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giovedì 30 maggio 2013

AVETE FIGLI??? ALLORA FATEVI UN'IDEA DI COSA STA PARTORENDO IL GOVERNO LETTA CON IL BENEPLACITO DEL CARD.BAGNASCO!!!


 da versolaluce  29 Maggio 2013

Nella Babilonia globale, la dittatura europea impone il pansessualismo agli stati nazionali impotenti. La sovranità nazionale degli Stati europei è stata ceduta agli organismi della UE, la burocrazia di Bruxelles e il Parlamento di Strasburgo legiferano e così gli Stati nazionali sono obbligati a recepire le loro leggi e a mettersi in riga con i loro 'dictat'.

Per ottenere un adesione più profonda ed efficiente alla programmata devastazione della cultura e della identità europea, le commissioni varie del nuovo ordine mondiale provvedono anche a selezionare e imporre gli uomini di governo negli Stati membri.

Riguardo all'economia, è ormai evidente la linea di Strasburgo: distruzione delle ricchezze nazionali. Riguardo allo stile di vita, la linea si sta mostrando in questi giorni: scardinare la famiglia per erigere a fondamento della società l'abominio di una sessualità senza regole e senza freno.

PER NON SAPER NE' LEGGERE NE' SCRIVERE M'INFORMO E TENGO CIO' CHE E' BUONO!!!

DAVANTI ALLA MORTE UN CATTOLICO TACE E PREGA MA QUESTA MORTE SUICIDA, ANNUNCIATA CON 3 RIGHE SU LA STAMPA, CI INTERROGA, PERCHE' SI E' AMMAZZATO?




Massoneria, suicida il figlio del Gran Maestro Gustavo Raffi


E’ morto Michele Raffi, avvocato civilista, uno dei due figli di Gustavo, maestro del Grande Oriente d’Italia. Era nella sua abitazione di Ravenna. Lo hanno trovato i Vigili del Fuoco. Si è tolto la vita con un’arma bianca. Aveva 45 anni.





La nota della loggia: “Michele era insigne giurista e studioso di storia medioevale. Importanti le sue ricerche sui templari"

RAVENNA - In una nota il Grande Oriente d'Italia esprime la sua vicinana a Gustavo Raffi, il Gran maestro della loggia, che nei giorni scorsi ha perso il figlio, Michele. Ecco il testo: “I Fratelli tutti del Grande Oriente d'Italia - Palazzo Giustiniani si stringono al cuore del Gran Maestro, Gustavo Raffi, per la prematura scomparsa del figlio Michele, giurista, studioso dei Templari e di storia medioevale. Con il saggio 'Apologia dei Cavalieri Templari' (ed. Il Cerchio), ha dimostrato dal punto di vista giuridico come la condanna dei Cavalieri del Tempio sia stata un'ingiustizia verso un Ordine benemerito nella storia della cristianità". 

Nel volume, “spinto da passione per la verità e dal desiderio di risalire ai fatti, Michele Raffi contesta nel merito le accuse confermate dai Templari sotto tortura e sottolinea le violazioni procedurali compiute nel corso dei processi ai monaci guerrieri, sorprendentemente attuali per le analogie con altri grandi processi del nostro secolo. 

SE PER QUARANT'ANNI ABBIAMO DORMITO DELEGANDO, OGGI NON POSSIAMO PIU' DIRE "NON SAPEVO" OGGI GLI STRUMENTI PER SAPERE CI SONO, BASTA USARLI, SENZA FARSI CONDIZIONARE!!!!




di Gianni Lannes 30.5.13 da Su la Testa

Kissinger & Napolitano















Ecco le prove del genocidio in atto. Per sapere quale futuro (presente) catastrofico ci attende, o meglio già in atto, è utile la lettura del documento NATIONAL SECURITY MEMORANDUM NSM-200. Si tratta di un documento sulla crescita della popolazione mondiale richiesto da Henry Kissinger e pubblicato in forma segreta nel 1974. L’atto ufficiale è stato declassificato nel 1989. 

AD OGGI, SOLO "ANIMA MISTICA" HA OSATO ROMPERE IL TABU' PER INFORMARE SU CIO' CHE ACCADE IN VATICANO!!!! STIAMO ATTENDENDO UNA SECONDA VOCE ALTRETTANTO CORAGGIOSA!!!


da versolaluce 30 Maggio 2013

E' vero, l'informazione alternativa esiste; cercando un po', sul web si può venire a conoscenza di molte di quelle cose che non passano per i grandi canali della grancassa mediatica della Babilonia globale, e che spesso ci interessano molto di più.

Esiste anche la controinformazione, fatta da siti che si propongono di andare oltre la verità ufficiale per cercare e diffondere le notizie scomode, che il regime globale sottace, ignora, nasconde.

L'ultima frontiera, valicata in questi anni, è stata quella di quei circoli esclusivi dei poteri forti che governano il mondo, finora protetti da una cortina di invisibilità. E così oggi è stata sdoganata perfino l'informazione su massoneria, oligarchia europea, burattinai miliardari, lobby ebraiche. Bilderberg, Trilateral, Aspen Institute, Skull and Bones e quant'altro sono il nostro pane quotidiano.

