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lunedì 7 dicembre 2015

MAURIZIO BLONDET, DI CUI MI FIDO, CI DIPINGE UN RENZI CORAGGIOSO, MA DALL'AMERICA.....STIAMO A VEDERE


Maurizio Blondet 7 dicembre 2015

La vittoria del Front National? Lasciamo che ne parlino fino allo sfinimento i 
media, nel panico, per metà finto (lo spiego poi). Per ora una notizia è più urgente:

“Adam Szubin, sottosegretario al Tesoro Usa per il Terrorismo e l’Intelligence Finanziaria viene in Italia, Germania e Regno Unito per discutere le sanzioni contro la Russia”. Nella visita, dal 7 al 10 dicembre, l’americano si concentrerà con i governanti di quei paesi – dice il comunicato ufficiale del Tesoro Usa – “sulle correnti sanzioni contro la Russia per le sue attività di destabilizzazione in Ucraina”.

giovedì 27 agosto 2015

SIAMO IN GUERRA!!!!!

Gettati in guerra ( con molte altre profezie )

Quasi mi sfuggiva:


“Il generale di Corpo d’Armata Fabio Mini, ex capo di stato maggiore del Southern Command della NATO ed ex comandante delle truppe KFOR in Kossovo, ha ammonito del pericolo di un’escalation di quella che definisce una “Guerra mondiale” già in corso, che può sfociare in un conflitto nucleare. Mini traccia anche un collegamento con la dinamica del potere dei mercati finanziari sugli stati nazionali”…… Sabato 8 agosto 2015 –http://movisol.org/ex-comandante-nato-si-sta-preparando-lo-scontro-nucleare/

lunedì 13 aprile 2015

ANGUERA: GUARDARE AGLI AVVENIMENTI CON IL PENSIERO FERMO ALLE PAROLE DELLA MADONNA!


    2.604 - 19.11.2005
    Cari figli, aprite i vostri cuori al Signore. Lui vuole parlarvi. Siate docili alla sua chiamata, perché solo così potete collaborare alla realizzazione dei miei piani. Non voglio forzarvi, ma ciò che dico dev’essere preso sul serio. Nel cielo del Brasile si vedrà una grande nuvola di fumo. Gli uomini avranno grandi perdite. L’Arabia Saudita vivrà momenti di dolore. Maggiore non è esistito. L’Indonesia inciamperà e piangerà la morte dei suoi figli. Allo stesso modo, maggiore non è esistito (?). Io sono vostra Madre e soffro per i peccati degli uomini. Ritornate. Dio vi ama e vi attende. Non tiratevi indietro. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
    Nelle notizie

  1. Yemen, Arabia Saudita rischia la disfatta?
    AgoraVox Italia - 1 giorno fa
    Torniamo ad occuparci di Yemen, dopo averne parlato nell'articolo Medio Oriente in guerra totale. L'Operazione Battaglia Decisiva (mai nome ...
  2. Yemen, sale la tensione tra Iran e Arabia Saudita - La Stampa

    www.lastampa.it › Esteri
    5 giorni fa - Prova di forza fra Iran e Arabia Saudita nelle acque dello Yemen travolto dalla guerra civile. Teheran ha inviato almeno due unità da guerra nel ...

giovedì 12 marzo 2015

RENZI A MOSCA CON O SENZA APPROVAZIONE DELLA UE?

Maurizio Blondet , il 12 marzo 2015 


«Renzi va da Putin: stia attento a non fare il patto col diavolo». Così il network televisivo americano CNBC. «Renzi è il primo leader europeo importante a visitare Mosca dopo l’azione russa in Crimea… farà inarcare molte sopracciglia in Europa, che ha isolato Putin». E cita «un analista» il quale dice: «Sembra che Renzi cerchi l’aiuto di Putin per tornare sulla scena nei colloqui sulla Libia. Ma se avrà successo, è da vedere… Se vuoi fare un patto col diavolo e andare contro corrente devi sapere quello che stai facendo». L’analista in questione risponde al nome di Francesco Galietti, chief executive and founder di una cosa chiamata Policy Sonar. Dalle foto, pare un ragazzotto che vanta di essere stato consulente di Giulio Tremonti, e si dichiara «Analista indipendente di rischio politico-regolatorio». CNCB non ha trovato uno di maggior peso per mandare «avvertimenti». Forse al giornalista americano è sfuggito che «avvertimenti» più minacciosi erano già arrivati da Angelo Panebianco, in una colonna del Corriere. Espressioni che si son potute leggere come una minaccia preventiva a non fare patti col diavolo

