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martedì 17 novembre 2015
sabato 27 giugno 2015
GUIDO FERRO CANALE: UN LAVORO CERTOSINO SULLA TESI DI ANTONIO SOCCI CIRCA PAPA FRANCESCO
di Guido Ferro Canale tratto da http://www.lamadredellachiesa.it/
Dopo la pubblicazione dell’ormai celebre Non è Francesco, la tesi di Antonio Socci sull’invalidità dell’elezione del Card. Bergoglio a Sommo Pontefice è stata confutata, inter cetera, da Cerrelli e Introvigne perLa Nuova Bussola Quotidiana, nonché dalla prof.ssa Geraldina Boni per il sito di Sandro Magister; a lei ha replicato p. Bugnolo del blogFrom Rome; inoltre, lo stesso Socci è tornato in argomento, segnalando due nuove irregolarità del Conclave, che avrebbero anch’esse portata invalidante.
In seguito a quest’ultimo articolo, anch’io, che già mi sono occupato del tema, ho ritenuto che fosse il caso di tornarvi sopra per considerare i nuovi rilievi di Socci e tracciare un primo bilancio del dibattito; l’ho formulato come replica alla Prof.ssa Boni, autrice della critica più approfondita, perché credo che – sotto il profilo giuridico e salva l’indispensabile verifica dei fatti – la tesi socciana sia sostanzialmente fondata.
lunedì 20 aprile 2015
lunedì 26 gennaio 2015
"IL DIRITTO DI CRISTO" DI NON ESSERE CALPESTATO ...... DIFESO DA ANTONIO SOCCI
di Antonio Socci 25 GENNAIO 2015
Ci sono due insistenti messaggi che mi arrivano da Oltretevere. Il primo è questo: “Al Conclave è successo di tutto”. Questa voce c’entra – lo vedremo dopo – col secondo messaggio che filtra: “Ormai abbiamo le mani nei capelli”. Una battuta pronunciata da chi era, all’inizio, “bergogliano” e che riguarda il recente viaggio in Asia, ma non solo.
VIAGGIO RIVELATORE
In questi giorni ci sono stati scivoloni papali che hanno fatto clamore e scandalo: quello sul “pugno” a chi dice una brutta parola “alla mia mamma” (incredibile commento alla strage di Parigi per le vignette).
E quello sui cattolici che fanno figli “come conigli” (che non è solo una battuta infelice perché tutto il contesto era discutibile).
Ha suscitato smarrimento fra i cattolici anche il rimprovero alla donna con otto figli e i parti cesarei: se avesse detto che usava la pillola o aveva divorziato, Bergoglio le avrebbe detto “chi sono io per giudicare?”.
E ogni volta le toppe sono state peggiori del buco: il papa è arrivato a definire il Vangelo “una teoria”, che è altra cosa dalla vita umana.
Ma è accaduto pure di peggio. Anche sul piano dottrinale. A Manila, per esempio, accantonando il discorso scritto, a un certo punto Francesco ha detto che la sofferenza innocente è “l’unica domanda che non ha risposta”.
DOVE STA LA RAGIONE? DOMANDIAMOCI PERCHE' SOCCI HA CAMBIATO OPINIONE SU FRANCESCO....
tratto http://www.uccronline.it/ 25 gennaio 2015

lunedì 17 novembre 2014
LE CONTRADDIZIONI DI FRANCESCO RACCONTATE DA SANDRO MAGISTER
È la conclusione di Sandro Magister che da 40 anni segue da vicino le vicende del Vaticano
Perché gioca su più piani e spesso si contraddice anche
http://www.italiaoggi.it di Goffredo Pistelli
Quest'anno ha festeggiato 40 anni di cronache vaticane, Sandro Magister. I suoi primi articoli su L'Espresso risalgono infatti al 1974. E ancora oggi, da quelle colonne ma anche dal sito del settimanale, continua a raccontare l'Oltretevere e la Chiesa tutta in maniera documentatissima ma senza riverenze di sorta.
domenica 9 novembre 2014
PERCHE' FRANCESCO NON PRENDE POSIZIONE CONTRO LE PERSECUZIONI AI CRISTIANI? NON MENZIONA MAI NE' L'ISIS NE' IL PAKISTAN ! PERCHE'?
di Antonio Socci 9 NOVEMBRE 2014
Shahzad Masih aveva 28 anni e sua moglie Shama, 25. Due giovani cattolici con quattro bambini. Lei era incinta del quinto.
