione principale di un alchilante consiste però nel formare un legame trasversale tra due eliche complementari di DNA che porta alla rottura della catena polinucleotidica. Quindi, il DNA viene danneggiato e non è più in grado di duplicarsi e completare la sintesi proteica.
[10] “Mostarde azotate”, “Emergenze”, tratto dal sito del Ministero della Salute http://uc6.asimantova.it/index.php?option=com_content&task=view&id=312&Itemid=54



Consiglio la lettura dell’articolo: Eleonora Brigliadori “Ho sconfitto il cancro senza curarmi”