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giovedì 30 agosto 2012

DON VALENTINO VACCANEO: UN GRAZIE A DIO PER AVERCELO DONATO !


Caro Don Valente,
non é possibile non dedicarti un pensiero, una montagna di ricordi .....nella parrocchia del Duomo di Alba.
Ti do del tu, anche se non l'ho mai fatto, considerata l'educazione al rispetto delle persone più anziane ed ai sacerdoti, ma tu molto più anziano di me non lo sei.
Chissà perché ti sento più vicino oggi di quanto non lo fossi prima che il Padre ti chiamasse a Se.
Sei stato il sacerdote della mia gioventù, vedevo in te un amico aperto ai problemi che in quegli anni 60 si vivevano, hai sempre appoggiato le iniziative in parrocchia anche se erano un po' fuori le righe perché all'epoca eravamo rigorosamente divisi: oratorio femminile ed oratorio maschile, i maschi potevano fare certe attività e le femmine no. La cosa non mi andava, mi stava stretta e quando attraverso il tuo intervento venne consentito  il campeggio estivo anche per le ragazze, a Niella Belbo, mi pareva di aver vinto un terno al lotto.
Fu un'esperienza straordinaria con un folto gruppo di ragazze adolescenti, le giornate nei boschi, il "rumore" della notte, il cerchio intorno al falò la sera, i canti e l'amicizia fra noi ragazze di cui ero la più vecchia con i miei 18 anni, era il 1965 se ricordo bene....
Ripetemmo quell'esperienza l'anno successivo a Lequio Beria, come scordare quel brutto temporale, con grandine misura noci, che buttò a terra tutte le tende, il mio timore per le ragazze più giovani che urlavano ed  avevano paura, poi giungesti tu da Alba con un gruppo di ragazzi e mi chiedesti se me la sentivo di andare avanti o se volevamo sbaraccare tutto e tornare a casa.
Tutte le ragazze furono per rimanere ed io con loro, nonostante il giusto timore dei genitori che da Alba erano saliti a Lequio per constatare com'era la situazione.
In poche ore col tuo lavoro e con quello dei ragazzi venne risistemato il campeggio e proseguimmo con la permanenza.....ricordo che spuntò un sole assai promettente in un cielo terso che si vede solo dopo la tempesta, con attorno quel profumo di erba che si sente dopo i temporali.
Tu c'eri sempre dove serviva una mano e risolvevi le situazioni più inverosimili.
Poi venne il 68 e col matrimonio cambiai parrocchia e mi dedicai alla famiglia ed ai figli e persi i contatti con "le mie ragazze" e con il "Duomo".
Si, ma gli anni passano e i bimbi crescono, anni 80 ed  un ricordo indelebile di mia figlia che non voleva  saperne di venire una settimana  a Saint Jacques, fui costretta a imporglielo, partì in lacrime ma ritornò con un sorriso largo come pochi e sono convinta che non ha mai dimenticato quei giorni con te in baita.....
Questo per dirti, caro Don Valente, che hai attraversato la mia gioventù lasciando la tua impronta, hai attraversato quella di mia figlia lasciandone una ancora più profonda, non per niente é da domenica scorsa che siamo entrambe molto sotto tono con una pena al cuore.....
Anni 90 sul finire, avvento di internet voglia di approfondire le Verità della Fede, voglia di conoscere di più e meglio Cristo, é tutto ad un tiro di clik ed occorre fare discernimento, la mia scoperta di nuovi profeti, attendibili o meno lo si vedrà dai frutti, la voglia di parlarne con te, non hai voluto sentire, sei stato granitico nei principi del Vangelo senza apertura alcuna ad "altro" e questo mi ha allontanata da te.
Ti ho incontrato in canonica il 2 agosto scorso, ho saputo solo dopo che il giorno successivo venivi ricoverato, ho visto che eri molto sofferente, ho capito che attorno a te avevi delle ostilità, che stavi vivendo una forte sofferenza fisica, non avevi voglia di parlare ma quando ti dissi che ero venuta per rispondere al tuo appello di ricerca casa per la comunità che volevi costituire, superasti la sofferenza dimostrando ancora la voglia di portare avanti questo tuo progetto, non ci sei riuscito....
Il 2 agosto, giorno del perdono di Assisi, avevi bisogno di un abbraccio, non ho saputo dartelo sempre a causa di quella  educazione al riserbo ed al rispetto, ma ho sentito di doverti mettere una mano sulla spalla e dirti : coraggio.....
Il Padre ha disposto diversamente ed ha interrotto i tuoi progetti.
Caro Don Valente, ti ho voluto bene, ti abbiamo voluto bene in tanti, così com'eri, burbero e tenero ma sincero sempre e privo di ambiguità.
Ringraziamo Dio per averti messo in mezzo a noi.
Pregherò perché tu sia avvolto dalla Misericordia di Dio. 

mercoledì 29 agosto 2012

ECCO COBRAF CON NUOVO SLOGAN: "EMETTI MONETA, LIRE O EURO, NON EMETTERE BTP"


Lelik, Bagnai crea confusione quando dice: "usciamo dall'euro, ma la moneta non è il problema.." (cioè il meccanismo di creazione di moneta...)

Tra il 1990 e il 2000 non eravamo nell'euro (solo nel "serpente monetario", due anni...), ma il costo degli interessi sul debito pubblico si mangiava il 20-22% della spesa pubblica, 120 miliardi di euro in soldi di adesso!. I sostenitori dell'euro ti dicono che ha fatto risparmiare circa 4-500 miliardi in undici anni di interessi ed è vero rispetto agli anni '90. Senza l'euro oggi un quarto del bilancio dello stato sarebbero interessi. Non c'è dubbio che l'euro abbia ridotto della metà il carico di interessi e ridotto l'inflazione e per chi ha asset finanziari sia stato positivo. Ora strangola l'economia reale, ma anche senza l'euro sarebbe stata strangolata dalla crescita cumulata degli interessi su interessi, anche se pagati in lire ! Guarda i numeri, senza euro e con il meccanismo di finanziamento attuale del debito pubblico "sul mercato" oggi avresti un debito pubblico del 160% o 170% del PIL in lire, perchè gli interessi sarebbero cresciuti dell'8% l'anno circa dal 2000 invece che del 3% e rotti l'anno. IL TUMORE E' IL MECCANISMO DI ACCUMULO DEGLI INTERESSI SUL DEBITO

La cosa che conta è convincere la gente che lo stato non si deve finanziare emettendo debito a 5 o 10 anni, ma solo un poco di debito ad un anno, che costa sempre poco, e poi emettendo moneta in percentuale del PIL, tipo un 4-5% del PIL adesso. PERCHE' COSI' NON PAGA INTERESSI. E che puoi ridurre il debito delle famiglie e ridurre le tasse finanziando il deficit che ne viene emettendo moneta. Lo Slogan vero dovrebbe essere: 

" EMETTI MONETA (lire o euro), NON EMETTERE BTP"

Se lo si facesse all'interno dell'Euro anche la moneta unica non sarebbe un gran problema. ci sono 27 governi con diritto di voto uguale e i nordici potrebbero finire in minoranza e uscire loro... Se il governo italiano, un nuovo governo, la mette in termini di "usciamo dall'euro" invece è una strategia perdente. 

