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venerdì 21 giugno 2013

PIANO ANTICRISI PER LE FAMIGLIE: C'E' QUELLO VARATO DA DIO, MA AL CLERO NON PIACE. TOGLIE A LORO PER DARE AL POPOLO

5.Trame all'ombra della cupola vaticana

da anima mistica



Il 15 dicembre siamo andati all'appuntamento che mons.Sgreccia ci aveva dato. Durante l'Adorazione, il Signore mi si è manifestato: mi ha confermato che, attraverso la preparazione spirituale delle famiglie sul sentiero della Stella del Mattino, Lui riorganizzerà il popolo cristiano, affidando ai coniugi l'amministrazione dei beni spirituali e materiali della chiesa, per la ripresa del sistema di produttività nella fede. Dopo l'Adorazione, ho parlato con mons.Sgreccia, consegnandogli la sintesi del sentiero e il disegno di vita e missione per le famiglie, e gli ho chiesto per me e per Nicola di poter confermare in una celebrazione eucaristica quella consacrazione a cui Gesù, per le mani di Maria, vuole condurre il suo popolo: il sì della famiglia al servizio della Chiesa domestica per poter compiere la missione dell'ultima fase dei tempi. Mons.Sgreccia si è preso del tempo per pensare e ci ha detto che ci avrebbe richiamati.

Intanto, nei giorni successivi, continuavo a riflettere su quanto lo Spirito mi aveva rivelato: il Vicario di Cristo riorganizzerà la Chiesa per permetterle di affrontare l'estrema persecuzione del cristianesimo e riconoscerà le famiglie degli Ultimi: essi saranno lo strumento che salverà il popolo di Dio dalla distruzione che incombe, ormai, sul mondo. Il 29 dicembre 2002, Festa della Sacra Famiglia, davanti al Santissimo Sacramento, vidi improvvisamente un raggio potente di Luce interiore, e nella Luce che si sprigionava attorno al Santissimo Sacramento, vidi una chiesa riedificata e splendente di gloria, in cui un popolo di consacrati si donava al servizio di Dio e delle anime per mezzo di una incessante liturgia e adorazione eucaristica. Gesù allora mi si manifestò e mi disse: “Siete voi ultimi. Voglio che sia così."
Sacerdozio pervertito. Il caso abruzzese

1.La premessa | 2.La nomina del prete pedofilo mandato per devastare |3.La richiesta beffarda dell'Arcivescovo | 4.La posta in gioco: il piano di Dio per aiutare le famiglie con i beni della chiesa | 5.Trame all'ombra della cupola vaticana |

giovedì 30 maggio 2013

DAVANTI ALLA MORTE UN CATTOLICO TACE E PREGA MA QUESTA MORTE SUICIDA, ANNUNCIATA CON 3 RIGHE SU LA STAMPA, CI INTERROGA, PERCHE' SI E' AMMAZZATO?




Massoneria, suicida il figlio del Gran Maestro Gustavo Raffi


E’ morto Michele Raffi, avvocato civilista, uno dei due figli di Gustavo, maestro del Grande Oriente d’Italia. Era nella sua abitazione di Ravenna. Lo hanno trovato i Vigili del Fuoco. Si è tolto la vita con un’arma bianca. Aveva 45 anni.





La nota della loggia: “Michele era insigne giurista e studioso di storia medioevale. Importanti le sue ricerche sui templari"

RAVENNA - In una nota il Grande Oriente d'Italia esprime la sua vicinana a Gustavo Raffi, il Gran maestro della loggia, che nei giorni scorsi ha perso il figlio, Michele. Ecco il testo: “I Fratelli tutti del Grande Oriente d'Italia - Palazzo Giustiniani si stringono al cuore del Gran Maestro, Gustavo Raffi, per la prematura scomparsa del figlio Michele, giurista, studioso dei Templari e di storia medioevale. Con il saggio 'Apologia dei Cavalieri Templari' (ed. Il Cerchio), ha dimostrato dal punto di vista giuridico come la condanna dei Cavalieri del Tempio sia stata un'ingiustizia verso un Ordine benemerito nella storia della cristianità". 

Nel volume, “spinto da passione per la verità e dal desiderio di risalire ai fatti, Michele Raffi contesta nel merito le accuse confermate dai Templari sotto tortura e sottolinea le violazioni procedurali compiute nel corso dei processi ai monaci guerrieri, sorprendentemente attuali per le analogie con altri grandi processi del nostro secolo. 

martedì 14 maggio 2013

NON PASSA GIORNO CHE NON CI SIANO EPISODI CHE DOVREBBERO FAR RIFLETTERE......


A VITTORIA (RAGUSA) L'IMMOBILE VENDUTO PER UN DEBITO DI 10MILA EURO CON UNA BANCA

Grave un muratore e un agente intervenuto per fermarlo
Ustionati anche la moglie, la figlia e un altro poliziotto



http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it
RAGUSA - Gesto disperato di un uomo che, nel tentativo di salvare la propria casa, messa all'asta per 26 mila euro, si è cosparso di benzina e si è dato fuoco. Le fiamme hanno raggiunto anche la moglie, la figlia e due agenti di polizia intervenuti per calmarlo. Autore del drammatico episodio verificatosi in via Brescia a Vittoria, in provincia di Ragusa, un muratore disoccupato, Giovanni Guarascio, 64 anni. La casa era stata messa all'asta per un debito di 10mila euro con una banca.

