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domenica 1 giugno 2014

BILDERBERG 2014 DA SEGUIRE SU INFOWARS, ALEX JONES ESPERTO DEL CLUB DEI PADRONI DEL MONDO

martedì 5 novembre 2013

ORRORE,ORRORE,ORRORE: A NESSUNO INTERESSA LA SORTE DEI NOSTRI BAMBINI?PER QUESTI BUROCRATI ESISTE SOLO IL SESSO?GENITORI, ALZIAMO LA TESTA, LA ROVINA FINANZIARIA CE L'HANNO GIA' PROPINATA, IMPEDIAMO LORO DI DISTRUGGERE I NOSTRI PICCOLI E LE NOSTRE FAMIGLIE!!!


di Gianni Lannes 5.11.13

 Henry Kissinger e David Rockefeller

Una civiltà umana può dirsi tale solo se tutela realmente i bambini. Dopo la legalizzazione della pedofilia in Europa ramificata nei parlamenti (alla voce Bruxelles), nei governi, nelle forze armate, nei servizi segreti, nelle magistrature e nelle multinazionali, ecco ora cosa accade. 






L’OMS detta legge: i piccoli corpi sono merce sessuale dalla più tenera età. Detto e fatto: corsi di masturbazione per bambini fino ai 4 anni, al bando la religione cattolica, ovvero le radici cristiane: è l’Oms a ordinarlo. Infatti è in fase di diffusione un vademecum in cui si tracciano le linee guida per la cosiddetta educazione sessuale ai giovani. Secondo il documento, sin dalla culla ora bisognerà insegnare ai bambini a vivere con serenità la propria sessualità, anche attraverso la masturbazione. 

lunedì 5 agosto 2013

MARCO DELLA LUNA:"OGNI PROMESSA DI CAMBIARE IL PAESE E' PURA MILLANTERIA"

di Marco Della Luna



Minacce di guerra civile. Il Paese “spaccato”. Ma, al di là del rumore e del colore, che influenza ha avuto B. sul percorso reale del Paese? Nessuna: la sua azione non ha spostato di un grado l’Italia dalla sua rotta di deindustrializzazione, indebitamento, impoverimento, declassamento, assoggettamento a potenze e capitali stranieri. E l’azione dei suoi rivali? Idem!

B. prometteva rivoluzione liberale, Stato di diritto, riforma della giustizia, efficientamento del paese, e ha mancato in tutto.

Del resto, un paese pervaso storicamente da mentalità non liberali (marxismo, fascismo, cattolicesimo), come poteva divenire liberale? Vediamo che, invece, la partecipazione politica tende a scadere in forme di irrazionalità più rozze, cioè dall’ideologismo al tribalismo incentrato su capi carismatici e affiliazioni identitarie. Un paese storicamente assuefatto a che la legge sia usata dal potere, anche giudiziario, secondo la convenienza di chi ha il potere, ed elusa quando possibile da chi non lo ha, come potrebbe divenire legalitario in virtù di qualche riforma? 

mercoledì 26 giugno 2013

ASSOLUTAMENTE DA LEGGERE L'ULTIMO LIBRO DI MARCO DELLA LUNA: "I SIGNORI DELLA CATASTROFE" La causa primaria della crisi sono gli erronei principi contabili applicati a moneta e credito


Introduzione - I Signori della Catastrofe - Libro...di Marco Della Luna



Posi in silenzio l’intero mondo, coloro che sono nei cieli, così come quelli che sono sulla terra; e tutto il mondo divenne vuoto e vacuo, come se non vi fosse nel mondo alcuna creatura, siccome è detto: “Ma non vi era ivi alcuna voce né risposta, né alcuno che guardasse”.

MIDRASH RABBOT su Torah, Semot Rabbah, XXIX, 9

Un mondo modello Cayman

Il motivo della finanziarizzazione dell’economia è molto semplice: estrarre ricchezza dalla società in cambio di simboli (e manipolando il mercato dei simboli) è molto più facile e rapido che guadagnarla in cambio di beni, lavoro e servizi reali.

Per farlo, però, bisogna imporre alla società la dipendenza da quei simboli, e costruirsi il monopolio legale della loro produzione, quindi finanziarizzare anche la politica e l’ordinamento normativo. Una lunga serie di riforme...

La recente scoperta di 32.000 miliardi di dollari imboscati in paradisi fiscali, in primis le Isole Cayman, con l’aiuto di primarie e autorevoli banche, tra cui la Deutsche Bank – scandalo noto come Offshore Leaks – è solo la punta dell’iceberg in un mondo con circa 1,4 milioni di miliardi di debito e circa altrettanti di titoli spazzatura, però aiuta a capire concretamente come gira, per l’Europa soprattutto, il sistema economico-finanziario globale in vigore nel mondo e in che modo esso genera la depressione economica in cui versiamo.

Non è difficile!

Vorrei qui solo aggiungere un ricordo: di quando andavo, nel 2006 e 2007, in televisione, a Canale Italia, assieme all’ing. Argo Fedrigo, che esibiva uno statement di una banca delle Isole Cayman, da cui risultavano conti correnti della Banca d’Italia e di altre primarie banche. Fedrigo invitava la magistratura ad indagare, mettendosi a disposizione. Nessuno lo chiamò, a quanto mi consta.

Bene, vediamo a grandi linee il modello Cayman per la nostra società. Credo che lo possiamo riscontrare in molti fatti della vita pratica.

Abbiamo una élite globale (banche e multinazionali) che toglie larghe quote di reddito e di patrimonio dall’economia reale, dal sistema bancario (vedi MPS) e dai ceti produttivi medi e medio-bassi (quelli che non scappano al fisco):

mercoledì 5 giugno 2013

INFINE SPEGNETE LA TV , GUARDATEVI TUTTO IL VIDEO CON L'INTERVENTO DI FERDINANDO IMPOSIMATO

IN TUTTO IL CONTESTO NON SOTTOVALUTIAMO UNA VOCE DALL'AMERICA.....SENZA FARCI TROPPO CONDIZIONARE!


di Dave Hodges 18 aprile 2013

George Soros sa che qualcosa di spaventoso è in arrivo. I Rockefeller sanno che qualcosa di grande e orrendo sta per accadere. Quel qualcosa di grande è il collasso di tutto il denaro stampato dal nulla che è in giro per il mondo.