«I simpatizzanti che Putin può annoverare in Italia – intimava Panebianco – dovrebbero porsi qualche domanda… a cominciare dalla Mogherini e dallo stesso Renzi, sempre molto comprensivi per le ‘esigenze’ russe nella crisi ucraina». I «fiancheggiatori» di Putin devono sapere che egli «ha alterato irreversibilmente i suoi rapporti con Europa ed USA». Che la rottura ha da essere «irrimediabile», sottinteso: guai a chi cerca di rimediarvi.

lunedì 16 febbraio 2015

ANGUERA: RIPORTO ALL'ATTENZIONE UN POST DELL'ESTATE SCORSA....IL TEMPO SCORRE E TUTTO APPARE PIU' CHIARO NELLA SUA DRAMMATICITA'

giovedì 3 luglio 2014

ANGUERA: GLI UOMINI DALLA GRANDE BARBA..... NUMEROSISSIMI I MESSAGGI DI MARIA S.S. AI SUOI FIGLI

CLICCA SU PLAY . PER UDIRE ESTRATTI DEI MESSAGGI SOTTORIPORTATI
Apparizioni di Anguera. Gli uomini dalla lunga barba e la Russia.
tratto da http://www.parrocchiasanmichele.eu/
2.518 - 03.05.2005


Cari figli, arme nucleari e biologiche saranno usate dagli uomini dalla grande barba e il terrore si diffonderà in varie nazioni. Il demonio è riuscito a sedurre un grande numero di poveri figli e li ha allontanati dalla grazia del mio Divino Figlio. Infelici coloro che vivono attaccati ai beni materiali. Sappiate che ci sarà un grande caos nell’economia mondiale e solo i miti e gli umili di cuore riusciranno a sopravvivere. Vi chiedo di allontanarvi da ogni vanità. Fuggite dalle mode del mondo. Imparate a vestirvi con modestia. Abbiate cura del vostro corpo, perché siete tempio dello Spirito Santo. Fate attenzione. Siete del Signore. Chi offende il Signore per mezzo delle mode corre il rischio della condanna eterna. Liberatevi veramente dalle grinfie del demonio. Non consegnate la vostra anima alla condanna. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

martedì 27 gennaio 2015

UCRAINA, NON PERDETEVI QUESTO ARTICOLO DETTAGLIATO CHE BLONDET GENEROSAMENTE HA DONATO

di Maurizio Blondet ,  

media_bugie_ucraina_isis_550
media vi dicono: «strage a Mariupol. Una raffica di missili Grad e Uragan si è abbattuta sulla periferia orientale dell’importante città sul Mar Nero uccidendo – secondo il Comune – almeno 30 civili. (…) Gli esperti OSCE ritengono che i razzi siano piovuti da nord-est e da est, cIOè dalle aree di Oktiabr e Zaicenko, entrambe controllate dalla repubblica popolare di Donetsk». Sono gli stessi media che hanno taciuto una strage, avvenuta il 13 gennaio, nella cittadina di Volnovaya: 10 morti e 13 feriti. Hanno colpito un autobus di pensionati del Donbass, abitanti a Donetsk, che si recevano in una città vicina a ritirare la pensione, dato che Kiev ha interrotto i pagamenti nella città capitale dei separatisti. Taciuto? Anzi, il Fatto Quotidiano ha accusato i separatisti del Donbass di aver ucciso il pensionati del Donbass colpendo il pulmann che proveniva dal Donbass.
Nei giorni seguenti è stato appurato che ad uccidere quei civili sono stati i combattenti di Kiev, come atto di vendetta e di dispetto per aver perduto l’aeroporto di Donetsk, giovedì scorso, dopo giorni di combattimento. Ora invece, ecco tutti media a fare i titoloni: i separatisti fanno strage in un mercato a Mariupol! «Violenza in Ucraina!». Il vocabolario è accuratamente scelto. L’uso della parola violenza serve tacere il fatto che quelli d i Kiev hanno rotto la tregua mediata da Putin a Misk, a cui si sono impegnati da settembre: non è l’offensiva Poroshenko, è solo violenza che scoppia qua e là. Vuol indicare che ogni azione dei ribelli è illegittima e illegale; c’è la guerra là, ma non lo si dice: è violenza, come nelle banlieue di Parigi, come quella dei narcos messicani.

