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giovedì 2 luglio 2015

MARCHIO DELLA BESTIA, E SE SMETTESSIMO DI COMPRARE CONFEZIONATO?


L'eroina e la coca la prendi di proposito, l'alcool pure, le anfetamine pure, i medicinali pure, le sigarette pure, lo sballo in discoteca e' sempre una scelta tua o consapevole. Lo smog lo aspiri ma lo sai, che l'acqua e' inquinata in molti posti e' certo, che il pesce che viene dai mari dell'est e' contaminato dal CESIO lo sappiamo, delle scie chimiche ormai si sa, i danni da telefonino ormai li conosciamo, i danni di faccia libro e dei social network pure, ma per molti di questi e' sempre una scelta vostra, non ve lo ha ordinato il dottore di usarli .....Esiste invece qualcosa che prendi a tua insaputa e la ingerisci TUTTI I GIORNI che e' peggio di tutto cio' sommato insieme.Per la serie: come fare morire la gente pian piano senza dirglielo. La migliore guerra del millennio per la riduzione della popolazione mondiale gestita da..... indovinate un pò?Se vuoi, puoi uscirne, ma dipende molto da te, e costa poco.

martedì 18 marzo 2014

UCRAINA, UNA DOMANDA SEMPLICE PER I SEMPLICI: CHI SONO I BUONI (usa ue ???) E I CATTIVI (urss???) ....





tratto da Tempi Marzo 3, 2014 Benedetta Frigerio

«Alexey Komov (Congresso mondiale Famiglie): «La svolta “life-friendly” di Mosca? Putin asseconda solo la rinascita del nostro popolo dopo il regime sovietico. E pazienza se voi europei non capite»


Noi russi abbiamo vissuto sulla nostra pelle le conseguenze di un’ideologia che ci aveva fatto credere che saremmo stati felici senza Dio. Siamo arrivati a un centimetro dal suicidio umano e demografico. Adesso vogliamo tornare indietro». Alexey Komov è l’ambasciatore presso le Nazioni Unite del Congresso mondiale delle Famiglie, la più grande piattaforma internazionale per la difesa della famiglia naturale. In Italia per un convegno su Russia ed Europa organizzato a Rovereto dalla rivista Notizie Pro Vita, ha accettato di spiegare a Tempi le ragioni della svolta “life-friendly” di Mosca dopo il crollo del comunismo.

In effetti negli anni Novanta, dopo settant’anni di regime, la Russia aveva indici di sviluppo umano da agonia.
Fino alla vigilia della Rivoluzione bolscevica del 1917 il cristianesimo ortodosso era il fulcro della società russa. Nell’Ottocento l’ideologia marxista, partorita in Occidente, fece breccia nel cuore di alcuni intellettuali e borghesi russi. Secondo il materialismo comunista la scienza sarebbe riuscita a rendere l’uomo padrone di tutto. Non c’era più posto per la Chiesa che ricorda la dipendenza da Dio e dalle leggi naturali per la realizzazione dell’uomo e del bene comune. Perché la Russia ora guarda a queste idee con grande sospetto? Perché fummo i primi a conoscerle. Dopo la Rivoluzione d’ottobre fu legalizzato l’aborto, il divorzio, la famiglia come “affare” di Stato. Sull’orlo del precipizio ci siamo voluti fermare.

giovedì 6 giugno 2013

OMS, L' IPOCRISIA DI DEFINIRE "SALVAVITA" UN PRODOTTO CHE CAUSA LA MORTE!!!!



da Libertà e Persona traduzione a cura di Anna Fusina

La cosiddetta pillola del giorno dopo, spesso chiamata “contraccezione d’emergenza” dalla classe medica, non è un “prodotto salva-vita”: il capo della Delegazione della Santa Sede lo ha detto alla 66a Assemblea Mondiale della Sanità a Ginevra questa settimana. Tali farmaci sono in realtà “un attacco diretto” alla vita del nascituro.
Nel suo discorso, l’Arcivescovo Zygmunt Zimowski ha risposto alla Risoluzione EB132.R4 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che esorta gli Stati membri a migliorare la qualità, la fornitura e l’uso di 13 “prodotti salva-vita.”
L’elenco comprende la “contraccezione d’emergenza”.
Zimowski ha detto che la Santa Sede “concorda fortemente con l’esigenza di ridurre ulteriormente la perdita di vite umane e di prevenire le malattie attraverso un maggiore accesso agli interventi economici”, ma ha insistito che essi devono essere tutti “rispettosi della vita e della dignità di tutte le madri e di tutti i bambini in tutte le fasi della vita, dal concepimento alla morte naturale “.
Mentre alcune raccomandazioni dell’OMS “sono veramente salva-vita, quella della “contraccezione d’emergenza’ difficilmente può essere etichettata come tale in quanto è ben noto che, quando il concepimento è già avvenuto, talune sostanze impiegate nella “contraccezione d’emergenza” producono un effetto abortivo “, ha affermato Zimowsky.

giovedì 30 maggio 2013

SE PER QUARANT'ANNI ABBIAMO DORMITO DELEGANDO, OGGI NON POSSIAMO PIU' DIRE "NON SAPEVO" OGGI GLI STRUMENTI PER SAPERE CI SONO, BASTA USARLI, SENZA FARSI CONDIZIONARE!!!!




di Gianni Lannes 30.5.13 da Su la Testa

Kissinger & Napolitano















Ecco le prove del genocidio in atto. Per sapere quale futuro (presente) catastrofico ci attende, o meglio già in atto, è utile la lettura del documento NATIONAL SECURITY MEMORANDUM NSM-200. Si tratta di un documento sulla crescita della popolazione mondiale richiesto da Henry Kissinger e pubblicato in forma segreta nel 1974. L’atto ufficiale è stato declassificato nel 1989. 

