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martedì 31 luglio 2012

TORNIAMO ALLA LIRA ???? "L'ESTATE E' TRADIZIONALMENTE STAGIONE DI COLPI DI STATO, INVASIONI E GRANDI SPECULAZIONI FINANZIARIE!!!




Altro che espulsi con ignominia dall’euro: la Germania dovrebbe corromperci per convincerci (con quattrini sonanti) a restare nel circolo traballante della moneta unica europea. A dirlo non è qualche pasdaran italiano ma la blasonata banca d’affari Merrill Lynch in un report datato 10 luglio. Secondo i due analisti (David Woo  e Athanasios Vamvakidis), il nostro Paese avrebbe tutto da guadagnare ad uscire «ordinatamente» dall’euro, a patto che lo faccia prima degli altri (Grecia e Spagna).

Chi ci rimetterebbe sarebbe certamente la Germania. Che uno dei due analisti sia di origine greca è solo uno di quegli scherzi del fato beffardo.  Athanasios Vamvakidis è un rampante esperto di affari internazionali sotto contratto anche con il Fondo monetario internazionale e questo studio stilato (insieme al collega Woo) per la banca d’affari americana non sembra risentire dei guai che sta  vivendo il Paese d’origine dell’analista. Anzi  Vamvakidis suggerisce all’Italia quasi di farsi pagare dai tedeschi per restare nell’euro, ma i benefici maggiori il nostro Paese li avrebbe se prima si facesse aiutare e poi lasciasse tempestivamente la moneta unica. Spiega l’analisi che in Italia non ha avuto un grande risalto se non nei forum di discussione on line sull’ipotesi di uscita dall’euro: «I risultati della ricerca appaiono sorprendenti e rischiano di lasciare senza parole anche i lettori che non sono d’accordo con la nostra conclusione».
Premessa: l’Italia rappresenta nell’area euro la terza più grande economia, e potrebbe avere «maggiore probabilità di raggiungere un’uscita ordinata rispetto ad altri». Insomma, avremmo tutto da guadagnare in termini di  maggiore competitività, in ripresa della crescita economica e miglioramenti dei bilanci.
Di contro la Germania viene comunemente (ma erroneamente secondo gli analisti di Merrill Lynch) considerato il Paese in grado di lasciare la zona euro più facilmente. Ma non è così:  Berlino infatti si troverebbe ad affrontare una crescita molto più debole, gli oneri finanziari eventualmente spiccherebbero il volo e dovrebbe incassare un colpo pesante sui bilanci interni. Stessa musica per Austria, Finlandia e Belgio che già oggi hanno anche pochi buoni motivi per pensare soltanto ad uscire dall’euro, mentre la Spagna - Paese più direttamente colpito dalla crisi - farebbe fatica ad affrontare un percorso di crescita visti i sacrifici già affrontati per rimanervi.
L’analisi di scuola condotta dagli esperi della banca americana si basa sull’analisi dei costi-benefici e fa leva sulla teoria dei giochi. Mettendo in fila cosa succederebbe se i 17 Paesi abbandonassero l’euro salta fuori che l’Irlanda e l’Italia ha ricevuto un punteggio medio di 3,5, mentre la Grecia era a 5,3 e la Germania avrebbe il punteggio più alto a 8,5. In sostanza più basso è il numero, più ci sarebbe da guadagnare ad abbandonare la valuta europea.
Secondo la simulazione condotta da Woo e Vamvakidis la Germania dovrebbe addirittura «corrompere» l’Italia per convincerla a rimanere nel blocco ed evitare le conseguenze derivanti da una uscita, ma la capacità di persuasione di Berlino sarebbe alquanto limitata. Questo perché l’Italia ha più di qualche buona ragione per lasciare ora, mentre per la Grecia - che già si è impegnata pesantemente con i piani di ristrutturazione e rimborso dei debiti - diventare troppo costoso. Ora come ora gli italiani potrebbero non digerire le condizioni per la permanenza. E quindi la Germania potrebbe addolcire la pillola dei sacrifici per convincere Roma a rimanere. Secondo gli analisti il momento migliore per abbandonare sarebbe proprio a metà del percorso di convincimento (e incassati gli aiuti). In questo caso oltre alla crescita ed al miglioramento della bilancia dei pagamenti, l’Italia incasserebbe un dividendo aggiuntivo proprio dall’opera preventiva di “corruzione” attuata da Berlino
Si tratta di ipotesi teoriche. L’intervento di Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea («l’euro sarà salvato ad ogni costo», ha scandito), ieri è bastato per far esultare i mercati e riportare il nostro spread sotto i 480 punti (da oltre 520. Ma l’estate è, tradizionalmente, stagione di colpi di Stato, invasioni e grandi speculazioni finanziarie. E infatti i due analisti chiosa il report con un sibillino monito: «Se la nostra ipotesi dovesse essere corretta, questa potrebbe avere implicazioni negative per i mercati nei mesi a venire». Insomma, una cosa è la teoria, ben altra la pratica. E poi c’è un monito per tutta Europa: fino a quando l’euro resterà così forte (1,22 sul dollaro),  la crisi resterà altrettanto potente. Insomma, per portare tranquillità nel Vecchio continente l’euro dovrebbe scendere intorno a quota 1,10, anche meno. Detto dalla più grande banca d’affari americana sembra più che un consiglio teorico un monito. Agosto è lungo, non resta che vedere se la teorizza dei giochi si trasformerà in pratica dell’uscita. Ordinata, ovviamente.

Antonio Castro

Fonte >  Libero.it

CHI GLIELO DICE A MONTI DI STARE CALMO? QUESTO E' SOLO L'INIZIO....



Furiosa telefonata del premier: vuole censurare un ex dipendente che scrive articoli scomodi sulle mosse intorno al capitale della banca centrale

Mario non prende bene le critiche di De Mattia, già collaboratore di Fazio, in pensione da sei mesi. E telefona infuriato a via Nazionale chiedendo che l'ex funzionario non scriva più del governo


di Franco Bechis

Il presidente del Consiglio Mario Monti ha cercato di mettere il bavaglio alla Banca d’Italia, furioso per critiche a mezzo stampa che il premier riteneva ispirate dalla banca centrale. Il clamoroso episodio è stato rivelato ieri da Paolo Panerai nel suo editoriale «Orsi e Tori» apparso sul settimanale Milano Finanza e sul quotidiano Italia Oggi. A scatenare la rabbia del premier sarebbe stato un articolo critico nei confronti del governo apparso su MF e scritto da un autorevole dirigente della Banca d’Italia in pensione ormai da sei anni: Angelo De Mattia. 

