Visualizzazione post con etichetta sovranità nazionale. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta sovranità nazionale. Mostra tutti i post
sabato 7 settembre 2013
GUARDATE QUESTO VIDEO, NON PERDETEVELO!!!!SE NON CONOSCETE L'INGLESE ATTIVATE I SOTTOTILI IN ITALIANO
Etichette:
distruzione della società,
élite finanziarie,
euroschiavi,
Fiscal Compact,
guerra mondiale,
JFKennedy,
MES,
NWO,
Siria,
sovranità monetaria,
sovranità nazionale,
sovranità perduta,
Van Rumpuy
giovedì 22 agosto 2013
UNGHERIA, NAZIONE ORGOGLIOSA DELLE SUE RADICI CRISTIANE ...ALLA FACCIA DEI BUROCRATI ( NON ELETTI ) CHE CI RITROVIAMO IN EUROPA!!!
da ItalianiLiberi di Ida Magli 20.08.2013
Questo è il Preambolo della nuova Costituzione ungherese, molto osteggiata, come è noto, dall'Unione europea. Non c'è da meravigliarsene: lo spirito che l'anima è del tutto contrario agli intenti dissacratori dell'Europa che tende, anche se ancora non c'è riuscita, a eliminare gli Stati nazionali, l'amore per la patria, per la lingua, per la religione, per la storia di ogni singolo popolo per giungere a omologare tutti gli abitanti del continente in una massa informe, priva di sentimenti e di valori.
Gli Italiani Liberi si propongono di stringere dei legami di conoscenza e di solidarietà con l'Ungheria nella speranza che nasca finalmente, almeno fra alcuni dei paesi dell'Ue, la volontà di sottrarsi all'annientamento predisposto dai politici al servizio di Bruxelles, fra i quali eccellono i governanti italiani. L'Ungheria gode del vantaggio di non partecipare all'area euro, avendo conservato la sovranità monetaria, cosa che le ha permesso di recuperare in poco tempo un'economia in crescita e di rimborsare totalmente il prestito onerosissimo del Fondo monetario internazionale.
venerdì 24 maggio 2013
mercoledì 24 aprile 2013
EMIGRARE CARO MARCO, EMIGRARE... NON RESTA ALTRO DA FARE PER SOPRAVVIVERE

DI MARCO DELLA LUNA
da signoraggio.it
“Tutto ciò che fa il parlamento è democratico” rassicura Stefano Rodotà, dall’alto delle sue rendite pubbliche. “Soprattutto se quel parlamento è un parlamento di nominati, nominati da non più di venti persone delle segreterie/cda dei partiti” – ha dimenticato di aggiungere.
Napolitano, già sottoscrittore, col Prodi, della privatizzazione di Bankitalia nel 2006 e corresponsabile politico del governo Monti, si conferma garante, all’interno, della coesione della partitocrazia necessaria alla tutela degli interessi della partitocrazia stessa; e all’esterno, garante della obbedienza dell’Italia a una politica economico-finanziaria che avvantaggia il capitalismo bancario straniero a danno degli italiani. E’ a questo che deve il suo successo e la sua ri-elezione, a questa capacità di duplice e congiunta garanzia, che gli assicura il sostegno “delle cancellerie che contano”.
Ci manca solo che ora anche Bersani faccia il sacrificio di rimanere in carica e che Berlusconi accetti un Amato a Palazzo Chigi.
La partitocrazia, traballante per la sua delegittimazione e i disastri delle sue scelte, rinuncia a ogni finzione di cambiamento invocato dalla gente, modifica quanto serve la costituzione, e si prende qualche mese aggiuntivo ricompattandosi e mummificandosi. Ha un anno e mezzo al massimo, per realizzare due cose:
-o rilegittimarsi attraverso un rilancio dell’economia e dell’efficienza del sistema paese,
-oppure allestire un apparato autocratico di repressione e di intimidazione poliziesche dell’inevitabile rabbia di popolo, che potrebbe sfociare nella prima rivoluzione italiana (la quale sarebbe anche la prima azione collettiva unificante e fondatrice di una unità nazionale italiana, sinora non realizzatasi).
Qualcuno pensa che, fra altri sei mesi di peggioramento economico quale stiamo avendo da anni, si potrà governare gli italiani col loro consenso e con le buone, senza ricorrere alla violenza di Stato? Ricordo che in Italia la ragion di Stato è ricorsa alle stragi terroristiche per delegittimare il dissenso radicale su temi socio-economici.
Vorrei poter pensare che un governissimo di scopo possa rilanciare l’Italia, ma so che gli strumenti per la prima possibilità mancano, essendo stata ceduta la sovranità non solo monetaria, ma anche fiscale e finanziaria, ed essendo stato eretto a norma costituzionale il dogma monetarista. Gli strumenti per la seconda, invece, ci sono tutti, grazie al MES, al Trattato di Lisbona e all’Eurogendfor, che è il sistema di polizia europea, composta esclusivamente di corpi militari e non civili, sottratta alla normale responsabilità e giurisdizione, e senza limitazioni nei tipi di armi che può usare contro i civili – vedi gas letali ed armi elettromagnetiche e acustiche subletali.
Sapendo che l’economia italiana non ripartirà, è ovvio che il governo delle larghe intese avrà come asse portante l’organizzazione dell’apparato autoritario e repressivo, iniziando con un adeguato battage mediatico preparatorio.
“Il dissenso può essere espresso solo nelle forme della legalità”, continua la rassicurazione di Rodotà, dall’alto dei suoi redditi. Ma che fare se le forme della legalità vengono svuotate e calpestate dal palazzo che difende i suoi interessi contro quelli di un popolo che non rappresenta, anzi tradisce? Emigrare o insorgere o aspettare che lo schifo marcisca del tutto e cada da sé?
Marco Della Luna
20.04.2013

Etichette:
Marco Della Luna,
proteste sociali in italia,
signoraggio,
sovranità fiscale,
sovranità monetaria,
sovranità nazionale,
sovranità perduta
COSA CI RIMANE ANCORA DA CEDERE A QUESTA EUROPA CHE CI HA MESSO IN MUTANDE???
La cancelliera tedesca Angela Merkel manda un messaggio chiaro ai paesi dell'Eurozona avvertendoli del bisogno di cessione sovranità.
MILANO (WSI) - Difende le strategie fin qui adottate per affrontare la crisi dei debiti sovrani che ancora imperversa in Europa con tutta se stessa; non fa, a dispetto delle critiche arrivate da economisti di tutto il mondo, nessun mea culpa e, oltre alla ricetta amara dell'austerity, ora chiede anche di più: "la cessione della sovranità nazionale" dei paesi membri dell'Eurozona, in alcuni processi decisionali. Il falco Angela Merkel torna a far parlare di sé.
Stando a quanto riporta il sito Reuters, la cancelliera tedesca ha affermato che i paesi dell'Eurozona devono prepararsi a cedere la propria sovranità, se vogliono davvero superare la crisi dei debiti e riacquistare la fiducia degli investitori esteri.
venerdì 29 marzo 2013
MARCO DELLA LUNA: LE FALSE TEORIE UE ED I PARTITI COLLABORAZIONISTI SONO LA ROVINA DEI PAESI DEBOLI D'EUROPA
tratto da ilcorrieredelleregioni.it
UE e BCE impongono una carestia monetaria che manda in rovina i paesi deboli, e la giustificano con false teorie
L'Italia e altri paesi soffrono sì di inefficienza e corruzione, ma soprattutto di carenza di liquidità, per pagare i debiti esistenti e per fare investimenti. Non c'è abbastanza denaro per pagare i debiti, quindi i debiti vanno in default, le banche stringono i cordoni, la liquidità si restringe ancora di più, la domanda interna cade, la recessione accelera, i capitali fuggono all'estero a vantaggio dei paesi forti come la Germania, e la situazione degli altri paesi precipita a vite.
UE e BCE negano la liquidità necessaria ad andare avanti, affermando che creare e immettere nuovo denaro produrrebbe inflazione.
Ciò è falso e contraddittorio.
Innanzitutto, va chiarito che il denaro che usiamo oggi – consistente al 92% in credito bancario e all'8% in cartamoneta stampata dalle banche centrali – non ha valore intrinseco, ma legale, e non ha costi né limiti oggettivi di produzione (infatti le banche centrali lo creano in grandi quantità senza garantirlo con oro né coprirlo con ricchezza reale da esse generata o posseduta), quindi non vi è ragione di non crearne quanto serve all'economia reale.