Eppure, c'è un ultima fortezza del segreto assoluto. La roccaforte della censura "per il nostro bene":

martedì 28 maggio 2013

SI ALZA FORTE E CHIARA LA VOCE DEI CATTOLICI CONTRO IL CARD.BAGNASCO


(di Ariel S. Levi di Gualdo su Papalepapale.com)

La sfida dell’obbedienza nella fede: per un prete, proteggere un vescovo, vuol dire tutelare la continuità stessa del mistero sacramentale della Chiesa
Non nascondo disagio all’idea che Angelo Bagnasco sia il presidente di quei Vescovi d’Italia che a loro volta sono vescovi nostri. Rendendo però grazie ai doni dello Spirito Santo che molti sacerdoti hanno accolto veramente all’atto sacramentale della loro ordinazione, la nostra grazia di stato ci permette di separare l’uomo dall’ufficio apostolico che è chiamato a ricoprire, accettando e facendo nostra la sfida che spesso si pone dinanzi a noi: obbedire in coscienza e libertà anche le diverse mezze figure che popolano il collegio episcopale, nelle quali risiede il deposito della pienezza del sacerdozio apostolico e per questo meritevoli di sacro rispetto, non per ciò che umanamente sono, ma per ciò che rappresentano sul piano metafisico per l’ineffabile ministero sacerdotale istituito dal Signore Gesù. Ciò rende anche i vescovi più limitati e inadeguati dei legittimi continuatori della catena apostolica e come tali oggetto di dovuta venerazione, all’occorrenza anche di protezione; dovesse costare la nostra stessa vita, perché per un prete, proteggere un vescovo, vuol dire tutelare la continuità stessa del mistero sacramentale della Chiesa.

ANDREA GALLO: UNA PUBBLICA VERGOGNA DEL SACERDOZIO CHE HA SPOSATO TUTTO CIÒ CHE ERA IN CONFLITTO CON LA MORALE LA TEOLOGIA E LA DOTTRINA DELLA CHIESA

ERA ORA!!! I CATTOLICI NON ACCETTANO PIU' L'IPOCRISIA E LO SCANDALO CHE VIENE DALLA GERARCHIA ECCLESIASTICA....BENE!!!!!


(di Massimo Viglione e Corrado Gnerre su Il Giudizio Cattolico)


Dinanzi alla scelta compiuta dall’arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, di celebrare la Santa Messa funebre per don Gallo e di lodare tale sacerdote nella omelia e soprattutto di offrire la Santa Comunione a pubblici peccatori, in primis Vladimir Luxuria, non si può più tacere e far finta di non indignarsi. Non licet.

L’amore per Cristo Eucaristia, l’amore per la Chiesa e per l’ordine del creato voluto da Dio, l’amore per la verità e il giusto, ci impongono il doloroso quanto scomodo compito di denunciare pubblicamente uno scandalo indegno e intollerabile, perpetrato senza remora alcuna.

Don Gallo è stato per tutta la vita un eretico pubblico e un sovversivo. Ha predicato l’odio di classe, la ribellione sociale, il sovvertimento della morale cattolica e naturale, di fatto il superamento della gerarchia ecclesiastica; si è schierato pubblicamente per decenni con i nemici di Dio e della Chiesa, della Fede e della Verità cristiane. Sotto l’usuale maschera del pacifismo e della preoccupazione per i poveri, don Gallo ha predicato il comunismo e l’egualitarismo sovversivo e gnostico, rinnegando ripetutamente non solo la sana dottrina della Chiesa ma anche Dio stesso, così come Lo conosciamo e Lo adoriamo.

CHISSA' SE I VESCOVI AVRANNO ORECCHIE PER UDIRE ED OCCHI PER LEGGERE???


  da versolaluce 27 Maggio 2013


Mi ha colpito quello che ho letto oggi. Un quotato sito di informazione cattolica, una firma nota, e un post con un genere di riflessioni mai sentito finora tra quei cristiani che non sono avvezzi alle barricate, che non si sentono "adulti" a tutti i costi, che sono, insomma persone normali, credenti pacati e desiderosi soltanto di avere guide serie a cui affidarsi.

Riflessioni sulla predicazione incoerente e sui comportamenti incongruenti dei vertici della gerarchia ecclesiastica e dei loro strumenti di comunicazione e di governo, domande tanto ragionevoli, quanto scomode sulla predicazione pro-lesbo della radio del Papa, sull'appoggio della conferenza dei vescovi italiani (Cei) al governo Letta (targato Bilderberg), su Bagnasco il presidente e su Bertone il segretario di Stato vaticano, che parlano di don Gallo come di madre Teresa di Calcutta.

Ne riporto qualcosa qui, per rimeditarle.


"... Però, e qui sta il punto, una tale premura pastorale sarebbe dovuta anche al resto del popolo di Dio, verso cui il primo compito sarebbe quello di indicare con chiarezza la Verità, la strada giusta..."

"... Un peccatore, consapevole di esserlo, ha bisogno di un Dio misericordioso non di un Dio complice: abbiamo bisogno di un Dio che è più grande di ogni peccato possiamo commettere, e ci dice “Và, sei perdonato, non peccare più, un’altra vita è possibile”. A cosa ci può servire un Dio che ci dice “Ma sì, non fa niente, continua così che ti voglio bene lo stesso”? ..."

"... Il silenzio, addirittura la benedizione di un certo cammino, portano solo confusione e altre persone che si metteranno sulla strada sbagliata..."

"... per Radio Vaticana – che si autodefinisce “la voce del Papa e della Chiesa” – non c’è assolutamente alcun problema, nulla di strano nel fatto che una ragazza si apra all’amore con un’altra ragazza: eterosessuale o omosessuale non fa alcuna differenza, l’importante è l’amore, l’importante è provare. Sicuramente un bel messaggio per gli adolescenti: se anche la radio del Papa si piega all’ideologia omosessualista, cos’altro dobbiamo aspettarci? ..."

"... Prosegue Radio Vaticana, affermando che il film è “interpretato da due attrici formidabili (Léa Seydoux e Adèle Exarchopoulos), messo in scena con una fluidità che non fa avvertire lo scorrere del tempo, ricco di scene indimenticabili di esplosione dei sentimenti”. Esplosione di sentimenti? ..."

"... Non è un problema di moralismo, ma di giudizio: un frutto avvelenato può essere presentato benissimo, nel modo più accattivante possibile, ma resta sempre un frutto avvelenato. E questo va detto con chiarezza, ma ormai il giudizio sembra essere merce rara, anche lì dove ci si aspetterebbe di trovare l’ultimo appiglio, l’ultima resistenza alla mentalità mondana..."