La devi mettere in termini di: "euro o lire, LO STATO NON DEVE FINANZIARSI CON DEBITO VISTO CHE PUO' EMETTERE MONETA..." Se altri in Europa ti seguono bene, se no lo puoi anche fare come governo italiano all'interno dell'euro (sfruttando le pieghe dei trattati e regolamenti di Banca d'Italia). Se il resto d'Europa non lo capisce e la maggioranza alla fine vuole buttarti fuori dall'euro...bene.. lo hanno voluto loro. Alla fine o i nordici escono loro dall'euro oppure ti mettono fuori, ma come conseguenza della battaglia vera, che è perchè lo stato non si finanzi con debito

IN OSPEDALE FINO ALLA GUARIGIONE O .....FINO ALLA MORTE???ALTRI TEMPI ! CI CONDUCONO AD UN' EUTANASIA SILENTE E STRISCIANTE!



Al Senatore Mario Monti

Presidente del Consiglio dei Ministri.



  Cristiani per servire  Franco Previte 27 agosto 2012

Oggetto : Rispetto della dignità umana. “Budget del ricoverato”. Petizione n. 911 e n.787.



Gentile Signor Presidente del Senato della Repubblica :

con la Petizione n. 911 annunciata il 1 dicembre 2009 ( Prot. 4202/S) ed assegnata alla 12 ° Commissione Igiene e Sanità ,

e

Gentile Signor Presidente della Camera dei Deputati

con la Petizione n. 787 annunciata il 16 novembre 2009 (Prot.0031031/GEN/TN) ed assegnata alla 12° Commissione Affari Sociali ,

lo scrivente aveva inoltrato ai sensi dell’art.50 della Costituzione Italiana, Petizione citata, per conoscere, se è vero quanto pare si va affermando nelle corsie ospedaliere italiane dove “superato l’intervento finanziario il paziente in qualsiasi condizione di salute si trova, verrebbe dimesso dalle strutture ospedaliere, ancor più grave se trattasi di persone agonizzanti, in fase terminale od in età avanzata”.



di queste Petizioni, Signor Presidente, non abbiamo ricevuto mai alcuna risposta !

Lei, Signor Presidente, che non lascia nessuno in difficoltà, lo dimostri con un Suo efficace intervento verso questo “budget del ricoverato” ( come l’ho definito ), che , se vero, costituirebbe una disdicevole “macelleria sociale, un mancato rispetto della dignità umana, un forte impatto sociale, una autentica vergogna per un Paese civile come l’Italia, che non ho nessuna difficoltà ad equipararla ad una strisciante ed imperante eutanasia, una omissione di soccorso, un autentica licenza di uccidere, fuori, per ora, dall’ordinamento giuridico italiano e da ogni etica civile.

La storia dell’umanità è segnata da sforzi tesi a garantire la dignità degli esseri umani e la sua evoluzione significativa, affonda le sue radici nella “Magna Charta Libertatum”, nella “Petition of Rights”, nella “Bill of Rights”, e nei tempi a noi vicini per quanto riguarda l’Italia, dalla “Costituzione Italiana” del 27 dicembre 1947, dalla “Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo” delle Nazioni Unite del 10 dicembre 1948 e dalla “Costituzione Europea” del 13 ottobre 2004.

Questi “Documenti” costituiscono traguardi molto importanti sulla via del riconoscimento all’individuo-persona dei diritti fondati sulla morale, sulla ragione, sulla difesa della persona e della famiglia, pilastri centrali delle politiche sociali, oggi fortemente “defenestrati” da due simboli : S S (Soldi e Sesso ! ).

Ricordo che il diritto in senso giuridico s’intende quel complesso di norme che regolano la società civile nei rapporti fra i suoi membri, come quelli nel campo della sofferenza ed in condizioni di disabilità/handicap, che devono consentire l’uomo nell’inserimento nella vita sociale, nel diritto a vivere in mezzo agli altri e di interagire con il mondo.

Infatti non vi è scuola od orientamento pedagogico, progetto educativo od intervento sociale che non miri a dare una maggiore e più vasta autonomia all’individuo-persona .

Ma, oggi, tutto è relativo, Signori Presidenti dei Consessi Parlamentari !

Il relativismo, più volte giustamente citato dalla Soglia Pontificia, cioè il lasciarsi portare in ogni dove da venti di dottrina molto imperanti, appare come l’unico ed indiscutibile atteggiamento all’altezza dei tempi moderni e si va costituendo una “imposizione” che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultimo obiettivo solo il proprio io e le bramosie.

Va affermandosi, è da augurarsi in maniera del tutto provvisoria, una cultura di delirio verso gli animali domestici, per i quali nutriamo un rigoroso rispetto, ma non possiamo non considerare che sono stati promossi nella serie A della considerazione giuridica e nella rivoluzione etica che costituisce una nuova moralità, un’ipocrita idolatria che supera anche il centralismo dell’uomo, riscontrando un ridimensionamento per quella parte di umanità sofferente che dovrebbe essere in vetta alla classifica delle priorità assolute, per cui appare sempre più evidente la necessità del rispetto delle buone regole e dei diritti fondati sull’etica e sulla ragione.

Ora nella nostra Nazione il diritto-dovere di noi cittadini, specie se cattolici, è quello di promuovere e difendere con mezzi leciti le verità morali riguardanti tra l’altro, la vita, la giustizia, la libertà, il rispetto della vita, degli altri diritti e delle cure delle persone, ( art.32 della Costituzione), anche quando, soprattutto, sono in pericolo di vita.

La solidarietà sociale, nonché cristiana, deve sostenere e valutare le necessità dei cittadini, concetto che deve indurre tutti verso la protezione dei diritti di uguaglianza e pari dignità sociale più volte richiamata dalla nostra Costituzione, ultimamente da Mons. Mariano Crociata Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana che ha sottolineato il ruolo delle istituzioni sanitarie cattoliche che devono favorire una cura “ più umana della persona ” .

Ora in Italia, anche, con lo spending review e con l’obiettivo della crescita “nel rispetto delle compatibilità finanziarie e dei vincoli europei “, il Consiglio dei Ministri del Governo Monti per quanto riguarda gli interventi, in parte, nel campo della sanità, possibilmente riduce, secondo notizie dei mass media, posti letto negli ospedali, gabbando ferocemente, se vero, ancora una volta il mondo della sofferenza e quello civile.

Questi orribili ed incivili tagli di bilancio sanitari, se veri, verrebbero ri-utilizzati, come avevamo preconizzato e richiesto chiarimenti nelle n/s Petizioni sopra citate nel 2009, nel nome del risparmio e tesi a defraudare il diritto alla vita ed alla salute dei cittadini, restringendo i tempi di degenza, ripeto, nei n/s vituperati ospedali, per fasce dì età ed in qualunque condizione di salute si trovi il paziente.

Ma quello che impressiona ed indegna molto di più, se tali “regole” vengono applicate su persone indifese, in stato cronico, come su cittadini disabili, in tarda età od in fase terminale !