La critica (non era la prima ad atti dell’esecutivo) era in questo caso all’atteggiamento del governo di fronte a una normale vicenda parlamentare. Un senatore del Pdl, Luigi Grillo, aveva infatti presentato un emendamento alla spending review per interpretare definitivamente una norma contenuta nella legge sul risparmio del 2005. Era l’epoca del braccio di ferro fra il ministero dell’Economia e la Banca d’Italia guidata da Antonio Fazio. Fu deciso il mandato a termine del governatore e ipotizzato anche un diverso assetto proprietario della Banca d’Italia.LEGGI TUTTO

domenica 29 luglio 2012

IL 19 LUGLIO, ALLA FACCIA DEGLI ITALIANI CONSAPEVOLI E NON , IL NOSTRO PARLAMENTO HA APPROVATO IL FISCAL COMPACT ED IL M.E.S.



DI MAGDI CRISTIANO ALLAM
Se tutti i giorni i Merkel, Monti, Barroso, Draghi scendono in campo per rassicurarci che “l’euro è irreversibile” (non un Grillo qualsiasi che dopo aver lungamente sbraitato contro la moneta unica ora si professa sincero europeista), vuol dire che stiamo assistendo a un rito scaramantico per allungare il più possibile la vita del moribondo. Tutti gli indicatori dell’economia reale attestano in modo inequivocabile che giorno dopo giorno siamo prossimi al funerale. Dell’euro? Dei padroni dell’euro? No, il nostro funerale! La recessione sempre più profonda, l’indebitamento pubblico che cresce, il Pil che si riduce, la produzione, le esportazioni e i consumi in calo, le tasse più alte al mondo e nella storia, le imprese strangolate che chiudono, i disoccupati e i poveri che aumentano, i giovani senza prospettive, i figli che non si fanno più, la democrazia svuotata di contenuti, i partiti e il parlamento che si sono auto-commissariati svendendo l’Italia alla triplice dittatura finanziaria, relativista e mediatica, gli italiani sempre più ingannati, traditi, rassegnati, frustrati, disorientati. 


(....)Per capire le ragioni profonde della crisi strutturale della finanza e dell’economia internazionale, bisogna iniziare dall’a, b, c della scienza monetaria. La moneta è solo un mezzo di scambio della vera ricchezza che sono beni e servizi prodotti. Il suo valore è convenzionale e lo conferisce chi lo accetta non chi la stampa. Il signoraggio è la differenza tra il costo reale e il valore nominale della moneta. Oggi la Bce stampa la banconota da 100 euro al costo di 3 centesimi e la vende alle banche commerciali a 100 euro più l’1% di interesse in cambio di titoli di garanzia. Le banche rivendono la banconota allo Stato a un tasso superiore in cambio di Buoni del Tesoro che sono titoli di debito. Lo Stato ripaga questi interessi facendoli gravare sulle tasse imposte ai cittadini. Quindi tutto il denaro in circolazione è gravato da interessi percepiti dalle banche e da tasse che gravano sulle nostre spalle. E’ così che noi siamo indebitati dal momento in cui nasciamo, a prescindere da qualsiasi responsabilità oggettiva! 
E’ il sistema che di fatto corrisponde ad una “fabbrica del debito”. 
Chi è il responsabile? A differenza di quanto si tenderebbe a pensare, la Bce, al pari della Banca Centrale d’Italia, è un’istituzione che svolge una funzione pubblica ma è di proprietà privata, detenuta da banche private, comprese quelle dei Paesi europei che non aderiscono all’euro. Ha la struttura di una società per azione e gode di autonomia assoluta dalla politica pur condizionando pesantemente la politica. 
Questa “fabbrica del debito” si è arricchita grazie a due nuovi trattati, il Fiscal Compact o Patto di stabilità, e il Mes o Fondo Salva-Stati, approvati a larghissima maggioranza il 19 luglio dal nostro parlamento senza né un’adeguata informazione né la consapevolezza da parte degli italiani che ci siamo ormai auto-condannati ad essere indebitati a vita.


APPROFONDISCI:

UN PIEMONTESE,GUIDO CROSETTO HA VOTATO -NO- PUR AVENDO CONTRO L'INTERO PARLAMENTO!!! CHAPEAU!!



IDA MAGLI IN DIFESA DELLE DONNE E....NON SOLO


di Ida Magli
il Giornale | 24.07.2012 

Di per sé sembra più una notizia «curiosa» che un fatto importante. Un dipendente del famoso albergo Danieli di Venezia, egiziano di religione musulmana, si licenzia per non ricevere ordini da una donna, una governante anch'essa dipendente del Danieli. In seguito, però, non essendo riuscito a trovare un altro lavoro, si ripresenta all'albergo e l'amministrazione lo riassume con un accomodamento: la governante sarà affiancata da un collega di sesso maschile il quale farà da tramite nelle comunicazioni. Il Danieli è un albergo internazionale per definizione, storicamente il più illustre albergo di Venezia, nel quale scendono ospiti provenienti da tutte le parti del mondo, con le loro culture e le loro religioni: il caso viene risolto con rapidità.

Una riflessione però s’impone. L’Europa, l’Italia si avviano ad essere sempre di più affollate da musulmani e la questione dell’uguaglianza maschio-femmina non può essere affidata a soluzioni estemporanee, ma affrontata a livello teorico sia da parte nostra che da parte islamica. Facile a dirsi, sembrerebbe, ma quasi impossibile a realizzarsi. Impossibile perché fino ad oggi nessuno ha voluto soffermarsi a riflettere sulle differenze culturali affidandosi con eccessivo semplicismo all’olio sparso a piene mani del “politicamente corretto”, evitando quello che invece è indispensabile, è giusto fare: sapere davvero, conoscere davvero quanto è scritto nel Corano e quali siano le regole di vita e di mentalità che ne discendono.