Lui lavorava come operaio molto sfruttato in un mattonificio (il cui padrone, musulmano, lo aveva già brutalmente picchiato) a Kasur, vicino a Lahore, in quel Pakistan in cui i cristiani sono considerati spazzatura.
Il 4 novembre scorso i due giovani sono stati falsamente accusati di aver profanato delle pagine del Corano, torturati per due giorni, linciati da una folla inferocita e alla fine gettati in una fornace e bruciati.
Questi macelli non sono rari. E’ un orrore continuo che i cristiani subiscono da una popolazione e da uno stato che quotidianamente li umilia e li tiene sotto minaccia di morte (con la famigerata legge sulla blasfemia).
Non è uno staterello, il Pakistan. Ha la bomba atomica e conta 180 milioni di abitanti (la sesta nazione più popolosa al mondo e il secondo fra i paesi musulmani dopo l’Indonesia).
Il rogo dei due cristiani per la sua ferocia è riuscito ad arrivare anche sulle cronache dei nostri giornali. Ma non ha mobilitato nessuno, né persone, né associazioni, né istituzioni.
INDIFFERENZA
Qualcuno ha accusato l’opinione pubblica di essere rimasta più scandalizzata per l’inchiesta di “Report” sulle oche spennate che per la sorte di questi cristiani.
Così come a settembre fece scandalo per una settimana l’uccisione (involontaria) dell’orsa in Trentino, mentre passò quasi inosservata, nelle stesse ore, l’uccisione di tre suore italiane in un paese africano.
Tuttavia c’è chi ha replicato che lo stesso papa Bergoglio, pur intervenendo ogni giorno e più volte, ha taciuto su questa tragedia.
Se lui è il primo a non parlare di questi orrori (preferisce pontificare sui pettegolezzi nelle parrocchie, questione a cui ha dedicato decine di omelie), non si può accusare il mondo di insensibilità.
In effetti Bergoglio non ha mai voluto dire una parola neanche in difesa della povera Asia Bibi, madre poverissima di quattro figli che da cinque anni è chiusa in una lurida prigione dove viene sottoposta a torture indicibili e che è stata condannata a morte per impiccagione solo perché cristiana.
mercoledì 24 settembre 2014
OCCORRONO TRE INDIZI PER UNA PROVA? DUE GIA' LI ABBIAMO, LA EMMERICK (beata) ED ANGUERA (non riconosciuta) ATTENDIAMO IL TERZO ?!?!
Le tesi di Socci
Roma. Continua a firmarsi Benedictus XVI, con tanto di P. P. a indicare la potestà papale, cosa che invece Francesco non ha mai fatto fin dal giorno del suo insediamento sulla cattedra petrina. Di bianco si vestiva e di bianco continua a vestirsi, anche se ha smesso la mantelletta e la fascia. Non c’è stato tempo per recuperare una tonaca nera in tutto il Vaticano, è la giustificazione un po’ fiacca che giunge d’oltretevere. Papa era e Papa rimane, benché emerito. S’è tenuto anche lo stemma con le chiavi decussate che qualche zelante cardinale esperto d’araldica aveva tentato di aggiornare, togliendo ogni riferimento al ministero petrino.
Un gran libro fedele e scismatico, dipende dai punti di vista. In uscita
tratto da http://www.ilfoglio.it
Roma. Continua a firmarsi Benedictus XVI, con tanto di P. P. a indicare la potestà papale, cosa che invece Francesco non ha mai fatto fin dal giorno del suo insediamento sulla cattedra petrina. Di bianco si vestiva e di bianco continua a vestirsi, anche se ha smesso la mantelletta e la fascia. Non c’è stato tempo per recuperare una tonaca nera in tutto il Vaticano, è la giustificazione un po’ fiacca che giunge d’oltretevere. Papa era e Papa rimane, benché emerito. S’è tenuto anche lo stemma con le chiavi decussate che qualche zelante cardinale esperto d’araldica aveva tentato di aggiornare, togliendo ogni riferimento al ministero petrino.