mercoledì 22 maggio 2013

QUANDO LA CULTURA E' PRIVA DI TRASCENDENTE....SI FA IL GIOCO DI CHI VUOLE RIDURRE LA POPOLAZIONE GLOBALE

(http://www.corrispondenzaromana.it di Alfredo De Matteo)



 
Può accadere che navigando su internet appaiano dei banner dove è scritto che il nostro computer è infettato da un virus e come sia possibile effettuare una scansione con un antivirus free. Si tratta di un falso avviso che può indurre l’utente ad installare un programma simulato di rimozione malware che in realtà installa altri malware oppure semplicemente simula un’infezione in atto ed offre un pacchetto di riparazione, ovviamente a pagamento.


La strategia antiumana dei fautori della “buona morte” funziona più o meno allo stesso modo: si fa leva sul naturale timore dell’uomo di invecchiare, di diventare non autosufficiente per indurlo, attraverso messaggi ingannevoli, ad “acquistare” il falso rimedio che gli possa consentire di prevenire gli effetti indesiderati dell’invecchiamento. L’Associazione Svizzera Pro Senectute ha elaborato un documento che precisa la sua posizione nei confronti del suicidio delle persone anziane. In esso, la Fondazione riconosce alle persone il diritto di suicidarsi anche ricorrendo all’aiuto di terzi.

L’organizzazione, che si dichiara attenta ai diritti degli anziani, auspica che la cultura rinunci ad un potere assoluto sulla vita e sulla morte e chiede che le autorità garantiscano un degno accompagnamento a chi sta per morire. 

mercoledì 13 febbraio 2013

RIPROPONGO "ANIMA MISTICA" IN UNA CARRELLATA DI ARTICOLI IN CUI SI PUO' COGLIERE L'ESSENZA DI PAPA BENEDETTO XVI°.....EVIDENZIO CHE IL POST ERA DEL 6 FEBB.2013


PAPA BENEDETTO CE L'HA MESSA TUTTA PER AVVERTIRCI, NOI SORDI E CIECHI NON CE NE RENDIAMO CONTO MANCO OGGI DOVE "POCHI" STANNO CONDUCENDO LE MASSE.....SPEGNETE LA TV ED ENTRATE A LEGGERE OGNI LINK E FORSE ....CAPIRETE!!

 giovedì, febbraio 07, 2013



(www.chiesadomestica.net - 6.2.2013) - Card.Joseph Ratzinger: C’è qualcuno che sta progettando un sistema rigido e inattaccabile per governare lo sviluppo del mondo. Questi tentativi stanno assumendo una configurazione sempre piú definita, che va sotto il nome di “Nuovo ordine mondiale”.


Una raccolta dei nostri post più letti sulla missione impossibile di Papa Ratzinger: avvertire il mondo sulla scalata dello spirito satanico ai vertici del potere mondiale



Il sovvertimento in atto nella societàQuell'antico pensiero di fabbricare gli uomini, secondo J.Ratzinger
BXVI: quando i sistemi politici mistificano in modo programmato la veritàCristo o l'Anticristo?
Disegno di politica globale indirizzata a cancellare l’ordine naturale per edificarne uno nuovoOrganizzazione internazionale e falso perseguimento degli obiettivi: la denuncia di Giovanni Paolo II alla F.A.O.
Benedetto XVI denuncia i Responsabili delle Nazioni: politiche mondiali scandaloseL'eugenetica nazista spopola nella cultura e nella politica dominante
BXVI: il potere politico mondiale viola i diritti umani"Parlare meno di embrioni e più di salute"
Siamo troppi, la vita eccedente va eliminataL'ambiente come genitore per i figli della scienza
"Omofobia", come si strumentalizza il linguaggioViolenza, amarezza e tendenza all'autodistruzione nella donna
Chip sottopelle? L’Authority per la privacy lo giudica inammissibile. Eppure...BXVI, Nuovo ordine mondiale senza Dio
Unicef contro la vitaI Viaggiatori perderanno i loro diritti

giovedì 7 febbraio 2013

PAPA BENEDETTO CE L'HA MESSA TUTTA PER AVVERTIRCI, NOI SORDI E CIECHI NON CE NE RENDIAMO CONTO MANCO OGGI DOVE "POCHI" STANNO CONDUCENDO LE MASSE.....SPEGNETE LA TV ED ENTRATE A LEGGERE OGNI LINK E FORSE ....CAPIRETE!!




(www.chiesadomestica.net - 6.2.2013) - Card.Joseph Ratzinger: C’è qualcuno che sta progettando un sistema rigido e inattaccabile per governare lo sviluppo del mondo. Questi tentativi stanno assumendo una configurazione sempre piú definita, che va sotto il nome di “Nuovo ordine mondiale”.