Nei loro incontri segreti del Bilderberg, i globalisti hanno pianificato la data esatta della nostra fine economica. Potete persino scommettere che “qualsiasi giorno nero” coinciderà con una data ironica che farà ridere sommessamente i globalismi, all’inizio pianificato di un prossimo evento ” false flag” (un falso evento).

Vi ricordate quando i lacchè globalisti fecero schiantare gli aerei contro il World Trade Center l’11 settembre? I globalisti pianificarono un evento 911… il 9/11 (la data scritta in modo americano, in cui prima c’è il mese e poi il giorno, ndt) . Capito?? 3000 morti non sono niente per i globalisti.

Nessuno, se non questi psicopatici criminali, riderà quando lanceranno il loro piano per il collasso finanziario. Purtroppo né io nè voi abbiamo un posto a tavola , quindi non abbiamo informazioni da un insider, per valutare quando il collasso finanziario è in arrivo. Tuttavia ci sono delle cose su cui possiamo fare attenzione.

La tempistica è tutto

lunedì 3 giugno 2013

DOV'ERANO I PARTITI, I SINDACATI, I GIORNALISTI, GLI INTELLETTUALI, I GIURISTI? E I POPOLI EUROPEI SILENTI E DORMIENTI SONO STATI DEFRAUDATI DEI LORO DIRITTI!!!



di Marco Della Luna

I popoli dell’Occidente stanno accettando pacificamente e senza pubblico dibattito la soppressione graduale dei principi ritenuti fondamentali per il diritto e la legittimità, come fino a pochi anni fa erano intesi.

Se, negli anni ’80, avessimo proposto di trasferire le leve macroeconomiche monetarie a una banca internazionale totalmente autonoma e irresponsabile, saremmo stati presi per matti; e se avessimo proposto una forza militare internazionale per reprimere le proteste sociali dovute a una grave depressione economica, saremmo stati isolati e accusati di nazismo.

La finanziarizzazione dell’economia ha sottoposto alla guida di interessi speculativi di cerchie ristrette la produzione di beni e servizi per la collettività, la distribuzione delle risorse, i livelli e le condizioni occupazionali, la facoltà di concentrare i redditi, regolare moneta e credito, demolire lo stato sociale e redistributivo, far competere i lavoratori dei paesi avanzati con quelli pagati un ventesimo e senza diritti sindacali.

La finanziarizzazione della politica ha trasferito le leve dell’economia politica e del fisco nelle mani delle medesime cerchie, relegando parlamenti, partiti e governi a ruoli esecutivi di piani superiori, di teatrino politico e di capri espiatori per le conseguenze di decisioni prese a porte chiuse da soggetti insindacabili.

giovedì 23 maggio 2013

ECHELON, DALLO SPAZIO QUALCUNO CI SPIA , CUI PRODEST? - A CHI GIOVA???


di Gianni Lannes
Echelon Italia (RIS): Cerveteri -
foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)
Bentornati nell’italietta degli omissis. A proposito di violazione della privacy, l’argomento è rovente ma non se ne parla mai a nessun livello, eppure tocca tutti o quasi. Ne avevo scritto l’ultima volta, prima di dare alle stampe il libro IL GRANDE FRATELLO STRATEGIE DEL DOMINIO (Draco Edizioni) - su questo diario internautico (15 febbraio 2012). L’approfondimento era intitolato ECHELON ITALIA: ORECCHIO DEI SERVIZI SEGRETI. 


foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


Nel 2003 ho sollecitato due parlamentari della Commissione Difesa - fornendo loro prove - in merito alle attività anomale di una branca particolare dei servizi segreti: il Reparto Informazioni e Sicurezza. La risposta ufficiale fu che non esiste questo sistema di Intelligence: firmata all’epoca dall’ammiraglio Paolo La Rosa. Ora, esercitando il doveroso diritto di cronaca, ho deciso di pubblicare qualche scatto, così tutti sapranno dove è ubicata e che consistenza ha questa struttura.


Echelon Italia: ingresso mascherato della base principale
di Cerveteri - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)




Questo era l’attacco di un anno fa: Il braccio super segreto dello spionaggio italiano: la struttura più potente mai realizzata in Italia su pressione del governo USA. E’ spuntato dal nulla nel 1987, a Cerveteri (poche decine di chilometri a nord di Roma sulla litoranea ), su iniziativa dell’ammiraglio Fulvio Martini (già capo del Sismi) e consulenza particolareggiata della National Security Agency.


mercoledì 22 maggio 2013

GERARD BATTEN RICHIAMA L'ATTENZIONE SUL BILDERBERG 2013




La domanda su che cosa esattamente viene discusso al Bilderberg dovrebbe essere una preoccupazione per tutti.

Membro del Parlamento Europeo, Gerard Batten ha lanciato l'allarme sul Bilderberg, affermando che ha scritto a tutti i maggiori media tradizionali nel Regno Unito:"Ho scritto a tutti i principali organi di stampa e alla TV nel Regno Unito, chiedendo loro se intendono riferire su questo incontro, e se no, perché no. " nonché la presentazione di una richiesta di informazioni per l'Hertfordshire commissario di polizia, chiedendo chi paga  le spese per la polizia a causa di tutto questo. La mia richiesta rivolta al Hertfordshire  è ancora in corso con il numero di registro 2013/000159, anche se il 16 aprile mi è stato detto che la mia richiesta di informazioni è  "in fase di ricezione alla nostra attenzione".