giovedì 27 febbraio 2014
SEMPRE PER RICERCARE LA VERITA' GUARDIAMO ANCHE AL VATICANO!
di Antonio Socci 26 FEBBRAIO 2014
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"SE DIO MI CHIEDE QUESTO E' PROPRIOPERCHE' IO POSSA CONTINUARE" |
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PERCHE’ NON SI E’ DEFINITO PAPA? |
Ieri sulla “Stampa” e “Vatican Insider” (il sito del giornale dedicato al Vaticano) è apparso con gran rilievo questo titolo che riporta parole attribuite a Benedetto XVI: “La rinuncia è valida. Assurdo speculare sulla mia decisione”.
Suona come una clamorosa risposta alle domande che io avevo posto su queste colonne a un anno dalle sue storiche dimissioni.
AUTOGOL
I colleghi di “Vatican Insider-La Stampa”, per capirci, sono gli stessi che reagirono con stizza allo scoop con cui, il 25 settembre 2011, preannunciavo le dimissioni di papa Benedetto. Ci fu chi scrisse che era “scandalizzato” dal mio articolo.
Questi colleghi corsero a fare i pompieri intervistando chi diceva che era tutto infondato e che il mio articolo era assurdo e ridicolo.
Sappiamo poi come sono andate le cose e quanto era infondato ciò che scrissi.
Gli amici della “Stampa” avrebbero potuto imparare, da quella vicenda del 2011, che non bisogna mai accontentarsi delle “verità ufficiali”, altrimenti basterebbe pubblicare i comunicati stampa dei vari palazzi.
lunedì 24 febbraio 2014
PAPA LO SI E' PER SEMPRE! ANTONIO SOCCI PONE LA DOMANDA: PERCHE' E' TORNATO?
di Antonio Socci 23 FEBBRAIO 2014
Nella storia bimillenaria della Chiesa nessuno prima di ieri aveva mai visto in San Pietro due papi insieme e che si abbracciano come fratelli. E’ accaduto al Concistoro dove Francesco ha invitato a partecipare il papa emerito Benedetto XVI.
Francesco ha deviato la solenne processione d’ingresso per andare a salutarlo (poi, uscendo dalla basilica, ha deviato di nuovo per tornare da lui e scambiare alcune parole).
E’ la terza volta che i media immortalano il loro abbraccio. Nel marzo scorso a Castelgandolfo, poi nei giardini vaticani per la benedizione di una statua di San Michele Arcangelo.
Altre volte si sono incontrati e si incontrano privatamente a colazione, lontano dai giornalisti.
Ma quello di ieri è un caso particolare perché era una cerimonia pubblica solenne nella Basilica di San Pietro. Era un avvenimento ecclesiale molto importante, perché si trattava della creazione di 19 nuovi cardinali.
lunedì 2 settembre 2013
NON PERDETEVI QUESTO POST, SOCCI IN UN ARTICOLO TOCCA TUTTI GLI ARGOMENTI: SPIRITUALITA', FAMIGLIA, POESIA, NATURA, ECONOMIA, POLITICA, AGRICOLTURA, ATTUALITA'
di Antonio Socci 2 SETTEMBRE 2013
Un vino divino ci voleva, per festeggiare il compleanno di Michelle, il 17 gennaio scorso. Barack Obama, sotto anonimato, ha telefonato al “Caffè Milano” di Washington per far preparare la cena (pochi selezionati invitati: una ventina) e ha scelto lui il vino. Sapeva che in quel locale della capitale hanno proprio quello che lui e la first lady preferiscono.
Lo hanno già bevuto in passato al ristorante “La spiaggia” di Chicago che frequentavano abitualmente.
E’ uno straordinario bianco (ha detto un amico: “è il bianco che Obama predilige”). Si chiama “Costa di Giulia” ed è un’eccellenza del “Made in Italy”.