In secondo luogo, le banche centrali ne creano moltissimo (migliaia di miliardi), ma lo danno alle banche commerciali per attività finanziarie, speculative, che non vanno a sostenere l'economia reale, ma a destabilizzare la società e a frodare i risparmiatori e i futuri pensionati.
In terzo luogo, è falso che l'immissione di denaro nuovo scateni inflazione: non la scatena se va a pagare debiti esistenti per prestazioni reali (ad es., i 70 o 90 miliardi di debiti della pubblica amministrazione verso imprese private) o a far produrre più beni e servizi reali, perché questi beni e servizi reali prodotti in più vanno a bilanciare la moneta creata in più, quindi si ha più offerta di beni e servizi e più offerta di moneta, in parallelo.
In quarto luogo, è demenziale difendere il potere d'acquisto della moneta con metodi che abbattono l'importo dei redditi e che fanno anzi venir meno redditi – ossia che le autorità monetarie mantengano invariato il potere d'acquisto astratto dell'Euro, se per far ciò adoperano misure recessive che mi fanno perdere il posto di lavoro, o mi fanno ridurre lo stipendio nominale.
In quinto luogo, la policy delle autorità monetarie europee, di fatto, non ha difeso il potere d'acquisto astratto dell'Euro, ma lo ha ridotto notevolmente.
L'Eurozona è una grande arena darwinistica dove i più forti sopravvivono; i partiti politici italiani sono complici o conniventi
In sostanza, il potere monetario europeo gestisce l'Eurozona come una grande arena darwinistica, dove si combatte per la vita e per la morte: lascia in essa una quantità di moneta insufficiente, cioè che non basta ai bisogni di tutti, in modo che i paesi membri competano, sbranandosi l'un l'altro, per sottrarsela a vicenda; i più forti, come la Germania, riescono ad attrarre le disponibilità monetarie dei più deboli, e i più deboli soccombono, cioè vengono sottomessi e sottoposti a take-over e impoverimento dai più forti (cioè i loro assets strategici vengono comperati a basso prezzo). In più, tutti i paesi dell'Eurozona sono in competizione coi mercati speculativi finanziari, che tendono a sottrarre loro liquidità attraendola con maggiori rendimenti (sicché le banche stanno togliendo denaro dall'economia reale, pubblica e privata, per giocarla nella bisca finanziaria). Quindi l'Eurozona è come un Colosseo in cui, sotto gli occhi degli odierni Cesari, i gladiatori combattono tra di loro, e in aggiunta agli esseri umani ogni tanto si organizzano irruzioni di leoni affamati che attaccano questo o quel gladiatore. I Cesari acclamano ora la libertà di mercato,, ora l’economia sociale di mercato, sempre l’europeismo.
I partiti italiani, con poche eccezioni, hanno collaborato a questo spietato piano darwinista.
Se non si tolgono di mezzo quelle forze politiche collaborazioniste e se non si denuncia questo piano, se non si mette in discussione la permanenza sotto la BCE e l'Unione Europea nell'arena darwinistica dell'Eurozona ,allora non si fa nulla di serio, nulla di idoneo a salvare il Paese da una fine praticamente già decisa e – credo – inevitabile, salvi interventi esterni.
Etichette:
BCE,
distruzione della società,
élite finanziarie,
europa,
Marco Della Luna,
sovranità monetaria,
sovranità nazionale,
sovranità perduta,
ue
venerdì 22 marzo 2013
MONIA BENINI: "CIPRO NON E' AFFATTO UN FULMINE A CIEL SERENO MA I NOSTRI GIORNALI, IN CAMPAGNA ELETTORALE, NON L'HANNO MAI EVIDENZIATO" NON PERDETEVI QUESTO VIDEO
L'occupazione e la conquista di Cipro da parte dell'Europa delle banche e del Fondo Monetario Internazionale. Una guerra senza armi, il nostro Risiko quotidiano, fra aspetti noti e altri molto meno noti, di quello che ormai può definirsi un olocausto dei popoli europei.
giovedì 28 febbraio 2013
E' COSI' LONTANA DALLA REALTA' L'IPOTESI DI MARCO DELLA LUNA?

Marco Della Luna Mercoledì 27 Febbraio 2013
Per imporre in Italia un governo compiacente alla linea Monti-Merkel-Goldman Sachs nonostante l'esito elettorale di ieri, potrebbe essere a breve organizzata una crisi bancaria italiana che terrorizzi la popolazione e crei il consenso per un governo di quel tipo in cambio di aiuti monetari di BCE, Fed e altri. I recenti spostamenti di capitali dello Ior da banche italiane a banche tedesche (compresa parte del nostro 8 per mille) corrobora questa congettura.
Il voto politico del 25 febbraio esprime disinganno e rifiuto della maggioranza degli italiani verso la dittatura dei mercati, l'egemonia della Germania, il modello economico mercatista e neoliberista, le ricette rigoriste e fiscaliste di tecnici e accademici balordi o traditori, la falsa solidarietà dei paesi euroforti. Sgamati. Tutti sono d'accordo che occorra riformare – ma in quale direzione? Quella di Monti, Rehn, Barroso, Merkel, Draghi, oppure una opposta, col recupero della sovranità monetaria alla Nazione e la sottrazione del debito pubblico alle manovre di mercati pilotati e ricattatori, e massicci investimenti pubblici infrastrutturali, e separazione tra banche di credito e risparmio e banche di azzardo finanziario?
Adesso pare impossibile formare un governo stabile, che deve comprendere il PD, quale detentore della maggioranza assoluta dei seggi della Camera per effetto del premio di maggioranza. Ma proprio il PD e Monti sono paladini di quella politica che, come dicevo, la maggioranza degli italiani ha respinto, e sempre più respingerà via via che la depressione peggiorerà, mettendo a rischio il rispetto del pareggio nominale di bilancio imposto, sotto severe pene, dal fiscal compact.
Stranamente e significativamente, in questa cruciale situazione Napolitano vola in visita di Stato presso la potenza egemone. Non sarà che intende forse nominare un nuovo pseudo-tecnico come premier per continuare, sotto il pretesto dell'emergenza e del volere dei mercati, le riforme distruttive che trasferiscono capitali, imprese e cervelli dall'Italia a Germania, Svizzera e altri? E che stia concordando con Berlino un sostegno di brevissimo termine per questo nuovo asso della delocalizzazione guidata, un sostegno che lo faccia apparire bravo, una boccata di ossigeno per il Paese stremato? Questo asso potrebbe essere Prodi o Amato, che con le loro leggi e riforme e privatizzazioni già tanto hanno fatto in quel senso, spezzando la schiena all'economia di questo Paese. O qualcuno della Banca d'Italia, che si è distinto nel non vedere le ruberie in MPS o nel legittimare davanti ai giudici penali il superamento della soglia di usura, mediante compiacenti circolari in conflitto di interesse e che esse stesse costituiscono concorso in quel medesimo delitto.
Quel che mi aspetto è che, se non ci mobilitiamo con la denuncia e l'informazione preventive, a brevissimo parta un'azione di destabilizzazione del sistema bancario italiano, anche mediante un rialzo artefatto dello spread finalizzato a deprezzare i titoli pubblici italiani detenuti dalle banche italiane, in quanto queste detengono i detti titoli come importante componente del loro attivo patrimoniale, e in caso di rialzo dei rendimenti con conseguente calo del valore di mercato dovrebbero ridurre la loro valorizzazione in bilancio, con tutte le conseguenze di ciò. Lo spread lo possono far salire a piacimento mediante lo shorting, il rating, le esternazioni. Poi, quando si sarà alzato a livelli di allarme, potrebbero imporre alle banche italiane di fare accantonamenti a copertura di possibili perdite sui titoli pubblici, così da comprimere il capitale netto delle banche. Allora saremmo davvero in croce.
La predetta manovra di destabilizzazione creerebbe panico, blocco di pagamenti, allarme per i depositi, carenza di contanti, limitazione della prelevabilità. Allora il Quirinale manderà avanti il nuovo Salvatore a cui il voto e la fiducia e l'obbedienza sono dovuti di necessità, perché “non c'è alternativa”. Egli imporrà sacrifici durissimi, innanzitutto in termini di rinuncia alla democrazia e alla sovranità, e in cambio apporterà un misericordioso aiuto dei fratelli europei.
26.02.13 Marco Della Luna
mercoledì 5 dicembre 2012
LA TV NON NE PARLA,NEI SONDAGGI NON ESISTE...A CHI DA FASTIDIO MAGDI CRISTIANO ALLAM ???