GRAVI - Guarascio e uno dei due poliziotti, Antonio Terranova, hanno riportato le ferite più serie e sono stati trasferiti con un elicottero del 118 dall'ospedale Guzzardi di Vittoria al centro Grandi ustionati del Cannizzaro di Catania. Meno gravi le condizioni di sua moglie, Giorgia Famà, anche lei 64 anni, dell'altro agente e della figlia della coppia, lievemente lambita dalle fiamme e già dimessa.

TRATTATIVA - La tragedia è accaduta intorno alle 13, durante la trattativa, poi degenerata, tra gli avvocati della famiglia Guarascio e quelli dell'acquirente. A chiamare la polizia sono stati i vicini di casa, in via Brescia, che avevano assistito alla concitata discussione dell'uomo con gli avvocati e l'ufficiale giudiziario. LEGGI TUTTO

APPROFONDISCI:


Che la crisi scatenasse qualche gesto di disperazione e portasse delle persone al suicidio, era già cosa purtroppo nota, ma che arrivasse a fare più vittime per suicidio che gli incidenti d’auto, è cosa che dovrebbe preoccupare chiunque. Ciò che è peggio, per gli italiani, è che la notizia è stata diffusa a seguito del triplice suicidio occorso in aprile a Civitanova Marche, e a darla è stato il New York Times con un articolo a firma di David Stuckler e Sanjay Basu due ricercatori in sociologia a Oxford, autori tra l’altro del libro “Why austerity kills” (Perché l’austerità uccide). Non è che i giornali in Italia non diano notizie di così alto rilievo, ma... LEGGI TUTTO

lunedì 18 marzo 2013

FRANCESCO MARIA TOSCANO HA INDIVIDUATO COLORO CHE MERITEREBBERO L'INFERNO MENTRE I DISPERATI, FUORI DI SENNO CAUSA SOFFERENZE, GODRANNO DELLA MISERICORDIA DI DIO!!!

tratto da il moralista di Francesco Maria Toscano
Non è più il momento di scherzare. La Grecia vive una catastrofe umanitaria, la disoccupazione nei Paesi della fascia mediterranea si aggira intorno al 20% (con punte del 50% per i giovani), i suicidi sono diventati macabra routine e perfino alcuni colleghi giornalisti, invecchiati senza mai raggiungere l’agognata dignità retributiva, si arrendono al dolore chiudendo la partita con la vita con un colpo di pistola alla tempia (clicca per leggere). Abbiamo un vantaggio: sappiamo chi sono i nostri assassini. I killer in doppiopetto di oggi guidano le principali banche centrali dell’eurozona. La banca centrale europea, utilizzando sapientemente la finta contrapposizione al ribasso offerta dal banchiere nazista Jens Weidmann, prosegue nel piano di annientamento riattualizzando le idee di Adolf Hitler. E’ paradossale constatare come tanti giornalisti contestino a papa Francesco presunte contiguità passate con il regime di Videla e Massera anche se, stranamente, nessuno di loro è ancora riuscito a scrivere una parola sui carnefici di oggi (non meno spietati dei generali argentini) Draghi e Weidmann. Mi rifiuto di approfondire la situazione politica italiana in questa fase appaltata a grillini e pulcinella vari. Quello che avevo da scrivere l’ho già scritto all’indomani del voto, avvertendovi con larghissimo anticipo circa il finale obbligato di questa triste pantomima che serve solo a lavare la coscienza sporca di un beduino falso e miserabile come Pierluigi Bersani. Il segretario del Pd ha nei fatti servito i nazisti Draghi e Weidmann puntellando il governo Monti e ora, con le mani ancora sporche di sangue, pensa di pulirsele utilizzando per l’occasione il grembiule ancora (per poco) candido dei vari Grillo, Casaleggio e Sassoon. Bersani vergognati e ritirati. Dio considera gli ipocriti peggiori degli assassini, ricordalo. Lasciamo quindi perdere i tristi balletti di questi burattini ridicoli e concentriamoci nell’analizzare le mosse degli spietati architetti a capo della Shoah europea, killer di alta scuola che, perlomeno, conservano il coraggio di premere il grilletto guardandoci negli occhi. Ieri Mario Draghi ha illustrato il suo piano per “aiutare” i Paesi dell’Ue con problemi di “competitività” (clicca per leggere). Si tratta delle solite ricette, salari da fame, distruzione del welfare e promozione del lavoro schiavile, che hanno già ampiamente fallito distruggendo la civiltà e il benessere dell’Europa. Ma Draghi, a differenza di Bersani, possiede il dono della coerenza. Resterà come Hitler nel suo bunker fino alla fine della festa. Draghi gioca a fare il poliziotto buono lasciando il ruolo di cattivo al capo della banca centrale tedesca, il già citato Weidmann. Quest’ultimo, giusto per rimettere la barra al centro, si è appena preoccupato di richiamare all’ordine i Paesi “maiali”, tra cui l’Italia, chiarendo una volta ancora chi comanda per davvero: “I Paesi della zona euro”, ha detto il nipotino dei nazisti autentici, “devono proseguire con il risanamento delle finanze varando riforme strutturali” (clicca per leggere). Avete capito l’ordine del piccolo fuhrer? “Cari italiani”, sembra dire questo pagliaccio biondo, “vi abbiamo ancora lasciato il diritto di votare ma quello di scegliere le politiche da adottare lo conserviamo saldamente noi. Quindi divertitevi ad eleggere un governo qualsiasi ma continuate ad ubbidire rispettando un ossequioso silenzio”.LEGGI TUTTO