Prima di tutto dobbiamo convincerci che i musulmani sono credenti in assoluto e che la loro fede non somiglia neanche lontanamente alla nostra. Il Corano è stato modellato da Maometto sui primi libri dell’Antico Testamento, quindi i più antichi e aderenti al pensiero e ai comportamenti di pastori nomadi del deserto vissuti diverse migliaia di anni prima di Cristo. Sono in gran parte proprio quelli che Gesù ha eliminato: la legge del taglione, il sistema dell’impurità, l’inferiorità delle donne. Nel Corano questi concetti e queste norme sono espresse nella “sura della vacca ” dove si afferma che gli uomini hanno sulle donne un grado di superiorità, che non debbono avvicinarsi alle donne durante il mestruo e altri comandamenti del genere. Tutta una cultura, quindi, è modellata su questi principi tanto che, come ben sappiamo, per non mancare a queste regole il mondo medio orientale, e fino al 1700 anche la Grecia e la Russia, ha stabilito spazi separati (il gineceo) per le donne, un abbigliamento che copre totalmente il corpo e il volto, e soprattutto l’esclusione femminile dalla scuola, dalla vita sociale e dalle istituzioni di potere. Le donne d’Europa non debbono dimenticare poi che, malgrado il Vangelo, la mentalità ebraicizzante dei discepoli di Gesù, a cominciare da quella autoritaria di San Paolo, il contatto con il mondo musulmano dato dai viaggi, dai commerci, dalle crociate, hanno impedito praticamente fino al 1900 una piena parità psicologica e sociale delle donne anche in Occidente. In Italia ai primi del ‘900 quasi tutte le donne erano analfabete: è stato il socialismo a mandarle per legge alle elementari.

Gli italiani hanno fino ad oggi sottovalutato gli effetti di una fede religiosa di tipo antico e che obbedisce perciò alla lettera ai precetti, ai rituali, agli insegnamenti del libro sacro; ma i musulmani che vediamo (cui permettiamo) interrompere il lavoro per pregare ovunque si trovino sono gli stessi musulmani che si ritengono “di un grado superiore alle donne, che non possono avere contatti con le donne mestruate, ecc. ecc.” E’ una convinzione religiosa, ma è simultaneamente una forma mentis , un sistema di pensiero, una struttura giuridica, un carattere psicologico. Nell’immediato futuro in Italia e in Europa il numero dei musulmani crescerà in maniera esponenziale tanto per il continuo sopraggiungere di immigrati quanto per l’altissima natalità di coloro che già vi risiedono. Non sembra che i nostri politici se ne preoccupino: si sono abituati a credere che la “cittadinanza” sia “integrazione”. Ma noi, le donne soprattutto, dobbiamo invece guardare in faccia la realtà perché non sarà necessario che i musulmani abbiano la maggioranza numerica per imporre a tutti la loro fede e i loro comportamenti. Quello che conta è la forza di ciò in cui si crede, la volontà di combattere per affermarlo, cose di cui gli europei, gli italiani non sono più capaci. 

Ida Magli

fonte: http://www.ilgiornale.it/news/interni/che-follia-premiato-lislamico-che-lavoro-disprezza-donne-825016.html

GRANDE BLONDET:"STRANO CHE IN NOME DEL LIBERO MERCATO SI PRETENDA LA REGOLAMENTAZIONE.....LA FINANZA INVECE E' STATA DEREGOLAMENTATA"


Maurizio Blondet 28 Luglio 2012



Ciò che i contadini hanno fatto per millenni è diventato, di colpo, un delitto. Piante che hanno nutrito la popolazione europea per secoli stanno scomparendo: «Più dell’80% della biodiversità». Lo scopo, ovviamente, è di eliminare le varietà di dominio pubblico, liberamente riproducibili, per lasciare in campo solo quelle brevettabili. È il bello della nuova forma di governo, la tecnocrazia pan-europea: nozze culattoni legali. La lattuga no.  


Con sentenza del 12 luglio, la Corte di Giustizia della UE ha confermato il divieto di commercializzare le sementi delle varietà tradizionali e diversificate che non sono iscritte nel catalogo ufficiale europeo.
Fin dal 1998 è in vigore una direttiva della Comunità europea che riserva la commercializzazione e lo scambio di sementi alle ditte sementiere (le note multinazionali) vietandolo agli agricoltori. Ciò che i contadini hanno fatto per millenni è diventato così, di colpo, un delitto (il matrimonio fra omosessuali è invece legale). Con questa sentenza sono messe fuorilegge anche le associazioni di volontari impegnati nel recupero delle varietà antiche e tradizionali – ne esistono di benemerite anche in Italia – che commettono appunto questo crimine: preservano e distribuiscono a chi le chiede sementi fuori del catalogo ufficiale.

(.......) È il bello della nuova forma di governo, la tecnocrazia pan-europea, che sta sostituendo i governi eletti dopo averli esautorati, resi irresponsabili e privati della sovranità nelle decisioni che contano.

(.......) D’accordo, non potrete più trovare quelle zucchine bitorzolute che coltivava vostro nonno, è diventato reato piantare quel certo pomodoro, quel broccolo che aveva tutt’altro sapore. Poco male, le vostre libertà aumentano di giorno in giorno. Se siete culattoni, potete sposarvi in molti Paesi europei avanzati, e presto anche in Italia. E presto potrete comperare la cocaina in tabaccheria, e se i cancerologi non vi ammazzano prima, esigere l’eutanasia, finalmente liberalizzata. L’interesse pubblico è salvo.
LEGGI TUTTO

sabato 28 luglio 2012

SE, GIOVEDI' 2 AGOSTO, QUALCOSA VA STORTO I MERCATI POTREBBERO IMPAZZIRE!!!


July 27, 2012 • 9:38AM


European Central Bank head Mario Draghi announced a policy of resuming the mass printing of euros, in a speech to a European Parliament committee on July 26. Draghi promised to start buying Eurozone countries' bonds en masse again, appearing to reverse his own policy statement of only three weeks ago after the ECB's last meeting. The reversal was provoked by spreading panic among European financial markets as the interest rate on Spain's 10-year bonds had been starting to approach 8%, with Italy's following.

Draghi's announcement of another hyperinflationary attempt came with bluster: "Within our mandate, the ECB is ready to do whatever it takes to preserve the euro. And believe me, it will be enough," he said, undoubtedly realizing that any sensible audience would not believe him. The ECB's balance sheet is already $4 trillion, larger than that of the Federal Reserve, and that has only slowed the banking collapse. It bought 50 billion euros in Greek sovereign debt, to little effect on that crisis.