"... Ed eccoci all’ultimo fatto: assemblea generale dei vescovi italiani, aperta lunedì scorso dalla prolusione del presidente della Cei (Conferenza episcopale italiana), cardinale Bagnasco. Come sempre, tanti i temi toccati, ma su tutti fanno notizia due messaggi che partono chiari: guai a chi minaccia il governo di larghe intese (l’Italia ha bisogno di stabilità politica) e preoccupazione per la disoccupazione (il lavoro è la prima emergenza del paese). Per carità, nulla da dire su questi argomenti: del resto, chi prenderebbe la parola per sostenere la necessità di aumentare la disoccupazione? Perciò, plauso generale..."

"... Solo che a noi era sembrato che ultimamente ci fosse qualche altro problemino per cui magari i cattolici dovessero preoccuparsi: ad esempio, su La Nuova BQ abbiamo parlato nei giorni scorsi della Strategia nazionale per la prevenzione dell’omofobia varata dal Dipartimento delle Pari Opportunità, un documento agghiacciante che vedrà presto luoghi di lavoro e, soprattutto, scuole trasformate in “campi di rieducazione” gestiti da gay e trans per convincere che maschio e femmina non esistono, esiste solo quello che in quel momento immaginiamo di essere. E’ l’ideologia di genere, quella che Benedetto XVI aveva pochi mesi fa definito come una delle più gravi sfide che la Chiesa ha davanti, perché è un attacco diretto al piano di Dio, alla Creazione.Cos’altro dovrebbe starci a cuore più di questo? Ma per la Cei non pare un problema, tanto che anche il quotidiano dei vescovi – pur avendo avuto quel documento in mano prima che fosse reso pubblico – ha deliberatamente scelto di non parlarne. Avranno senz’altro delle buone ragioni, ma che almeno ce le spieghino, così ci tranquillizziamo pure noi. 

(La Chiesa del silenzio, di Riccardo Cascioli, La Nuova Bussola Quotidiana 27.5.2013)

lunedì 27 maggio 2013

SE VOGLIAMO SVEGLIARCI USCENDO DAL LETARGO DOBBIAMO DOCUMENTARCI!!!!



Un Dossier sconvolgente e necessario: 
le prove dell’assalto dei poteri di controllo all’ecologismo, all’olismo ed alla spiritualità. 

Come strumenti di politica planetaria.

Chi sono e cosa fanno Club di Roma, Club di Madrid e Club di Budapest.
Un'analisi delle tematiche, delle figure centrali, dei collegamenti globali.
Un documento essenziale per comprendere le principali dinamiche di manipolazione in atto e liberarsene.
1. COPERTINA DOSSIER OK

NEGLI USA LA NEVE NON SCHERZA, NE SON VENUTI 3 METRI !!!

3 metri di neve per il Memorial Day? Sì, a New York.

3 metri di neve caduta nel fine settimana del Memorial Day il Mountain Whiteface a New York.
Autorità costrette a chiudere strada di montagna dopo 3 metri di neve.

Da Associated Press / 27 maggio 2013
Whiteface Veterans Mountain 'Memorial Highway è stata ricoperta con 3 metri di neve Domenica, costringendo le autorità a chiudere parte della strada.
Per gentile concessione di ORDA / Whiteface / AP

GIANNI LANNES STA TOGLIENDO I VELI AI SEGRETI DI STATO ITALIANO E NON SOLO.....SEGUIAMOLO!!! E....."SU LA TESTA"



da Su La Testa di Gianni Lannes



Il documento che ora pubblico (Decision Memorandum 259 - Programs of Cooperation for Nuclear Bomb Support of Non - U.S. NATO Nations) smentisce 60 anni di menzogne ai massimi livelli dello Stato italiano, ossia di numerosi Governi d'ogni colorazione, interpellati e chiamati in causa dai parlamentari nel corse di mezzo secolo.

La direttiva del 20 giugno 1974, firmata dal segretario di Stato Henry Kissinger fa riferimento alla presenza di un arsenale atomico di provenienza nordamericana, nei Paesi Nato dell’Europa, Italia compresa ed inclusa.

APPUNTO, LA MUCCA NON DA PIU' LATTE, E' MORTA, TRATTASI DELLA P.M.I. CHE HA SORRETTO PER DECENNI QUESTO STATO!!!




di Paolo Cardenà da Vincitori e Vinti



PREMESSA

Il caso di seguito descritto rappresenta la pressione fiscale complessiva subita da una piccola società con due soci, che ha realizzato, nell'esercizio 2012, un utile di appena 32000 euro. Una miseria, insomma. Eppure la pretesa del fisco è tale da richiedere alla società e ai soci il pagamento di circa 27 mila euro tra tasse e contributi, ossia quasi l'85% dell'utile realizzato. 


In questi giorni, visto l'approssimarsi delle scadenze fiscali, sono molto impegnato con le dichiarazioni fiscali per il periodo di imposta 2012. Questo periodo, oltre ad essere sempre intenso di lavoro, ispira numerose riflessioni e altrettanti spunti sullo stato di salute delle nostre imprese, sulla pretesa tributaria che patiscono, e sul futuro che ci attende. In una di queste, sono giunto alla conclusione che, in Italia, conviene non lavorare, non imprendere. Starsene beatamente a casa curando i propri interessi, i propri hobby, e magari darsi a qualche buona lettura, ripagherebbe molto di più che fare impresa. Sarebbe molto più utile, almeno nello spirito. Perlomeno, fino a quando non accadrà qualche shock di sistema, tale da riformare strutturalmente i meccanismi fiscali al limite dell'incredibile, dell'immaginario e della sopraffazione. Mi riferisco alla sopraffazione che il fisco pratica nei confronti dei contribuenti e, nel caso specifico, di chi fa impresa.