"La prossima riunione del gruppo Bilderberg si terrà in Inghilterra. Il percorso è pensato per essere il Grove Hotel di Watford dal 6 al 9 giugno."  Ha dichiarato Batten, continuando a sottolineare che non vi è in atto un codice di silenzio per quanto riguarda il convegno annuale. 
Batten:"Questi incontri annuali sono il vertice delle persone più ricche, potenti e influenti del mondo della politica, della finanza e degli affari. Il mistero più grande che li circonda è questo: i principali giornali e le emittenti hanno scelto di non riferire su di loro dal 1954. Tuttavia in internet la loro esistenza non può più essere mantenuta segreta. Ho scritto a tutti i principali organi di stampa e la TV nel Regno Unito, chiedendo loro se intendono riferire su questo incontro, e se no, perché no. "
Come rappresentante del UKIP al Parlamento europeo Batten ha sottolineato l'aspetto più preoccupante dei Bilderberg: i media mainstream  fino ad oggi hanno mantenuto uniformemente il silenzio.
La domanda che cosa esattamente è discusso al Bilderberg dovrebbe infatti essere una preoccupazione sia per la sinistra e la destra

Sito web di Jurriaan Maessen è Explosivereports.com .

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lunedì 29 aprile 2013

IDA MAGLI: "L'INCARICO A EMMA BONINO...ORRIDO SIGILLO DI QUESTO GOVERNO" - CONDIVIDO TOTALMENTE!!!!









Come sappiamo già da molto tempo, il concetto di “rappresentanza” non esiste più; si è esaurito, insieme alla sacralità del Potere, con gli avvenimenti politici di questi ultimi giorni dell’aprile 2013. Adesso, però, con la formazione del governo Letta, lo possiamo confermare con assoluta certezza; ma soprattutto - è questa la cosa più importante – abbiamo finalmente la grande gioia di poterlo gridare a gran voce: “non ci rappresentano!” Sono i nuovi governanti del popolo italiano, i suoi despoti, i suoi sfruttatori, i suoi traditori, i suoi nemici, i delegati di quel Potere che si nasconde dietro il Bilderberg, la Trilaterale, l’Aspen Institut, e che indichiamo col nome di “Laboratorio per la distruzione” visto che ne sappiamo una sola cosa: che la sua meta è appunto la nostra distruzione, l’annientamento della civiltà europea e degli Stati europei. Non ci rappresentano, però! Dobbiamo essere felici quindi, di poterli guardare in faccia, uno per uno, con la certezza di non condividerne nulla. Stanno dall’altra parte, sono altro da noi, non sono “italiani”, ma nemici degli Italiani, i peggiori dei nemici, quelli che spargono il sale sul terreno prima ancora di aver vinto.

L’itinerario che ha portato alla fine della rappresentanza è cominciato con il rinnovo del mandato presidenziale a Giorgio Napolitano, e non poteva in fondo non essere così dato che era stato lui a “saltare” le regole della democrazia quando aveva consegnato l’Italia al potere del Laboratorio mondialista chiamando al governo Mario Monti. Nel momento in cui ha accettato il secondo mandato, Napolitano ha inferto l’ultimo colpo alla sacralità del “settennato” e di conseguenza alla “rappresentanza”, che è appunto sostanziata dalla fenomenologia del Sacro. Il “sette” è un numero sacro, un numero magico e potente, sotto la cui protezione si sono rifugiati fin dalla più remota antichità quasi tutti i popoli che fanno parte della nostra storia, dagli Egizi agli Ebrei, ai Greci, ai Romani… i sette anni assegnati dalla Costituzione alla Presidenza della Repubblica non sono quindi un caso o una decisione razionale, ma sottintendono la potenza trascendente di questa carica, più forte di quella dei parlamentari, e ne indicano la perfetta completezza nel cerchio chiuso in se stesso del numero sette. Come è stato notato da molti politici di fronte alla richiesta di rinnovare il mandato a Napolitano, non era mai stato detto che non si poteva “ripetere”; ma non era mai stato detto proprio perché era ovvio, era sottinteso… La replica del settennato di Napolitano ci ha liberato del tutto perciò della sacralità della rappresentanza e, insieme a questa sacralità, ci ha liberato di un “rappresentante” tanto ligio ai comandi dell’Europa da guidarci ostinatamente fino all’angolo senza via d’uscita dal quale doveva scaturire la giusta conclusione: il governo Letta.

Enrico Letta ha pubblicato nel 2010, insieme all’amico Lucio Caracciolo, un libro intitolato significativamente “L’Europa è finita?” (Add editore, Torino). La domanda si poneva in modo così esplicito due anni fa perché il fallimento della costruzione europea e della sua moneta appariva evidente a tutti. È sufficiente leggere qualche pagina di questo libro per sapere fino a che punto dobbiamo aver paura di Enrico Letta e delle persone che ha scelto per portare rapidamente a termine la missione devastatrice che gli è stata affidata. 
“L’euro è stato un successo, forse la più grande realizzazione dell’Europa” - afferma Letta- guardando con soddisfazione alle rovine che ha provocato. E continua: “Arrivo a dire che la moneta comune ha in un certo senso sostituito l’esercito: invece dell’esercito europeo, oggi abbiamo l’euro, simbolo della capacità di rappresentanza e di identificazione; un totem, appunto, attorno al quale gli europei possano sentirsi tali.” (p. 39) Come sogna bene, Enrico Letta, non è vero? Non vede nulla, non sente nulla. I popoli maledicono l’euro, tutti vorrebbero abbandonarlo, perfino i Tedeschi; la gente soffre orrendamente, gli imprenditori si uccidono, milioni di disoccupati non sanno come fare a sopravvivere, ma a Letta tutto questo non interessa perché, come per tutti i dittatori e i generali, i popoli di per sé non esistono, sono solo strumento. Letta è stato scelto, come ognuno di quelli che lavorano alla distruzione dell’Europa, proprio perché la scarsa intelligenza critica comporta l’insensibilità affettiva e la plasmabilità all’obbedienza fascinatrice del Potere assoluto. Si somigliano tutti, infatti: Trichet, Duisenberg, Barroso, Draghi, Rehn, Rompuy, Amato, Prodi, D’Alema, Monti… E adesso, con il programmato spogliarello del Partito Democratico, teso al rinnovamento delle generazioni, Enrico Letta.