Ma da dove viene questa delizia? Cosa c’è dietro quel gusto che ha sedotto l’inquilino della Casa Bianca e la moglie?
giovedì 30 maggio 2013
AD OGGI, SOLO "ANIMA MISTICA" HA OSATO ROMPERE IL TABU' PER INFORMARE SU CIO' CHE ACCADE IN VATICANO!!!! STIAMO ATTENDENDO UNA SECONDA VOCE ALTRETTANTO CORAGGIOSA!!!
da versolaluce 30 Maggio 2013
E' vero, l'informazione alternativa esiste; cercando un po', sul web si può venire a conoscenza di molte di quelle cose che non passano per i grandi canali della grancassa mediatica della Babilonia globale, e che spesso ci interessano molto di più.
Esiste anche la controinformazione, fatta da siti che si propongono di andare oltre la verità ufficiale per cercare e diffondere le notizie scomode, che il regime globale sottace, ignora, nasconde.
L'ultima frontiera, valicata in questi anni, è stata quella di quei circoli esclusivi dei poteri forti che governano il mondo, finora protetti da una cortina di invisibilità. E così oggi è stata sdoganata perfino l'informazione su massoneria, oligarchia europea, burattinai miliardari, lobby ebraiche. Bilderberg, Trilateral, Aspen Institute, Skull and Bones e quant'altro sono il nostro pane quotidiano.
Eppure, c'è un ultima fortezza del segreto assoluto. La roccaforte della censura "per il nostro bene":
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sabato 23 marzo 2013
FATIMA, SARA' PAPA FRANCESCO A COMUNICARE AL MONDO IL III° SEGRETO PER INTERO?
(........) Ed eccoci ad oggi. Papa Ratzinger, ormai 85enne, sente mancargli le forze di fronte alla sfida dei tempi e rinuncia al pontificato l’11 febbraio, festa della Madonna di Lourdes.
Il successore viene eletto il 13 marzo successivo (il giorno 13 del mese richiama la devozione di Fatima). Molti riflettono sulla misteriosa espressione del Terzo segreto: “il vescovo vestito di bianco”. Di cui suor Lucia scriveva: “abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre”.
Ci si chiede se quelle parole possano riferirsi al papa dimissionario. O al successore che ama definirsi “vescovo di Roma”.
Lo stesso papa Francesco, devoto a Maria (a cui dedica la sua prima uscita), cita Fatima all’Angelus del 17 marzo. Poi una decina di giorni fa un episodio sorprendente. Papa Bergoglio telefona a monsignor Capovilla, ormai novantenne, che vive nella bergamasca. Lo vuole incontrare.
Capovilla aderisce. Questo strano incontro e i suoi contenuti restano tuttora avvolti nel mistero. Perché nel primo mese del suo pontificato il Papa ha sentito il bisogno di vedere riservatamente l’antico segretario di Roncalli? Per quale urgenza?
Infine tre giorni fa, a un mese esatto dalla sua elezione, un annuncio a sorpresa: papa Francesco ha chiesto al patriarca di Lisbona, il cardinale José Policarpo, di consacrare il suo pontificato alla Madonna di Fatima.
Cosa significa? E che dobbiamo aspettarci?
lunedì 28 gennaio 2013
ANTONIO SOCCI, UN SENESE AMAREGGIATO CHE SOTTOLINEA: "SIENA CITTA' DELLA VERGINE"
di Antonio Socci 27 GENNAIO 2013
Scivolare sulla finanza derivata. Tragicomico destino quello del Monte dei Paschi, l’unica banca – che io sappia – che sia stata celebrata in un’opera letteraria: i “Cantos” di Ezra Pound.
Celebrata dal poeta americano perché nei suoi Statuti seicenteschi scoprì una banca per il popolo che si fondava sulla fertilità della terra e sul lavoro, al contrario del modello della Banca d’Inghilterra.
Siena per Pound era il simbolo della lotta allo strapotere della finanza e dell’usura.
Non so se ora Siena perderà la “sua” banca. Mi addolora molto di più che – da tempo – abbia perso la sua anima. “Che vale all’uomo guadagnare il mondo intero se poi perde se stesso?”.
Fra l’altro è proprio l’anima cristiana della città (oggi dimenticata) che è storicamente alle origini delle sue fortune (anche economiche) e della sua gloria.