Una raccolta dei nostri post più letti sulla missione impossibile di Papa Ratzinger: avvertire il mondo sulla scalata dello spirito satanico ai vertici del potere mondiale


Il sovvertimento in atto nella societàQuell'antico pensiero di fabbricare gli uomini, secondo J.Ratzinger
BXVI: quando i sistemi politici mistificano in modo programmato la veritàCristo o l'Anticristo?
Disegno di politica globale indirizzata a cancellare l’ordine naturale per edificarne uno nuovoOrganizzazione internazionale e falso perseguimento degli obiettivi: la denuncia di Giovanni Paolo II alla F.A.O.
Benedetto XVI denuncia i Responsabili delle Nazioni: politiche mondiali scandaloseL'eugenetica nazista spopola nella cultura e nella politica dominante
BXVI: il potere politico mondiale viola i diritti umani"Parlare meno di embrioni e più di salute"
Siamo troppi, la vita eccedente va eliminataL'ambiente come genitore per i figli della scienza
"Omofobia", come si strumentalizza il linguaggioViolenza, amarezza e tendenza all'autodistruzione nella donna
Chip sottopelle? L’Authority per la privacy lo giudica inammissibile. Eppure...BXVI, Nuovo ordine mondiale senza Dio
Unicef contro la vitaI Viaggiatori perderanno i loro diritti

mercoledì 23 gennaio 2013

GIUSTO PERCHE' MONTI SI E' FATTO "BELLO" A BALLARO' RILANCIO IL POST DI INIZIO ANNO.....IL CARO PROFESSORE SENATORE GLOBALISTA !!!


venerdì 4 gennaio 2013


QUANDO IL CARD.RATZINGER SCRIVEVA DI SUO PUGNO E INVIAVA SEGNALI CHIARI! NON CREDO A CHI MI DICE CHE EGLI OGGI STA CON UN GLOBALISTA COME MARIO MONTI!!!

Globalizzazione e nuovo ordine mondiale - di J.Ratzinger


Dalla presentazione del Card.Joseph Ratzinger al volume di Michel Schooyans,  Nuovo disordine mondiale

"Fin dagli inizi dell’illuminismo, la fede nel progresso ha sempre messo da parte l’escatologia cristiana, finendo di fatto per sostituirla completamente. La promessa di felicità non è piú legata all’aldilà, ma a questo mondo. Nel XIX secolo, la fede nel progresso era ancora un generico ottimismo che si aspettava dalla marcia trionfale delle scienze un progressivo miglioramento della condizione del mondo e l’approssimarsi, sempre piú incalzante, di una specie di paradiso; nel XX secolo, questa stessa fede ha assunto una connotazione politica. Da una parte, ci sono stati i sistemi di orientamento marxista che promettevano all’uomo di raggiungere il regno desiderato tramite la politica proposta dalla loro ideologia: un tentativo che è fallito in maniera clamorosa."

"Dall’altra, ci sono i tentativi di costruire il futuro attingendo, in maniera piú o meno profonda, alle fonti delle tradizioni liberali. Questi tentativi stanno assumendo una configurazione sempre piú definita, che va sotto il nome di “Nuovo ordine mondiale”. Trovano espressione sempre piú evidente nell’ONU e nelle sue conferenze internazionali, in particolare quelle del Cairo e di Pechino, che, nelle loro proposte di vie per arrivare a condizioni di vita diverse, lasciano trasparire una vera e propria filosofia dell’uomo nuovo e del mondo nuovo. Una filosofia di questo tipo non ha piú la carica utopica che caratterizzava il sogno marxista; essa è al contrario molto realistica, in quanto fissa i limiti del benessere, ricercato a partire dai limiti dei mezzi disponibili per raggiungerlo e raccomanda, per esempio, senza per questo cercare di giustificarsi, di non preoccuparsi della cura di coloro che non sono piú produttivi o che non possono piú sperare in una determinata qualità della vita."

"Questa filosofia, inoltre, non si aspetta piú che gli uomini, abituatisi oramai alla ricchezza e al benessere, siano pronti a fare i sacrifici necessari per raggiungere un benessere generale, bensí propone delle strategie per ridurre il numero dei commensali alla tavola dell’umanità, affinché non venga intaccata la pretesa felicità che taluni hanno raggiunto.
La peculiarità di questa nuova antropologia, che dovrebbe costituire la base del Nuovo ordine mondiale, diventa palese soprattutto nell’immagine della donna, nell’ideologia del «Women’s empowerment», nata dalla conferenza di Pechino. Scopo di questa ideologia è l’autorealizzazione della donna: principali ostacoli che si frappongono tra lei e la sua autorealizzazione sono però la famiglia e la maternità."

"Per questo, la donna deve essere liberata, in modo particolare, da ciò che la caratterizza, vale a dire dalla sua specificità femminile. Quest’ultima viene chiamata ad annullarsi di fronte ad una «tender equity and equality», di fronte ad un essere umano indistinto ed uniforme, nella vita del quale la sessualità non ha altro senso se non quello di una droga voluttuosa, di cui si può far uso senza alcun criterio.
Nella paura della maternità che si è impadronita di una gran parte dei nostri contemporanei entra sicuramente in gioco anche qualcosa di ancor piú profondo: l’altro è sempre, in fin dei conti, un antagonista che ci priva di una parte di vita, una minaccia per il nostro io e per il nostro libero sviluppo. Al giorno d’oggi, non esiste piú una «filosofia dell’amore» bensí solamente una filosofia dell’egoismo."
"Il fatto che ognuno di noi possa arricchirsi semplicemente nel dono di se stesso, che possa ritrovarsi proprio a partire dall’altro e attraverso l’essere-per-l’altro, tutto ciò viene rifiutato come un’illusione idealista. È proprio in questo che l’uomo viene ingannato. In effetti, nel momento in cui gli viene sconsigliato di amare, gli viene sconsigliato, in ultima analisi, di essere uomo."