Comunicato stampa di Io amo l'Italia (Milano, 1 dicembre 2012)
C'è un fatto nuovo nel panorama politico italiano: “Io amo l’Italia” parteciperà alle prossime Elezioni nazionali come soggetto politico indipendente candidando Magdi Cristiano Allam alla guida di una nuova Italia Libera Sovrana Federalista.
Lo ha confermato Magdi Cristiano Allam di fronte a circa 500 persone che hanno gremito l'Auditorium Don Bosco a Milano, presenti esponenti delle categorie professionali, di movimenti politici amici e i rappresentanti di Io amo l'Italia sull'insieme del territorio nazionale.
Io amo l'Italia - ha detto Magdi Cristiano Allam- promuove un autentico cambiamento dell'Italia fondato sul riscatto della sovranità monetaria che si traduce nell'uscita dall'euro e sul riscatto della sovranità legislativa e nazionale che corrisponde all'uscita da questa Unione Europea; sulla riforma dello Stato incentrata sul Federalismo dei Comuni, la Repubblica Presidenziale e il drastico abbattimento dei costi della Pubblica Amministrazione; su un nuovo modello di Sviluppo affidato all'imprenditoria privata con un'unica tassa alla fonte del 20% , una nuova direttrice che investe nella risorsa ambientale, culturale e umana non clonabile e non delocalizzabile di cui dispone l'Italia ovvero Turismo, Terra e Tecnologia, con la finalità della piena occupazione; sulla promozione della natalità degli italiani con un adeguato sussidio di maternità alle madri casalinghe, salvaguardando la nostra civiltà laica e liberale con le sue radici giudaico-cristiane dalla crescente minaccia islamica.LEGGI TUTTO
lunedì 26 novembre 2012
SI SA CHE BERLUSCONI E' STATO ED E'SCOMODO ALLE ELITE FINANZIARIE, MAGDI ALLAM COGLIE AL BALZO LE "VOGLIE" DEL CAVALIERE DI SCENDERE IN CAMPO
di Magdi Cristiano Allam
da Il Giornale (26/11/2012).Se veramente Berlusconi vuole far rinascere il sogno infranto della rivoluzione liberale che sostanziò il miracoloso esordio nel 1994 e riesumare la speranza della stagione delle riforme venuta meno dopo la straordinaria vittoria nel 2008, si faccia promotore di un nuovo movimento che, coerentemente con quanto ha recentemente sostenuto, faccia propria l'immensa voglia di cambiamento degli italiani riscattando la nostra sovranità popolare, politica, monetaria, legislativa, giudiziaria e nazionale, che si traduce di fatto nel porre fine alla dittatura finanziaria di Monti e nell'offrire agli italiani un'alternativa all'opposizione demagogica di Grillo.
Bene fa Berlusconi ad opporsi a delle primarie che servirebbero solo per confermare Alfano alla guida del Pdl (o come si chiamerà) con il mandato di favorire il Monti-bis alleandosi elettoralmente con Casini, Montezemolo, Fini e quella parte della Chiesa che ha venduto l'anima in cambio dell'esenzione dall'Imu del patrimonio immobiliare ecclesiale, recuperando dopo il voto Bersani che, al pari di Rosario Crocetta, registrerà una vittoria di Pirro. Se trasferissimo il risultato delle elezioni regionali in Sicilia sul piano nazionale, l'esito sarebbe il Monti-bis.
Etichette:
dittatura europea,
dittatura finanziaria,
élite finanziarie,
sovranità monetaria,
sovranità nazionale,
sovranità perduta,
sovranità popolare
mercoledì 14 novembre 2012
NICOLETTA FORCHERI FA LE PULCI AL PROGRAMMA DI GRILLO
di Nicoletta Forcheri 14.11.20120
Sull'exploit di Grillo in Sicilia e l'ascesa politica del suo movimento, avrei preferito non esprimermi: grillina antelitteram, ricordo un'azione mitica che concludemmo felicemente per scacciare un inceneritore di Suez Gaz de France dalla bellissima valle di Pieve di Teco (provincia di Imperia): la sala consiliare era talmente gremita che la gente si era radunata e accalcata persino per la strada, non essendoci più posto dentro neanche per uno spillo.
Sull'exploit di Grillo in Sicilia e l'ascesa politica del suo movimento, avrei preferito non esprimermi: grillina antelitteram, ricordo un'azione mitica che concludemmo felicemente per scacciare un inceneritore di Suez Gaz de France dalla bellissima valle di Pieve di Teco (provincia di Imperia): la sala consiliare era talmente gremita che la gente si era radunata e accalcata persino per la strada, non essendoci più posto dentro neanche per uno spillo.
Poi fui la prima in assoluto ad avergli chiesto nel lontano 2006 sulla Casaleggio.
Lo chiamai in occasione delle politiche di quell'anno - dopo essere riuscita a ottenere il suo numero da un suo conoscente/militante del net - per chiedergli e supplicarlo di farci scendere in campo (mi consideravo una di loro), onde scongiurare l'avvento dei soliti partiti - in particolare Berlusconi - che consideravo, come tanti, la nostra peggiore rovina.
Dovetti poi ricredermi, visto che i tecnici sono i peggiori in assoluto. Ma questo per dire quanto ci credevo e ci speravo... La Casaleggio la cliccavo nelle mie ricerche per ricostruire la proprietà delle società e i nomi chiave delle stesse, i cumuli di poltrone nelle aziende, di cui proponevano uno schema interattivo sul sito; ma già avevo notato che tale opera d'informazione era del tutto parziale poiché si fermava ai confini italiani in un momento storico in cui tutte le nostre imprese erano e sono continuamente acquisite da holding estere, e in un momento in cui cominciavo a scrivere su quello che si è rivelato essere un vero e proprio golpe finanziario eterodiretto sul nostro patrimonio nazionale dagli anni '80 e, in particolare, dal 92 con tangentopoli e l'accordo Britannia .
Avevo chiamato anche la Casaleggio a suo tempo circa lo schema interattivo delle strutture societarie delle società italiane quotate in borsa sul loro sito: come mai vi è il black-out assoluto sulle holding d'oltralpi? Penso che furono presi di sorpresa e la risposta fu del tutto evasiva.
Sulla questione delle politiche, Grillo mi disse con un tono perentorio che i tempi non erano maturi, e poco importava se parti più o meno numerose del movimento si sentivano pronte, e poco importava se con tale gesto si regalava di fatto la vittoria a Berlusconi, poiché se lui non si considerava maturo, alla sua età, noi giovani e meno giovani e soprattutto esasperati dalla situazione, lo eravamo, eccome se lo eravamo.
Ne andava della nostra vita. Già questo fatto mi fece riflettere: per quale recondito scopo faceva tale gesto?
Non capiva Grillo che così si perdeva tempo prezioso nel fermare la cessione di sovranità e di aziende e servizi chiave del paese? E quindi di futuro, di lavoro, di progetti, di un minimo di stabilità?
Chiesi quindi a Grillo in quella telefonata del 2006 non già spiegazioni sulla Casaleggio in sé bensì su quel video sconcertante pieno zeppo di simboli esoterici (Gaia) che campeggiava sulla prima pagina del loro sito: mi rispose con un tono canzonatorio e grave due parole: "Casaleeeeeeggio!, massoneeeeeeria!", e si congedò senza che potessi cavargli più alcun ragionamento di bocca.
Ma non è questo che poi mi fece allontanare dai meetup, alcuni dei quali devo ammettere facevano, e fanno tuttora, un discreto lavoro di divulgazione delle idee e delle informazioni, a livello capillare e del territorio: è il fatto che, mai e poi mai Grillo si è degnato di pubblicare o rispondere a un mio articolo, a una mia mail, dove denunciavo le cause della merda attuale con certa lungimiranza; il fatto che qualcuno come lui, che si riempiva la bocca di "acqua bene pubblico", all'epoca in cui stavo esaminando l'abuso di posizione dominante con falso di gara, per non dire inesistente, corruzione e quant' altro da parte di Suez/Mps/Acea/Caltagirone per l'ottenimento dell'appalto di Publiacqua in Toscana - quando vi fu l'occasione di parlarne in TV a un programma della D'Amico sull'acqua pubblica, invece di denunciare il piano di spartizione della nostra acqua tra Veolia e Suez Gaz de France, scoperto in un documento riportato da una sentenza dall'autority antitrust, lui si scagliò contro gli uomini d'affari e i politici nostrani.