Qualche giorno fa, mi è passata di mano una dichiarazione di un piccola società di capitali: una srl, con due soci che svolgono entrambi la propria opera all'interno della società.
La crisi, chiaramente, anche in questo caso, non ha risparmiato l'impresa: i ricavi si sono contratti significativamente, e anche l'utile è stato spinto al ribasso. Tant'è che il bilancio al 31/12/2012, presenta un utile prima delle imposte di appena 32000. Una miseria insomma, che non ripaga affatto il sacrificio sopportato dai due imprenditori, che si dedicano alla loro attività quasi 12 ore al giorno, immersi con impegno totale e dedizione in questo lavoro, trascurando i propri interessi, i propri affetti e le proprie passioni. Una storia di imprenditori onesti e laboriosi. Una storia come tante altre, in Italia.

sabato 25 maggio 2013

STRANI TEMPI VIVIAMO....."FRANCESCO" CHE SI DEFINISCE VESCOVO E CHE FUGGE IL PALAZZO APOSTOLICO.....MA ...FORSE NON SI SENTE PAPA?


da chiesa.espresso.repubblica.it


L'edizione 2013 dell'Annuario Pontificio mette in evidenza per Francesco la sola qualifica di "vescovo di Roma". Ma definisce il predecessore "sommo pontefice emerito". E non sono queste le uniche innovazioni


di ***




CITTÀ DEL VATICANO, 23 maggio 2013 – Con due mesi di ritardo rispetto alla tempistica tradizionale è stata finalmente pubblicata l’edizione 2013 dell’Annuario Pontificio, la voluminosa pubblicazione che costituisce una sorta di who's who della Santa Sede e di tutta la Chiesa cattolica, almeno nella sua componente gerarchica. 

Questo ritardo rispetto ai tempi canonici è senza dubbio dovuto all’inattesa rinuncia di Benedetto XVI, annunciata l'11 febbraio, e al successivo conclave che ha visto l'elezione del nuovo papa il 13 marzo.

Lo scorso anno, infatti, come tradizione, Benedetto XVI ricevette in anteprima l’edizione 2012 dell'Annuario il 10 marzo. Mentre invece quest’anno papa Francesco l’ha avuta tra le mani solo il 13 maggio.

Aldilà della tempistica, il nuovo Annuario non manca di quelle sorprese che caratterizzano l’attuale pontificato.

*

La principale riguarda proprio il titolo con cui papa Francesco ha scelto di autodefinirsi.

Fin dall’inizio del pontificato egli ha scelto di chiamarsi quasi esclusivamente "vescovo di Roma". E questa preferenza è stata ben evidenziata anche nella parte iniziale del nuovo Annuario, le cui pagine, come al solito, sono numerate con cifre seguite da un asterisco (*) e comprendono l’elenco storico dei papi e la composizione del collegio cardinalizio.

Nella pagina 23* della scorsa edizione Benedetto XVI veniva indicato non solo come "vescovo di Roma" ma anche come "Vicario di Gesù Cristo, Successore del Principe degli Apostoli, Sommo Pontefice della Chiesa Universale, Primate d'Italia, Arcivescovo e metropolita della provincia romana, Sovrano dello Stato della Città del Vaticano, Servo dei Servi di Dio". 

Quest'anno invece, nella stessa pagina, si trova solo la dicitura, su due righe, "Francesco / vescovo di Roma", mentre tutti gli altri titoli, assieme alle usuali brevi note biografiche, sono nella pagina successiva, la 24*, che nel 2012 era lasciata bianca.

Il nuovo papa non ha quindi rinunciato a nessuno dei titoli classici che gli competono, ma li ha voluti collocare visibilmente in secondo piano.

venerdì 24 maggio 2013

DA ANIMA MISTICA : " FRANCESCO" E' SOLO VESCOVO DI ROMA!!! COSA STA SUCCEDENDO IN VATICANO? PERCHE' NASCONDERE LA VERITA'?



da versolaluce 24 Maggio 2013 

A saper leggere, la notizia ha del clamoroso: "L'edizione 2013 dell'Annuario Pontificio mette in evidenza per Francesco la sola qualifica di Vescovo di Roma" (Espressonline.it 23.5.2013)




In evidenza la sola qualifica di Vescovo di Roma?? E' l'unica qualifica che il nuovo vescovo di Roma si è attribuita nel suo discorso di presentazione dalla loggia, subito dopo l'elezione. Ed è quella che continua a comparire in primo piano, anche per iscritto . Ma il Papa è Papa in quanto pontefice Vicario di Cristo, - che è la sua qualifica unica ed essenziale - mentre gli altri titoli vengono solo di conseguenza e sono tutti inferiori. 

Eppure, prosegue la notizia de L'Espresso, "il nuovo papa non ha rinunciato a nessuno dei titoli classici che gli competono, ma li ha voluti collocare visibilmente in secondo piano". 

In secondo piano il titolo di pontefice Vicario di Cristo, che è l'essenziale?? Cosa sta succedendo in Vaticano?

Di cosa stanno parlando? Per capirlo, si deve buttare un occhio - come sto facendo da un po' - sul codice di diritto canonico (vedi a cosa mi è servita alla fine la laurea in giurisprudenza). Infatti, per gli articoli 331-332-333 del codice di diritto canonico:
Vicario di Cristo + Vescovo di Roma nella curia vaticana = "Sommo Pontefice"
Vicario di Cristo può lasciare l'ufficio di Vescovo di Roma nella curia vaticana
Vicario di Cristo - Vescovo di Roma nella sede di curia vaticana = sede del Vescovo di Roma vacante e posto di "Sommo Pontefice" libero (!!!).