Nuovo disordine mondiale - La legittimità della protesta antiglobalista
"C’è qualcuno che sta progettando un sistema rigido e inattaccabile per governare lo sviluppo del mondo.Organismi internazionali dall’indiscutibile autorità (Organizzazione Mondiale della Sanità, Banca Mondiale, Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, UNICEF e altri) hanno messo a punto un nuovo paradigma che misura il valore delle persone in anni di aspettativa di vita, invalidità, morbilità al fine di valutare le priorità e mettere in atto, oppure no, i piani di aiuto in tutto il mondo. Applicando questi "nuovi criteri" si scopre che tutto diventa uno questione di costo-rischio-beneficio. Perciò, chi è povero e malato riceverà meno aiuti; chi è ricco e sano riceverà maggiori cure. 
Per questo motivo, a questo punto dello sviluppo della nuova immagine di un mondo nuovo, il cristiano - non solo lui, ma comunque lui prima di altri - ha il dovere di protestare e di denunciare coraggiosamente la “grande trappola” per i poveri del mondo e la nuova schiavitú al servizio degli imperativi della mondializzazione e della globalizzazione."

"La concezione dei diritti dell’uomo che caratterizza l’epoca moderna, e che è cosí importante e cosí positiva sotto numerosi aspetti, risente sin dalla sua nascita del fatto di essere fondata unicamente sull’uomo e di conseguenza sulla sua capacità e volontà di far sí che questi diritti vengano universalmente riconosciuti.
 All’inizio, il riflesso della luminosa immagine cristiana dell’uomo ha protetto l’universalità dei diritti; ora, man mano che questa immagine viene meno, nascono nuovi interrogativi. Come possono essere rispettati e promossi i diritti dei piú poveri quando il nostro concetto di uomo si fonda cosí spesso, come dice l’autore, «sulla gelosia, l’angoscia, la paura e persino l’odio»?
Come può un’ideologia lugubre, che raccomanda la sterilizzazione, l’aborto, la contraccezione sistematica e persino l’eutanasia come prezzo di un pansessualismo sfrenato, restituire agli uomini la gioia di vivere e la gioia di amare?"

"È a questo punto che deve emergere chiaramente ciò che di positivo il cristiano può offrire nella lotta per la storia futura. Non è infatti sufficiente che egli opponga l’escatologia all’ideologia che è alla base delle costruzioni «postmoderne» dell’avvenire. È ovvio che deve fare anche questo, e deve farlo in maniera risoluta: a questo riguardo, infatti, la voce dei cristiani si è fatta negli ultimi decenni sicuramente troppo debole e troppo timida. L’uomo, nella sua vita terrena, è «una canna al vento» che rimane priva di significato se distoglie lo sguardo dalla vita eterna. Lo stesso vale per la storia nel complesso. In questo senso, il richiamo alla vita eterna, se fatto in maniera corretta, non si presenta mai come una fuga."

"Esso dà semplicemente all’esistenza terrena la sua responsabilità, la sua grandezza e la sua dignità. Tuttavia, queste ripercussioni sul «significato della vita terrena» devono essere articolate. È chiaro che la storia non deve mai essere semplicemente ridotta al silenzio: non è possibile, non è permesso ridurre al silenzio la libertà, è l’illusione delle utopie. Non si possono imporre al domani modelli di oggi, che domani saranno i modelli di ieri. È tuttavia necessario gettare le basi di un cammino verso il futuro, di un superamento comune delle nuove sfide lanciate dalla storia, sulla base di un contenuto concreto, politicamente realistico e realizzabile, all’idea, cosí spesso espressa dal Papa, di una «civiltà dell’amore»."
***********
(Dalla presentazione del Card.Joseph Ratzinger al volume di Michel Schooyans, Nuovo disordine mondiale, Collana Problemi e dibattiti 48, Ed. San Paolo, Cinisello Balsamo 2000)

IL LIBRO NON SI TROVA!?!?!?
E RISTAMPARLO???  NO VERO?  DAREBBE TROPPO FASTIDIO,SPECIE OGGI
VISTI GLI ACCESSI IN RETE NE AVREBBERO VENDUTE MIGLIAIA DI COPIE. A CHI NON GIOVA LA VERITA'???
MI RIPROMETTO DI PRENDERE IL LIBRO RISCRIVERE PAGINA PER PAGINA E MAGARI CON L'AIUTO DI VOLONTARI/E .... COMMENTARLE
http://www.edizionisanpaolo.it/risultato-ricerca-avanzata.aspx?textsearch=%22Nuovo%20disordine%20mondiale%22di%20Michel%20%20Schooyans&IdCategory=0&IdCollana=0&Libro=-1&eBook=0&Autore=-1&Multimedia=0
http://www.macrolibrarsi.it/search/?search3=Nuovo%20disordine%20mondiale%20di%20Michel%20Schooyans
http://www.libreriadelsanto.it/cerca-nuovo%20disordine%20mondiale%20di%20Michel%20Schooyans-0-1/all-0-1

venerdì 4 gennaio 2013

QUANDO IL CARD.RATZINGER SCRIVEVA DI SUO PUGNO E INVIAVA SEGNALI CHIARI! NON CREDO A CHI MI DICE CHE EGLI OGGI STA CON UN GLOBALISTA COME MARIO MONTI!!!

Globalizzazione e nuovo ordine mondiale - di J.Ratzinger


Dalla presentazione del Card.Joseph Ratzinger al volume di Michel Schooyans,  Nuovo disordine mondiale

"Fin dagli inizi dell’illuminismo, la fede nel progresso ha sempre messo da parte l’escatologia cristiana, finendo di fatto per sostituirla completamente. La promessa di felicità non è piú legata all’aldilà, ma a questo mondo. Nel XIX secolo, la fede nel progresso era ancora un generico ottimismo che si aspettava dalla marcia trionfale delle scienze un progressivo miglioramento della condizione del mondo e l’approssimarsi, sempre piú incalzante, di una specie di paradiso; nel XX secolo, questa stessa fede ha assunto una connotazione politica. Da una parte, ci sono stati i sistemi di orientamento marxista che promettevano all’uomo di raggiungere il regno desiderato tramite la politica proposta dalla loro ideologia: un tentativo che è fallito in maniera clamorosa."

