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lunedì 29 dicembre 2014

VOGLIAMO CREDERE ALLA SCIENZA? VOGLIAMO CREDERE ALLE PROFEZIE? RESTA IL FATTO CHE CONCORDANO...



In questa strana estate di pioggia, gli esperti allertano: la Terra sarà inevitabilmente colpita da una super tempesta solare che paralizzerà la quasi totalità delle attività umane

– Credits: nasa


È solo questione di tempo: prima o poi il nostro pianeta sarà investito da una potentissima eruzione di plasma e particelle emesse da una immane espulsione di massa coronarica, uno dei fenomeni più energetici che avvengono sulla superficie solare; e così intensa da mandare in tilt le reti elettriche e bloccare per lungo tempo tutte le infrastrutture da esse dipendenti, catapultando il nostro livello di civiltà indietro di almeno centocinquant’anni: non solo black out delle comunicazioni e dei sistemi informatici, ma anche dei trasporti, del riscaldamento, delle strutture sanitarie e di ogni servizio di vitale importanza.

Lo afferma uno studio pubblicato sul numero del 1 agosto di Physics World econdotto da Ashley Dale, esperto di meteorologia solare dell’Università di Bristol e membro di SolarMAX, una task force internazionale creata per studiare i rischi e gli impatti che le tempeste solari possono causare e come minimizzarne i danni.

Secondo le ricerce condotte dagli astrofisici, una super tempestsa solare non è solo una minaccia, ma una certezza: seppur eccezionale, un evento del genere investe la Terra mediamente ogni centocinquanta anni. L’ultimo è occorso nel 1859: 


TEMPESTE SOLARI, QUALI SONO LE NOSTRE PRIORITA'? LA SCIENZA LE PREVEDE A INIZIO 2015



Uno studio condotto in collaborazione tra i ricercatori del Lloyd di Londra e quelli dell’Atmospheric and Environmental Research (AER) degli USA ha tracciato una scenario molto preoccupante per quanto riguarda l’impatto che le tempeste solari potrebbero avere nei prossimi mesi sulle attività umane, partendo dalle telecomunicazioni, per finire con l’erogazione dell’energia elettrica.


L’attività del Sole, che in questi mesi ha raggiunto uno dei suoi picchi massimi, causa infatti delle vere e proprie esplosioni capaci di rilasciare nello spazio delle enormi quantità di energia sotto forma di plasma surriscaldato, dei veri e propri getti che possono arrivare fino alla Terra superando il campo magnetico e arrivando a causare dei danni che, secondo gli scienziati, potrebbero essere molto seri.



lunedì 13 gennaio 2014

SE POI CI SI AGGIUNGE ANCHE IL SOLE A FARE LE BIZZE......A POSTO SIAMO!!!!



mercoledì 8 gennaio 2014, 16:52 di Renato Sansone

Credit: NASA

Il Sole ci fornisce il calore necessario affinchè sul nostro pianeta possa esistere la vita. Ma talvolta, come stiamo osservando in questi ultimi giorni, è capace di bombardarci con nubi di plasma incandescente e particelle cariche, che vanno ad impattare sul nostro campo magnetico che ci protegge da danni particolarmente gravi. L’avvio del 2014 sul Sole è stato caratterizzato da un’attività pronunciata che ha attratto l’attenzione degli astronomi. Il 1 Gennaio la nostra stella ha sfornato, sull’orizzonte occidentale,una delle macchie solari più grandi degli ultimi dieci anni. Una configurazione enorme, che arriva a misurare nella sua complessità, ben sette volte il diametro del nostro pianeta, possedendo un nucleo primario vasto tre volte la Terra. Denominata AR1944, la regione attiva nella giornata di ieri ha causato un potente flare solare di classe X 1.2, dove la lettera X denota la classe di emissioni più intense. Un brillamento significativo a cui è seguita un’intensa espulsione di massa coronale (CME) diretta in parte verso la Terra, che secondo gli scienziati della NOAA, produrrà, al suo impatto con il nostro campo magnetico, una tempesta geomagnetica di moderata entità (S2). Sarà una grande occasione per osservare le bellissime aurore polari anche a latitudini relativamente basse per più giorni. Il flare, grazie all’espulsione di particelle cariche elettricamente, ha interrrotto le emissioni radio, apportando notevoli variazioni ai segnali provenienti dai satelliti. L’ampia regione attiva possiede un campo magnetico altamente instabile, capace di ulteriori “eruzioni” già nelle prossime ore. Secondo gli analisti del NOAA, la probabilità che ciò avvenga è del 60%.

sabato 17 agosto 2013

ATTESE TEMPESTE MAGNETICHE SULLA TERRA NEI PROSSIMI MESI


Articolo di Erika B.Tradotto da Redazione Segnidalcielo
NASA: “Il campo magnetico solare cambia polarità in pochi mesi”
Sembra che abbiamo tre o quattro mesi per vedere completare l’inversione del campo magnetico solare. Questo cambiamento provocherà un effetto a catena in tutto il sistema solare”, spiega il fisico solare  Todd Hoeksema, della Stanford University, USA.
Secondo gli scienziati, ora il Sole rimane in  un periodo di alta attività , quando sulla sua superficie saranno molto più frequenti brillamenti, “buchi coronali” (aree con vento solare ad alta velocità) e brillamenti solari (emissione di plasma), che provocheranno  tempeste magnetiche  sulla Terra.  campi magnetici di investimento (poli nord e sud) avranno luogo proprio al picco di attività solare, come conseguenza della ristrutturazione delle sue dinamiche.  

domenica 9 giugno 2013

I GOVERNI DOTATI DI TRASFORMATORI DI BACKUP??? E DOVE LI PIGLIANO I SOLDI?

da centrometeoitaliano.it

Tempeste Solari, anche la Gran Bretagna rischia di rimanere al buio. A riportare la notizia è il Telegraph

Anche il Telegraph, uno dei giornali più importanti del mondo, dopo diverse testate statunitensi, ha riportato la notizia circa la possibilità che una forte tempesta solare possa lasciare al buio per mesi un’intera nazione. Questa volta però, invece che di Usa, si parla della stessa Gran Bretagna che secondo quanto riferisce uno studio effettuato dalla AER (ricerche sulla fenomenologia spaziale), effettuato da esperti statunitensi ed inglesi, periodicamente si verifica una tempesta solare violentissima in grado di produrre delle terribili ripercussioni sulla terraferma.

Intere città potrebbero infatti rimanere senza energia elettrica, creando così degli scenari a dir poco problematici: ”i nuovi trasformatori servono mesi per essere posizionati in caso di forti malfunzionamenti”, dicono gli esperti. In seguito viene anche specificato che ”nel caso di una forte tempesta geomagnetica, anche le attrezzature per il monitoraggio dei voli andrebbero fuori uso, chiudendo così la possibilità di volare tra le varie nazioni europee e mondiali”, aggiungendo che ”anche i pazienti ospedalieri ed i malati terminali che basano la loro sopravvivenza su apparecchiature elettriche, verrebbero messi a serio rischio”.

Mr Smith ha spiegato che se i governi avessero dei trasformatori cosiddetti di ”backup”, il danno potrebbe essere limitato ma non sufficientemente e che bisognerebbe spendere moltissimi soldi per difendersi nel migliore dei modi con apparecchiature all’avanguardia.