Lo sanno gli attuali padroni di Siena e i suoi cittadini?LEGGI TUTTO
venerdì 5 ottobre 2012
ANCHE ASSUNTINA MORRESI CERCA DI ANALIZZARE LA SITUAZIONE E CONDIVIDE ANTONIO SOCCI MA CONCLUDE CON UNA CURIOSA AFFERMAZIONE
di Assuntina Morresi 4 Ottobre 2012
Sta succedendo di tutto. Vediamo di raccapezzarci qualcosa.
UNO: la politica sembra veramente impaludata, incapace di riprendersi, tutti i partiti nessuno escluso. Si sta navigando a vista, anzi, si sta fermi, a vista. E se il PdL pare arrotolato su se stesso, dalle parti del Pd volano gli stracci per le primarie, mentre Casini & Fini a forza di tattiche e strategie non sanno più neanche loro da che parte stanno. La verità è che sono tutti in attesa del risultato di tre eventi, la combinazione dei quali darà a ognuno l’indicazione di come muoversi. Mi spiego: per il PdL e il Pd e l’UdC è fondamentale capire cosa succederà: a) nelle elezioni in Sicilia, dove UdC e Pd sono alleati contro il PdL b) se vince Renzi o no alle primarie del Pd c) quale sarà la legge elettorale.
A seconda di come finiranno questi tre eventi, i partiti decideranno come muoversi. E fino ad allora, sarà buio pesto. Rassegnamoci.
DUE: scandali e corruzione. Nessuno può chiamarsi fuori. Il che non consola, può non piacere, ma è così. In Lazio i soldi ai gruppi se li prendevano tutti, PdL, Pd, UdC, IdV. E una volta che il consiglio di presidenza decideva di darli ai partiti, diventavano dei partiti, cioè di associazioni private che potevano farci quel che volevano. Quindi se, per ipotesi, Fiorito – campione di preferenze, 30.000 circa, e quindi scelto da chi lo conosceva e non nominato dal partito - riuscirà a dimostrare che tutti quei soldi sono arrivati legittimamente nei fondi del partito, poi quel che ci ha fatto sono fatti suoi, e potrebbe passarla liscia, dal punto di vista giudiziario: se un partito dice che per fare attività politica deve comprare il SUV al capogruppo, oppure organizzare convegni, o regalarli alla sagra delle forchette, non è oggetto di indagine. E quindi il problema vero, prima che giuridico, è un problema politico e morale: è possibile che tutti i partiti fossero d’accordo per spartirsi una marea di soldi? Si, lo è. Tutto questo è disgustoso? Sicuramente si. Ma la corruzione non è qualcosa che si limita alla classe politica. E’ di oggi la notizia che i soldi delle tasse pagate in alcuni comuni mediante una società di nome “Italia tributi” andavano ad arricchire i capi di questa società, e non erano versati ai comuni, come invece doveva essere. Non politici corrotti, stavolta, ma imprenditori corrotti, ed avidi fino all’inverosimile. Tutta questa corruzione ci circonda, è “democraticamente” distribuita fra tutti i ceti sociali, in ogni orientamento politico. E allora? Difficile ripartire se non si hanno punti di riferimento. In una società scristianizzata, dove l’orizzonte è la vita materiale e terrena, dove si pretende che i desideri diventino diritti, mi dite per quale motivo uno non dovrebbe approfittare del momento buono per fare soldi e goderseli finchè può? Perché no, se poi tutto finisce qua? Troppo semplice come considerazione? Non credo, non so. Ditemi voi.