"Dall’altra, ci sono i tentativi di costruire il futuro attingendo, in maniera piú o meno profonda, alle fonti delle tradizioni liberali. Questi tentativi stanno assumendo una configurazione sempre piú definita, che va sotto il nome di “Nuovo ordine mondiale”. Trovano espressione sempre piú evidente nell’ONU e nelle sue conferenze internazionali, in particolare quelle del Cairo e di Pechino, che, nelle loro proposte di vie per arrivare a condizioni di vita diverse, lasciano trasparire una vera e propria filosofia dell’uomo nuovo e del mondo nuovo. Una filosofia di questo tipo non ha piú la carica utopica che caratterizzava il sogno marxista; essa è al contrario molto realistica, in quanto fissa i limiti del benessere, ricercato a partire dai limiti dei mezzi disponibili per raggiungerlo e raccomanda, per esempio, senza per questo cercare di giustificarsi, di non preoccuparsi della cura di coloro che non sono piú produttivi o che non possono piú sperare in una determinata qualità della vita."

"Questa filosofia, inoltre, non si aspetta piú che gli uomini, abituatisi oramai alla ricchezza e al benessere, siano pronti a fare i sacrifici necessari per raggiungere un benessere generale, bensí propone delle strategie per ridurre il numero dei commensali alla tavola dell’umanità, affinché non venga intaccata la pretesa felicità che taluni hanno raggiunto.
La peculiarità di questa nuova antropologia, che dovrebbe costituire la base del Nuovo ordine mondiale, diventa palese soprattutto nell’immagine della donna, nell’ideologia del «Women’s empowerment», nata dalla conferenza di Pechino. Scopo di questa ideologia è l’autorealizzazione della donna: principali ostacoli che si frappongono tra lei e la sua autorealizzazione sono però la famiglia e la maternità."

"Per questo, la donna deve essere liberata, in modo particolare, da ciò che la caratterizza, vale a dire dalla sua specificità femminile. Quest’ultima viene chiamata ad annullarsi di fronte ad una «tender equity and equality», di fronte ad un essere umano indistinto ed uniforme, nella vita del quale la sessualità non ha altro senso se non quello di una droga voluttuosa, di cui si può far uso senza alcun criterio.
Nella paura della maternità che si è impadronita di una gran parte dei nostri contemporanei entra sicuramente in gioco anche qualcosa di ancor piú profondo: l’altro è sempre, in fin dei conti, un antagonista che ci priva di una parte di vita, una minaccia per il nostro io e per il nostro libero sviluppo. Al giorno d’oggi, non esiste piú una «filosofia dell’amore» bensí solamente una filosofia dell’egoismo."
"Il fatto che ognuno di noi possa arricchirsi semplicemente nel dono di se stesso, che possa ritrovarsi proprio a partire dall’altro e attraverso l’essere-per-l’altro, tutto ciò viene rifiutato come un’illusione idealista. È proprio in questo che l’uomo viene ingannato. In effetti, nel momento in cui gli viene sconsigliato di amare, gli viene sconsigliato, in ultima analisi, di essere uomo."

Nuovo disordine mondiale - La legittimità della protesta antiglobalista
"C’è qualcuno che sta progettando un sistema rigido e inattaccabile per governare lo sviluppo del mondo. Organismi internazionali dall’indiscutibile autorità (Organizzazione Mondiale della Sanità, Banca Mondiale, Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, UNICEF e altri) hanno messo a punto un nuovo paradigma che misura il valore delle persone in anni di aspettativa di vita, invalidità, morbilità al fine di valutare le priorità e mettere in atto, oppure no, i piani di aiuto in tutto il mondo. Applicando questi "nuovi criteri" si scopre che tutto diventa uno questione di costo-rischio-beneficio. Perciò, chi è povero e malato riceverà meno aiuti; chi è ricco e sano riceverà maggiori cure. 
Per questo motivo, a questo punto dello sviluppo della nuova immagine di un mondo nuovo, il cristiano - non solo lui, ma comunque lui prima di altri - ha il dovere di protestare e di denunciare coraggiosamente la “grande trappola” per i poveri del mondo e la nuova schiavitú al servizio degli imperativi della mondializzazione e della globalizzazione."

"La concezione dei diritti dell’uomo che caratterizza l’epoca moderna, e che è cosí importante e cosí positiva sotto numerosi aspetti, risente sin dalla sua nascita del fatto di essere fondata unicamente sull’uomo e di conseguenza sulla sua capacità e volontà di far sí che questi diritti vengano universalmente riconosciuti.
 All’inizio, il riflesso della luminosa immagine cristiana dell’uomo ha protetto l’universalità dei diritti; ora, man mano che questa immagine viene meno, nascono nuovi interrogativi. Come possono essere rispettati e promossi i diritti dei piú poveri quando il nostro concetto di uomo si fonda cosí spesso, come dice l’autore, «sulla gelosia, l’angoscia, la paura e persino l’odio»?
Come può un’ideologia lugubre, che raccomanda la sterilizzazione, l’aborto, la contraccezione sistematica e persino l’eutanasia come prezzo di un pansessualismo sfrenato, restituire agli uomini la gioia di vivere e la gioia di amare?"