Con il Vicario di Cristo in vita?? Perché - si noti bene - il canone 331 sancisce che Pietro è il Vicario di Cristo, e che i suoi successori romani non sono un qualsiasi Vescovo di Roma, bensì sono coloro ai quali - per aver ricevuto dallo Spirito l'investitura interiore di Pontefice Vicario di Cristo a vita - spetta di diritto l'ufficio di Vescovo di Roma, se vogliono.

Eppure, alle parole "Sommo Pontefice" del codice canonico non viene dato il significato (come noi tutti pensiamo e come è nella logica giuridica) di Vicario di Cristo che esercita la sua potestà spirituale anche governando giuridicamente ovunque egli si trovi..... No, con le parole "Sommo Pontefice" del codice canonico si pretende di affermare che: il Vescovo diocesano di Roma punto, (!!!) nella sede di curia vaticana soltanto, esercita il governo giurisdizionale trans-nazionale su tutte le chiese, facendo il "Sommo Pontefice" (!!!). Non c'è che dire: mostruoso.

E' vero che correttamente, e coerentemente con il diritto canonico, il nuovo vescovo di Roma nel suo primo discorso dalla loggia, dopo l'elezione, si è presentato così: "Voi sapete che il dovere del Conclave era di dare un Vescovo a Roma. La comunità diocesana di Roma ha il suo Vescovo: grazie! E adesso, incominciamo questo cammino di fratellanza." Con ciò specificando, appunto, che la sede vacante era quella della guida della comunità diocesana e non quella della guida della chiesa universale.

Ed è vero che il ministero cui Sua Santità Benedetto XVI ha rinunciato è appunto quello della guida diocesana di Roma nella curia vaticana, mentre è rimasto papa, Vicario di Cristo a vita, per la sua investitura interiore dallo Spirito Santo.

Ma quanto pubblicato ufficialmente sull'Annuario Pontificio inizia a scoprire davvero le carte di quanto sia vasto l'alone di fumo penetrato in Vaticano (tanto per usare la famosa espressione di Paolo VI) e di quanto abbia inciso a fondo il taglio sferrato con precisione chirurgica da BXVI contro il mostro giuridico che si pretende di far sorgere dal diritto canonico e che si chiama "Sommo Pontefice a norma degli articoli 331-332-333": un mostro con il quale si vogliono divorare le prerogative di suprema guida spirituale proprie del pontefice Vicario di Cristo per attribuirle ope legis ad un organismo vaticano, a prescindere dalla presenza in esso del Vicario di Cristo, eletto a vita dallo Spirito Santo. 

Tutto questo non fa che confermare a chiare lettere che - a dispetto della predicazione mediatica vaticana di un nuovo papa a Roma - quello che sta accadendo è un crollo di proporzioni bibliche dell'istituzione terrena della chiesa, sotto i colpi della "fratellanza" cristiano-giudaizzata che ormai pensa di poter cantare vittoria nella sua Babilonia targata Europa-Vaticano.

E invece molto c'è ancora da chiarire nei nuovi assetti istituzionali, tra i poteri delle due autorità in campo: il Vicario di Cristo BXVI con la sua autorità spirituale sacramentale-giurisdizionale nel popolo di Dio e il Vescovo di Roma con la supremazia di governo trans-nazionale del suo ufficio nella sede vaticana sui popoli del mondo.

In mezzo al frastuono della grancassa mediatica, si fa strada una scia di persone sveglie, che vuole vederci chiaro. E, a quanto pare, è arrivata l'ora della Verità.

LE RISPOSTE A MOLTE NOSTRE DOMANDE CI VENGONO DA NINO GALLONI, PRENDETEVI 1,20h E CONOSCERETE I MALI DELL'ITALIA

giovedì 23 maggio 2013

RIMARRA' SUL PIANETA UN LUOGO FUORI DALLE GRINFIE DEI POTERI FORTI???


Innanzi tutto facciamo osservare che i signori della finanza hanno già progettato la fase finale della operazione per l'esproprio della ricchezza nazionale della Russia. Il paravento ideologico-propagandistico dietro il quale si attua il disegno di "esproprio globale" è costituito dalla campagna per la lotta al terrorismo internazionale condotta dagli USA e iniziata dopo l'11 settembre 2001. Questa campagna è stata via via integrata da altri strombazzati programmi contro la corruzione, l'evasione fiscale, il riciclaggio di denaro "sporco", la criminalità internazionale, ecc.
Di V. Katasonov

In realtà, queste nobili intenzioni di mettere ordine nel mondo intero, e di "salvaguardare gli interessi nazionali degli Stati Uniti", servono a mascherare la corsa della oligarchia finanziaria internazionale verso il dominio planetario. Si stanno infatti creando gli strumenti idonei all'esproprio globale, allosmantellamento degli stati sovrani, alla costituzione del governo mondiale ed alla formazione di un regime totalitario di dimensioni universali (il "lager mondiale"). 
Il completo esproprio di tutti i beni e la loro concentrazione nelle mani di una ristrettissima èlite internazionale è la condizione sine qua non per la realizzazione del nuovo ordine mondiale. A tal fine i circoli dominanti dell'Occidente in campo finanziario e bancario puntano ai seguenti obiettivi:

1. cancellazione del segreto bancario;
2. eliminazione dei paradisi fiscali (zone offshore);
3. introduzione di procedure semplificate di congelamento e confisca dei beni di privati cittadini e società da parte delle autorità dei paesi del miliardo d'oro;
4. limitazione della circolazione del contante e obbligo per le persone fisiche di usare i mezzi di pagamento e reglolamento senza contante;
5. costituzione da parte degli uffici finanziari e fiscali di reti di propri agenti ed informatori in banche e società;
6. commistione degli enti finanziari e delle banche centrali con i servizi speciali;
7. approvazione da parte degli USA di leggi extraterritoriali per la lotta agli evasori fiscali e  trasformazione di tutti gli stati, le banche e le società del mondo in agenti degli uffici tributari americani;
8. incentivazione dei processi di accentramento del capitale bancario, riduzione del numero delle banche con parallela espansione della rete di succursali e filiali delle stesse;
9. concessione di ulteriori poteri e funzioni alla banche centrali (mantenendone invariata l' "indipendenza" dallo stato);
10. realizzazione, tramite accordi internazionali, di una rete di scambio di informazioni finanziarie sulle persone fisiche e giuridiche (dati personali, dati su conti e  transazioni) tra uffici fiscali, servizi investigativi finanziari e dicasteri delle finanze;
11. preparazione e svolgimento di operazioni di "sterilizzazione" di enormi masse di liquididità in giro per il mondo (contante e non, innanzi tutto dollari USA) prevalentemente tramite riforme monetarie e cambi della moneta.