TRE: in questo momento difficile, è bene che i cattolici tengano sempre presente il criterio ultimo per giudicare chi fa politica, e cioè la tutela dei valori non negoziabili: vita, matrimonio fra uomo e donna, libertà di educazione. Un pacchetto che non si può spacchettare, prendere o lasciare tutto insieme, questa è la condizione per farsi votare (e fa pure rima). Non sappiamo quali partiti e con quali regole e persone si andrà a votare. Sicuramente, anche se Renzi perdesse le primarie, tutta questa sua incredibile campagna significherà comunque che un bel po’ di gente del Pd, i vecchi notabili, non potrà più essere ricandidata. E di conseguenza, anche gli altri partiti si dovrebbero adeguare. Parlare di proposte politiche nuove con D’Alema, Livia Turco, Cesa, Fini, Carfagna, Verdini e Pisanu in lista saprebbe di stantìo (per questo la Prestigiacomo se n’è andata dal PdL: è in parlamento dal 1994, chissà se l’avrebbero ricandidata….). Sarebbero improponibili. Se poi Renzi vincerà, ci sarà una vera e propria rivoluzione, perché almeno il Pd si spaccherebbe, e diventerebbe lui il capo dei moderati, stavolta intorno al centro-sinistra (nel 1994 fu Berlusconi l’outsider che unì i moderati, intorno a sé, inventando un nuovo centro destra): per questo stanno cercando in tutti i modi di impedirglielo. Nel frattempo noi teniamoci stretti i valori non negoziabili.
QUATTRO: capisco bene che Monti dà affidabilità, e condivido pienamente l’analisi che ha fatto Antonio Socci. Ma il fatto di essere così etero diretti – non parlo di complotto di cui saremmo vittime, ma di forti e inevitabili “influenze” straniere - mi fa istintivamente paura. Se già sappiamo che il futuro capo di governo deve essere lui, perché altrimenti l’Italia va a picco, perché così è stato deciso in Europa e “vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole e più non dimandare”, ma allora, dico, se è così, faccio una proposta: perché alle elezioni non ci danno le schede precompilate, croce su Monti già messa, e ci risparmiamo tutte queste discussioni? In fondo, facevano qualcosa del genere anche in URSS, e ci sono campati settant’anni….
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PERCHE' LA CHIESA E' CON MARIO MONTI? SIAMO CERTI CHE NON SIA MIOPE? L'ANALISI DI SOCCI .....
di Antonio Socci 02.10.2012
Oggi ho pubblicato su “Libero” una riflessione sulla situazione politica del nostro Paese. Nei mesi scorsi ho criticato molte volte l’attuale governo e il suo premier. E continuo ad avere molte riserve. Tuttavia…
Monti è l’unico futuro realistico del nostro Paese. La sua candidatura, esplicitata la settimana scorsa, nell’immediato scongiura il probabile governo Bersani-Vendola, ritenuto devastante in Italia e all’estero. Non a caso Pd e Sel, che da mesi si sentono la vittoria in tasca, hanno reagito con irritazione.
Più a lungo termine il Monti-bis ha le maggiori chances di portare l’Italia fuori dalla grande crisi e lontano dal baratro (che ancora ci minaccia).
Per questo a sostegno del ritorno Monti a Palazzo Chigi troviamo (secondo me col Quirinale) le realtà fondamentali del sistema-Italia cioè Confindustria, Chiesa, Fiat-Marchionne, Cisl, mondo cattolico e mondo laico, grande stampa (come il Corriere della sera) e mondo bancario.
Ma a sostenere con forza il suo ritorno a Palazzo Chigi dopo le elezioni del 2013 sono anche e soprattutto, con molta energia, gli investitori stranieri, Stati Uniti, Germania e Unione europea. Ecco perché l’annuncio del 27 settembre scorso (fatto, non a caso, al Council of Foreign Relations di New York City) suona come una campana a morto per le ambizioni di Bersani e Vendola (peraltro già minate dal ciclone Matteo Renzi).
Per parafrasare una celebre copertina dell’ “Economist” del 2003 su Berlusconi, è come se il messaggio che arriva da tutto il mondo recitasse: “Why Bersani in unfit to lead Italy”. Il duo Bersani-Vendola (che in fondo riesuma il vecchio Pci) è “unfit”, inadatto a guidare l’Italia nella grande crisi in corso.
Qualcuno storcerà il naso davanti all’evidente investitura internazionale di Monti. Ma bisogna evitare due estremismi, entrambi ingenui e sbagliati.
Il primo consiste nel credere che allora sia stato già tutto deciso da una sorta di complotto internazionale.
Il secondo consiste nel pensare che il nuovo governo possa e debba essere tutto e solo un giochetto elettorale fra noi, in casa. Una lotteria fra italiani.