Scrive un mio amico giornalista, del quale per riservatezza non cito l’identità: “intervenuto ad un seminario tenutosi qualche anno or sono in una università cattolica dove si è parlato senza mezzi termini, e la circostanza non ha fatto scandalo data la sede, sul fatto che vi sono dei limiti all’assistenza ed un medico deve stabilire delle precedenze se i mezzi scarseggiano. In altre parole se è posto al cospetto di due malati gravi di cui uno è un quarantenne e l’altro settantenne deve pensare in via prioritaria al primo. Un signore che mi sedeva accanto e soppesando la mia età mi rivolse la parola aggiungendo: caro signore dobbiamo rassegnarci. La morte per i giovani rappresenta un’eccezione e, quindi, dobbiamo cercare di scongiurarla, ma per gli anziani è una regola. Che senso ha lasciare in vita una persona che si sa dovrà comunque morire nel giro di qualche anno con gli scarsi mezzi che disponiamo? Questo è cinismo ? No, mi è stato detto: è pragmatismo.”

C’è da pensare, da meditare, da rabbrividire: siamo noi nel giusto od “altri” nell’ingiusto ? ma da che cosa è spinto oggi l’homo sapiens ?, ma è la ri-conferma di quanto avevamo preconizzato nella Petizione “budget del ricoverato” ?

Non ci stanchiamo di rinnovare l’appello al Parlamento Italiano di rispondere alla Petizione n.911 e n.787, dove abbiamo richiesto, ripeto, di conoscere la verità, adottando opportuna vigilanza al fine di garantire ad ogni persona il diritto a continue e specifiche cure fino al compimento naturale della vita dei cittadini .

Ancora una volta auspichiamo che Loro Signori Presidenti dei Consessi Parlamentari ai quali ci indirizziamo, si facciano carico di questi urgenti e gravi problemi in cui l’opinione pubblica è da tempo preoccupata, invece di formalizzarsi in inutili e dannose litigiosità che non servono né alla politica né ai cittadini, perché la libertà di essi finisce dove comincia il libertinaggio della politica.

E’ una sintesi di riflessione sul concetto del valore di libertà, di azione, di proposizione, cioè sull’origine della connivenza civile, sul senso della vita, sul rispetto della dignità umana e sul valore della persona .

Ringrazio, anche a nome della pubblica opinione che anela per una cortese, e non ancora ulteriore mancata risposta !

Con deferenti ossequi.

Previte

27 agosto 2012

http://digilander.libero.t/cristianiperservire

martedì 28 agosto 2012

E' ORA CHE OGNI CITTADINO EUROPEO COMINCI A "FAR DI CONTO"


Gli Stati moderni, che trovano la loro radice costitutiva nelle idee della Rivoluzione Francese, hanno di fatto rinunciato alla possibilità di controllo della moneta a favore di enti preposti ( le Banche Centrali) sulle quali non sono in grado di svolgere alcun controllo.

Alla logica quindi del servire, tipica delle società organiche ( come la societas romana) formate dalla comunità degli uomini vivi che ponevano al centro del sistema la persona, si è passati alle società aventi come logica di base quella del servirsi, in cui l’uomo è lo strumento per realizzare un progetto di struttura organizzativa.

Questi soggetti giuridici o Fantasmi giuridici, come li definiva Auriti, operano per il proprio interesse e non per quello dei cittadini, dal momento che come tutte le corporations sono finalizzati al profitto e non all’Etica.

I politici sono di fatto diventati i camerieri dei banchieri, come li definiva Ezra Pound, divenendo complici, consapevolmente o meno, di un sistema economico basato sull’ usura.

Se infatti gli stati, attraverso i loro governi, decidessero di stampare le banconote così come sono in grado di emettere monete metalliche ( già…perché lo Stato può stampare le monetine e non le banconote?..mah…) si riuscirebbe a riportare sotto controllo il debito pubblico che oggi grava su tutti noi ed il popolo, padrone della propria moneta, potrebbe tornare e “riveder le stelle”.

Per comprendere quale sia l’effettiva portata di un cambiamento così radicale basato sulla logica della sovranità monetaria, proviamo a far di conto prendendo come base di partenza la pubblica amministrazione in Italia e quanto costi allo Stato italiano in termini di salari e stipendi.

In Italia , secondo le ultime stime, i dipendenti della pubblica amministrazione sono circa 3,5 milioni.

Supponiamo che ciascun dipendente costi in media allo Stato 2000 euro, ovvero 20 banconote da 100 euro.

lunedì 27 agosto 2012

QUANDO MANGIATE BANANE CHIQUITA FATE UN PENSIERO ALL'ECUADOR, AI FATTI LONDINESI, AD ASSANGE - WIKILEAKS E..... PONETEVI DELLE DOMANDE!!! QUALCHE RISPOSTA L'AVRETE CON LA LETTURA ATTENTA DI TUTTO L''ARTICOLO




di Sergio Di Cori Modigliani

Oggi parliamo di geo-politica e di libera informazione in rete.
Tutto ciò che sta accadendo oggi, tecnicamente (nel senso di “politicamente”) è iniziato il 12 dicembre del 2008. Secondo altri, invece, sarebbe iniziato nel settembre di quell’anno. Ma ci volevano almeno quattro anni prima che l’onda d’urto arrivasse in Europa e in Usa.
Forse è meglio cominciare dall’inizio per spiegare gli accadimenti.
Anzi, è meglio cominciare dalla fine.
Con qualche specifica domanda, che –è molto probabile- pochi in Europa si sono posti.
Mi riferisco qui alla questione di Jules Assange, wikileaks, e la Repubblica di Ecuador.

Perché il caso esplode, oggi?
Perché, Jules Assange, ha scelto un minuscolo, nonché pacifico, staterello del Sudamerica che conta poco o nulla?



(.....)
l’Ecuador, ovvero la prima nazione del continente americano, e unica nazione nel mondo occidentale dal 1948, ad aver applicato il concetto di “debito immorale” ovvero “il rifiuto politico e tecnico di saldare alla comunità internazionale i debiti consolidati dello Stato perché ottenuti dai precedenti governi attraverso la corruzione, la violazione dello Stato di Dirirtto, la violazione di norme costituzionali”. Il 12 dicembre del 2008, infatti, il neo presidente del governo dell’Ecuador Rafael Correa (pil intorno ai 50 miliardi di euro, pari a 30 volte di meno dell’Italia) dichiara ufficialmente in diretta televisiva in tutto il continente americano (l’Europa non ha mai trasmesso neppure un fotogramma e difficilmente si trova nella rete europea materiale visivo) di “aver deciso di cancellare il debito nazionale considerandolo immondo, perché immorale; hanno alterato la costituzione per opprimere il popolo raccontando il falso. Hanno fatto credere che ciò chè è Legge, cioè legittimo, è giusto. Non è così: da oggi in terra d’Ecuador vale il nuovo principio costituzionale per cui ciò che è giusto per la collettività allora diventa legittimo”. Cifra del debito: 11 miliardi di euro. 
Il Fondo Monetario Internazionale fa cancellare l’Ecuador dal nòvero delle nazioni civili: non avrà mai più aiuti di nessun genere da nessuno “Il paese va isolato” dichiara Dominique Strauss Kahn, allora segretario del Fondo Monetario.. Il paese è in ginocchio. 
Il giorno dopo, Hugo Chavez annuncia ufficialmente che darà il proprio contributo dando petrolio e gas gratis all’Ecuador per dieci anni. 
Quattro ore più tardi, il presidente Lula annuncia in televisione che darà gratis 100 tonnellate al giorno di grano, riso, soya e frutta per nutrire la popolazione, finchè la nazione non si sarà ripresa. 
La sera, l’Argentina annuncia che darà il 3% della propria produzione di carne bovina di prima scelta gratis all’Ecuador per garantire la quantità di proteine per la popolazione. 
Il mattino dopo, in Bolivia, Evo Morales annuncia di aver legalizzato la cocaina considerandola produzione nazionale e bene collettivo. Tassa i produttori di foglie di coca e offre all’Ecuador un prestito di 5 miliardi di euro a tasso zero restituibile in dieci anni in 120 rate.
 