"È a questo punto che deve emergere chiaramente ciò che di positivo il cristiano può offrire nella lotta per la storia futura. Non è infatti sufficiente che egli opponga l’escatologia all’ideologia che è alla base delle costruzioni «postmoderne» dell’avvenire. È ovvio che deve fare anche questo, e deve farlo in maniera risoluta: a questo riguardo, infatti, la voce dei cristiani si è fatta negli ultimi decenni sicuramente troppo debole e troppo timida. L’uomo, nella sua vita terrena, è «una canna al vento» che rimane priva di significato se distoglie lo sguardo dalla vita eterna. Lo stesso vale per la storia nel complesso. In questo senso, il richiamo alla vita eterna, se fatto in maniera corretta, non si presenta mai come una fuga."

"Esso dà semplicemente all’esistenza terrena la sua responsabilità, la sua grandezza e la sua dignità. Tuttavia, queste ripercussioni sul «significato della vita terrena» devono essere articolate. È chiaro che la storia non deve mai essere semplicemente ridotta al silenzio: non è possibile, non è permesso ridurre al silenzio la libertà, è l’illusione delle utopie. Non si possono imporre al domani modelli di oggi, che domani saranno i modelli di ieri. È tuttavia necessario gettare le basi di un cammino verso il futuro, di un superamento comune delle nuove sfide lanciate dalla storia, sulla base di un contenuto concreto, politicamente realistico e realizzabile, all’idea, cosí spesso espressa dal Papa, di una «civiltà dell’amore»."
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(Dalla presentazione del Card.Joseph Ratzinger al volume di Michel Schooyans, Nuovo disordine mondiale, Collana Problemi e dibattiti 48, Ed. San Paolo, Cinisello Balsamo 2000)

domenica 2 dicembre 2012

SE NON SI FANNO FIGLI IN OCCIDENTE ANDREMO INCONTRO AD UNA EUTANASIA SOCIALE,ASSAI PEGGIO DELLA CRISI CHE ATTRAVERSIAMO!!!


(di Giulio Meotti sul Il Foglio del 01/12/2012) 
Sembra il sequel del film “I figli degli uomini”, ma il copione non l’ha scritto P. D. James. Dall’Italia alla Germania, spira un vento di abissale inverno demografico. A Madrid è uscito il libro di Alejandro Macarrón Larumbe dal titolo emblematico, “El suicidio demográfico de España”. Dagli attuali 47 milioni di abitanti, la Spagna è destinata a passare a 35 milioni in trent’anni. “La Spagna sta attraversando una grave crisi economica, ma alla fine molto più pericolosa, anche se vi si presta poca attenzione, è la crisi demografica”.

Secondo i dati recenti dell’Instituto Nacional de Estadística, rispetto al 2011 c’è stato ben il 3,5 per cento in meno di figli in Spagna. La fertilità è scesa al tasso irrisorio di 1,35 figli per donna, 1,31 per le donne spagnole native. Scrive Macarrón Larumbe che “in ventuno province spagnole su cinquanta, ci sono più morti che nati”, e senza il contributo dei bambini degli immigrati, il numero di province con popolazioni in declino sarebbe stato di almeno quaranta. “L’età media del popolo spagnolo è in aumento senza sosta, a un ritmo di un anno di età ogni quattro anni”.

Larumbe parla della “morte demografica a cui ci siamo condannati da quando abbiamo insieme deciso di ignorare il più fondamentale di tutti gli istinti di sopravvivenza, avere dei figli”.

Anche in Italia un libro prende di petto la questione dell’eclisse demografica.

Scrive l’ex governatore della Banca d’Italia, Antonio Fazio, nel suo recente saggio “Sviluppo e declino demografico in Europa e nel mondo” (edizioni Marietti), che la popolazione italiana – al pari di quella giapponese – è la più invecchiata del mondo.

“Se non ci saranno aumenti nei prossimi decenni per l’indice di fertilità, nel corso di due generazioni il numero delle donne italiane e quindi degli italiani sarà dimezzato”. In generale per l’Europa, Fazio sostiene che “popolazioni con tendenze in atto come quelle rilevate e sommariamente descritte nei paesi europei sembrano condannare queste popolazioni nel giro di qualche generazione a una sorta di eutanasia sociale”.

Secondo i dati più recenti, raccolti e diffusi dall’Economist, su quindici paesi europei che hanno riportato il tasso di fertilità relativo al 2011, undici hanno assistito a un tragico declino. Anche il gigante tedesco affonda. Uno studio pubblicato dall’Istituto federale per la ricerca sulla popolazione indica un trend nichilista:

“In Germania si è fatto strada l’ideale di una rinuncia volontaria ai figli”. Il trend tedesco è persino peggiore di quello della Spagna, tanto che il settimanale tedesco Spiegel ha titolato un lungo servizio “Una terra senza figli”. Nel 1910, al tempo della Belle Epoque, due milioni di bambini nascevano ogni anno in Germania.

Un secolo più tardi, con il cinquanta per cento di persone in più, ne sono nati meno di 700 mila all’anno, di cui oltre 200 mila da genitori stranieri. Il numero delle nascite in Germania è sceso ai livelli del Dopoguerra. Il tutto nonostante gli incentivi del governo a ribaltare il trend in quella che è la più fiorente economia d’Europa.