ORA SONO I GIORNALISTI A SUICIDARSI.....MA RICORDIAMOCI CHE L'INFERNO ESISTE E NON E' VUOTO


tratto da corrieredellacalabria di Paolo Pollichieni

«Quando attraverserà l’ultimo vecchio ponte, ai suicidi dirà, baciandoli alla fronte, venite in paradiso, là dove vado anch’io, perché non c’è l’inferno nel mondo del buon Dio…». Quante volte ci siamo commossi ascoltando i versi della canzone che De Andrè compose per ricordare Luigi Tenco… Mai, però, avremmo pensato di vedercela rimbalzare in mente, improvvisa, nel cuore della notte, associata all’immagine sfottentemente sorridente di Alessandro Bozzo.
E invece…
Per quattro anni ho lavorato con lui, per tre sono stato il suo direttore. Un rapporto che presenta, come è umano che sia, luci e ombre.
Molte ipocrisie si affastellano in queste ore, altre arriveranno in seguito. Alessandro, come molti, aveva un carattere duro ma non era ipocrita. Pensava quello che altri nella cerchia pensavano, lui però le diceva anche a costo di ferire la sensibilità di qualcuno.Sul lavoro era affidabile e serio, anche quando non riusciva ad affrancarsi dal fiato sul collo che il precariato ti costringe a subire. Era vulnerabile davanti al rischio di ritrovarsi senza quella sicurezza economica che alla sua età cominciava ad avere la meglio sugli ideali. Anche questo è giusto che sia.LEGGI TUTTO

venerdì 5 ottobre 2012

ORAMAI NON SI CONTANO PIU' .....


da www.lindipendenza.com 04.10.2012
Quando ha saputo che la banca non gli rinnovava il fido, non ha retto: ha atteso che la famiglia fosse addormentata e ha tentato di farla finita. Se non fosse che la moglie, svegliatasi per bere un bicchiere d’acqua, l’ha trovato in tempo, ci sarebbe stato un nome in più nella lista degli imprenditori suicidatisi per problemi economici. Una storia, purtroppo, tipica ormai: un imprenditore che non viene pagato dai clienti, una banca che chiude i rubinetti, Equitalia che bussa alla porta, le bollette che si ammassano insolute.

(.......)«Equitalia e le banche dimostrano con questa famiglia il modo tipico che hanno di comportarsi, affossando invece di sostenere gli imprenditori» interviene l’avvocato Federico Alati, che alcuni mesi fa ha organizzato ad Albignasego una serata sui metodi usati da Equitalia. E mette a disposizione la sua mail (federico.alati[at]gmail.com) in caso qualcuno offrisse un lavoro alla signora.
Fonte: il mattino di Padova


martedì 25 settembre 2012

QUESTO GOVERNO HA TOLTO LA SPERANZA ALLE P.M.I.....CURIOSO CHE DALLA PRIMAVERA SCORSA IN TV NON SI PARLI PIU' DI SUICIDI....QUANTE IMPRESE SOPRAVVIVERANNO PER RAGGIUNGERE I DIECI ANNI INDICATI DA MONTI???


Il 47enne si è sparato un colpo di fucile in un capannone a Campagna Lupia, vicino alla sua abitazione

Venezia, 25 set. (TMNews) - Un imprenditore edile di 47 anni si è ucciso ieri sera a Campagna Lupia, in provincia di Venezia, sparandosi con un colpo di fucile.

L'uomo versava in difficoltà economiche e aveva anche perso la casa in cui abitava, per la quale non aveva potuto onorare il debito. L'uomo si è sparato in un capannone vicino alla propria abitazione dopo avere saturato di gas la villetta.

APPROFONDISCI:
Monti: con le nostre riforme, Pil Italia +4% in dieci anni

lunedì 20 agosto 2012

ORMAI ABBIAMO PERSO IL CONTO DEI SUICIDI CAUSATI DA QUESTA CRISI


20/08/2012 - LA STORIA

In un biglietto, trovato dalla Polizia nella sua abitazione - l’uomo ha spiegato le motivazioni del suo gesto: aveva perso il lavoro e non riusciva a trovarne un altro La vittima è un uomo di 48 anni, residente a Torino. Vicino al corpo gli agenti hanno trovato una bottiglia di liquido infiammabile