Now, by promising hyperinflation, Draghi sent the stock markets into a day's euphoria, and Spain's 10-year rate briefly sank down to about 7% again. But Draghi has put those same markets on the line when the ECB meets Aug. 2, with German board members likely strongly opposed. If it does not deliver a big sovereign-bond buying binge, "financial markets would likely be thrown back into chaos," warned the Wall Street Journal. "By using strong words, he is inviting creativity and fantasy in financial markets on what they can put on their wish list" for ECB action, said Carsten Brzeski, economist at ING Bank, to the Journal. If disappointed next Thursday, "markets might go wild."

"Super Mario" concocted a super-slick reinterpretation of the ECB's mandate to cover his panicked reversal. He decided the Bank could buy sovereign bonds to narrow interest-rate spreads among countries and thus improve the Bank's "channels for monetary transmission." "To the extent that the size of the sovereign premia [inter-country spreads] hamper the functioning of the monetary policy transmission channels, they come within our mandate", he told the EP commmittee.

On the same day, Austrian central bank head Ewald Nowotny re-floated the ultimate super-inflationary (Geithner) idea of the "leveraged ESM", in which the ESM bailout fund is given a banking license and proceeds to borrow trillions from the ECB and the Fed, making it a $5 trillion "bailout bazooka".

IL CONCEPIMENTO DI ESSERI UMANI IN LABORATORIO ....




Cinque milioni i bambini nati dalla fecondazione in vitro, da Louise Brown (25 luglio 1978) a oggi, in tutto il mondo, secondo le stime presentate al recente congresso dell’Eshre, la European Society of Human Reproduction and Embriology a Istanbul. Un successo, secondo gli operatori del settore, che dimostra come le tecniche di procreazione assistita siano diventate oramai «una parte essenziale delle terapie cliniche normalizzate e standardizzate per il trattamento delle coppie infertili».

Ma considerare la fecondazione in vitro alla stregua di terapie mediche per l’infertilità, sia pure di avanguardia, è fuorviante. Il concepimento di esseri umani in laboratorio è la più gravosa e inquietante rivoluzione antropologica della storia dell’umanità, le cui conseguenze non riescono ancora a essere percepite in tutta la loro enormità, anche perché, paradossalmente, le informazioni sono scarse e frammentate.

Vediamo i numeri: i cinque milioni di nati da concepimento in provetta sono "stimati", perché anche nei Paesi (pochi) dove queste tecniche sono monitorate strettamente mediante registri istituzionali - come in Italia - non esiste un’anagrafe ufficiale di queste persone. E se comunque è possibile un’indicazione attendibile sul numero dei bambini concepiti in vitro - con approssimazioni dell’ordine di grandezza di qualche centinaio di migliaia, sul totale dei trent’anni -, non esistono stime ufficiali del numero degli embrioni complessivi creati nei laboratori negli stessi anni, e tantomeno di quelli scartati o in attesa di impianto nei congelatori in tutto il mondo (in costante crescita, purtroppo anche in Italia, come ha appena rivelato la nuova relazione del Ministero della Salute al Parlamento).LEGGI TUTTO

"I VALORI NON NEGOZIABILI" NELLE MANI DEI POLITICI CATTOLICI DI DESTRA, DI SINISTRA E DI...

UNIONI GAY/ Roccella: così l’Udc prepara la sconfitta dei valori non negoziabili
martedì 24 luglio 2012

UNIONI GAY/ Roccella: così l’Udc prepara la sconfitta dei valori non negoziabiliPier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini
“Dietro le parole anche molto dure di Casini contro i matrimoni omosessuali, si legge un’apertura alle unioni gay. Nella posizione del leader Udc ci sono dei margini di forte ambiguità. I valori non negoziabili come la famiglia devono essere fatti pensare a livello di alleanze, non farlo significa preparare il terreno per una loro sconfitta in Parlamento”. Ad affermarlo è l’onorevole del Pdl, Eugenia Roccella, che interviene sulla presa di posizione del leader Udc, Pier Ferdinando Casini, e sull’articolo di Paola Binetti uscito su Ilsussidiario.net. Quest’ultima, riferendosi alle unioni gay, affermava che “su questi temi non è possibile fare nessun tipo di accordo di natura elettorale o di programma di governo. Non sono all’ordine del giorno, non faremo mediazione e voteremo contro come abbiamo sempre fatto, cercando per di più di portare dalla nostra parte i Pd-dissenzienti”.


Onorevole Roccella, che cosa ne pensa della posizione di Casini sulle unioni civili?

SCAVALCATE LE BARRIERE ETICHE E MORALI!!!!



(di Alfredo De Matteo 25 luglio 2012) Il parlamento italiano si appresta ad approvare un disegno di legge che ha come oggetto il riconoscimento giuridico dei figli nati da rapporti incestuosi: in poche parole, il primo passo verso il superamento normativo e culturale del tabù dell’incesto, ancora considerato un reato nel nostro paese ma già depenalizzato in Olanda, Francia e Belgio. La motivazione addotta dai promotori della modifica normativa dell’art. 251 del Codice Civile è la seguente: «la presunta tutela del minore non responsabile della condotta dei genitori e quindi portatore di diritti al pari degli altri».

Ma tale pseudo difesa del più debole appare del tutto strumentale dal momento che è proprio in quest’ottica che il legislatore ha inteso finora vietarne il formale riconoscimento e soprattutto perché altre leggi, come quelle sull’aborto volontario ed il divorzio, calpestano ferocemente i diritti proprio di chi abbisognerebbe di una maggiore tutela e protezione. In ogni caso, è quanto mai opportuno capire i motivi per cui la società civile è giunta a tal punto. Cominciamo col constatare che le cosiddette “conquiste di civiltà” raggiunte negli ultimi decenni da quasi tutti i paesi del mondo, sono consistite nel clamoroso superamento di quei limiti etici e morali che mai erano stati messi in discussione: divorzio, aborto, eutanasia e normalizzazione dell’omosessualità rappresentano delle deviazioni straordinarie dal diritto naturale, che illumina da sempre il cammino dell’uomo sulla terra.

La comune matrice filosofica che sottende e rende inevitabili tutte queste deviazioni dall’ordine precostituito è la negazione dei principi della legge naturale, inscritti nel cuore di ogni uomo. O esiste un codice universale attraverso cui è possibile valutare il comportamento umano oppure tutti gli atti, nessuno escluso, compiuti dagli uomini sono leciti o quantomeno espressioni della cultura propria del luogo e dell’epoca in cui si manifestano.