“Italia, Grecia, Portogallo e Austria, insieme ad altri paesi europei, hanno un profilo demografico allarmante”, scrive Macarrón Larumbe, che chiude il libro con una tetra profezia: “Senza la risorsa più preziosa che esista, l’essere umano, non ci sarà prosperità in futuro, a eccezione di cimiteri e villaggi abbandonati”.

giovedì 29 novembre 2012

GRECIA : STANNO PREPARANDO UNA LEGGE SULL'EUTANASIA??? APRIAMO GLI OCCHI PRIMA DI ARRIVARCI ANCHE NOI ITALIANI!!


http://www.comedonchisciotte.org Postato il Lunedì, 26 novembre  di davide

FONTE: KEEPTALKINGGREECE.COM 

La salute in Grecia è malata. Malata come le menti di coloro che prendono certe decisioni e costringono migliaia di persone ad una morte dolorosa, dal momento che li privano delle medicine per guarirli. Chiamatelo “Terzo Pacchetto d'Austerità”, chiamatelo “un paese in bancarotta”, chiamatelo come volete, ma il fatto è questo: i ministri ben pagati di questo governo insieme ai ben pagati deputati ed altri funzionari dello Stato che guadagnano diverse migliaia di euro al mese, lasceranno i bisognosi ed i malati senza le medicine essenziali e l'assistenza sanitaria di base.

La scorsa settimana il vice-ministro della 'sanità' Salmas ed il ministro del lavoro Vroutsis hanno deciso, indipendentemente dal “pacchetto di austerità”, di imporre una tassa del 10-25% sull'acquisto dei medicinali prescritti ai malati cronici delle seguenti categorie: insufficienza renale, epilessia, Alzheimer, demenza, vasculite di Burger, malattia di Charcot-Marie-Tooth, Parkinson, diversi tipi di diabete, malattia di Wilson ed altre patologie croniche 
(Qui, la lista completa in greco http://iatropedia.com/articles/read/3057) LEGGI TUTTO

domenica 25 novembre 2012

AVER LETTO SCHOOYANS 10 ANNI ORSONO OGGI MI FA DIRE CHE LE AFFERMAZIONI DI ESTULIN SONO DA TENERE IN SERIA CONSIDERAZIONE



APPROFONDISCI:
Michel Schooyans - Il nuovo disordine mondiale

C'è qualcuno che sta progettando un sistema rigido e inattaccabile per governare lo sviluppo del mondo. Organismi internazionali dall'indiscutibile autorità (Organizzazione Mondiale della Sanità, Banca Mondiale, Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, UNICEF e altri) hanno messo a punto un nuovo paradigma che misura il valore delle persone. Applicando questi "nuovi criteri" si scopre che tutto diventa una questione di costo-rischio-beneficio. Perciò, chi è povero e malato riceverà meno aiuti; chi è ricco e sano riceverà maggiori cure. Questo libro denuncia coraggiosamente la "grande trappola" per i poveri del mondo e la nuova schiavitù al servizio degli imperativi della mondializzazione e della globalizzazione: il "giuramento di Ippocrate"viene di fatto cancellato.


Michel Schooyans, dottore in filosofia e in teologia. Professore emerito all'Università cattolica di Lovanio, ha scritto una ventina di opere tra filosofia politica, ideologie contemporanee e politiche relative alla popolazione. È membro dell'Accademia pontificia di Scienze Sociali (Roma), dell'Institut royal des relations internationales (Bruxelles), dell'Association pour la recherche et l'information démographique (Parigi) e del Population Research Institute (Washington). Ha partecipato a numerose missioni nel terzo mondo.

Il nuovo disordine mondiale 

Prefazione del Card. J. Ratzinger (oggi Papa Benedetto XVI°) a: 
M. Schooyans, Nuovo disordine mondiale. La grande trappola per ridurre il numero dei commensali alla tavola dell’umanità, Ed. San Paolo 2000. 

Sin dagli inizi dell'Illuminismo, la fede nel progresso ha sempre messo da parte l'escatologia cristiana, finendo di fatto per sostituirla completamente. 
La promessa di felicità non è più legata all'aldilà, bensì a questo mondo. 
Emblematico della tendenza dell'uomo moderno è l'atteggiamento di Albert Camus, il quale alle parole di Cristo "il mio regno non è di questo mondo" oppone con risolutezza l'affermazione "il mio regno è di questo mondo". 

Nel XIX secolo, la fede nel progresso era ancora un generico ottimismo che si aspettava dalla marcia trionfale delle scienze un progressivo miglioramento della condizione del mondo e l'approssimarsi, sempre più incalzante, di una specie di paradiso; nel XX secolo, questa stessa fede ha assunto una connotazione politica. 
Da una parte, ci sono stati i sistemi di orientamento marxista che promettevano all'uomo di raggiungere il regno desiderato tramite la politica proposta dalla loro ideologia: un tentativo che è fallito in maniera clamorosa. 
Dall'altra, ci sono i tentativi di costruire il futuro attingendo, in maniera più o meno profonda, alle fonti delle tradizioni liberali. 

Questi tentativi stanno assumendo una configurazione sempre più definita, che va sotto il nome di Nuovo Ordine Mondiale; trovano espressione sempre più evidente nell'ONU e nelle sue Conferenze internazionali, in particolare quelle del Cairo e di Pechino, che nelle loro proposte di vie per arrivare a condizioni di vita diverse, lasciano trasparire una vera e propria filosofia dell'uomo nuovo e del mondo nuovo.

Una filosofia di questo tipo non ha più la carica utopica che caratterizzava il sogno marxista; essa è al contrario molto realistica, in quanto fissa i limiti del benessere, ricercato a partire dai limiti dei mezzi disponibili per raggiungerlo e raccomanda, per esempio, senza per questo cercare di giustificarsi, di non preoccuparsi della cura di coloro che non sono più produttivi o che non possono più sperare in una determinata qualità della vita. 
Questa filosofia, inoltre, non si aspetta più che gli uomini, abituatisi oramai alla ricchezza e al benessere, siano pronti a fare i sacrifici necessari per raggiungere un benessere generale, bensì propone delle strategie per ridurre il numero dei commensali alla tavola dell'umanità, affinchè non venga intaccata la pretesa felicità che taluni hanno raggiunto. 