L’incarico a Emma Bonino di andare in giro per il mondo in nome dell’Italia è infine il chiaro, orrido sigillo di questo governo; ne garantisce agli occhi di tutti l’assoluta volontà e capacità di distruggere non solo il popolo ma perfino l’idea dell’Italia; la dolcezza, la bellezza che ha accompagnato nei secoli il nome, l’immagine dell’Italia. Nessuno al mondo, probabilmente, avrebbe potuto dare questa certezza quanto la donna che ha propagandato l’aborto estraendo di persona, come testimoniano le riprese fotografiche, i feti con una pompa di bicicletta.

Ida Magli

Roma, 28 aprile 2012


EMMA!?!?

ECCO I GRUMI DI CELLULE CHE HAI ESTRATTO!!!!!



"RADIO MARIA" HA SDOGANATO IL GOVERNO LETTA! SE LA CIVILTA' STA IN QUESTO GOVERNO LO VEDREMO FRA NON MOLTO!!! CARO PADRE LIVIO MEGLIO BUTTARE L'OCCHIO SU QUEL CHE DICE RICCARDO CASCIOLI!



MAURIZIO BLONDET

Quando il potere globale che uccide, umilia e avvelena la dignità umana verrà incoronato come «cristiano», e salutato come il Messia Atteso, con la tiara, allora si avrà l’Anticristo realizzato. Letta, uomo Bilderberg, non è altro che un piccolo esecutore, secondo e secondario, del gran regno della menzogna e della devastazione in atto, che Radio Maria saluta come LA Civiltà. Che il «mondo cattolico» sia parte o complice di questo inganno, di queste sirene che addormentano le cittadinanze mentre vengono spogliate, è un tragico errore che sappiamo dove condurrà.



«Gentile Direttore,

su Radio Maria, Riccardo Cascioli, parlando dell'incarico dato da Napolitano ad Enrico Letta, ha platealmente sdoganato davanti alle orecchie dei radioascoltatori, Il Bilderberg, la Trilateral e gli altri organismi mondialisti di potere e tutti i lori componenti, dicendo che quanto si trova a livello di informazione, specialmente su internet, è teoria complottista, mentre tali innocenti organismi aiutano la prevenzione delle crisi finanziarie e hanno tanti altri bei lati positivi. 


Sono rimasto di sasso! La prego faccia qualcosa! 


venerdì 26 aprile 2013

GLI ITALIANI HANNO LA MEMORIA CORTA MA QUEL "PIZZINO" IN PARLAMENTO FORSE SE LO RICORDANO MOLTI!!! LEGGERE E STAMPARE I COLLEGAMENTI AI LINK CITATI, DOMANI POTREBBERO NON ESSERCI PIU'

tratto da Come Don Chisciotte di Andrea Aliprandi - 26/04/2013

Io ce la metterò tutta perché gli italiani non ce la fanno più dei giochetti della politica.
Enrico Letta 

Al di là del volto pulito, dei 47 anni ben portati e dei modi più o meno galanti di Enrico Letta, è bene conoscere alcune cose sul suo passato recente e remoto, per capire che cosa ci riserva il futuro.

Posizioni politiche ed economiche:

- Appoggio incondizionato a Napolitano-Monti, suoi compagni nella loggia segreta (“mega-P2 globale”) Gruppo Bilderberg e nella loggia semi-segreta e super-esclusiva creata da Rockefeller: la Commissione Trilaterale;

- Euro sì. Morire per Maastricht, titolo e sottotitolo del suo libro edito da Laterza (http://www.ibs.it/code/9788842052487/letta-enrico/euro-si-morire.html); Letta dunque è un eurocrate di lunga data, peraltro poco lungimirante, non avendo avvertito i pericoli dell’area euro; curiosamente, il “giovane” eurocrate Letta ha “trascorso parte dell'infanzia a Strasburgo http://it.wikipedia.org/wiki/Strasburgo dove frequenta la scuola dell'obbligo http://it.wikipedia.org/wiki/Scuola_dell%27obbligo (dalla sua pagina di Wikipedia);

- Pro austerity di Monti. Letta dice, il 9 ottobre 2012: “Noi abbiamo voluto per primi Monti, caricandoci anche responsabilità non nostre. Noi rivendichiamo la giustezza di quella scelta. La condivisione profonda di quanto è stato compiuto e la necessità di una continuità programmatica nel prossimo governo è sancita, peraltro, dalle conclusioni della Carta d’intenti, ribadite e votate dall’Assemblea di sabato all’unanimità” 

- Chi critica l’austerity di Monti è cattivo. Per Letta, Fassina con le sue critiche a Monti, compagno di merende di Letta nel Bilderberg e nella Trilaterale, “ha passato il segno”
( http://www.liberoquotidiano.it/news/1094581/Nel-Pd-volano-stracci--Fassina-Monti-%C3%A8-da-rottamare--Letta-%C3%A8-in-contrasto-col-partito.html ); poco importa se oggi Letta si dichiara contrario all’austerity: ha già ampiamente dimostrato di essere ondivago e poco lungimirante.