ECHELON, DALLO SPAZIO QUALCUNO CI SPIA , CUI PRODEST? - A CHI GIOVA???


di Gianni Lannes
Echelon Italia (RIS): Cerveteri -
foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)
Bentornati nell’italietta degli omissis. A proposito di violazione della privacy, l’argomento è rovente ma non se ne parla mai a nessun livello, eppure tocca tutti o quasi. Ne avevo scritto l’ultima volta, prima di dare alle stampe il libro IL GRANDE FRATELLO STRATEGIE DEL DOMINIO (Draco Edizioni) - su questo diario internautico (15 febbraio 2012). L’approfondimento era intitolato ECHELON ITALIA: ORECCHIO DEI SERVIZI SEGRETI. 


foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


Nel 2003 ho sollecitato due parlamentari della Commissione Difesa - fornendo loro prove - in merito alle attività anomale di una branca particolare dei servizi segreti: il Reparto Informazioni e Sicurezza. La risposta ufficiale fu che non esiste questo sistema di Intelligence: firmata all’epoca dall’ammiraglio Paolo La Rosa. Ora, esercitando il doveroso diritto di cronaca, ho deciso di pubblicare qualche scatto, così tutti sapranno dove è ubicata e che consistenza ha questa struttura.


Echelon Italia: ingresso mascherato della base principale
di Cerveteri - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)




Questo era l’attacco di un anno fa: Il braccio super segreto dello spionaggio italiano: la struttura più potente mai realizzata in Italia su pressione del governo USA. E’ spuntato dal nulla nel 1987, a Cerveteri (poche decine di chilometri a nord di Roma sulla litoranea ), su iniziativa dell’ammiraglio Fulvio Martini (già capo del Sismi) e consulenza particolareggiata della National Security Agency.


mercoledì 22 maggio 2013

QUANDO LA CULTURA E' PRIVA DI TRASCENDENTE....SI FA IL GIOCO DI CHI VUOLE RIDURRE LA POPOLAZIONE GLOBALE

(http://www.corrispondenzaromana.it di Alfredo De Matteo)



 
Può accadere che navigando su internet appaiano dei banner dove è scritto che il nostro computer è infettato da un virus e come sia possibile effettuare una scansione con un antivirus free. Si tratta di un falso avviso che può indurre l’utente ad installare un programma simulato di rimozione malware che in realtà installa altri malware oppure semplicemente simula un’infezione in atto ed offre un pacchetto di riparazione, ovviamente a pagamento.


La strategia antiumana dei fautori della “buona morte” funziona più o meno allo stesso modo: si fa leva sul naturale timore dell’uomo di invecchiare, di diventare non autosufficiente per indurlo, attraverso messaggi ingannevoli, ad “acquistare” il falso rimedio che gli possa consentire di prevenire gli effetti indesiderati dell’invecchiamento. L’Associazione Svizzera Pro Senectute ha elaborato un documento che precisa la sua posizione nei confronti del suicidio delle persone anziane. In esso, la Fondazione riconosce alle persone il diritto di suicidarsi anche ricorrendo all’aiuto di terzi.

L’organizzazione, che si dichiara attenta ai diritti degli anziani, auspica che la cultura rinunci ad un potere assoluto sulla vita e sulla morte e chiede che le autorità garantiscano un degno accompagnamento a chi sta per morire. 

MARCO NON E' MAGO NE' VEGGENTE... TENETE IN EVIDENZA QUESTO ARTICOLO E RILEGGETELO, SE POTRETE, FRA UN ANNO...MA FORSE OCCORRE MEDITARLO BENE OGGI ED AGIRE DI CONSEGUENZA!


esodo biblico
di Marco Della Luna 22.05.13

Il regime in questi giorni alza l’allarme sulla disoccupazione che si impenna, sulla produzione che si affossa, sulle piccole aziende che muoiono in massa. Il Quirinale grida alla crisi angosciante. Evidentemente, il regime sta creando panico sociale per far passare qualche brutto giro di vite fiscale, giustificato con l’esigenza di salvare posti di lavoro, e che invece produrrà effetti contrari, perché recessivi – come tutti i precedenti. Farà una nuova tassa patrimoniale, o una nuova razzia sui conti correnti, magari convertendo i depositi in azioni della banca depositaria, per risanarla a spese dei clienti, e consentirle così di creare nuove bolle, nuove voragini e nuove emergenze coi giochi speculativi in cui le banche oggi impiegano prevalentemente i propri fondi?

In ogni caso, sarà un altro, importante passo avanti nella ristrutturazione sociale in senso oligarchico, tecnocratico e autoritario in atto in Italia e vigorosamente portata avanti, negli ultimi tempi, da esecutori quali Mario Monti, con l’appoggio di quasi tutti i partiti e del Colle; mentre i grossi capitali e i grossi redditi si sono rifugiati off-shore, fuori dal raggio d’azione del fisco, il quale perciò si può rivolgere solo ai patrimoni e ai redditi medi e medio-piccoli, che non si sono delocalizzati. Berlusconi darà il suo endorsement a ulteriori manovre di quel tipo, e così forse guadagnerà un’assoluzione e il mantenimento della eleggibilità, quindi della libertà?