Stava nascendo l'idea di 'casta' con il libro di Stella, per deviare egregiamente l'attenzione del pubblico dai veri responsabili. Poi, il fatto di constatare personalmente un livellamento verso il basso e il 'pensiero unico' dei grillini, non certo una meritocrazia, insomma non riuscivo a sentirmi a mio agio con loro, o giustamente riconosciuta.
Il pensiero unico o conformismo che dir si voglia, è stato confermato da quella certa Federica che a Ballarò di due martedì fa ha dichiarato di sostenere perfettamente l'Ici prima casa perché altrimenti i comuni piangono, senza accennare minimamente all'istituzione di una bella commissione d'indagine sul debito fraudolento, a una bella spiegazione di come siamo scientificamente strozzati dagli stampatori di moneta, e di come possiamo ricuperare la nostra dignità ricuperando la facoltà di stampare monete, complementari e parallele all'euro, in attesa di una felice e agognata uscita da questo circolo infernale. La reazione di Grillo il giorno dopo che la redarguisce non già perché ha detto cazzate non in linea con il 'programma' ma perché si sarebbe esposta in tv per ottenere quell'orgasmico piacere dell'esibirsi davanti ad amici e parenti, non fa che confermare che quell'orgasmo del bagno di folla lo può provare solo Grillo che con i suo show ci fa sognare la cancellazione del debito pubblico come in Ecuador, mentre poi l'eliminazione dell'IMU prima casa per non schiavizzare il popolo al servizio del nostro debito pubblico non è neanche citata nel programma del movimento.
Vedo cioé un movimento dove la meritocrazia e la visibilità valgono solo per lui, non eletto, mentre il resto è un esercito di persone tenute appositamente nell'anonimato, di cui è previsto che non si facciano conoscere a livello nazionale - né le persone né le idee che non sono da discutere in TV a livello nazionale - e per chi sgarra come Federica, sfuriata del boss e minacce di espulsione.
I metodi con cui Grillo ha tentato di richiamare all'ordine la Federica ha provocato una giusta risposta, in cui Grillo è stato paragonato ai soliti capi di partito maschilisti e autocratici. Effettivamente attualmente è un pullulare di partitini e movimenti, sulla scia dello scontento e dello sgomento sul nostro futuro, nella quotidiana violazione dei diritti umani, tra esodati, sfrattati e sfollati dimenticati, tra abusi burocratici, sequestri e multe abusive di equitalia, nella precarietà la più assoluta e nell'enunciazione di plateali luogocomuni orwelliani previsti per lavarci il cervello e farci accettare, supini, l'inaccettabile in un marasma di sensi di colpa (mafia, evasione fiscale, violazioni di cavilli, frodatori ed evasori, bamboccioni e choosy) che però non attecchiscono bene come si vorrebbe ma che sono tali da minarci nella libertà di espressione (cfr. caso Sallusti, il carcere per diffamazione) : un pullulare di partitini che vorrebbero o fanno finta di proporre cose nuove, ma con metodi del tutto vecchi e datati.
Il partitino che ruota tutt'intorno a un gallo che, promettendo un ipotetico posto al sole nel frattempo richiede sacrifici e lavoro A GRATIS per preparare campagne stampa e campagne elettorali per il solito galletto nel pollaio non differendo in questo da chi chiede a chi cerca lavoro di pagare un anticipo, nell'humus assurdo della disoccupazione e della suboccupazione totali dovuti a un dato matematicamente certo: un sistema economico basato su una moneta che arreca con sé il NOSTRO debito e che rastrella quindi le nostre ricchezze, provocando carenza di posti di lavoro decenti premiando e drenando i capitali al monopolio della finanza.
Vorrei che non fosse così, vorrei cioé che tutto quello che sento sul movimento 5 stelle, fosse un abbaglio, e mi ero lasciata un margine di errore circa il giudizio, le cose possono cambiare e i movimenti sono composti da persone umane, mi dicevo.
Intanto, però, percorrendo il programma, constato con tristezza che si voltano le spalle al perno dei problemi: la moneta debito e il conseguente gonfiato debito pubblico.
L'ordine di priorità non è il mio. Di tale programma, bene la class action, l'abolizione della legge Biagi, la reale rappresentanza dei piccoli azionisti nelle società quotate, l'abolizione delle cariche multiple dei consiglieri di amministrazione nelle società quotate...
Però mi chiedo come si possa "introdurre la responsabilità degli istituti finanziari sui prodotti proposti con una compartecipazione alle eventuali perdite", senza trasformare tutto il sistema bancario (da occidentale a islamico?) e soprattutto senza introdurre un controllo del pubblico e/o della collettività su di esso.
A meno che il movimento non voglia arrivarci a piccoli passi? Si, ma quanto piccoli? Perché poi alla fine saremo tutti morti, e la nostra vita sarà passata en attendant Godot...intrattenuti da un comico...
Nel programma del movimento, punti come l'abolizione delle scatole cinesi in Borsa, se le filiali delle multinazionali che scorribandano nel paese non devono sottostare allo stesso obbligo, non significa che 'aprire' ancora di più ai potentati finanziari esteri; dovreste anche spiegarmi in cosa il divieto di incroci azionari tra sistema bancario e sistema industriale possa fare del bene al paese se dobbiamo difenderci dagli stessi, quintuplicati, di paesi come la Francia che con coaguli di conflitti di interessi e di incroci tra banche industrie e governo come il consiglio di amministrazione di Axa, ci sta soffiando la Monte dei Paschi e con essa il ricco territorio senese.
Non sto difendendo gli incroci azionari, tutt'altro, sto semplicemente allargando la cornice per dichiarare che tali incroci azionari sono tipici proprio di quei paesi che ci stanno colonizzando mentre da noi sono piuttosto l'eccezione.
Noi gli azionisti bancari li abbiamo direttamente al governo..
Poi leggo il divieto di acquisizione a debito di una società, però l'esempio tipo è la Telecom acquisita a debito dalle banche, ma non la Parmalat, acquisita a debito da una società francese, la Lactalis...
Tutto nel programma di Grillo è relegato alla microeconomia, alla realtà locale e comunale, però non per esaltarne la 'sussidiarietà' cioé l'autonomia, ma unicamente per contrastare degli effetti le cui radici non sono mai attaccate e nemmeno citate: l'assenza di sovranità - monetaria e non; un debito pubblico fraudolento, la colonizzazione della finanza internazionale.
Leggo ancora: abolizione dei monopoli di fatto, in particolare Telecom Italia, Autostrade, ENI, Enel, Mediaset, Ferrovie dello Stato. Esattamente il contrario di quello che vorrei. Inoltre annoverare Mediaset, che non è un monopolio e neanche un oligopolio con la concorrenza di Rai e Sky, tra i monopoli ex pubblici, significa celare a stento la deliberata volontà debenedettiana/
rotschildiana di ridimensionare Berlusconi; attaccare gli altri ex monopoli pubblici significa attaccare direttamente la sovranità dell'Italia, una sovranità tradizionalmente espressa in tutti i paesi del mondo dal numero di fondi, industrie e servizi in mani pubbliche. Quei monopoli di fatto di cui parla il programma di Grillo andrebbero al contrario integralmente rinazionalizzati, o per lo meno andrebbe lanciato un dibattito sui servizi di base e strategici del paese....
Fa specie comunque leggere un punto così radicalmente iperliberista alla thatcher in un movimento che attrae tutta quella parte della popolazione di delusi della "sinistra"... Sempre più Orwell...
Ma il primato delle banalità spetta al punto della "Riduzione del debito pubblico con forti interventi sui costi dello Stato il taglio degli sprechi". Fa il paio con "l'Ici prima casa è una tassa giusta altrimenti i comuni non sanno dove prendere i soldi", della Federica Salsi, niente di più bancocratico, allineato al pensiero unico dei banchieri che ci spennano.
D'accordo poi con il tentativo di "impedire lo smantellamento delle industrie alimentari e manufatturiere con un prevalente mercato interno", più o meno ridondante con il punto "favorire le produzioni locali", tutte cose encomiabili, ma se il programma non dice - volutamente - come, allora davvero siamo nel microbismo, cioé nel far finta di cambiare la sfumatura a un colore di un quadro che sta cascando dal muro perché il chiodo è dondolante. Vogliamo guardare fuori dalla cornice?
Sulla cornice figura il sistema delle compartecipazioni statali all'IRI e le monete locali e nazionale, di cui non si fa il sia pur minimo accenno.