La peculiarità di questa nuova antropologia, che dovrebbe costituire la base del Nuovo Ordine Mondiale, diventa palese soprattutto nell'immagine della donna, nell'ideologia dell' "Women's empowerment", nata dalla conferenza di Pechino. 
Scopo di questa ideologia è l'autorealizzazione della donna: principali ostacoli che si frappongono tra lei e la sua autorealizzazione sono però la famiglia e la maternità. Per questo, la donna deve essere liberata, in modo particolare, da ciò che la caratterizza, vale a dire dalla sua specificità femminile. Quest'ultima viene chiamata ad annullarsi di fronte ad una "Gender equity and equality", di fronte ad un essere umano indistinto ed uniforme, nella vita del quale la sessualità non ha altro senso se non quello di una droga voluttuosa, di cui sì può far uso senza alcun criterio. 

Nella paura della maternità che si è impadronita di una gran parte dei nostri contemporanei entra sicuramente in gioco anche qualcosa di ancora più profondo: l'altro è sempre, in fin dei conti, un antagonista che ci priva di una parte di vita, una minaccia per il nostro io e per il nostro libero sviluppo. 

Al giorno d'oggi, non esiste più una "filosofia dell'amore", bensì solamente una "filosofia dell'egoismo". 
Il fatto che ognuno di noi possa arricchirsi semplicemente nel dono di se stesso, che possa ritrovarsi proprio a partire dall'altro e attraverso l'essere per l'altro, tutto ciò viene rifiutato come un'illusione idealista. E proprio in questo che l'uomo viene ingannato. In effetti, nel momento in cui gli viene sconsigliato di amare, gli viene sconsigliato, in ultima analisi, di essere uomo.

Per questo motivo, a questo punto dello sviluppo della nuova immagine di un mondo nuovo, il cristiano - non solo lui, ma comunque lui prima di altri - ha il dovere di protestare.

Bisogna ringraziare Michel Schooyans per aver energicamente dato voce, in questo libro, alla necessaria protesta. 
Schooyans ci mostra come la concezione dei diritti dell'uomo che caratterizza l'epoca moderna, e che è così importante e così positiva sotto numerosi aspetti, risenta sin dalla sua nascita del fatto di essere fondata unicamente sull'uomo e di conseguenza sulla sua capacità e volontà di far si che questi diritti vengano universalmente riconosciuti. 

All'inizio, il riflesso della luminosa immagine cristiana dell'uomo ha protetto l'universalità dei diritti; ora, man mano che questa immagine viene meno, nascono nuovi interrogativi. 
Come possono essere rispettati e promossi i diritti dei più poveri quando il nostro concetto di uomo si fonda così spesso, come dice l'autore, "sulla gelosia, l'angoscia, la paura e persino l'odio"? "Come può un'ideologia lugubre, che raccomanda la sterilizzazione, l'aborto, la contraccezione sistematica e persino l'eutanasia come prezzo di un pansessualismo sfrenato, restituire agli uomini la gioia di vivere e la gioia di amare?" (capitolo VI).

È a questo punto che deve emergere chiaramente ciò che di positivo il cristiano può offrire nella lotta per la storia futura. 
Non è infatti sufficiente che egli opponga l'escatologia all'ideologia che è alla base delle costruzioni "postmoderne" dell'avvenire. 
È ovvio che deve fare anche questo, e deve farlo in maniera risoluta: a questo riguardo, infatti, la voce dei cristiani si è fatta negli ultimi decenni sicuramente troppo debole e troppo timida. 
L'uomo, nella sua vita terrena, è "una canna al vento" che rimane priva di significato se distoglie lo sguardo dalla vita eterna. 
Lo stesso vale per la storia nel complesso. 
In questo senso, il richiamo alla vita eterna, se fatto in maniera corretta, non si presenta mai come una fuga. Esso da semplicemente all'esistenza terrena la sua responsabilità, la sua grandezza e la sua dignità. Tuttavia, queste ripercussioni sul "significato della vita terrena" devono essere articolate.

E' chiaro che la storia non deve mai essere semplicemente ridotta al silenzio: non è possibile, non è permesso ridurre al silenzio la libertà. E’ l'illusione delle utopie.

Non si può imporre al domani modelli di oggi, che domani saranno i modelli di ieri. 
È tuttavia necessario gettare le basi di un cammino verso il futuro, di un superamento comune delle nuove sfide lanciate dalla storia. 
Nella seconda e terza parte del suo libro, Michel Schooyans fa proprio questo: in contrasto con la nuova antropologia, propone innanzitutto i tratti fondamentali dell'immagine cristiana dell'uomo, per applicarli poi in maniera concreta ai grandi problemi del futuro ordine mondiale (in modo particolare nei capitoli X-XII). 
Fornisce in questo modo un contenuto concreto, politicamente realistico e realizzabile, all'idea, così spesso espressa dal Papa, di una "civiltà dell'amore".

Per questo, il libro di Michel Schooyans entra nel vivo delle grandi sfide del presente momento storico con vivacità e grande competenza. 
C'è da sperare che molte persone di diversi orientamenti lo leggano, che esso susciti una vivace discussione, contribuendo in questo modo a preparare il futuro sulla base di modelli degni della dignità dell'uomo e capaci di assicurare anche la dignità di coloro che non sono in grado di difendersi da soli.

Roma, 25 aprile 1997
Joseph Card. Ratzinger


giovedì 4 giugno 2009

GLOBALIZZAZIONE E NUOVO ORDINE 

MONDIALE DI J.RATZINGER

- BXVI, Chi progetta di governare il mondo e come - Globalizzazione e nuovo ordine mondiale -