- La nomina di Mario Monti è stata “un miracolo” (v. sotto, sezione “Amicizie e parentele”, voce Monti);

- Goldman Sachs è coraggiosa. “Goldman Sachs” “sembra avere più coraggio e lucidità di analisi” rispetto a “tanti rappresentanti dei poteri economici italiani che paiono timorosi nei confronti di una prospettiva di centrosinistra”
(http://www.asca.it/news-pd__E_Letta__da_Goldman_Sachs_conferma_di_vocazione_europeista-1199195-POL.html ); NB: Mario Monti e lo zio Gianni Letta sono consiglieri per conto della Goldman Sachs. Goldman Sachs, la più grande banca d’affari statunitense (e del mondo), già nel 2007 è stata al centro di una inchiesta della Procura di Pescara per una frode al fisco per almeno 202 milioni di euro ( http://espresso.repubblica.it/dettaglio/banche-daffari-e-di-truffe/1629089; http://www.adusbef.it/consultazione.asp?Id=5770& , http://www.adusbef.it/consultazione.asp?Id=5770& )
Goldman Sachs è ritenuta corresponsabile della crisi greca ed è stata additata come responsabile del crollo della lira agli inizi degli anni ’90, “dapprima annunciandone la sopravvalutazione ed indicando nel livello di 1000 lire al marco il tasso di cambio che essa riteneva realistico, poi buttandosi a vendere lire per contribuire a ottenere quel risultato.” 

- Privatizzazioni selvagge. Privatizzare tutto. Pro bono della Goldman Sachs. Letta annuncia: “È arrivato il momento di cominciare a parlare di privatizzazioni. Penso a Poste, Ferrovie, Eni, Enel, Finmeccanica e alle 20 mila aziende partecipate degli enti locali”
(http://vocialvento.com/2011/07/12/i-repubblichini/ ); anche in questo senso le privatizzazioni di Letta saranno in continuità con i metodi del suo maestro Andreatta e del suo idolo Monti (consigliere per la Goldman), a favore di Goldman Sachs, in combutta con lo zio Gianni e quindi in pieno conflitto di interessi (http://affaritaliani.libero.it/economia/privatizzazioni-il-tesoro-sceglie-goldman-sachs-e-soc-generale-valutazione-quote.html ); in caso di uscita dell’Italia dall’euro, con la conseguente svalutazione, e tramite il suo funzionario Letta, Goldman Sachs potrà acquisire i gioielli nazionali a prezzo molto ribassato. Il sogno di privatizzare l’Enel e altri gioielli nazionali, in parte realizzato, era già di Andreatta

- Affidare a Goldman Sachs la valutazione delle partecipazioni statali ad aziende per vedersi ridurre poi drasticamente i bond italiani che aveva in portafoglio. Questo infatti è accaduto con il governo Monti: lui ha affidato a GS le valutazioni su “Fintecna, Sace e Simest in vista della cessione alla Cdp” e GS ha ridotto del 92% i bond italiani che aveva in portafoglio,” portandoli da 2 miliardi di euro a una misera quota di 155,2 milioni di euro. In pratica, le collusioni di Monti con Goldman Sachs sono controproducenti da ogni punto di vista e anche in prospettiva futura, perché invia un fortissimo segnale di sfiducia agli investitori. 
Lo stesso, si deve presumere, avverrà con il prossimo governo Napolitano-Letta (http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-08-09/doccia-fredda-goldman-sachs-160710.shtml?uuid=Abtzo0LG ). 
Del resto appare chiaro a cosa potrebbero essere mirate quelle riduzioni di portafoglio: a una svalutazione di tutto il patrimonio industriale nazionale, che poi verrà acquistato dalla a prezzi di favore dalla stessa Goldman Sachs.

- Smembrare l’ENI. “Terna e Snam Rete Gas scorporata da Eni”: smembrare l’ENI e quindi privatizzarla togliendoci il controllo sulle autentiche fonti di approvvigionamento del gas, utili alla NATO nell’ambito di una strategia di indebolimento della Gazprom e quindi della Federazione Russa, che collaborano strettamente con ENI (http://vocialvento.com/2011/07/12/i-repubblichini/ ); anche questa operazione sarà probabilmente un bel regalo a Goldman Sachs; lo smembramento e la privatizzazione dell’ENI seguirà il precedente dello smembramento e privatizzazione dell’IRI operata tramite l’intervento di Andreatta, il mentore di Letta. Tramite l’accordo con l’eurocrate Van Miert siglato nel 1993, Andreatta diede il via allo smantellamento dell'IRI, che dai tempi di Mattei era un complesso di aziende statali (regno per lo più di monopoli naturali) fra i più grandi al mondo, che ci era invidiato all'estero “perché era in grado di fare tutto, e moltiplicava ogni lira investita per sei-sette volte” (http://www.movisol.org/draghi4.htm ).

- Una delle poche iniziative promosse Letta diverse dal duetto austerity/privatizzazioni – ma patrocinata dai soliti Monti e da Goldman Sachs, evidentemente per i profitti che potrà trarne avendoli in gestione – è quella degli “euro project bond quale possibile pilastro della strategia di rilancio della crescita", sostiene Letta. Però questa soluzione è controversa e di difficile applicazione. Contro gli Eurobond si è espresso anche Mario Draghi, secondo il quale non risolverebbero i problemi strutturali di fondo dei singoli paesi, oltre a introdurre problemi di natura giuridica dovuti alla necessità di modificare i trattati ( http://www.libertiamo.it/2010/12/17/eurobond-il-dado-e-tratto/ ).