Due giorni dopo, l’Ecuador denuncia la United Fruit Company (ndr -leggasi "Chiquita") e la Del Monte & Associates per “schiavismo e crimini contro l’umanità”, nazionalizza l’industria agricola delle banane (l’Ecuador è il primo produttore al mondi di banane) e lancia un piano nazionale di investimento di agricoltura biologica ecologica pura. Dieci giorni dopo, i verdi bavaresi, i verdi dello Schleswig Holstein, in Italia la Conad, e in Danimarca la Haagen Daaz, si dichiarano disponibili a firmare subito dei contratti decennali di acquisto della produzione di banane attraverso regolari tratte finanziarie pagate in euro che possono essere scontate subito alla borsa delle merci di Chicago. Il 20 dicembre del 2008, facendosi carico della protesta della United Fruit Company, il presidente George Bush (già deposto ma in carica formale fino al 17 gennaio 2009) dichiara “nulla e criminale la decisione dell’Ecuador” annunciando la richiesta di espulsione del paese dall’Onu: “siamo pronti anche a una opzione militare per salvaguardare gli interessi statunitensi”. Il mattino dopo, il potente studio legale di New York Goldberg & Goldberg presenta una memoria difensiva sostenendo che c’è un precedente legale. Sei ore dopo, gli Usa si arrendono e impongono alla comunità internazionale l’accettazione e la legittimità del concetto di “debito immorale”. La United Fruit company viene provata come “multinazionale che pratica sistematicamente la corruzione politica” e condannata a pagare danni per 6 miliardi di euro. Da notare che il “precedente legale” (tuttora ignoto a gran parte degli europei) è datato 4 gennaio 2003 a firma George Bush. Eh già. E’ accaduto in Iraq, che in quel momento risultava “tecnicamente” possedimento americano in quanto occupato dai marines con governo provvisorio non ancora riconosciuto dall’Onu. Saddam Hussein aveva lasciato debiti per 250 miliardi di euro (di cui 40 miliardi di euro nei confronti dell’Italia grazie alle manovre di Taraq Aziz, vice di Hussein e uomo dell’opus dei fedele al vaticano) che gli Usa cancellano applicando il concetto di “debito immorale” e quindi aprendo la strada a un precedente storico recente. Gli avvocati newyorchesi dell’Ecuador offrono al governo americano una scelta: o accettano e stanno zitti oppure se si annulla la decisione dell’Ecuador allora si annulla anche quella dell’Iraq e quindi il tesoro Usa deve pagare subito i 250 miliardi di euro a tutti compresi gli interessi composti per quattro anni. Obama, non ancora insediato ma già eletto, impone a Bush di gettare la spugna. La solida parcella degli avvocati newyorchesi viene pagata dal governo brasiliano.
Nasce allora il Sudamerica moderno.

FAR AVANZARE L'INTEGRAZIONE EUROPEA???


INT.Bruno Nascimbene lunedì 27 agosto 2012

Foto: InfoPhoto


La cancelliera tedesca Angela Merkel vuole un nuovo Trattato per l'Unione europea. A sostenerlo è il settimanale Spiegel, in uscita lunedì, secondo cui "il governo federale ha intenzione di far avanzare l'integrazione europea". Viene inoltre rivelato che la Merkel vorrebbe al più presto "un incontro tra i capi di stato e di governo dell'Ue per porre nuove basi giuridiche" e che la data potrebbe essere fissata nel vertice del Consiglio europeo che si terrà a metà dicembre. Impresa non certo semplice per la cancelliera che, secondo quanto riporta ancora il settimanale tedesco, avrebbe già incassato il no di molti Paesi membri della Ue. IlSussidiario.net commenta la notizia con Bruno Nascimbene, avvocato e docente di Diritto dell’Unione europea nell’Università degli Studi di Milano.
 
Professore, secondo lei si nasconde qualcosa dietro la volontà della Merkel? 
La mia impressione è che dietro la volontà della Merkel di arrivare a un nuovo Trattato vi siano diverse preoccupazioni: innanzitutto legate alla politica interna, ma anche all’esito del giudizio pendente davanti alla Corte costituzionale che si pronuncerà il prossimo 12 settembre. Proprio per tentare di anticipare l’esito di questo giudizio, con cui molto probabilmente la Corte metterà dei paletti sulla ratifica tedesca del fondo salva-stati Esm, la Merkel sta tentando di proporre ai Paesi membri dell’Unione europea di riformulare il Trattato, includendo modifiche che riguardano in particolar modo il rispetto dei criteri di bilancio.LEGGI TUTTO

domenica 26 agosto 2012

PERO' !? QUALCUNO CHE SA CHE PESCI PIGLIARE ESISTE E CI PROPONE "R.I.D.I."


MANIFESTO R.I.D.I. RIFONDAZIONE INDIPENDENTE DEMOCRATICA INTERNAZIONALE

Noi sottoscritti:

1)Riconosciamo presupposto indispensabile per la legittimità di ogni potere pubblico la tutela dell’eguaglianza delle persone, della sovranità popolare inclusiva della sovranità monetaria e della proprietà del valore di ogni mezzo monetario al momento dell’emissione, delle libertà civili e politiche, del diritto alla salute e alla sicurezza personali e ambientali, del diritto al perseguimento della propria felicità o infelicità, della trasparenza dei procedimenti politici, giudiziari e amministrativi, della privacy, della partecipazione popolare alle decisioni pubbliche, dell’indipendenza dei magistrati dal potere esecutivo, dell’accountability nelle funzioni pubbliche, del principio di legalità, e di certezza del diritto, della fondamentalità del lavoro produttivo e del risparmio, dell’esclusione di ogni organismo o ente privato (per natura, per interessi, per gestione) di forza, dimensioni, posizione mono/oligo polista o mono/oligopsonista, e capacità tecnologica tale da prevalere sulle singole persone nella competizione economica e politica e da violare la privacy.

2)Riconosciamo come legittimi soltanto gli organi rappresentativi liberamente ed equamente eletti dal popolo, con un diritto effettivo di accesso alle candidature e all’informazione;

3)Pertanto riconosciamo come illegittimo il potere costituito nelle istituzioni e nell’ordinamento internazionale e nazionale vigenti; e in particolare l’assetto del potere monetario, finanziario, bancario, creditizio internazionale e nazionale; il WTO, il GATT, il GATS, il Trattato di Maastricht, il Trattato di Lisbona, l’Eurosistema (SEBC), le istituzioni dell’Unione Europea;

4)Constatiamo che i suddetti organi operano senza legittimazione democratica e contro gli interessi del popolo e in sistematica e deliberata violazione dei principi di sovranità popolare e di fondamentalità del lavoro e del risparmio, e per il tornaconto di interessi oligarchici e privati, in totale e aperta sfida ai principi fondamentali della Costituzione italiana e ai diritti dell’Uomo come generalmente sanciti;

5)Riconosciamo quindi come legittima l’affermazione e la difesa dei suddetti principi mediante gli strumenti di fatto e di diritto disponibili, comprese la resistenza e la disobbedienza civili, fiscali, militari; riconosciamo come fuori legge e nemici dell’Uomo tutti gli autori, difensori, rappresentanti ed esecutori della violazione dei suddetti principi e diritti;

6)Sono illecite, illegittime, quindi nulle e inefficaci, tutte le cessioni e privatizzazioni di sovranità popolare, nonché di beni, diritti, infrastrutture, risorse, industrie, filiere tecnologiche, di interesse strategico nazionale;

7)Sono altresì illegittimi tutti i debiti, pubblici e privati, assunti e/o imposti in violazione dei suddetti principi fondamentali, ovvero con meccanismi tali che il debito aggregato non sia estinguibile.