Lo Stato italiano non può fare altro che interventi fiscali, dato che gli altri strumenti macroeconomici li ha ceduti alla BCE e alla UE, cioè de facto alla Germania, la quale, interessatamente, non li vuole usare, se non a proprio vantaggio. Il governo Letta, impotente, chiaramente si regge su due colonne: sulla difficoltà di tornare al voto adesso, e sui rinvii di promesse contrapposte (Imu, Iva, detassazione dei redditi da lavoro). Tira a campare in attesa di uno sblocco a livello superiore – BCE, UE, Berlino (elezioni politiche di settembre) – che gli dica che cosa fare, per via gerarchica. Ma da BCE, UE e Berlino al più verrà un’espansione delle base monetaria di tipo USA, che andrà – come le ultime creazioni di moneta addizionale – al sistema bancario (non alla produzione e al consumo), quindi produrrà un momentaneo sollievo per l’economia reale e la società, anestetizzandola nel mentre che il sistema bancario gonfierà una nuova, grande bolla speculativa, come già ripetutamente avvenuto. E dato che palesemente siamo in un ordinamento internazionale gerarchico multilevel, la nostra situazione ormai strutturale di crisi economico-finanziaria va inquadrata nel sistema di potere globale, forgiato in esito alla II Guerra Mondiale a Teheran, Yalta e Bretton Woods, nonché Montevideo per il WTO. 
Al livello apicale abbiamo il cartello monetario-finanziario, monopolista della moneta e del credito, nonché del rating, delle teorie economiche e delle prescrizioni (neoliberismo, rigorismo fiscale), che ha posto due terzi o più del mondo in una posizione di dipendenza e sudditanza, che porta da decenni avanti un progetto elitista di accentramento del potere e della ricchezza, e che dispone della piattaforma politico-militare degli USA – secondo livello – per distruggere chi si oppone, dove necessario.

Al terzo livello, in Europa, abbiamo la potenza continentale vassalla, la Germania (con la para-vassalla francese). La Germania, in cambio della collaborazione esecutiva a questo disegno, cioè in cambio del fatto che lo impone ai partners europei più deboli, riceve alcuni vantaggi, ossia la possibilità di sottrarsi in parte alle ricette recessive, e di approfittare del disastro che queste ricette causano ai partners più deboli per sottrarre loro capitali e quote di mercato, e per comperare le loro aziende a prezzi di necessità. Prima di intervenire in aiuto dei partners deboli, o di uscire dall’Euro, o di porgli fine, il capitalismo tedesco aspetta di aver tolto loro, in questi modi, tutto ciò che si può togliere, compresi i migliori tecnici. Ciò vale soprattutto per l’Italia, che, per facilitare quel processo, viene deprivata della liquidità necessaria per investire, lavorare, produrre e pagare i propri debiti, in modo che, per tirare avanti, debba svendere le proprie risorse e cedere sovranità.

Al quarto livello abbiamo la partitocrazia, la burocrazia e i potentati economici specificamente italiani (comprese le mafie); la prima, composta perlopiù di incompetenti, di ladri e di cialtroni professionali, che si vendono molto facilmente. Questi soggetti si occupano di prelevare dalla spesa pubblica e dalle altre riscorse pubbliche, distribuiscono benefici clientelari per sostenersi, si vendono anche allo straniero, non possono rinunciare alla corruzione, agli sprechi, alle creste, perché non sanno fare altro e sono stati selezionati per fare proprio quello – quindi impediranno per sempre al Paese di riprendersi. Essi non possono rinunciare, soprattutto, al flusso di circa 100 miliardi che, annualmente, trasferiscono a Roma e al Sud – dedotte le loro intermediazioni – prelevandolo dai lavoratori autonomi e dipendenti di alcune regioni del Nord, i quali costituiscono il quinto livello, il livello più basso della catena alimentare. Tutti gli altri livelli gli mangiano addosso.

Per migliorare la nostra posizione possiamo trasferirci in Germania, passando al terzo livello, o in USA, passando al secondo. O in Brasile, e porci forse fuori da questa catena alimentare.

Il governo Letta dichiara di voler risolvere una situazione, la quale però può essere trattata solo con quegli strumenti monetari macroeconomici, che – giova ripeterlo – il governo non ha, perché sono stati ceduti alla BCE e alla UE, che, sotto l’egemonia della Germania, non li vogliono usare. Quindi il governo Letta fallirà. Per inconcludenza e per erosione dei gruppi parlamentari da parte del palazzo, per divisioni interne e per scarsa competenza tecnica, sta anche fallendo l’attacco di Grillo-Casaleggio al sistema, il suo populismo pacifico.

Al prossimo, sensibile peggioramento della situazione sociale, che è inevitabile dato il trend, probabilmente vedremo in azione il populismo non pacifico, le sommosse popolari, che pure falliranno, perché non hanno i mezzi né l’organizzazione per combattere gli interessi istituzionalizzati del sistema come sopra delineato, e perché non esiste nemmeno un nemico fisico che si possa colpire con la violenza. Falliranno, ma con il loro tentativo creeranno le condizioni per una svolta autoritaria e poliziesca, per la criminalizzazione e la repressione del dissenso, e il loro fallimento diffonderà frustrazione, rassegnazione e passività. Quella sarà la vittoria del vero potere sui popoli ridotti a bestiame.

Sarà una vittoria stabile? Questo è il quesito più importante e affascinante, sul piano teoretico. Intanto, però, portate i vostri figli in salvo all’estero. Oppure portate l’Italia fuori da Euro, BCE, UE e FMI. Subito.