Principali appartenenze e affiliazioni:

- Loggia segreta (“mega-P2 globale”) Gruppo Bilderberg, cui ha partecipato nel 2012; fra i pochissimi personaggi italiani che vi appartengono:Mario Monti, membro del suo consiglio direttivo;

- Loggia semi-segreta e super-esclusiva Commissione Trilaterale, creata da Rockefeller; fra i pochissimi politici italiani che vi appartengono, oltre a Vittorio Grilli, i due compagni di Letta, Giorgio Napolitano e Mario Monti;

- Loggia esclusiva “a porte chiuse” Aspen Institute, come recita il loro sito, «Il “metodo Aspen” privilegia il confronto ed il dibattito “a porte chiuse”.» Membri del suo comitato esecutivo italiano, guarda caso, sono, oltre a Enrico e Gianni Letta, Monti, Amato e vari altri; Napolitano non ha mancato di partecipare alle loro iniziative;

- Goldman Sachs, la più grande banca d’affari del mondo (http://www.controlacrisi.org/notizia/Politica/2012/9/22/26536-la-goldman-sachs-vota-per-il-pd/; vedi anche sotto, voce zio Gianni Letta);

- Dal 1990 collabora con “l’Arel, Agenzia per le Ricerche e le Legislazioni fondata da Nino Andreatta, il più ultraliberista tra i ministri e gli economisti democristiani,” (... http://www.contropiano.org/news-politica/item/16124). Dal 1993 è segretario generale dell’Arel. Andreatta nel 1993 dichiarava quella delle privatizzazioni un’“emergenza nazionale”
(http://archiviostorico.corriere.it/1993/marzo/03/Andreatta_privatizzare_emergenza_nazionale_co_0_9303039062.shtml ); conosciamo bene le dichiarazioni di Letta a favore delle privatizzazioni: è probabile dunque che anche con Letta le privatizzazioni diverranno emergenza nazionale, a vantaggio (solo provvisorio) del bilancio e di Goldman Sachs.

- Fondatore del think tank bipartisan Vedrò, che vede fra i numerosi partecipanti l’amico di Monti Corrado Passera, Gianluca Comin, dell’Enel, ed Enrica Minozzi, dell’Eni, due aziende che Letta vuole smembrare e privatizzare 

- PD. “Il Pd si candida ad essere il country party, il partito dell’Italia” 

Amicizie privilegiate e parentele:

- Napolitano, membro, come Letta, della Trilateral Commission e dell’Aspen Institute, e amico degli amici. In fondo è lui che ha appena nominato Presidente del Consiglio il suo compagno di logge Letta. - Mario Monti, il Barone. Monti ha dunque come suo successore il suo compagno di logge ed estimatore Letta. Degno di nota è il cosiddetto “pizzino” di Letta a Monti – suo compagno di associazioni segrete ed esclusive quali il Bilderberg e la Trilateral Commission, e con interessi comuni in Goldman Sachs – un biglietto scambiato in Parlamento, la cui foto, assolutamente autentica, è stata pubblicata dal “Corriere della Sera” il 18 novembre 2011: «Mario, [si notino la confidenzialità e l’informalità, N.d.R.] quando vuoi dimmi forme e modi con cui posso esserti utile dall’esterno. Sia ufficialmente (Bersani mi chiede per es. di interagire sulla questione dei vice) sia riservatamente. Per ora mi sembra tutto un miracolo! E allora i miracoli esistono!»
(http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2011/11/18/pop_monti-foglio.shtml ); In altre parole: Mario Monti ha ricevuto l’incarico il 16 novembre 2011; subito dopo l’incarico Letta, che lo chiama “Mario” (in amicizia) gli dà il suo appoggio, “sia ufficialmente”, sia “riservatamente” (parola sottolineata da Letta; leggasi: in segreto); poi grida al miracolo per l’incarico al suo amichetto Monti della Trilaterale/Bilderberg/Aspen. Curiosità: nella parte finale della lettera, Letta scrive di aver “tenuto” – contatti? – con Stefano Grassi]. Il riferimento non è facilmente decifrabile ma potrebbe essere a Stefano Grassi, consigliere di Mario Monti, che ha frequentato la stessa università di Letta, conseguendo anch’egli un dottorato di ricerca in diritto presso la Scuola Superiore S. Anna di Pisa e che condivide con Letta attività nell’ambito di istituzioni della Comunità Europea. Mesi fa era scoppiato un mini-scandalo perché Monti avrebbe chiesto il distaccamento di Grassi, in qualità di consigliere per le politiche comunitarie e per le riforme economiche pagato dalla Comunità Europea (con i nostri soldi), per farlo lavorare al suo fianco nella Lista Monti.

- Beniamino Andreatta (1928-2007), il Guru delle Svendite. Economista democristiano ultraliberista, che già favorì la carriera universitaria del suo portaborse Prodi, è stato un vero mentore per Letta. Fra i suoi principali insegnamenti, la ricetta dello spezzatino. Lo spezzatino di colossi industriali nazionali, come l’IRI, che ora Letta vuole applicare a Finmeccanica, ENI eccetera. Andreatta “nel 1992 annunciò che per rientrare dal debito pubblico occorreva “ridurre il reddito delle famiglie italiane di almeno 5milioni di lire”. Andreatta, secondo alcune fonti, sarebbe stato presente sul panfilo Britannia il 2 giugno 1992 nella presunta trattativa segreta fra oligarchi angloamericani (dicesi anche: l’ubiquitaria Goldman Sachs) e membri della classe dirigente italiana per la privatizzazione e la svendita del patrimonio industriale italiano ( http://www.movisol.org/draghi4.htm ). Esistono fonti che suggeriscono che Andreatta avesse come obiettivo la svendita integrale di tutte le quote statali di tutti i patrimoni pubblici. Andreatta, in qualità di neo-ministro degli esteri, accolse subito entusiasticamente la proposta britannica di mandare gli eserciti in Bosnia ( http://www.movisol.org/draghi4.htm ).

- Gianni Letta, lo Zio. Che il caso Letta sia un possibile caso di nepotismo (secondo varie possibili forme di favoritismo) è sotto gli occhi di tutti, ma in queste circostanze è il minore dei mali. Più problematiche sono le affiliazioni dello zio. Dal 18 giugno http://it.wikipedia.org/wiki/18_giugno 2007http://it.wikipedia.org/wiki/2007 Gianni Letta è “membro dell'advisory board di Goldman Sachs International
http://it.wikipedia.org/wiki/Goldman_Sachs con compiti di consulenza strategica per le opportunità di sviluppo degli affari, con focus particolare sull'Italia” ( http://it.wikipedia.org/wiki/Gianni_Letta ). Si noti che un ruolo analogo è stato (è?) rivestito anche da Monti, il compagno di merende di Enrico Letta – che con lui frequenta il Bilderberg e la Trilaterale. 