Tutto ciò premesso, noi sottoscritti ci costituiamo, sottoscrivendo il presente Manifesto, in Repubblica Internazionale Democratica Indipendente per la difesa e implementazione dei suddetti diritti e principi.



N.B.: Questo Manifesto presuppone che si creda nella possibilità della democrazia e della legalità, nonché nella razionalità dell’agire umano sia individuale che collettivo.

sabato 25 agosto 2012

IMPARIAMO A CONOSCERE I SEGNI DEI TEMPI, SCOPRIREMO IN TEMPO UTILE DOVE CI VOGLIONO PORTARE....



(www.chiesadomestica.net - 25.8.2012) - Il fatale evolvere della chiesa verso l'apostasia - Quello che hanno detto dell'istituzione sacerdotale gli ultimi tre papi è biblicamente tragico: è entrato il fumo di Satana nel tempio di Dio, abbiamo perso la Via e la luce, prevale la morte, c'è sporcizia e superbia nel sacerdozio. In termini strettamente biblici, infatti, si tratta della descrizione del principio dell'apostasia nel falso tempio di un sacerdozio abominevole, quello che culmina nella piena manifestazione dell'anticristo. J.Ratzinger: “E se oggi fossimo chiamati noi a scegliere? Quale speranza avrebbe Gesù di Nazaret? Lo conosciamo in profondità? Il tentatore non è così rozzo da proporci direttamente l'adorazione del nemico di Dio.” - di Simonetta Castellano

Quello che hanno detto dell'istituzione sacerdotale gli ultimi tre papi 

Giovanni Paolo II, Ci siamo sviati: "Ci siamo sviati: dobbiamo ritornare sulla Via; si sono oscurate le menti: si deve dissolvere l'oscurità con la luce della Verità; la morte ha preso il sopravvento: si deve far trionfare la Vita". Non è questo il programma del Concilio Vaticano II e del mio stesso pontificato? (Messaggio 11.6.1999 per la Solennità del Sacro Cuore di Gesù)

Benedetto XVI, Quanta sporcizia e superbia nel sacerdozio: "Quanta sporcizia c’è nella Chiesa, e proprio anche tra coloro che, nel sacerdozio, dovrebbero appartenere completamente a lui! Quanta superbia, quanta autosufficienza! Il tradimento dei discepoli è certamente il più grande dolore del Redentore. Non ci rimane altro che rivolgergli, dal più profondo dell’animo, il grido: Signore, salvaci." (Via Crucis 2005)

Paolo VI, Il fumo di Satana nel tempio di Dio: "Riferendosi alla situazione della Chiesa di oggi, il Santo Padre afferma di avere la sensazione che «da qualche fessura sia entrato il fumo di Satana nel tempio di Dio»." (Omelia, 29.6.1972)


Di quanto hanno variamente descritto dell'istituzione sacerdotale gli ultimi tre papi - fumo di Satana nel tempio di Dio, sviamento, oscurità, morte, sporcizia, superbia e autosufficienza nel clero – si trova una trattazione organica in quanto scritto dal card.Ratzinger su vera adorazione e struttura terrena della chiesa:

J.Ratzinger: “Il sacerdote rivolto al popolo dà alla comunità l'aspetto di un tutto chiuso in se stesso”, mentre la struttura ecclesiale autentica è quella di una comunità in "cammino verso il Signore che viene."

"In verità, si è così introdotta una clericalizzazione quale non si era mai data in precedenza. Ora, infatti, il sacerdote - o, il presidente, come si preferisce chiamarlo - diventa il vero e proprio punto di riferimento di tutta la celebrazione. Tutto termina su di lui. E' lui che bisogna guardare, è alla sua azione che si prende parte. L'attenzione è sempre meno rivolta a Dio.” "Tra i fenomeni veramente assurdi del nostro tempo io annovero il fatto che la croce venga collocata da un lato per lasciare libero lo sguardo sul sacerdote." "Il Signore è il punto di riferimento. E' lui il sole nascente della storia."("Introduzione allo Spirito della Liturgia", di J.Ratzinger, Ed. San Paolo, 2001, pag.76)

Per la comunità dei discepoli di Gesù, la casa costruita sulla sabbia è una struttura ecclesiale che è associazione di un'assemblea umana, la quale celebra un culto incentrato sul sacerdote “che presiede”. Questo edificio materiale è destinato alla distruzione, che travolgerà tutti coloro che vi partecipano.

Matteo 24:1 Mentre Gesù usciva dal tempio e se ne andava, i suoi discepoli gli si avvicinarono per fargli osservare gli edifici del tempio. 2 Ma egli rispose loro: «Vedete tutte queste cose? Io vi dico in verità: Non sarà lasciata qui pietra su pietra che non sia diroccata».
3 Mentre egli era seduto sul monte degli Ulivi, i discepoli gli si avvicinarono in disparte, dicendo: «Dicci, quando avverranno queste cose e quale sarà il segno della tua venuta e della fine dell'età presente?»

Matteo 21 - 42 Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: "La pietra che i costruttori hanno rifiutata è diventata pietra angolare. 43 Perciò vi dico che il regno di Dio vi sarà tolto, e sarà dato a gente che ne faccia i frutti. 44 Chi cadrà su questa pietra sarà sfracellato; ed essa stritolerà colui sul quale cadrà».

1Corinzi 3 - 11 Infatti nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo. 17 Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi.


Vera adorazione e potere terreno della chiesa

Qui si tratta di avvedersi che il fatale evolvere della vita della chiesa concepita sul fondamento di elementi terreni, quali l'associazione e l'assemblea umani e collocata in un palazzo del potere gestito da un clero burocrate, il quale “presiede” un culto nel quale la croce è messa da parte, è nient'altro che la prospettiva della grande prostituta biblica assisa sui sette colli con il suo culto anticristico, che dovrà rivelarsi alla fine dei tempi come sede di “quell'uomo del peccato, il figlio della perdizione, l'avversario” .

Il fatale evolvere, cioè, della chiesa verso quella grande apostasia, che dovrà avvenire prima del ritorno di Gesù sulla terra, che distruggerà “quell'empio” “con il soffio della sua bocca e lo annienterà all'apparire della sua venuta” (2Ts.2). Indice della chiusura verso Dio di un tempio siffatto è proprio quella clericalizzazione che chiude la comunità in una struttura terrena immobile, la quale guarda ormai solo all'umano e tende ad innalzarsi fino al cielo senza Dio:

2Tessalonicesi 2 – 3 Quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia. 7 Infatti il mistero dell'empietà è già in atto.