Nell’epoca in cui viviamo sono numerosi gli esempi di un tale modo di interpretare la realtà: molto di recente ha suscitato lo sdegno delle lobby omosessuali e della comunità dei benpensanti la scoperta dell’inclusione nel manuale dell’Arma dei carabinieri dell’omosessualità tra le degenerazioni sessuali, tanto che il comandante dell’Arma ha assicurato che il manuale verrà corretto nella parte incriminata ed ha tenuto a precisare che le valutazioni di ordine morale in esso contenute sono semplicemente il frutto di un modo di pensare ormai sorpassato dai tempi.LEGGI TUTTO


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ERA MEGLIO QUANDO ANDAVA PEGGIO???

27 Luglio 2012 17:55

Certo che è un pò strano che la stessa situazione sia un bene per un sostenitore della MMT come Zibordi ed un male per un altro come Barnard, si fatica a farsi una idea compiuta, sarebbe bello chiedere un confronto tra i due.

GZ: "A differenza dei sadomasochisti Monti e Bersani il governatore austriaco Nowotny dice (in sostanza) di far emettere moneta direttamente alla BCE (conferendole una licenza di stampare moneta). E poi scambiarla con il debito pubblico, in modo che questo finisca nel bilancio della BCE e li se ne rimanga buono buono, senza più tormentare gli italiani e gli spagnoli. Il governatore della Banca Centrale dell'Austria Nowotny infatti legge questo questo forum, anche se non vi scrive perchè l'italiano non lo sa bene.

Il signor Nowotny non è un sadico come Monti, Passera, Squinzi e Bersani e suggerisce che, invece di rovinare l'Italia, forse è meglio neutralizzare questi fottuti BTP in giro facendoli ingoiare dal bilancio della BCE (creandone una licenza apposita per farlo...)."



...si era già espresso poco prima il governatore della Banca Centrale austriaca Ewald Nowotny (si saranno coordinati? nooo…) che parlava della possibilità di dare al MES una licenza bancaria.
...
Il trucco è fatto. I mercati si calmano.
Ma cosa significa se si calmano? Significa, e lo dico con un livello di serietà totale, una catastrofe democratica, economica e civica qui da noi senza precedenti nella Storia d’Italia. Significa che Italia e Spagna e Grecia staranno dentro l’Eurozona, perché con i mercati calmi, e coi tassi sui titoli che scendono dal 7% al 4%, il default è scongiurato. Bella notizia eh? Come dire: il fiume sarebbe straripato e avrebbe allagato la galera permettendo ai prigionieri politici asserragliati sul tetto e stremati di fame e sete di nuotare verso la libertà. Ma no. Hanno arginato il fiume apposta.
Significa che ci terranno dentro la macchina dell’economicidio della nostra terra, bloccati in un limbo infame dove da una parte non cresceremo mai perché sempre privi di moneta sovrana, sempre schiavi di tecnocrati non eletti, sempre comunque ricattati dal fatto che ogni centesimo per l’Italia va preso in prestito dalle banche speculative, e dall’altra proprio questa perenne e cementata precarietà e impoverimento saranno la scusa per imporci le Austerità a stipendi, pensioni e servizi che ammazzano le imprese, le privatizzazioni selvagge di ogni bene e servizi pubblico residuo, e per impedirci di respirare nella crescita, e dunque di agire la democrazia. 

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Chi avrà ragione? secondo me non c'è un disegno criminale da parte dell'austriaco (su Draghi non mi pronuncio, da ex-Goldman Sachs mi solleva molte perplessità), ma dietro la buona intenzione potrebbe effettivamente nascondersi un effetto negativo, perché concordo con Barnard che la MMT ha come pre-requisito la sovranità monetaria, addirittura la sola sovranità monetaria senza MMT sarebbe meglio dell'euro con un goccio di MMT. Dentro l'euro si possono solo avere piccoli contentini come questo, ma siamo condannati ad un lento declino

Anche gli acquisti di titoli di stato a cosa servono? a RIDURRE LO SPREAD E MANTENERLO AL LIVELLO RITENUTO ACCETTABILE, CIOE' 400. Questo è un livello soddisfacente per l'Italia? Il 4% di 2 trilioni significa pagare 80 miliardi di euro in più all'anno di interessi, significa pagare l'IMU solo per saziare lo spread. Forse ha ragione Barnard, era meglio se andava peggio.

venerdì 27 luglio 2012

MARCO DELLA LUNA:"LA PSEUDO-BANCA CENTRALE DETTA BCE E' VOLUTA IN QUANTO FA GIOCO AGLI SPECULATORI FINANZIARI"


26.07.12 Marco Della Luna
Paradossalmente, l’agonia dell’Euro, del debito pubblico, dello spread, con tutti i sacrifici, la recessione e le tasse che ad essa conseguono, è voluta e mantenuta dai poteri europei: infatti dipende dalla scelta di proibire alla BCE di comperare le emissioni di debito pubblico sul mercato primario, alle aste, cioè da fare da vera banca centrale di emissione, così da impedire alla radice la speculazione. I Brics, gli USA, il Giappone, hanno banche centrali che fanno le banche centrali; perciò, sebbene gravati da debiti pubblici anche molto più alti dell’Italia, non hanno problemi con la speculazione, perché le loro banche centrali garantiscono l’acquisto.

La pseudo-banca centrale detta BCE è voluta in quanto fa gioco agli speculatori finanziari, per ragioni di profitto; agli USA, per ragioni geostrategiche; alla Germania, perché ne trae benefici finanziari, competitivi, egemonici; al capitalismo in generale, perché gli consente di minacciare le nazioni con lo spauracchio dei tassi e del default per costringerle ad abbattere lo stato sociale, i diritti dei lavoratori e dei risparmiatori; a smantellare il ruolo economico del settore pubblico; e in generale a affidare definitivamente la politica ai banchieri. Questo dato di fatto sarebbe la prima cosa da dire nell’informazione economica, ma i mass media ne parlano con molta cautela.

La linea della BCE è quanto di meno trasparente e di meno democratico si possa concepire: interviene comperando sul mercato secondario, in deroga al proprio statuto, ogniqualvolta i tassi sui bond di un paese eurodebole salgono tanto che il paese colpito potrebbe uscire dall’Eurosistema, ma niente fa per rimediare alle cause strutturali delle impennate dei tassi, né dei crescenti squilibri delle bilance commerciali intracomunitarie, né del costante peggioramento del pil, dell’occupazione, dell’economia reale, di molti Stati membri.