Fuori dalla cornice ci stanno le lobby finanziarie, la trilaterale, il signoraggio della Federal Reserve, l'euro, la BCE, l'FMI, la BIS e tutti quanti.
Il chiodo dondolante è la speculazione che si è abbattuta sul nostro paese con la complicità delle tre agenzie di rating in conflitto di interessi con le banche creditrici e/o banche dealer.
Sul fuori dalla cornice il programma non dice niente, nada, nulla.
Fuori dalla cornice, capisco, il muro è troppo ampio. Potrebbe essere una questione tattica, ma.. Infine si noti il "sussidio di disoccupazione garantito", ben diverso però dal nostro auspicato reddito di cittadinanza, attuabile unicamente in una collettività che abbia la sovranità monetaria ossia la possibilità di stampare, controllare e valutare la propria moneta senza dover passare dalle grinfie delle banche, di cui si deve ripristinare il ruolo originale, quello di semplici intermediari finanziari.
Se non si esce dal contesto 'prudenziale' delle banche, i popoli non potranno mai rimettere al centro delle politiche l'umano e i suoi fabbisogni al posto dell'avidità dei parassiti eterodiretti.
Il programma non fa altro che confermare quello che già sapevo: il movimento di Grillo è uno specchietto per le allodole che fa finta di volere cambiare tutto, ma cambia unicamente alcuni dettagli di contorno, gli inceneritori, i farmaci generici, la moralità dei politici ecc, senza neanche affrontare né lo strapotere dei tentacoli della finanza internazionale conficcati nel paese, né il conseguente problema del debito e dell'usura né tantomeno la vera perdita di sovranità del popolo negli enti pubblici e nello Stato, e il depauperamento di massa, rimanendo quindi strettamente nella cornice prudenzial-contabile dell'euro-Europa (cfr. http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=28811 ).
L'articolo l'ho scritto per chi ci accusa ancora oggi di essere complottisti 'rabbiosi' che remando contro Grillo consegneranno il paese al 'Monti bis'.
Ho volutamente omesso di parlare del tema arcinoto della Casaleggio di cui i nostri lettori sono al corrente, per soffermarmi su questioni fattuali di programma.
Il programma non mi convince, si sofferma su tanti dettagli apparentemente seducenti ma senza affrontare i veri nodi, confonde le priorità e i livelli, omette del tutto i temi per noi prioritari, e si ostina su punti per noi del tutto secondari. E questi sono argomenti di merito, a meno che per taluni non sia la forma a rappresentare la novità.
Beh, conoscendo gli altri partiti, in certo senso si, il format del movimento con l'abuso della rete per il dialogo, l'organizzazione e la diffusione delle informazioni della base, è una novità per un partito, ma della rete non ha certo l'esclusiva.
Tuttavia, la strabiliante visibilità unicamente per il gallo Grillo, il 'prestanome' (?) del movimento, no, qua casca l'asino: questo è un dèjà vu nauseabondo.
A questo punto la domanda è d'obbligo: riuscirà la base a organizzarsi e a diventare un vero movimento/partito politico emancipandosi da Grillo e la Casaleggio?
Questa sì che sarebbe una rivoluzione... N. Forcheri - Novembre 2012
tratto da http://mercatoliberotestimonianze.blogspot.it/
DAI MEDIA VIENE RIPRESA LA NOTIZIA, MA NON SI DICE CHE MARRA E' IN CAMPO CONTRO LE BANCHE DAL 1987
Se vincono altri alla fine saranno rovina Berlusconi
Roma, 14 nov. (TMNews) - Anche Alfonso Donato Marra intende candidarsi alle primarie del Pdl. Autore di libri, è noto anche per aver usato come testimonial televisivi personaggi come Manuela Arcuri, Ruby e Vittorio Sgarbi, oltre che per i suoi 'altalenanti' rapporti con Sara Tommasi.
Marra ha infatti lanciato dal sito una campagna di sottoscrizioni per la sua candidatura in modo da arrivare a raccogliere entro il 25 novembre le 10mila firme necessarie. Non solo. Perchè l'annuncio è corredato di un lungo testo in cui sostiene anche di poter vincere. "A partire da Alfano, tutti i candidati - ha scritto - sono legatissimi a Berlusconi e tuttavia credo che saranno costretti, già da subito, e comunque ove vincessero, a non schierarsi con lui e a causare così la sua rovina e la perdita dell'enorme potenziale di cambiamento che il Pdl ha accumulato dal 1994 e può oggi esprimere".
Etichette:
Marra Alfonso,
moneta buona moneta cattiva,
politica monetaria,
signoraggio,
sovranità monetaria,
sovranità nazionale,
sovranità perduta,
sovranità popolare
martedì 23 ottobre 2012
MONTI E' COSI' CERTO CHE GLI ITALIANI VOGLIANO CEDERE QUOTE A "QUESTA" EUROPA??? E FOSSE INTERROGARE I CITTADINI???
Il premier al forum Coldiretti: l'Italia ha dimostrato la capacità affrontare provvedimenti restrittivi

IL MONDO 21 Ottobre 2012 Roma, 20 ott. Alla ripresa mancano pochi mesi. Lo ha detto il premier Mario Monti al forum della Coldiretti a Cernobbio. Monti ha parlato di "pochi mesi, spero pochi, che ci mancheranno all'emergere chiaro di segni di ripresa. Il paese ha dimostrato capacità di affrontare provvedimenti restrittivi", ha aggiunto.
I consigli dei ministri - ha dichiarato Monti - sono "lunghi ma nessuno può accusarci di aver preso poche decisioni se mai ne abbiamno prese troppe. L'Italia è tra i Paesi che desiderano che vengano quote di sovranità crescente a Europa per governo globale dei beni comuni, ma stavamo rischiando di avere una simmetrica perdita di sovranità".LEGGI TUTTO
martedì 9 ottobre 2012
MARCO DELLA LUNA: "IL MES ( ESM ) E GLI ALTRI APPARATI EUROPEI CUI SI STA CEDENDO SOVRANITA' E' IN CONFLITTO CON L'ART. 11 DELLA COSTITUZIONE"
RAPPRESENTANZA, CORRUZIONE E RIVOLUZIONE
di Marco Della Luna 08.10.2012
Scandalo dopo scandalo, si compone il quadro d’insieme di ciò che i politici e i partiti effettivamente fanno, perseguono, negoziano: la lottizzazione e l’intercettazione delle risorse pubbliche e delle prebende private, lecite e non.
Nessuno di loro può dire di essere diverso, di essere onesto, che si tratta di mele marce isolate o isolabili. Tutti sapevano di che vive il sistema politico-amministrativo, i partiti. Hanno scientemente accettato di far parte di esso, vi hanno trovato il loro posto, il loro reddito. Non mi risulta che qualcuno abbia solo sbirciato dentro, e poi si sia ritirato in disgusto e denunciando le mangerie. Nel web
http://www.youtube.com/watch?v=ngWs2j_T6p0&feature=related
si trovano accuse allo stesso Giorgio Napolitano, oggi fustigatore dell’immoralità politica, di essersi fatto rimborsare, come parlamentare europeo, il prezzo pieno dei biglietti aerei, € 900, quando invece viaggiava low cost a 90. La cosa suscitò scandalo in Germania nel 2004.
http://www.youtube.com/watch?v=ngWs2j_T6p0&feature=related
si trovano accuse allo stesso Giorgio Napolitano, oggi fustigatore dell’immoralità politica, di essersi fatto rimborsare, come parlamentare europeo, il prezzo pieno dei biglietti aerei, € 900, quando invece viaggiava low cost a 90. La cosa suscitò scandalo in Germania nel 2004.
Soprattutto non possono non sapere i dirigenti, i segretari, i parlamentari, i membri del governo, i consiglieri e governatori regionali, etc. etc. Volete che i vertici dei rispettivi partiti non sapessero che cosa facevano Penati, Lusi, Fiorito? Avete dimenticato gli studi criminologici da cui risultavano le quote di spartizione tra DC, PSI, PSI, cioè 40-40-20%? Persino chi giurava guerra al sistema e strillava, si è di regola fatto assimilare.
Sono dunque tutti compartecipi, tutti politicamente e moralmente omologati, anche se non tutti penalmente colpevoli. Non è possibile risanare il sistema togliendo singoli elementi, le mele marce.