Marco 13 - 10 Allora molti si svieranno, si tradiranno e si odieranno a vicenda. 11 Molti falsi profeti sorgeranno e sedurranno molti. 12 Poiché l'iniquità aumenterà, l'amore dei più si raffredderà.

Matteo 24:4 Gesù rispose loro: «Guardate che nessuno vi seduca. 5 Poiché molti verranno nel mio nome, dicendo: "Io sono il Cristo". E ne sedurranno molti.
15 Quando dunque vedrete l'abominazione della desolazione, della quale ha parlato il profeta Daniele, posta in luogo santo(chi legge faccia attenzione!), 21 allora vi sarà una grande tribolazione, quale non v'è stata dal principio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà. 22 Se quei giorni non fossero stati abbreviati, nessuno scamperebbe; ma, a motivo degli eletti, quei giorni saranno abbreviati. 
23 Allora, se qualcuno vi dice: "Il Cristo è qui", oppure: "È là", non lo credete; 24 perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. 25 Ecco, ve l'ho predetto.

2Tessalonicesi 2 – 3 quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia e non sia stato manifestato l'uomo del peccato, il figlio della perdizione, 4 l'avversario, colui ches'innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e proclamandosi Dio. 7 Infatti il mistero dell'empietà è già in atto. 9 La venuta di quell'empio avrà luogo, per l'azione efficace di Satana. 8 Solo allora sarà rivelato l'empio e il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca e lo annienterà all'apparire della sua venuta

L'Adorazione cristiana e l'adorazione del nemico di Dio

J.Ratzinger: “Qui non si tratta di qualcosa di casuale, ma dell’essenziale. Non è importante lo sguardo rivolto al sacerdote, ma lo sguardo al Signore. Non si tratta qui di un dialogo, ma di una adorazione comune, l’andare incontro a Colui che viene. Non il cerchio chiuso in se stesso esprime l’essenza dell’evento, ma il comune andare incontro, che si esprime nell’orientamento comune. Oggi non si può più cercare di riproporre nella liturgia l’orientamento ad est, verso il sole che sorge. Davvero ciò non è possibile? Il cosmo non ci riguarda più? Oggi siamo davvero chiusi senza speranza nel nostro cerchio?”

J.Ratzinger: “E se oggi fossimo chiamati noi a scegliere? Quale speranza avrebbe Gesù di Nazaret, il Figlio di Maria, il Figlio del Padre? Ma conosciamo davvero Gesù? Lo capiamo in profondità? Il tentatore non è così rozzo da proporci direttamente l'adorazione del "nemico di Dio".” (In cammino verso Gesù Cristo)

L'Adorazione cristiana e il sacerdozio santo – L'Abominio di desolazione e il sacerdozio dei “falsi cristi e falsi profeti”

1Pietro 2 - Gesù Cristo, pietra angolare - 4 Accostandovi a lui, pietra vivente, rifiutata dagli uomini, ma davanti a Dio scelta e preziosa, 5 anche voi, come pietre viventi, siete edificati per formare una casa spirituale, un sacerdozio santo.

Efesini 2 - 20 Siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Cristo Gesù stesso la pietra angolare, 21sulla quale l'edificio intero, ben collegato insieme, si va innalzando per essere un tempio santo nel Signore. 22 In lui voi pure entrate a far parte dell'edificio che ha da servire come dimora a Dio per mezzo dello Spirito.

Geremia 3 - 9 Con il rumore delle sue prostituzioni Israele ha contaminato il paese; ha commesso adulterio con la pietra e con il legno

Geremia 2 – 27 i quali dicono al legno: "Tu sei mio padre", e alla pietra: "Tu ci hai dato la vita!"

Geremia 51 - 26 Da te non si trarrà più pietra angolare, né pietre da fondamenta; ma tu sarai una desolazione perenne», dice il Signore.

Daniele 5 - 23 Ma ti sei innalzato contro il Signore del cielo. Tu hai lodato gli dèi d'argento, d'oro, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra, i quali non vedono, non odono e non comprendono, e non hai glorificato il Dio che ha nella sua mano il tuo soffio vitale, e dal quale dipendono tutte le tue vie.

Ap.17 - 3 Una donna seduta sopra una bestia. 4 La donna era vestita di porpora. In mano aveva un calice. 5 Sulla fronte aveva scritto un nome, un mistero: BABILONIA LA GRANDE, LA MADRE DELLE PROSTITUTE E DELLE ABOMINAZIONI DELLA TERRA. 9 Qui occorre una mente che abbia intelligenza. Le sette teste sono sette colli sui quali la donna siede. 18 La donna che hai vista è la grande città.

Apocalisse 18:2 - Egli gridò con voce potente: È caduta, è caduta Babilonia la grande! È diventata ricettacolo di demòni, covo di ogni spirito immondo, rifugio di ogni uccello impuro e abominevole.

Ap.13 - 8 L'adoreranno tutti gli abitanti della terra. E seduceva gli abitanti della terra per mezzo degli spettacoli portentosi.

Apocalisse 18 – 21 Poi un potente angelo sollevò una pietra grossa come una grande macina, e la gettò nel mare dicendo: Così, con violenza, sarà precipitata Babilonia, la gran città, e non sarà più trovata.

Matteo 21 - 42 Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: "La pietra che i costruttori hanno rifiutata è diventata pietra angolare. 43 Perciò vi dico che il regno di Dio vi sarà tolto, e sarà dato a gente che ne faccia i frutti. 44 Chi cadrà su questa pietra sarà sfracellato; ed essa stritolerà colui sul quale cadrà».

Ascensione o Inabissamento

L'alternativa di cui sta parlando BXVI e di fronte alla quale si trova oggi la chiesa è avere una struttura che è il tempio del potere clericale, il falso tempio materiale di un sacerdozio solo umano, che culmina nell'abominio, oppure avere una struttura che è la casa della persona di carne e spirito santo della comunità dei discepoli, il popolo sacerdotale-tempio vivente-corpo della persona, che eredita il regno con Cristo.

Da una istituzione concepita come organismi-struttura di potere “materiale e politico” del clero, che non sono la chiesa di Gesù, c'è bisogno di tornare al corpo delle persone battezzate e ordinate nella struttura sacramentale, casa spirituale della comunità di famiglie in cammino verso il Signore che torna.

Il sacerdozio del tempio diverrà un “abominio di desolazione” e gli sarà “tolto il Regno”, mentre il popolo sacerdotale cristiano avrà parte con Cristo nell'eternità. Questa è la differenza tra la vera adorazione della chiesa fedele e l'adorazione della chiesa della grande apostasia. Quella chiesa, cioè, fatta di “falsi cristi e falsi profeti”, che “faranno grandi segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti” (cfr.Mt.24), chiesa della grande città assisa sui sette colli, madre di tutte le abominazioni (cfr.Ap.17-18), nella quale dovrà manifestarsi prima l'apostasia e poi definitivamente il mistero d'iniquità, “l'uomo del peccato, il figlio della perdizione, 4 l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e proclamandosi Dio” (2Tessalonicesi 2)

BXVI: "E' ora di togliere ciò che c'è di mondano nella chiesa", affinché "liberata dal suo fardello materiale e politico possa dedicarsi all'adorazione" - “Da decenni assistiamo ad una diminuzione della pratica religiosa, constatiamo un crescente distanziarsi di una parte notevole di battezzati dalla vita della Chiesa. Emerge la domanda: la Chiesa non deve forse cambiare? Non deve forse, nei suoi uffici e nelle sue strutture, adattarsi al tempo presente, per raggiungere le persone di oggi che sono alla ricerca e in dubbio?”