Una difesa sostanziale, la BCE la fa solo in favore delle banche europee, finanziandole a bassi tassi (1%), molto largamente, e senza curarsi che almeno una quota degli oltre 1000 miliardi prestati loro vada a finanziare l’economia reale anziché attività speculative, magari rivolte contro Stati eurodeboli.

Pare proprio che l’obiettivo della BCE sia di trattenere le rane nella casseruola finché non siano cotte, dispensando loro una boccata di ossigeno e generose rassicurazioni quando si sentono scottare e pensano di saltar fuori, come è avvenuto ad esempio oggi, allorché nella mattinata lo spread btp/Bund è schizzato oltre 530 p.b., e Draghi ha reagito dichiarando che uscire dall’Eurosistema è impensabile, che recentemente si sono fatti molti passi avanti, e che la BCE farà tutto ciò che occorre per impedirlo – al che lo spread è presto sceso a 470 p.b., e la borsa italiana ha recuperato il 5%, mentre l’Euro è risalito a 1,23 sul Dollaro.

Pare, insomma, che si voglia tenere i paesi eurodeboli in un meccanismo che aggrava i loro problemi e svuota le loro economie reali, ma al contempo li mantiene artificialmente in vita con una fleboclisi monetaria, aumentando la loro dipendenza da organismi autocratici giuridicamente irresponsabili e di tipo bancario, come la BCE e il nascente MES, Meccanismo Europeo di Stabilità. Da simili fatti traspare un disegno superiore, oligarchico, dirigistico, che non viene dichiarato, ma viene portato avanti senza interesse per le condizioni di vita delle nazioni, bensì con interesse centrato sul piano finanziario: espressione del fatto che, per l’odierna strutturazione del potere reale, l’economia della produzione e dei consumi, quindi gli stessi popoli, che di quell’economia costituiscono gli attori, sono divenuti superflui – ed è questa la vera rivoluzione che introduce il nuovo millennio. 

26.07.12 Marco Della Luna

ANTONIO SOCCI: "OGGI E' IN CORSO LA TERZA GUERRA MONDIALE"



Antonio Socci 26 LUGLIO 2012


Era il giugno 1988, mancavano solo pochi mesi al crollo definitivo dell’Impero sovietico, ma già c’erano tutti i segni del fallimento del terribile esperimento comunista.

A un convegno a Leningrado il cardinale Carlo Maria Martini disse: ogni volta che “si è rifiutato Dio, se ne è perso o sminuito il senso o lo si è presentato in modo scorretto, ci si è incamminati verso forme più o meno larvate di decadenza dell’uomo e della stessa convivenza sociale”.

Il comunismo era stato imposto proprio con questa certezza: l’eliminazione di Dio come premessa per il regno dell’umanità, del benessere e della felicità.

Sappiamo com’è andata a finire. Cancellato Dio è stato distrutto l’uomo. Perché “se Dio non c’è tutto è permesso” (Dostoevskij).

Mi chiedo: non sta accadendo la stessa cosa in Europa? Non si addicono oggi al nostro continente quelle parole che il cardinale Martini pronunciò a Leningrado alla vigilia del crollo del comunismo?

L’Unione europea – che per tanti versi, diceva Vladimir Bukovskij, somiglia all’Unione sovietica – si è costituita proprio, attorno al 2000, estromettendo i popoli europei dalla decisione sul loro futuro e rinnegando sia le “radici cristiane” (cancellate dal progetto di Costituzione europea), sia le origini spirituali del progetto europeista.

Infatti De Gasperi, Adenauer e Schumann, sessant’anni fa, pensarono e vollero la comunità europea sulle basi culturali cristiane, per combattere i totalitarismi e per mettere fine alle guerre che avevano devastato il continente.

Ma appena la tecnocrazia si è impossessata del progetto europeista è ricominciata la guerra.

Stavolta fatta non più con i cannoni, ma una guerra economica, che sta provocando distruzioni e drammi umani paragonabili a quelle delle guerre reali.

Fra l’altro si tratta pure di una tecnocrazia incapace, avendo imposto una folle unione monetaria senza banca di riferimento e senza stato. Così adesso siamo alla frutta. Anzi, alla grappa.

L’Europa è devastata dalla speculazione, l’unione è diventata disunione, dilaga la miseria e la paura del futuro. Faticosamente la famiglia resta una delle poche cellule di coesione, ma è aggredita da ogni parte.

In compenso abbiamo i matrimoni gay, i crocifissi sono banditi dai luoghi pubblici e dai cuori, la finanza che ha provocato la crisi spadroneggia, i milioni di bambini cancellati dall’aborto di stato sono stati rimpiazzati da colossali ondate di immigrazione e la vuota ideologia politically correct domina incontrastata nel nulla di un continente dimentico della sua anima.

In questo smarrimento generale purtroppo manca la voce profetica di Giovanni Paolo II. Era lui che fin dall’inizio del suo pontificato – proprio contro i totalitarismi e le loro guerre – aveva proclamato l’unità cristiana dell’Europa dall’Atlantico agli Urali.

Quando il suo annuncio profetico si è realizzato, con il crollo del Muro di Berlino, però, è stata imposta un’altra Europa, senza cristianesimo, senza Dio, con poca libertà e con nuovi muri. Uno altissimo si sta erigendo in questi giorni fra Nord Europa e Sud mediterraneo.

Così ora non abbiamo più una casa europea, non abbiamo più una patria perché è stata espropriata della sua sovranità e non abbiamo più nemmeno una moneta.

Non abbiamo (in tutta Europa) leadership politiche all’altezza della situazione, ma piccoli apprendisti stregoni che ci portano nel baratro.

Perché almeno la Chiesa non fa sentire la sua voce? Niente più richiamo alle “radici cristiane” dell’Europa e alla sua missione? Niente più esortazione alla solidarietà tra i popoli?

Niente più monito contro gli egoismi nazionali? E’ stato dimenticato il magistero di Giovanni Paolo II? LEGGI TUTTO




giovedì 26 luglio 2012

MARCO DELLA LUNA: MISURE EMERGENZIALI PER NON SOCCOMBERE




allo spread, alla recessione, alla disoccupazione, al golpe bancario, all’imperialismo intracomunitario di Berlino.