Non è possibile, perciò, risanare-rinnovare il sistema per via giudiziaria: i pm e i giudici trattano per legge esclusivamente casi singoli e limitatamente ai profili penali, mentre il male è dell’insieme e non limitato all’aspetto penale. Non è possibile nemmeno se i pm forzano la realtà ravvisando reati in comportamenti che reato non sono.
L’avv. Carlo Taormina ha ragione: il reato commesso da Fiorito non è il peculato – delitto grave, a danno della pubblica amministrazione e perseguibile d’ufficio, e che consiste nel prendersi beni o denari pubblici – bensì l’appropriazione indebita – reato lieve, che consiste nel prendere o trattenere beni o denari privati di cui si ha il possesso, e che non è perseguibile d’ufficio, ma solo a querela del privato danneggiato, ossia, nella fattispecie, del PDL o del gruppo consiliare. Anzi, siccome è chiaro che i partiti, nella realtà empirica, si fanno e si gestiscono proprio per procurare quei guadagni privati, e altri, così come una società imprenditoriale si fa per procurare guadagni ai soci, allora non c’è nemmeno l’appropriazione indebita. Fiorito ha riscosso dividendi sull’utile aziendale.
Ad essere franchi, ci troviamo al cospetto di un crimine più grave, ma non previsto e non punito ossia l’associazione per delinquere della classe politica, finalizzata a distrarre beni e denari pubblici per realizzare profitti privati, facendo transitare il grisbi attraverso rimborsi elettorali ai partiti, gruppi parlamentari, consiliari, giornali di partito, fondazioni, altre forme di spesa pubblica; transito realizzato attraverso atti legislativi e deliberativi di vari livelli.
I partiti e i politici sono legittimati ad esistere al fine dello svolgimento di due precise funzioni:
-rappresentare i cittadini, collegandoli alle istituzioni;
-gestire la cosa pubblica bene e nell’interesse generale.
Lo fanno?
No.
Non rappresentano i cittadini, ma gruppi di interesse particolari, compreso il proprio gruppo o casta; e gestiscono la cosa pubblica molto male e nell’interesse di quei gruppi particolari, nonché di interessi stranieri. Costano, nuocciono, non rappresentano, sono privi di legittimazione.
L’azione risanante a una simile degenerazione non può essere interna al sistema malato, perché per riuscire deve eliminarlo; non può venire dal palazzo, né dai tribunali, né dalle urne – e in effetti non è venuta, nonostante Mani Pulite, nonostante le riforme elettorali, nonostante i cambi di maggioranze, di moneta, di nome dei partiti… la matrice di mentalità, di prassi, di formazione è sempre quella, e non la si cambierà mettendo in pista un trentenne carino e un omosessuale dichiarato.
L’azione realmente riformante può essere solo esogena al sistema: la rivoluzione popolare, che spazza via tutti, o la conquista straniera. Si sta realizzando la seconda, attraverso lo spread, il debito, le cessioni di sovranità. Una conquista capitalistica. Senza che nessun politico rilevi che la formalizzazione della subalternità della posizione italiana entro il MES e gli altri apparati europei cui si sta cedendo la sovranità è in conflitto con l’art. 11 della Costituzione, che consente la limitazione della sovranità nazionale solo sulla base della parità. Il take-over del capitalismo straniero, segnatamente tedesco, è oramai tanto avanzato e difficilmente reversibile, che il regime italiano (o europeo? eurotedesco?) può permettersi, per recuperare consenso popolare mentre porta a compimento l’operazione, di sforbiciare – magari per ora solo sulla carta – qualche mangeria dei livelli inferiori della politica, per qualche centinaia di milioni: Ovviamente non può colpire quelle dei livelli alti, per centinaia di miliardi. E soprattutto alleggerendo, dietro l’ostentazione di controlli fiscali teatrali quanto stupidi, i controlli seri sui principali evasori fiscali, ossia banche e assicurazioni, come risulta dal seguente comunicato:
“Dall’indagine è emerso che, in Italia, i principali evasori sono gli industriali (32,7%) seguiti da bancari e assicurativi (32,2%), commercianti (10,8%), artigiani (9,4%), professionisti (7,5%) e lavoratori dipendenti (7,4%). … “Per combattere l’evasione fiscale bisogna privilegiare i controlli sostanziali sui grandi contribuenti anziché quelli formali fatti sui lavoratori dipendenti/ autonomi – ha affermato Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani – E’ necessario riformare il fisco italiano e la riscossione dei tributi, istituendo Lo Sportello del Contribuente presso tutti gli organi diretti ed indiretti della pubblica amministrazione, seguendo ciò che avviene nei principali paesi europei. I grandi contribuenti sono diventati maestri nell’evasione fiscale e la stanno esportando anche negli altri paesi europei. “.> CONTRIBUENTI.IT – ASSOCIAZIONE CONTRIBUENTI ITALIANI >staff@contribuenti.it
E allora, realisticamente, meglio seguire le indicazioni del Prof. Claudio Pioli, già deputato nella “legislatura breve”, e propugnatore dei principi di F. von Mises:
In una situazione in cui molte variabili hanno comportamenti rigidi o anelastici che dir si voglia, quali i consumi di base in gran parte “primari” della popolazione, non resta che avere il coraggio richiesto ad altri paesi in altre sedi: cancellare la metà del debito pubblico per ritornare nei parametri di Maastricht (60% del PIL).
Sappiamo infatti che la vera lotta all’evasione che conta non verrà mai fatta, per cui è meglio ridimensionare il debito, che non si rimborserà mai a tassi “liberi” di mercato (in quanto il tasso d’interesse deve misurare, tra l’altro, il rischio d’insolvenza dell’emittente…), sia cancellandone una parte del valore nominale (sostituzione dei titoli di credito o cancellazione delle scritture informatiche, quando non esiste la sostanza, diciamo così, cartolare del credito), sia realizzando in cinque anni 500 miliardi di introiti dalla vendita di beni pubblici.
Ma per riuscire a venderli, bisogna che il mercato torni a tirare, che i soldi girino, quindi bisogna dar crediti ragionevoli alle imprese produttive, abbattere le tasse sugli immobili e sul lavoro, e rilanciare gli investimenti infrastrutturali di lungo termine.
08.10.12 Marco Della Luna
lunedì 24 settembre 2012
STATI UNITI D'EUROPA ???
![]() |
Václav Klaus, presidente della Repubblica Ceca, è in disaccordo con la proposta avanzata da alcuni stati di creare un super Stato in Europa. |
Václav Klaus mette in guardia della deriva che provocherebbe una simile decisione: "Significherebbe fuggire dalle responsabilità date dagli elettori". "I politici italiani si lavano le mani".
Praga - La nuova spinta per gli Stati Uniti d’Europa è ormai entrata nella fase finale: quella della distruzione della democrazia e dello Stato-nazione. E’ il presidente della Repubblica Ceca, Václav Klaus, in un’intervista rilasciata al The Telegraph banche a mettere in guardia della novità in vista sullo scacchiere della crisi del debito.
Lui che è uno dei politici conservatori più esperti di Europa, bollato spesso come la Margaret Thatcher dell’Europa centrale non ha dubbi in merito: la classe politica ha aperto la porta all’ipotesi del super Stato nel Vecchio Continente. Questo visto dal suo punto di vista significa solo due cose: rinunciare alla democrazia e fuggire dalle responsabilità degli elettori.
"Dobbiamo pensare a come ripristinare la nostra sovranità e la nostra sovranità. Tutto questo è impossibile in una federazione. L'Unione europea dovrebbe muoversi nella direzione diametralmente opposta". E invece scorsa settimana Germania, Francia e altri nove paesi hanno chiesto la fine del veto nazionale sulla politica di difesa, seguendo le indicazioni di Guido Westerwelle, ministro degli Esteri tedesco, che ha sollecitato la creazione di un presidente eletto direttamente dall’Unione europeo "che dovrebbe nominare personalmente i membri del suo governo europeo". Il guanto di sfida è stato lanciato. Ancora una volta adesso la palla è nella metà campo della politica. LEGGI TUTTO
martedì 28 agosto 2012
E' ORA CHE OGNI CITTADINO EUROPEO COMINCI A "FAR DI CONTO"
Gli Stati moderni, che trovano la loro radice costitutiva nelle idee della Rivoluzione Francese, hanno di fatto rinunciato alla possibilità di controllo della moneta a favore di enti preposti ( le Banche Centrali) sulle quali non sono in grado di svolgere alcun controllo.