“La Chiesa non sono soltanto gli altri, non soltanto la gerarchia, il Papa e i Vescovi: Chiesa siamo tutti noi, i battezzati. Dall’altro lato, essa parte effettivamente dal presupposto: sì, c’è motivo per un cambiamento. Esiste un bisogno di cambiamento. Ogni cristiano e la comunità dei credenti nel suo insieme sono chiamati ad una continua conversione.”

"Come deve configurarsi allora concretamente questo cambiamento? Si tratta qui forse di un rinnovamento come lo realizza ad esempio un proprietario di casa attraverso una ristrutturazione o la tinteggiatura del suo stabile? Oppure si tratta qui di una correzione, per riprendere la rotta e percorrere in modo più spedito e diretto un cammino?" (>BXVI, Viaggio in Germania, 25.9.2011)


venerdì 24 agosto 2012

GLI ITALIANI PRESTO SI STANCHERANNO??? SONO GIA' STANCHI MA NON SANNO CHE PESCI PIGLIARE !!!

Il Colle ci costa 624.000 euro al giorno, vala e dire 26mila euro l'ora

Ebbene sì. Il Quirinale costa alla collettività 26mila euro l'ora (624.000 euro al giorno), se preferite. Sono 1.807 dipendenti e un parco auto con tre Maserati. I dipendenti, come riporta IbTimes, "godono di privilegi come l'indennità di alloggio, informatica, di guida, di servizio caccia, di cassa, di incarico, la quattordicesima mensilità e la triplice gratifica annua." 

"Per evitare che la crisi degeneri siamo tutti chiamati a fare dei sacrifici". Erano state queste le parole pronunciate da Giorgio Napolitano lo scorso 19 luglio. Ma come si sa, tra il dire ed il fare, c'è qualcosa di mezzo. E quello che sorprende di più è il confronto con il resto d'Europa: 

"In Francia, il presidente Hollande si è ridotto lo stipendio 7.000 euro al mese passando dai 21.300 euro lordi di Nicolas Sarkozy a 14.910 euro. Re Juan Carlos, in Spagna lo scorso anno ha deciso di tagliare il proprio compenso del 7,1%, ovvero di ben 21.000 euro l'anno (portandolo a 272.752 euro annui). E infine, in Germania il presidente incassa 199.000 euro all'anno." In Italia continuiamo ad aspettare qualcosa, un segnale, un alzata di mano da parte della Casta. Prima o poi, i cittadini italiani si stancheranno.

giovedì 23 agosto 2012

UN UOMO CHE PARAGONA L'EURO ALLA MADONNINA...HA BEN POCO DI CATTOLICO!!! SOLO UNA GAFF? MAH!!!!

(se Vittadini incensa Monti e questo – con una gaffe – equipara Mammona alla Madre di Dio…)




(....) C’è poi nel merito il “caso Monti”. L’uomo è spento assai e propenso alla gaffe: basti dire che domenica, davanti a un uditorio cattolico, ha dichiarato: “l’euro è come la Madonnina sul Duomo di Milano”.
Una vera e propria bestemmia – sia pure involontaria – questo equiparare Mammona (il denaro) alla Madre di Dio (peraltro in un Meeting che ha una meravigliosa mostra proprio sul Duomo).
Mi pare che anche dal punto di vista politico ed economico questo euroentusiasmo sia una baggianata visto quello che sta accadendo. Ma mostra una certa inadeguatezza dell’uomo, un’incapacità a diventare statista: resta purtroppo un piatto tecnocrate.
Con un’idea strana della democrazia, come si è visto – pochi giorni fa – quando è andato a dichiarare in Germania che i parlamenti sono un intralcio ai governi (facendo sollevare tutta la stampa e la politica tedesche).
D’altronde domenica ha preteso di dettare ai giornalisti gli aggettivi da usare (“non si usi più l’aggettivo ‘furbi’ nei Tg che descrivono la lotta all’evasione”).
Dal punto di vista cattolico i valori non negoziabili non sono neanche nell’orizzonte del suo governo. E aspettiamo ancora che Monti ci spieghi perché taglia su scuola, libertà di educazione e medicine degli ammalati e disabili, per non voler tagliare il mostruoso spreco sui cacciabombardieri F-35.
Anche sulla sussidiarietà – il tema (quasi esclusivo) che sta a cuore a Vittadini – il piatto piange: il governo che ha portato la tassazione al livello più alto della nostra storia, mi pare incarni il contrario della lotta allo statalismo.
Quando uno Stato “espropria” il 60 per cento della ricchezza prodotta dai cittadini i risultati disastrosi sono un’economia in ginocchio (come le famiglie), una libertà limitata e perfino l’aumento del debito pubblico.
Detto questo si può pure dire che il governo Monti è stato un male minore, una scelta obbligata. Ma di qui a cantare inni come fa Vittadini ce ne corre.
Non si può acclamare Monti come l’uomo della Provvidenza (casomai della previdenza).
Giustamente don Carron, in quell’intervista, parlando dei politici, diceva: “noi dobbiamo sempre mantenere quella che don Giussani chiamava ‘una irrevocabile distanza critica’ ”.
E parlava di politici che vengono da CL. Figuriamoci di uno che viene da Goldman Sachs, Trilateral e Bildeberg (peraltro domenica il diluvio di applausi che ha accolto l’ingresso in sala di Formigoni ha fatto capire a tutti che il cuore dei ciellini non batte certo per Monti).LEGGI TUTTO

mercoledì 22 agosto 2012

L'EUROPA AVREBBE GARANTITO LA PACE???




20/08/12 DI MAGDI CRISTIANO ALLAM

(......) Mentre dieci anni fa fu l’Occidente a promuovere l’offensiva contro Al Qaeda dopo la tragedia delle Due Torri Gemelle, oggi assistiamo alla sconvolgente alleanza tra l’Occidente e il radicalismo islamico, che ha assunto il volto suadente dei Fratelli Musulmani, finendo per tradursi nella convergenza dell’interesse dei fautori della guerra santa islamica e della guerra finanziaria globalizzata. Questa alleanza la tocchiamo ad esempio in Siria dove le milizie islamiche dei Fratelli Musulmani, dei Salafiti e di Al Qaeda sono sostenuti sia da Turchia, Arabia Saudita e Qatar sia da Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Germania; così come constatiamo l’alleanza finanziaria tra le banche d’affari internazionali, gli istituti centrali di credito occidentali e i Fondi sovrani islamici nelle acquisizioni del patrimonio produttivo e immobiliare occidentale dopo aver ridotto al lastrico gli imprenditori e gli Stati.

Se dieci anni fa Al Qaeda disponeva soltanto dell’Afghanistan come base sicura in virtù dell’alleanza strategica con i Taliban, mentre l’insieme degli attentati perpetrati nei Paesi islamici e all’interno all’Occidente erano affidati a cellule che operavano segretamente, oggi Al Qaeda controlla direttamente dei territori e li gestisce alla stregua di autorità governativa in Somalia, Mali, Yemen e Nigeria, così come è in grado di far pesare la sua presenza con l’arma del terrorismo in Afghanistan, Pakistan, Iraq, Libia, Siria, Egitto, Algeria e Indonesia.