Si va a grandi passi verso rotture e cambiamenti nell’Eurosistema. Salva una resipiscenza dell’ultimo momento, qualcuno, in estrema ipotesi i militari, per forza di cose, prenderà misure radicali non previste dalla costituzione e dalle leggi. La situazione italiana sta precipitando e il paese è in avvitamento fiscale – recessivo; tutti i rimedi esperiti sono falliti; non vi è solidarietà europea, ma al contrario approfittamento ed imperialismo. Ormai è palese che Monti è impotente o ha fatto altri interessi, e che la Merkel e i suoi giudici costituzionali stanno prendendo tutti per i fondelli. L’Eurosistema non funziona, è strutturalmente sbagliato, accresce le divergenze, non si può fare affidamento su di esso.

Queste sono le misure urgentissime per evitare il disastro, mantenendo un apparato produttivo vitale e un livello di civiltà anche giuridica accettabile. :

1) Mettere Monti col suo governo in villeggiatura coatta a Campo Imperatore, disponendo intorno al Gran Sasso batterie antiaeree per impedire ai paracadutisti della Luftwaffe di interrompere la villeggiatura e riportarlo al suo sobrio lavoro.

2) Previo accumulo di scorte di combustibili e carburanti per l’invernata, uscire dall’Eurosistema, tornare alla Lira, dotandosi di una banca centrale a capitale pubblico e controllata dal Tesoro, che assicuri l’acquisto dei titoli del debito pubblico sul mercato primario e li tolga dai mercati speculativi come avviene negli USA, in Giappone, in Gran Bretagna etc.; la banca centrale sarà oggetto di pubblica revisione dei conti; i suoi utili, dedotte le riserve, saranno girati annualmente al Tesoro.

3) Imporre alle banche di commerciali vincoli di portafoglio come fino agli anni ’80, e imporre al Tesoro vincoli di destinazione produttiva per le nuove emissioni di debito pubblico.

4) Concedere solo licenze bancarie per la raccolta del risparmio e l’erogazione del credito, escluse attività di trading; fondare banche pubbliche per il credito alle pmi, alla ricerca, all’illustrazione. Munire di garanzia statale i depositi bancari.

5) Uscire dal Mercato Comune Europeo e istituire controlli sui flussi di capitali, onde prevenire che i capitali esteri approfittino della prevedibile svalutazione della Lira per comperare l’Italia a prezzi di saldo.

6) Ridenominare in Lire i debiti pubblici e privati al cambio in essere di 1.936,27.

7) Finanziare con emissione di Lire programmi di investimenti infrastrutturali, di autosufficienza alimentare e di messa in sicurezza idrogeologica del paese.

8) Introdurre federalismo fiscale e costi standard orientati alle best practices nella spesa della pubblica amministrazione, responsabilizzando totalmente ogni regione entro 5 anni.

9) Porre un tetto a £ 120.000.000 annui netti a tutte le pensioni pubbliche, e di £ 180.000.000 a tutti gli stipendi pubblici; sostituire tutti i consigli di amministrazione delle società a partecipazione pubbliche con amministratori unici.

10) Abolire l’Irap, ridurre l’Iva al 18%, abbattere il cuneo contributivo; abbattere le imposte sugli immobili; abbattere le imposte sui redditi e renderle progressive; dimezzare le accise sui carburanti, fissare la pensione minima a £ 1.200.000 e il salario minimo a £ 2.000.000 mensili, modulabile per gabbie salariali; aumentare gli stipendi pubblici e privati, salvi i limiti suddetti; ripristinare la scala mobile adeguando il paniere Istat; separare gli enti previdenziali da quelli assistenziali.

25.07.12 Marco Della Luna

mercoledì 25 luglio 2012

L'OBIETTIVO CHE OGNI CITTADINO EUROPEO SI DEVE DARE: DOCUMENTARSI SULL'EMISSIONE DELLA MONETA!!!


Pubblicato in data 23/lug/2012 da space8122
Alla trasmissione "Tutti alla radio con Marco Cuoco" in onda tutti i mercoledì dalle 19 alle 21 su RadioMPA (http://www.radiompa.com/new/) abbiamo telefonato alla Guardia di Finanza per capire se la Banca d'Italia, che commette falso in bilancio come dichiarato dal prof. Gigliobianco in questa occasione: https://vimeo.com/32921665 è passibile di denuncia

.
ESCLUSIVO!La Banca d'Italia confessa di essere una SPA ed ammette il falso in bilancio!




Se avete un azienda provate a mettere al passivo qualcosa che non vi è costato nulla e se vi accusano di falso in bilancio rispondete che è solo un'invenzione interessante; i privati della BCE lo fanno! ...Per una somma pari a tutta la moneta circolante!

martedì 24 luglio 2012

IL VESCOVO DI CARPI AVEVA LANCIATO UN ACCORATO APPELLO, DOPO QUATTRO SETTIMANE QUALE SARA' L'ESITO?


Appello del Vescovo della Diocesi di Carpi (Modena) a tutte le Diocesi italiane.
"Tutte le diocesi italiane adottino una delle nostre chiese affinche' possano essere ricostruite" E' l'appello di monsignor Francesco Cavina, Vescovo di Carpi.  "A causa del terremoto le chiese distrutte o parzialmente inagibili sono 47 e in alcune zone non c'é più un luogo di culto che sia accessibile. Le messe si celebrano all'aperto, nei campi sportivi o sotto gli alberi", spiega il vescovo in un'intervista a Radio Vaticana.
"Noi- continua Monsignor Cavina - abbiamo bisogno di vedere che qualcosa si muove. Per questo mi rivolgo ai vescovi e a quanti nella chiesa hanno responsabilità affinché accolgano questo appello al gemellaggio per la ricostruzione delle nostre chiese. Ma non solo. Chiedo anche a tutti gli uomini di buona volontà - prosegue il vescovo di Carpi- di poterci aiutare ad ottenere, entro ottobre, alcune strutture prefabbricate necessarie per far riprendere la normalita' della vita parrocchiale; basta un piccolo aiuto, anche l'obolo della serva.     
Se non ci riusciamo la vita cristiana in queste zone rischia di sparire".
"E poi- aggiunge monsignor Cavina- nell'immediato abbiamo un'altra urgente necessità:
sostituire Don Ivan, il parroco morto sotto le macerie nel tentativo di salvare una statua della Madonna. La mia diocesi soffre una carenza endemica di preti, per cui mi rivolgo ancora una volta alle diocesi che hanno ricchezza di sacerdoti: se fossero così generose da mandarne uno per la sostituzione di don Ivan sarebbe una cosa meravigliosa".                                                                                                         
"La gente- conclude il vescovo di Carpi- reclama il sacerdote ma io non ho possibilità di accontentarla perché mancano le persone".