22.05.13 Marco Della Luna

ABORTO: HO VOLUTO CERCARE LE IMMAGINI PER GUARDARE NEGLI OCCHI QUESTI "DOTTORI"


http://www.lanuovabq.it 
di Renzo Puccetti 22-05-2013

Midolli spinali recisi, crani fracassati, cervelli aspirati, a centinaia, era la procedura con cui il dottor Kermit Gosnell (di cui la Nuova BQ ha già parlato) praticava gli aborti tardivi nella sua clinica. I bambini venivano messi dove capitava, nei sacchi della spazzatura, nelle scatole da scarpe, uno è stato ritrovato dall’FBI congelato in un bottiglione per l’acqua. Talora le donne abortivano nel water ed i bambini venivano lasciati morire affogati. Aborti effettuati ben oltre il termine legale delle 24 settimane, i bambini abortiti che erano ancora vivi erano lasciati morire e, quando serviva, il dottor Gosnell li assassinava direttamente; il bravo dottor Gosnell, l’amico delle donne. Era furbo il dottore, cancellava i registri, ma per tre di questi bambini l’accusa è riuscita ad incastrarlo per omicidio volontario. Si è beccato l’ergastolo, è scampato alla pena di morte perché i suoi legali hanno rinunciato a presentare appello. Come si dice dalle nostre parti, la verità giudiziaria ha stabilito la sua colpa. 

Kermit Gosnell
“La clinica degli orrori del dottor Gosnell” è il titolo del resoconto del Corriere della Sera; si parla di “metodi agghiaccianti”. Tutti a condannare Gosnell, nemmeno una voce a difenderlo e questo è strano, molto strano. Perché a ben vedere il medico di Philadelphia non ha fatto altro che mettere in pratica le teorie che occhialuti professori seduti su prestigiose cattedre universitarie indicano da anni come la condotta del buon medico. Il dottor Gosnell effettuava aborti oltre le 24 settimane di gestazione. Ma non si è detto fino allo sfinimento che l’aborto tardivo deve essere consentito? Il premio Nobel per la pace Barak Hussein Obama, attuale presidente degli Stati Uniti, non è forse vero che si oppose da senatore alla legge di Gorge Bush che proibiva l’aborto a nascita parziale? 

Il dottor Gosnell non rianimava i feti dopo l'aborto tardivo. Ma tante linee guida neonatologiche ancora oggi insegnano a non rianimare i feti nati pretermine a 22-23 settimane. Non è forse vero che anche in Italia si è tentato (provvidenzialmente senza riuscirci) di privare il neonato fortemente pretermine del diritto sacrosanto ad avere una chance di vita? Il dottor Gosnell uccideva i neonati che sopravvivevano all’aborto.

professor Maurizio Mori

Non è il professor Mori, docente di bioetica a Torino e presidente della Consulta di Bioetica onlus, ad avere difeso la dignità scientifica della tesi di Giubilini e Minerva sull’infanticidio, ribattezzato “aborto post-nascita”? Suvvia signori, un po’ di coerenza! Perché siete improvvisamente diventati muti vedendo l’applicazione delle teorie abortiste? Non si può gettare il sasso e poi nascondere la mano. 

Il dottor Gosnell sarà criticabile per i metodi rudi, per la mancanza di asepsi, per le anestesie dozzinali, ma si abbia il fegato di riconoscere in lui un attento allievo della bioetica libertaria. Se il buon medico non obietta, allora almeno in quello il dottor Gosnell doveva essere un buon medico. Peter Singer, il famoso bioeticista dell’Università di Princeton, ha scritto infatti che “Né un neonato né un pesce sono persone, uccidere questi esseri non è moralmente così negativo come uccidere una persona”. Gli sono compagni nell’ammettere l’infanticidio le filosofe Helga Kuhse e Nicole Hassoun, il bioeticista Hugo Tristam Enghelardt Junior, professore alla Rice University di Houston e molti altri.

Richard Dawkins
Il professor Richard Dawkins, icona dell’ateologia militante, ha dichiarato su twitter che “ogni feto è meno umano di un maiale adulto”.


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GERARD BATTEN RICHIAMA L'ATTENZIONE SUL BILDERBERG 2013




La domanda su che cosa esattamente viene discusso al Bilderberg dovrebbe essere una preoccupazione per tutti.

Membro del Parlamento Europeo, Gerard Batten ha lanciato l'allarme sul Bilderberg, affermando che ha scritto a tutti i maggiori media tradizionali nel Regno Unito:"Ho scritto a tutti i principali organi di stampa e alla TV nel Regno Unito, chiedendo loro se intendono riferire su questo incontro, e se no, perché no. " nonché la presentazione di una richiesta di informazioni per l'Hertfordshire commissario di polizia, chiedendo chi paga  le spese per la polizia a causa di tutto questo. La mia richiesta rivolta al Hertfordshire  è ancora in corso con il numero di registro 2013/000159, anche se il 16 aprile mi è stato detto che la mia richiesta di informazioni è  "in fase di ricezione alla nostra attenzione".

"La prossima riunione del gruppo Bilderberg si terrà in Inghilterra. Il percorso è pensato per essere il Grove Hotel di Watford dal 6 al 9 giugno."  Ha dichiarato Batten, continuando a sottolineare che non vi è in atto un codice di silenzio per quanto riguarda il convegno annuale. 
Batten:"Questi incontri annuali sono il vertice delle persone più ricche, potenti e influenti del mondo della politica, della finanza e degli affari. Il mistero più grande che li circonda è questo: i principali giornali e le emittenti hanno scelto di non riferire su di loro dal 1954. Tuttavia in internet la loro esistenza non può più essere mantenuta segreta. Ho scritto a tutti i principali organi di stampa e la TV nel Regno Unito, chiedendo loro se intendono riferire su questo incontro, e se no, perché no. "
Come rappresentante del UKIP al Parlamento europeo Batten ha sottolineato l'aspetto più preoccupante dei Bilderberg: i media mainstream  fino ad oggi hanno mantenuto uniformemente il silenzio.
La domanda che cosa esattamente è discusso al Bilderberg dovrebbe infatti essere una preoccupazione sia per la sinistra e la destra

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