Se dieci anni fa l’Occidente, nel bene e nel male, sosteneva sulla sponda meridionale e orientale del Mediterraneo dei regimi autocratici sostanzialmente laici anche se irresponsabilmente promotori dell’islamizzazione  delle loro società nell’illusione che accogliendo le istanze degli islamici radicali avrebbero svuotato di contenuti la loro rivendicazione di scalzarli dal potere, oggi l’Occidente è ovunque schierato al fianco dei Fratelli Musulmani, nemici giurati della laicità e della democrazia sostanziale, apostoli della sharia, la legge coranica, della “guerra santa” esplicita contro Israele e dissimulata contro gli ebrei, i cristiani, gli apostati, gli infedeli e le donne.

lunedì 20 agosto 2012

AVETE SENTITO PARLARE DELLA "COSA BIANCA" ? PARE CHE DI BIANCO ABBIANO BEN POCO!




















18 Agosto 2012

di Assuntina Morresi


Che cosa hanno in comune Fini, Casini e Passera?

Un paio di cosette. La prima: sarebbero i “pilastri” della “nuova” area di centro, quelli della “Cosa Bianca” che si vorrebbero proporre come gli autentici seguaci politici del governo Monti, i veri rappresentanti dell’anima moderata italiana, e soprattutto il nuovo riferimento dei cattolici in politica.

La seconda cosa in comune: oltrepassati i cinquanta, tutti e tre hanno lasciato la rispettiva consorte e hanno scelto una seconda compagna, almeno vent’anni di meno, giovane e piacente, con cui si sono riprodotti due volte cadauno. Il tutto in linea con la personale abilità di ciascuno.

Fini, il più malmesso politicamente, si è accontentato di Tulliani & Famiglia, economicamente saldi grazie alla precedente relazione con Gaucci della signora, un clan familiare che tante soddisfazioni ci ha dato con la casa di Montecarlo qualche estate fa.

Casini, il Pierfurby, ha puntato a una posizione più importante, utile pure per il Quirinale (il suo sogno), e in un colpo solo ha sistemato finanze e comunicazione.

Passera invece, ricco di suo, non ha guardato al soldo ma ha lasciato la moglie per una sconosciuta poco più che segretaria ma di gran bella presenza, e proprio ieri la foto della famiglia felice – Passera, ex segretaria e prole in riva al mare, belli e sorridenti, il capello al vento di lei che ondeggia accanto alla pelata pensosa di lui – campeggiava in copertina di un settimanale molto popolare.

All’interno un’intervista così zuccherosa da proibire ai diabetici.

“Monti mi chiamò di prima mattina mentre mi facevo la barba. Svegliai Giovanna per dirle la novità". Un commovente quadretto di normalità familiare, confermato dalla notizia della telefonata quotidiana del Passera alla madre ultranovantenne “cascasse il mondo la chiamo ogni sera”, ma soprattutto dalla totale, spergiurata devozione alla famiglia. Alla domanda “Come se la cava coi salotti romani?” il padre ideale risponde “Nel modo più semplice: non li conosco e non ci vado. Né io né Giovanna amiamo la mondanità, e ogni minuto libero lo dedico alla famiglia”. E quando l’intervistatore chiede chi si alza la notte, per i due figli piccoli, il Passera coniugato risponde che “quando è stato necessario ci siamo alzati entrambi. Cerco di arrivare a casa in tempo per metterli a letto. Con Luce è iniziata la fase delle favole, che con Sofia e Luigi, i più grandi, era stata bellissima di comunicazione profonda”. Ma a commuovere, il trionfo dell’amore. Alla domanda “Quanto conta per lei sua moglie Giovanna?” il principe azzurro della politica risponde “Incontrarla, metterci insieme, sposarci, è stato come ricominciare la vita in un momento per me molto difficile. E’ un grandissimo amore. Una straordinaria avventura di vita insieme”. Certo, avesse risposto: “ho tradito la mia prima moglie, l’ho lasciata e ho divorziato dalla madre dei miei due primi figli per una bella addetta stampa di venti anni meno di me, che mi sono deciso a sposare quando era già incinta del nostro secondo figlio”, avrebbe fatto tutto un altro effetto, ma nell’intervista del suo divorzio non si fa neanche un minimo cenno.

Insomma: uno la campagna elettorale se la fa come vuole, e Passera ha deciso di puntare sulla famiglia felice. La seconda famiglia. Ma uno che punta a essere il riferimento dei cattolici, dico io, ma come fa a non capire neanche che una presentazione del genere è quanto di meno cattolico poteva proporre?

Io ho sostenuto Berlusconi infischiandomene della sua vita privata, e giudicandolo in base ai fatti, alle sue scelte politiche sui temi dei valori non negoziabili (non dimentichiamo Eluana). Ma lui è stato letteralmente massacrato per la sua vita privata, che tanti cattolici hanno giudicato inaccettabile. Io non condivido questa posizione, e penso che se facessimo intercettazioni a tappeto, come quelle fatte a Berlusconi, anche su tanti irreprensibili personaggi faremmo scoperte sorprendenti.

Ma se in un momento come questo si chiede, anche da parte cattolica, un rinnovamento totale della classe politica, allora cerco di seguire il ragionamento e mi chiedo: un rinnovamento rispetto a che?

I criteri sono due: i fatti, e cioè la politica sui valori non negoziabili, e i comportamenti personali (questi ultimi non secondo me, ma a grande richiesta della maggioranza). 

Sui primi, i fatti, Casini e Passera non si sono mai distinti per alcunché, mentre Fini lo ha fatto per le sue posizioni di destra laicista. 
Sui comportamenti personali, lo abbiamo appena visto. 
E vediamo addirittura che Passera della sua famiglia sfasciata e ricomposta ne fa vanto, raccontando la sua grande storia d’amore, trionfante su tutto, primo matrimonio compreso.
Storia della quale non me ne potrebbe fregare di meno – che sia ben chiaro – se lui non si ponesse come riferimento del “nuovo” dei cattolici in politica. Uno che non capisce neanche questo, dico io, che l’amore che sfascia i matrimoni di cattolico ha ben poco, e che quindi almeno non va sbandierato come un vanto personale, ma con che faccia si propone come riferimento dei cattolici? 
Perché le possibilità sono due: se Passera si era sposato in chiesa, la prima volta (come sembra dalla sua biografia), allora il grande amore trionfante ha violato un sacramento, e se così fosse, Passera ne pare inconsapevole. Se invece si era sposato solo civilmente, allora è uno come tanti altri e non può rivendicare una testimonianza di vita cattolica.
Ma qualcuno che gliele spiega queste cose, ce le ha?
A questo punto preferisco direttamente Monti, che non ha mai preteso di essere paladino dei cattolici e che va regolarmente a messa con la sua prima e unica moglie, con discrezione e senza tante esibizioni.
Insomma: se dopo tante storie sulla nuova generazione di cattolici in politica, sul rinnovamento, sulla coerenza personale che sarebbe importante come i valori non negoziabili, mi devo vedere Fini, Casini e Passera a guidare l’area di riferimento dei cattolici….ecco, penso proprio che quella luce in fondo al tunnel che pensiamo di vedere è quella del treno che ci sta venendo addosso.