Roma, 28 giu. (Adnkronos) -

IL PROF.ZIBORDI PROPONE CIO' CHE LE BANCHE CENTRALI USA - UK - GIAPPONESI HANNO GIA' ATTUATO !!!




  • di Giovanni Zibordi 22:18 23/07/12 
  • Mario Monti ora ogni due giorni ripete che se ne andrà nella primavera del 2013 per cui altri si stanno preparando, Berlusconi ovviamente, Grillo e il suo movimento, Oscar Giannino /Confindustria/Marcegaglia, la "sinistra" (quando troverà un attimo di tempo in mezzo alle discussioni su Rosy Bindi gay) ...e ai margini Lega e DiPietro...

    Finora nessuno da segno di capire il fatto fondamentale: c'è un eccesso di debito, creato dalle Banche per il debito dei privati e dall'accumularsi degli interessi per il debito pubblico. E Se cerchi di ripagarlo tutto strangoli l'economia. Sotto Mario Monti a forza di tasse il Pil sta collassando (un -3% probabilmente nel 2013). E quindi il debito pubblico sta salendo (siamo al 124% del PIL). In Grecia a forza di tagli e tasse il PIL è crollato del -23% in tre anni e ovviamente il debito in % del PIL è salito....

    Di conseguenza, l'unica soluzione è ridurre il debito non con le tasse e i tagli che riducono il reddito, ma facendolo ritirare dalla Banca Centrale (Bankitalia o BCE) che ha IL POTERE DI EMETTERE MONETA E SCAMBIARLA CON DEBITO. A costo ZERO. Si può far sparire 500 miliardi su 2000 miliardi del debito pubblico italiano, senza sacrifici, senza finanziarie, senza tasse e repressioni fiscali, senza privatizzazioni e cessioni di beni pubblici. Basta farlo assorbire dalla Banca Centrale, esattamente come fanno gli inglesi o i giapponesi. Fine. Risolto il problema finanziario. Poi ne rimangono altri, ma il problema finanziaio lo risolvi con della contabilità sostanzialmente. Non è una mia "teoria", è quello che fanno americani, inglesi, giapponesi...! Basta togliere le fette di salame dagli occhi.

    Cosa dicono invece Monti, Berlusconi, Grillo, Giannino e il resto ?


    L'autunno dell'anno scorso quando il BTP ha toccato quota 80 Berlusconi ha mollato per paura dei mercati e ora con il BTP, più la borsa e il resto dell'economia che sprofondano anche Monti sembra ansioso di uscire appena possibile per paura dei mercati e della catastrofe dell'economia

    Per la prima volta c'è una reticenza dei politici ad andare o stare al governo, perchè cominciano a rendersi conto che possono essere travolti dallo sfacelo della povera economia italiana. Dopo che Monti ha fallito ora completamente i prossimi in lista fanno ora qualche pensiero ora su come gestire l'economia e affrontare il mostro della "Spread" e dei "Mercati"

    1) La sinistra del PD, Fassino, Vendola, Bindi per qualche motivo non dice niente di economia, ma se leggi Repubblica e il Fatto Quotidiano che sono i loro giornali di riferimento sono allineati al 99% con Draghi, la Lagarde, la soggezione al mercato finanziario, il ripagare i debiti ai creditori e pagare tutti gli interessi. Solo che non provano nemmeno a proporre come. Però seguono la religione della Globalizzazione e del Debito che va ripagato tutto facendo i sacrifici

    2) Berlusconi ritorna ora ed essendosi defilato quando il BTP crollava ora deve provare qualcosa di nuovo e riprende Antonio Martino come esperto economico il quale chiama a raccolta i suoi amici della scuola di Chicago di Friedeman e dintorni, liberisti-libero-mercato-globale-privatizzazioni, ma nella versione italiana pro-euro. Di buono è che sono sinceramente per ridurre le tasse, ma purtroppo non capiscono il problema della moneta e sono succubi dei mercati finanziari per cui vogliono i sacrifici per ripagare i creditori e gli interessi. Martino ad esempio vaneggia che si possa tagliare da 200 a 100 miliardi la spesa sanitaria pubblica come soluzione al problema del debito pubblico. Negli USa la spesa sanitaria è il 17% del PIL, in Italia il 9% del PIL (di cui 7% pubblico) per cui è evidente che è assurdo... Martino e i suoi esperti della scuola austriaca seguono la religione della Globalizzazione e del Debito che va ripagato tutto facendo i sacrifici

    3) C'è ora Oscar Giannino che ha messo fuori questa settimana un Manifesto Economico per salvare l'Italia e lancia un partito anti-tasse contro B. e sta per presentare una lista con la Marcegaglia e un bel team di economisti e l'apppoggio di Montezemolo tutta centrata sulle soluzioni economiche. Purtroppo anche lui e i suoi esperti non capiscono niente del debito e della moneta, sono succubi dei mercati finanziari per cui vogliono i sacrifici per ripagare i creditori e gli interessi. Tante cose che dice Giannino, Zingales e gli altri liberiti sono ragionevoli, ma seguono la religione della Globalizzazione e del Debito che va ripagato tutto facendo i sacrifici

    4) c'è ovviamente Beppe Grillo/Roberto Casaleggio, che per ora da quello che so da alcuni vicino a lui non ha idea di cosa fare. Se non altro sembra criticare la globalizzazione in termini generali, ma tutto quello che ha come partito è un blog in cui compaiono dei compitini di quinta elementare generici, belle frasi tipo "...La causa causante della crisi attuale è stato un cambiamento strutturale dell'economia reale: il declino dei redditi nell'industria si deve a ciò che di solito è un bene (l'aumento della produttività) e alla globalizzazione che ha prodotto una forte moderazione salariale. In altri termini: il settore industriale è vittima del suo proprio successo...". Chiacchere per dare aria ai denti. E soluzioni pratiche zero


    NESSUNO SEMBRA CAPIRE QUESTO SEMPLICE FATTO, CHE IL DEBITO PUBBLICO LO PUO' ASSORBIRE LA BANCA CENTRALE NEL SUO BILANCIO, COME FANNO LE ALTRE BANCHE CENTRALI in altri paesi. E' incredibile, è allucinante, tanta gente che insegna all'università e che parla e parla di economia, parla di tutto meno che della soluzione anche se è davanti agli occhi

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