Agli ingenui del primo tipo va fatto notare che l’esito elettorale è comunque decisivo, perché la democrazia non è stata abolita e il nostro voto può veramente decidere la nostra sorte. In particolare le scelte del Pdl possono far pendere la bilancia per Monti o per Bersani. Con tutto quello che ciò comporta.
Agli ingenui del secondo tipo va detto che siamo interdipendenti: l’Italia vive in un sistema di relazioni, scambi, alleanze e trattati internazionali, ha ceduto quote di sovranità alla Ue, come gli altri paesi europei, partecipa alla moneta unica e si trova a dover gestire un megadebito pubblico per ridurre il quale ha bisogno della cooperazione internazionale e di politiche molto rigorose (ci siamo impegnati a ridurlo, già il prossimo anno, di 45 miliardi di euro).
domenica 23 settembre 2012
SONO PASSATI 44 ANNI DAL GIORNO DELLA SUA MORTE
Per la festa di san Pio, ecco alcune pagine tratte dall’introduzione al mio libro: “Il segreto di padre Pio” (Rizzoli)
Verrà un giorno in cui gli uomini non potranno pronunciare il nome di
Gesù senza piangere
George Bernanos
Per addentrarci nello sconvolgente “segreto” del padre bisogna dimenticare l’immagine folkloristica che gli è stata cucita addosso dai media (dove Padre Pio finisce per diventare il pretesto per fare passerella (1) ) e dall’ostilità un po’ sprezzante dell’establishment clericale che Giovanni Paolo II debellò, arrivando alla canonizzazione del Padre, voluta a gran voce dal popolo cristiano.
Anche se quella sorda ostilità, dopo la scomparsa di Giovanni Paolo II, sembra rialzare la testa e si moltiplicano i segnali di attacco esplicito a Padre Pio di nuovo provenienti da ambienti clericali (2).
A raccontarne la vita e la figura hanno provato in tanti. Ma il suo segreto, che ci riguarda tutti e che probabilmente si dispiegherà nei prossimi anni, resta inaccessibile. Accennò alla sua esistenza lo stesso padre Pio, in maniera inequivocabile, anche se discretissima.LEGGI TUTTO
domenica 2 settembre 2012
GRANDE SOCCI, CI VOLEVA UNA VOCE CHIARA E SINCERA, FUORI DAL CORO PER FARE CHIAREZZA
di Antonio Socci 1 SETTEMBRE 2012
Vedendo il mare di sperticati elogi ed esaltazioni sbracate del cardinale Martini sui giornali di ieri, mi è venuto in mente il discorso della Montagna dove Gesù ammonì i suoi così: “Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi” (Luca 6, 24-26).
I veri discepoli di Gesù infatti sono segno di contraddizione: “Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo (…) il mondo vi odia. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi” (Gv 16, 18-20).
Poi Gesù indicò ai suoi discepoli questa beatitudine: “Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v’insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli” (Luca 6,20-23).
Una cosa è certa, Martini è sempre stato portato in trionfo sui mass media di tutto il mondo, da decenni, e incensato specialmente su quelli più anticattolici e più ostili a Gesù Cristo e alla sua Chiesa.
Che vorrà dire? Obiettate che non dipendeva dalla sua volontà? Ma i fatti dicono che Martini ha sempre cercato l’applauso del mondo, ha sempre carezzato il Potere (quello della mentalità dominante) per il verso del pelo, quello delle mode ideologiche dei giornali laicisti, ottenendo applausi ed encomi.
E’ stato un ospite assiduo e onorato dei salotti mediatici fino ai suoi ultimi giorni.
O vi risulta che abbia rifiutato l’esaltazione strumentale dei media che per anni lo hanno acclamato come l’Antipapa, come il contraltare di Giovanni Paolo II e poi di Benedetto XVI?
A me non risulta. Eppure avrebbe potuto farlo con parole ferme e chiare come fece don Lorenzo Milani quando la stampa progressista e la sinistra intellettuale e politica diceva: “è dei nostri”.LEGGI TUTTO
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mercoledì 1 agosto 2012
"L'INIZIO DEL CAMBIAMENTO E' LA COMMOZIONE"
Appunti di Carolina di Sante non rivisti dall’autore
di Antonio Socci 31 luglio 2012
Don Giacomo, morto prematuramente nell’aprile scorso, è stato uno dei più geniali e commoventi fra i figli di don Giussani. Molto gli dobbiamo. Personalmente gli devo moltissimo.