- Pierluigi Bersani, l’amico che non vende più. Bersani, compagno di partito, e coautore di libri con Enrico Letta, nel 1992-1993, ha avuto un ruolo nelle vendite delle industrie di Stato e si è attirato critiche per certi versi simili a quelle che colpivano Andreatta, in merito all’abulia circa le svendite di gioielli industriali italiani. Nerio Nesi, su “Liberazione”, accusò l’allora ministro Bersani accomunandolo ai "bravi funzionari del Tesoro", di cultura monetarista, capaci solo di "vendere e svendere": "È possibile che il responsabile dell'Industria non abbia alcunché da dire sul futuro del secondo gruppo manifatturiero italiano? Faccia sentire la sua voce" 
(http://archiviostorico.corriere.it/1997/aprile/28/Caso_Fabiani_Andreatta_contro_Iri_co_0_9704287286.shtml ). Tuttavia, Bersani il 14 febbraio 2013, pur essendosi dichiarato possibilista su una futura vendita di Finmeccanica, ha anche negato recisamente questa possibilità nel breve periodo, definendola “pazzesca” e quindi assumendo una posizione diametralmente opposta a quella di Letta. Evidentemente questo è uno dei motivi che l’hanno reso persona non grata ai poteri superforti, e quindi a Napolitano che non gli ha concesso incarichi

- In sintesi, come lo ha definito L. Pistelli, Enrico Letta è “l’Amato del 2000” perché “è dentro tutti i giochi”

Conclusioni

Il problema non è tanto che Letta sarebbe il responsabile di un governo di larghe intese. Per quanto molti lo ritengano scandaloso, un governo di larghe intese sarebbe pur sempre una situazione migliore di quella reale, perché un inciucio alla luce del sole sarà pur sempre inciucio, ma è meglio di un inciucio segreto; in altri tempi lo si sarebbe chiamato compromesso storico – non che si possano fare paragoni con quello degli anni Settanta, che peraltro vedeva protagonista una classe dirigente di caratura infinitamente superiore a questa. Questa classe che, probabilmente non sapendo quello che ha fatto, con la rielezione di Napolitano ha compiuto il peccato originale dei prossimi sette anni.
Davvero sono stati così ingenui da credere che votando Napolitano avrebbero avuto in cambio qualcosa? Proprio quel Napolitano che “lavorava da tempo” alla sua rielezione, come afferma il deputato del PD Sandro Gozi
Ben difficilmente i membri del PD e del PDL otterranno qualcosa, né per sé né per il Paese. Infatti:

- un vero governo di larghe intese probabilmente non ci sarà, eccettuate le intese su questioni secondarie e sul salvataggio di qualche gruppetto di politici da guai giudiziari. Saranno grandi intese di facciata. Le vere intese, quelle sulle questioni fondamentali, saranno prerogativa dei soli compagni di merende di Letta Junior: Letta Senior, Monti, Napolitano, la direzione della Goldman Sachs e della Trilateral Commission e gli altri poteri superforti dietro a questo gruppo.

- Letta è il rappresentante di un Governo Monti 2, per l’austerity, per le privatizzazioni, per lo smembramento e la svendita dei gioielli nazionali, come nel ’92-’94.

- Letta, fino a prova contraria, è Monti Junior, e potrà presto trasformarsi in Andreatta Junior. Questo è espresso per l’ennesima volta a chiare lettere dallo stesso Letta:
“È chiaro – a chi è dotato di buon senso e responsabilità – che qualunque primo ministro si candidi a succedere a Monti dovrà farlo in continuità con Monti stesso.” (9 ottobre 2012, sito di Enrico Letta). Tutto ciò rende assolutamente non credibili i tranquillizzanti proclami dell’ultima ora di Letta contro l’austerità, diffusi anche dal “Financial Times”.

Dunque, Letta, fino a prova contraria, deve essere considerato un nemico del patrimonio pubblico italiano. In altri termini, un nemico della Repubblica.

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mercoledì 24 aprile 2013

PARE PROPRIO CHE NON GLI MANCHI NULLA, SE IL GIORNO SI VEDE DAL MATTINO CHISSA' QUALE TRAMONTO CI TOCCA !!!



tratto da http://www.cobraf.com

Perche hanno messo Enrico Letta ?

Perchè il suo primo incarico importante è stato la Commissione per l'Euro nel 1994-1997 e ha persino scritto un libro intitolato: "Euro sì. Morire per Maastricht", Roma-Bari, Laterza, 1997 in cui scrive che vale la pena di morire per l'Euro e Maastricht come nel 1939 valeva la pena di "morire per la Polonia" e che ...non c'e' un Paese che abbia, come l'Italia, tanto da guadagnare nella costruzione di ... una moneta unica...." e..."abbiamo moltissimi imprenditori piccoli e medi che ... quando davanti ai loro occhi si spalanchera' il grandissimo mercato europeo, sara' come invitarli a una vendemmia in campagna. E' impossibile che non abbiano successo...il mercato della ...moneta unica sara' una buona scuola. Ci troveremo bene..."

Enrico Letta di tutti i politici italiani è il più affidabile, è il cane più fedele ai padroni esteri, Letta è stato dall'inizio un fanatico talebano dell'Euro e giustamente ora i suoi padroni lo ricompensano nominandolo premier, con la complicità di Berlusconi che vuole evitare le condanne, di Monti e Casini che sono comprati di peso e dei PD (ex-PDS ex-Ulivo ex-PCI) che hanno una tradizione di vendersi agli stranieri dai tempi dell'URSS 

Oltre a questo ha il resume giusto: Letta è ...membro del comitato europeo della Commissione Trilaterale, un gruppo di interesse di orientamento neoliberista fondato nel 1973 da David Rockefeller [3]. Nel 2012 ha partecipato alla riunione del Gruppo Bilderberg presso Chantilly, Virginia, USA....È anche membro del comitato esecutivo dell'Aspen Institute Italia, un'organizzazione americana finanziata anche dalla Rockefeller Brothers Fund, che si pone come obiettivo quello di incoraggiare le leadership illuminate, "le idee e i valori senza tempo...".