Alla logica quindi del servire, tipica delle società organiche ( come la societas romana) formate dalla comunità degli uomini vivi che ponevano al centro del sistema la persona, si è passati alle società aventi come logica di base quella del servirsi, in cui l’uomo è lo strumento per realizzare un progetto di struttura organizzativa.
Questi soggetti giuridici o Fantasmi giuridici, come li definiva Auriti, operano per il proprio interesse e non per quello dei cittadini, dal momento che come tutte le corporations sono finalizzati al profitto e non all’Etica.
I politici sono di fatto diventati i camerieri dei banchieri, come li definiva Ezra Pound, divenendo complici, consapevolmente o meno, di un sistema economico basato sull’ usura.
Se infatti gli stati, attraverso i loro governi, decidessero di stampare le banconote così come sono in grado di emettere monete metalliche ( già…perché lo Stato può stampare le monetine e non le banconote?..mah…) si riuscirebbe a riportare sotto controllo il debito pubblico che oggi grava su tutti noi ed il popolo, padrone della propria moneta, potrebbe tornare e “riveder le stelle”.
Per comprendere quale sia l’effettiva portata di un cambiamento così radicale basato sulla logica della sovranità monetaria, proviamo a far di conto prendendo come base di partenza la pubblica amministrazione in Italia e quanto costi allo Stato italiano in termini di salari e stipendi.
In Italia , secondo le ultime stime, i dipendenti della pubblica amministrazione sono circa 3,5 milioni.
Supponiamo che ciascun dipendente costi in media allo Stato 2000 euro, ovvero 20 banconote da 100 euro.
Etichette:
Banca d'Italia,
banche centrali,
banche private,
banchieri,
BCE,
élite finanziarie,
euroschiavi,
sovranità fiscale,
sovranità monetaria,
sovranità nazionale,
sovranità perduta
venerdì 22 giugno 2012
venerdì 16 marzo 2012
VALGONO DI PIU' GLI ARTICOLI DELLA NOSTRA COSTITUZIONE O LE DECISIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO???
Il suicidio dell'Europa
| |
di Riccardo Cascioli
15-03-2012
Il Parlamento Europeo ha dunque deciso di ridefinire il concetto di famiglia. Nella Risoluzione votata martedì 13 marzo dedicata alla parità tra uomo e donna – e di cui riferiamo a parte in dettaglio – vengono criticati quei Paesi dell’Unione (vedi Italia) che considerano famiglia solo quella naturale (fondata su matrimonio tra uomo e donna) e non riconoscono quindi le unioni omosessuali; inoltre si afferma esplicitamente che nella Ue esistono diversi tipi di famiglie, che devono avere tutte lo stesso livello di tutela giuridica: «genitori coniugati, non coniugati e in coppia stabile, genitori di sesso diverso e dello stesso sesso, genitori singoli e genitori adottivi».
Ma c’è un altro punto della Risoluzione altrettanto grave: a un certo punto si «invita gli Stati membri a puntare a sistemi di sicurezza sociali individualizzati». Questa affermazione è finalizzata in questo caso a difendere i diritti delle donne ma introduce una novità importante, una sorta di rivoluzione antropologica, ovvero la teorizzazione della concezione della persona come puro individuo, slegato da qualsiasi rapporto. La misura di questa svolta la si può forse apprezzare meglio se consideriamo che la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo considera la famiglia come «cellula fondamentale della società» (art. 16). Così fa pure la nostra Costituzione (art. 29).
La famiglia, non l’individuo. Come mai? Perché la persona (che è ben più dell’individuo) esiste solo in relazione ad altri, e soltanto dentro una relazione può comprendere, sviluppare e realizzare la propria identità. Immaginate un bambino che venisse al mondo e poi tutti scomparissero intorno a lui. Non solo non potrebbe sopravvivere fisicamente, ma ammesso anche che per qualche miracoloso motivo riuscisse a nutrirsi, non potrebbe imparare a parlare, non riuscirebbe a usare compiutamente la ragione, non avrebbe mai la possibilità di comprendere la sua identità, cosa ci sta a fare al mondo e così via. E’ una constatazione perfino banale, eppure è così che ci vogliono: lo Stato e il singolo, senza rapporti, una monade. E’ il sogno di ogni totalitarismo, perché ogni legame, ogni rapporto vero è potenzialmente una fonte di resistenza al potere dominante.LEGGI TUTTO
venerdì 2 marzo 2012
QUANTI ITALIANI SI SONO CHIESTI COSA E' IL "FISCAL COMPACT" NESSUN MEDIA CE LO HA SPIEGATO, PAOLO BARNARD CE LO SINTETIZZA....CONVIENE LEGGERE E RILEGGERE E.....REAGIRE..... MA, DOVREMMO AVERE GOVERNANTI ASSOLUTAMENTE ONESTI
La parte tecnica, e agghiacciante, più sotto. Fra l'altro, io l'avevo già tutta anticipata in precedenti articoli avvisandovi, ora è legge europea ed italiana. Ma prima un commento.
Questo non è più un Colpo di Stato Finanziario. Questa è la ‘Coventry-zzazione’ dell’Italia a firma Mario Monti, e con un esecutore materiale: il medesimo Paese che nella notte del 14 novembre 1940 rase al suolo la cittadina inglese con una violenza mai impiegata prima nella storia bellica. Una violenza da cui nacque il temine ‘Coventry-zzazione’.
Leggendo le pagine del Treaty on Stability, Coordination and Governance in the Economic and Monetary Union, comunemente conosciuto come Fiscal Compact firmato il 31 gennaio dai capi di Stato e di governo della zona Euro, ho compreso che qui non stiamo più parlando di un golpe per controllare gli Stati sovrani d’Europa, ma proprio di un bombardamento a tappeto che non lascerà che cenere di tutto ciò che conoscevamo come democrazia, redditi e Stato di diritto in Italia. Ed è per me sbalorditivo che un Santoro, o un Ferruccio De Bortoli, o una Camusso possano aver letto quelle righe senza inorridire (perché le hanno lette, vero? è il loro mestiere, no?). Che il parlamento italiano le possa aver lette senza esplodere in una ribellione addirittura violenta, barricandosi alla Camera e al Senato (perché le hanno lette, vero? è il loro mestiere, no?). Ma tant’è. Offro qui un tributo al genio dell’accademico americano Edward Herman, che ha coniato quella che è forse la più cruciale definizione mai data della nostra epoca, un’epoca “dove hanno reso plausibile l’inimmaginabile”, e dove la gente lo ha accettato.
Sono 11 pagine, questo Fiscal Compact. Entrerà in vigore il 1 Gennaio del 2013. Negli 11 mesi che rimangono non nascerà alcuna rivolta. Gli italiani, e soprattutto gli italiani di Gad Lerner, di Fazio (sia Fabio che Lorenzo), di Saviano, di Travaglio, di Grillo, di Bersani, di Vendola, della CGIL-Fiom, del popolo viola ecc. sono troppo stupidi, incorreggibili e meschini per capire. E sono una massa enorme che potrebbe invece agire. Ergo, siamo finiti, perché gli altri italiani, quelli di Sky e degli Outlet, non contano come forza civica, mai sono contati, si lamentano ma se ne fregano. Questa è la realtà. Il 24-25- 26 Febbraio a Rimini un gruppo microscopico di italiani si informerà su cosa si può fare per salvare i redditi, i diritti e l’Italia da questa catastrofe, e, fra questi, un gruppo ancor più microscopico forse porterà avanti una battaglia in futuro (http://www.democraziammt.info/). Come dire: ci sarà il Diluvio Universale e quattro gatti in Italia sapranno costruire una barca. Dai, fa ridere. Ok, ecco Coventry:
COSA DICE IL FISCAL COMPACT (tradotto e semplificato da Paolo Barnard).
- uno Stato che dà ai propri cittadini e alle proprie aziende più denaro di quanto gliene tolga in tasse, cioè che spenda a deficit di bilancio, sarà illegale e anti costituzionale. Dovrà come minimo fare il pareggio di bilancio (cioè darci 100 e toglierci subito dopo 100), ma meglio ancora se farà il surplus di bilancio (ci darà 100 e ci toglierà 150), cioè dovrà impoverirci, matematicamente. Questa regola dovrà essere inserita nella Costituzioni degli Stati firmatari, o in leggi egualmente vincolanti. Sancito dal Fiscal Compact nel TITOLO III art. 3/1 a) - 3/2.