Rileggere oggi questi semplici appunti di una sua conversazione – come sentirlo parlare – è tirare un grande respiro dalla vetta di una montagna. E’ come sentirsi liberati da un peso.
A chi vi dice che la fede cristiana significa fare questo o fare quello, sforzarsi o impegnarsi di qua o di là, dite: amico, rilassati, è già venuto il Salvatore. Guardalo. Lasciati stupire e commuovere.
A chi vi dice che per capire la positività della realtà, per non franare davanti ai colpi della vita o per stare nella realtà, per non essere in balia delle circostanze o con la paura del nulla, bisogna “impegnarsi in un lavoro che ci faccia recuperare il nostro umano autentico”, personalmente direi che non ha capito niente (e molto altro), ma siccome bisogna essere caritatevoli propongo semplciemente di leggere queste parole di don Giacomo.
Che dicono tutt’altro. Che sono letteralmente un altro mondo. Che ci ridicono, commuovendoci, quello che veramente don Giussani ci ha insegnato, infiammando i nostri cuori.
Qui sta la libertà, qui fiorisce l’umanità. Questo è il cristianesimo.
Antonio Socci
domenica 3 giugno 2012
LA MIGLIOR SPESA SOSTENUTA DALLE ISTITUZIONI ITALIANE....QUELLA CHE DARA' MOLTI FRUTTI....
di Antonio Socci 3 GIUGNO 2012
Tutto sembra crollare, l’economia, l’Europa, perfino le case, i capannoni. Ma soprattutto crolla la speranza e si abbattono gli animi.
Eppure nel mare della desolazione e dello scoraggiamento generale, c’è ancora una voce, una voce di padre che spalanca i cuori alla grande avventura della vita, alla speranza, alla costruzione del bene e della bellezza per tutti.
Quando ieri, Benedetto XVI a Milano ha detto ai giovani “cari ragazzi, vi dico con forza, tendete ad alti ideali, siate santi”, mi si sono affollate nella mente tante immagini e tanti ricordi.
Ricordi di secoli, di quante volte la nostra terra (con il nostro continente) è stata ricostruita proprio dai santi, a cominciare dai tempi della grande devastazione seguita alle invasioni barbariche, quando i monaci hanno riportato la vita fra le tenebre e le rovine.
Fino agli anni terribili della Seconda guerra mondiale, quando – nella nuova barbarie (e con l’Italia diventata campo di battaglia, lasciata allo sbaraglio) – solo la Chiesa è rimasta a proteggere il popolo. E poi dalla fede della nostra gente è venuta l’energia per ricostruire.
Soprattutto oggi, con la crisi generale e i crolli materiali, il nostro popolo ha bisogno di ritrovare la sua Casa, il luogo dove Dio abita con gli uomini, dove si impara il senso dell’esistenza, del lavoro, dell’amare, del costruire, del soffrire e del gioire, il luogo della misericordia e della speranza.
(......)
La terribile frase che segue – citata da Gianluigi Nuzzi nel suo libro – è di Joseph Ratzinger e risale al 1977:
“La Chiesa sta divenendo per molti l’ostacolo principale alla fede. Non riescono a vedere in essa altro che l’ambizione umana del potere, il piccolo teatro di uomini che, con la loro pretesa di amministrare il cristianesimo ufficiale, sembrano per lo più ostacolare il vero spirito del cristianesimo”.
LEGGI TUTTO
(......)
La terribile frase che segue – citata da Gianluigi Nuzzi nel suo libro – è di Joseph Ratzinger e risale al 1977:
“La Chiesa sta divenendo per molti l’ostacolo principale alla fede. Non riescono a vedere in essa altro che l’ambizione umana del potere, il piccolo teatro di uomini che, con la loro pretesa di amministrare il cristianesimo ufficiale, sembrano per lo più ostacolare il vero spirito del cristianesimo”.
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