Questo è un tizio a cui andrebbe tolta la cittadinanza e andrebbe deportato dall'Italia, come si fa con i clandestini, perchè è una quinta colonna, una spia, un inflitrato.

ENRICO LETTA ERA AL BILDERBERG LO SCORSO ANNO ED OGGI ALLE 12,30 VA A COLLOQUIO DA NAPOLITANO!!! E POI SI DICE IL CASO!!!


lunedì 11 giugno 2012


UNA VOCE AMERICANA AL MEETING BILDERBERG SI E' LEVATA: "E' GIUNTO IL MOMENTO DI PREMERE IL BOTTONE DI ALLARME"



Imperativo n. 1 del gruppo para-segreto: preservare il sistema bancario. La Spagna sarà sacrificata: “deve immediatamente lasciare l’euro”. Germania: ha paura per la sua carenza di risorse. Un membro Usa: “è giunto il momento di lanciare l’allarme”. La Russia fa paura. Teorie cospirazioniste? No, realtà cospirazionista. AUDIO: intervista con Daniel Estulin


Durante i tre giorni del meeting di Bilderberg in Virginia, negli Stati Uniti, i banchieri europei, i funzionari del governo americano e i money manager internazionali hanno discusso sulla possibilità di chiudere le porte in faccia all’approccio improntato alla cautela della Germania e di allargare il credito ai paesi europei più indebitati.

ASCOLTA LA RICOSTRUZIONE AUDIO DI DANIEL ESTULIN, ESPERTO DEL BILDERBERG.

Sul piano geopolitico, secondo quanto riportato sul suo blog dallo spagnolo Daniel Estulin, esperto delle riunioni che si tengono ormai da decenni e autore del libro “Il Club Bilderberg”, particolari preoccupazioni desta la Russia e il fatto che Vladimir Putin insiste nel voler mantenere “intatto lo stato di sovranità”.
Un altro problema riguarda la belligeranza del paese in merito a:
1) le basi Usa che circondano la Russia
2) gli impianti di difesa missilistica americana che sono rivolti contro Mosca.
La Russia non è più la temuta superpotenza militare di un tempo, ma è in possesso di armi nucleari e strategiche non indifferenti che potrà utilizzare come deterrente insieme al suo status di potenza energetica. È arcinoto che la Russia è una terra ricca di petrolio e gas naturale, materie prime che contano per due terzi delle esportazioni della nazione.
A proposito di risorse, un membro tedesco ha fatto notare che quelle della Germania sono limitate, mentre un altro connazionale ha sottolineato che “sarebbe impossibile in questo clima economico e politico cercare di convincere i tedeschi a supportare la Spagna, un paese messo in ginocchio da corruzione e inefficienza”.
Il messaggio chiave dell’incontro: qualsiasi cosa accada, l’imperativo è preservare il sistema bancario. La vicepresidente spagnola ha dovuto fare un bagno di umiltà, quando ha provato a convincere i potenti colleghi tedeschi a cedere sulla questione degli Eurobond, facendo leva sulla “responsabilità” comune. La risposta è stata eloquente: “Vedi di andartene!”. Questa la replica della potente elite di Bilderberg alle pretese di Soraya.LEGGI TUTTO

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lunedì 18 giugno 2012


PARE DIFFICILE CREDERLO..... PENSAR MALE SARA' PECCATO MA, A VOLTE CI SI AZZECCA


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Le associazioni massoniche: il trait d’union tra le lobby dell’alta finanza che gestiscono le multinazionali – che hanno in mano l’economia globale – ed i governi del mondo. La rete del potere mondiale. Chi è Mario Monti e a quali poteri risponde. Il golpe italiano, chi c’è dietro e quali sono i loro obiettivi.
Che il nominato premier Mario Monti sia parte integrante dei gruppi di potere che cercano di controllare – o forse, che controllano – il mondo, lo sappiamo bene. Fa parte dell’Aspen Institute, ha preso parte a diverse riunioni del gruppo Bilderberg, e ha ricoperto addirittura il ruolo di “Presidente europeo” della Commissione Trilaterale, estensione del super magnate Rockfeller, braccio destro della potentissima famigliaRothschild, che ha in mano quasi tutte le banche centrali del mondo.
Monti ha ricoperto importanti incarichi (è stato advisor) per la superbanca d’affari USAGoldman Sachs, definita “il miglior posto per produrre denaro che il capitalismo globale sia mai riuscito a immaginare” con una capacità d’investimento di 12.000 miliardi di euro all’anno (il debito pubblico che sta mettendo in ginocchio l’Italia ammonta a poco meno di 2.000 mld di euro) e un valore di oltre un trilione, ovvero un miliardo di miliardi. (1.000.000.000.000.000.000) una banca Goldman Sachs, responsabile di aver mandato sul lastrico svariate decine – se non centinaia – di migliaia di famiglie americane e di altre parti del mondo, in particolare nei paesi poveri che più si prestano alle speculazioni, visto che pur di ingrassare il proprio business, i dirigenti Goldman Sachs non si fanno alcuna remora a speculare sulle carestie, derrate alimentari, sulla povertà della povera gente. Generare profitto: si occupano di questo, all’interno della “super banca”, ben 30.000 dipendenti che percepiscono una media di 700.000 dollari all’anno, che grazie ai “premi” riconosciuti a chi è stato particolarmente produttivo possono superare –anche di molto – il milione di dollari. I dirigenti di spicco, ovviamente prendono molto di più, anche oltre 10 volte tanto.