- Se uno Stato non iscrive nella Costituzione o in leggi egualmente vincolanti l’obbligo di impoverire i propri cittadini e aziende attraverso il pareggio di bilancio o il surplus di bilancio, verrà giudicato dalla Corte Europea di Giustizia, che ha potere di sentenze sovranazionali, cioè vincolanti per tutti gli Stati aderenti. Sancito dal Fiscal Compact nella premessa a pag. 2.
- uno Stato che volesse ignorare questo scempio verrà messo sotto accusa automaticamente (excessive deficit procedure), e automaticamente dovrà correggersi presentando un piano dettagliato di correzioni, che sono le famigerate austerità che ben conosciamo. Le correzioni saranno dettate dalla Commissione Europea di tecnocrati non eletti (che, come ampiamente dimostrato, rispondono alle lobby finanziarie di Bruxelles, nda). Sancito dal Fiscal Compact nel TITOLO III art. 3/1 e) - 3/2.
- se lo Stato sotto accusa non si corregge, e cioè se si rifiuta di impoverire i propri cittadini e aziende attraverso il pareggio di bilancio o il surplus di bilancio, la Commissione Europea lo denuncerà agli altri Stati, che lo denunceranno alla Corte Europea di Giustizia, che ha potere di sentenze sovranazionali, cioè vincolanti per tutti gli Stati aderenti. Se questa Corte condannerà lo Stato recalcitrante, e se quest’ultimo comunque si rifiuterà di impoverire i propri cittadini e aziende attraverso il pareggio di bilancio o il surplus di bilancio, la Corte potrà condannare lo Stato disubbidiente a una multa che per l’Italia sarebbe di 2 miliardi di Euro. Sancito dal Fiscal Compact nel TITOLO III art. 5/1 a) – art. 8/1 – 8/2.
- il potere di denunciare alla Corte Europea di Giustizia uno Stato che si rifiuta di impoverire i propri cittadini e aziende attraverso il pareggio di bilancio o il surplus di bilancio, e quindi di sottoporlo al processo ulteriore della Corte per le punizioni monetarie finali, è riservato anche a un solo singolo Stato della zona Euro, e anche se la Commissione Europea non ha dato alcun parere negativo conto lo Stato sotto accusa. (diritto quindi del tutto arbitrario che sarà esercitato senza pietà dalla Germania, nda). Sancito dal Fiscal Compact nel TITOLO III art. 8/1 – 8/2.
- il risultato della condanna da parte della Corte Europea di Giustizia di uno Stato che si rifiuta di impoverire i propri cittadini e aziende attraverso il pareggio di bilancio o il surplus di bilancio, non sarà solo una pesantissima multa di miliardi di Euro, ma si traduce anche in una “costrizione” assoluta per questo Stato di correggere il bilancio verso il pareggio o il surplus. Sancito dal Fiscal Compact nella premessa a pag. 3.
- quando scatta la procedura di denuncia di uno Stato che si rifiuta di impoverire i propri cittadini e aziende attraverso il pareggio di bilancio o il surplus di bilancio, gli altri Stati della zona Euro si prendono l’impegno di sostenere quella denuncia. Potranno rifiutarsi solo se troveranno un sostegno da parte di una maggioranza qualificata dei medesimi Stati. Cioè, per contrastare l’azione punitiva e arbitraria anche di un solo Stato (es. la Germania, nda) tutti gli altri dovranno trovare una maggioranza (impossibile, nda). Sancito dal Fiscal Compact nel TITOLO III art. 7.
- dalla firma di questo Fiscal Compact in poi, uno Stato della zona Euro dovrà chiedere approvazione alla Commissione Europea e al Consiglio Europeo prima di emettere i propri titoli di Stato.Anche qui la funzione primaria di autonomia di spesa dello Stato sovrano è cancellata. Sancito dal Fiscal Compact nel TITOLO III art. 6.
- all’unico organo europeo legittimamente eletto dai cittadini, cioè il Parlamento Europeo, è riservato questo: il suo presidente “potrebbe” essere invitato ad ascoltare le decisioni dei tecnocrati della Commissione e del Consiglio. Basta. Ai parlamenti nazionali (ex sovrani, nda) e al Parlamento Europeo è concesso di formare una conferenza di rappresentanti che potranno “discutere” (non bocciare, nda) le decisioni prese dai tecnocrati. Sancito dal Fiscal Compact nel TITOLO V art. 12/5 – art. 13.
- il Fiscal Compact richiede a tutti gli Stati della zona Euro di promettere sostegno e fedeltà alla Moneta Euro e all’unione economica, al fine di promuovere “crescita, impiego e competitività” (cioè come dire: sostenere un’alluvione per promuovere l’agricoltura, nda). Sancito dal Fiscal Compact nel TITOLO I art. 1/1.
- se uno Stato dovesse aver bisogno si sostegno finanziario europeo attraverso un salvataggio da parte del Meccanismo Europeo di Stabilità, non avrà un singolo Euro se prima non avrà firmato il Fiscal Compact e non lo avrà obbedito in toto. (la Grecia dovrà quindi farlo e comunque morirà sotto tortura, i prossimi siamo noi, nda) Sancito dal Fiscal Compact nella premessa a pag. 4.
- in ultimo, il Fiscal Compact impone il rispetto a tutti gli Stati firmatari dell'Europact. Adottato dai capi di governo dell’Eurozona il 24 marzo 2011, stabilisce che la competitività sia giudicata solo in rapporto al contenimento degli stipendi e all’aumento della produttività; che gli stipendi pubblici debbano essere tenuti sotto controllo per non danneggiare la competitività; che la sostenibilità del debito nazionale sia giudicata a seconda della presunta generosità di spesa nella Sanità, Stato Sociale, e ammortizzatori sociali; che le pensioni e gli esborsi sociali devono essere riformati “allineando il sistema pensionistico alla situazione demografica nazionale, per esempio allineando l’età pensionistica con l’aspettativa di vita”. Sancito dal Fiscal Compact nella premessa a pag. 4.
Conclusione.
L’Italia perde tutta la sua sovranità di spesa per i cittadini (che andava a favore di tutti i servizi essenziali, delle tutele sociali, di tutta la nostra economia salariale, degli sgravi ecc.) e la sua sovranità di spesa per le aziende (cha andava a favore di modernizzazione, infrastrutture, acquisti diretti, sgravi ecc.). E sarà costretta al meglio a darci 100 e toglierci 100, cioè a lasciarci a zero di ricchezza netta. Di conseguenza: Il Fiscal Compact impone per legge sovranazionale l’impoverimento sistematico e automatico da parte dello Stato dell’Italia produttiva e delle nostre famiglie. In tal modo lo Stato perde totalmente la sua funzione democratica primaria. Il parlamento italiano non conta più nulla in questo, è di fatto esautorato. Non controlleremo più in nostri titoli di Stato, altra sciabolata alla nostra sovranità. Siamo alla mercé delle punizioni inflitte da tecnocrati non eletti da noi, e del giudizio devastante della Germania, che com’è noto ed ampiamente provato, lavora da 40 anni per distruggere le economie dell’Europa del sud, dell’Italia in particolare (si legga Il Più Grande Crimine 2011). Saremo costretti ad austerità continue imposte dalla Commissione Europea che nessun italiano elegge. Questo significa povertà imposta su altra povertà, e solo per gli interessi Neomercantili di Berlino e di pochi speculatori internazionali. Infine, questo crimine contro un intero popolo e nazione è stato firmato da Mario Monti, che dovrebbe essere arrestato per alto tradimento. Ma c’è di peggio.
Gli italiani stanno concedendo un’abbondante maggioranza di gradimenti al governo Monti. I media difendono l’Euro come sacro, e neppure quelli ‘liberi’, da Santoro al Fatto di Travaglio, permetteranno mai a questi fatti documentati, e salva vita, di essere esposti. Tutta la componente maggioritaria dei cittadini ‘impegnati’ crede di aver salvato l’Italia dal terribile pericolo democratico numero uno della nostra storia: Silvio Berlusconi. Il resto degli italiani non sa, non se ne cura.
C’è una profonda giustizia nel fatto che il Vero Potere ci pisci in testa. E ci condanni alla disperazione. Ce lo meritiamo.
p.s. piange il cuore per quei pochissimi che non se lo meritano, http://www.democraziammt.info/.
Etichette:
élite finanziarie,
europa,
Fiscal Compact,
Governo mondiale,
NWO,
Paolo Barnard,
sovranità fiscale,
sovranità monetaria,
sovranità nazionale,
sovranità perduta,
sovranità popolare
Iscriviti a:
Post (Atom)