giovedì 14 agosto 2014

GUERRE: NON PENSIAMO DOVE STA DIO!!! DOMANDIAMOCI INVECE COSA SIAMO DIVENTATI



3.325 - 29 maggio 2010
Cari figli, l’umanità berrà il calice amaro della sofferenza. Il Giappone soffrirà e il dolore sarà grande per i miei poveri figli. L’umanità vivrà momenti di dolore per una grande guerra in Oriente. Il fuoco attraverserà il cielo e gli uomini saranno bruciati. Io sono vostra Madre e sono venuta dal cielo per condurvi a mio Figlio Gesù. Siete amati uno per uno dal Padre, nel Figlio, per mezzo dello Spirito Santo. Non restate con le mani in mano. Ciò che dovete fare non rimandatelo a domani. Non restate con le mani in mano. Dio ha fretta. Date a tutti il buon esempio e in ogni cosa imitate mio Figlio Gesù. Lui è il vostro unico e vero Salvatore e al di fuori di Lui l’umanità non troverà la pace. Io sono vostra Madre e vi amo. Se sapeste quanto vi amo, piangereste di gioia. Non tiratevi indietro. Pregate. Pregate. Pregate. Soffro per ciò che vi attende. Gli uomini cammineranno in direzione dell’immenso campo, ma troveranno la morte. Molti piangeranno e si lamenteranno. Coraggio. Grazie per essere qui. Grazie per essere venuti. Intercederò presso mio Figlio Gesù per voi. Avanti con coraggio e gioia. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

martedì 12 agosto 2014

IL COSIDETTO ISLAM MODERATO NON ESISTE!!!



da http://www.lanuovabq.it/ di Lorenzo Bertocchi 12-08-2014


Il patriarca caldeo di Babilonia Louis Sako ha scritto una lettera, datata 10 agosto, in cui definisce la situazione in Iraq un «disastro estremo». Le ultime notizie parlano anche di un possibile colpo di stato a Baghdad, mentre tutte le minoranze vengono violentemente eliminate e costrette alla fuga dall'avanzare dei miliziani dell'Isis. Abbiamo contattato monsignor Giuseppe Nazzaro, vescovo dell’ordine dei francescani, che è stato vicario apostolico di Aleppo dal 2002 fino a metà del 2013.

Cosa pensa delle parole del patriarca Sako che ha descritto una situazione di vero e proprio genocidio?
Credo completamente alle sue parole, per mia esperienza posso solo dire che bisogna ascoltare chi sta sul posto e tocca la situazione con mano.

lunedì 11 agosto 2014

SE ESISTE ANCORA UN BRICIOLO DI UMANITA' IN NOI FIRMIAMO LA PETIZIONE!!!!



tratto da http://www.tempi.it/ Agosto 11, 2014 Redazione

Durante il semestre italiano, il Governo Renzi ha la possibilità di impegnarsi nella difesa della vita di migliaia di cristiani perseguitati
Tratto da CitizienGo – Meriam Yehya Ibrahim è salva. Non lo sono purtroppo innumerevoli uomini, donne, neonati, bambini e anziani cristiani in Paesi come Iraq, Siria, Nigeria, Camerun, Sudan, Pakistan, Somalia ed Egitto, giusto per elencarne alcuni. I cristiani sono obbligati a lasciare le proprie case. Vengono incarcerati per blasfemia, mentre le chiese vengono bruciate e i fedeli sistematicamente massacrati. Le ragazze vengono rapite ed obbligate a sposarsi contro la loro volontà.

martedì 18 marzo 2014

UCRAINA, VUOL DIRE CHE E INIZIATA LA GUERRA???

Crimea: Kiev, soldato ucciso da russi Durante attacco a Simferopoli

18 marzo, 19:08

(ANSA) – KIEV, 18 MAR – Un militare ucraino è stato ucciso in un attacco condotto da militari russi a Simferopoli in Crimea.
Lo sostiene l'agenzia Unian citando il direttore del centro ucraino di ricerca politico-militare Dmitri Timchuk

UCRAINA, UNA DOMANDA SEMPLICE PER I SEMPLICI: CHI SONO I BUONI (usa ue ???) E I CATTIVI (urss???) ....





tratto da Tempi Marzo 3, 2014 Benedetta Frigerio

«Alexey Komov (Congresso mondiale Famiglie): «La svolta “life-friendly” di Mosca? Putin asseconda solo la rinascita del nostro popolo dopo il regime sovietico. E pazienza se voi europei non capite»


Noi russi abbiamo vissuto sulla nostra pelle le conseguenze di un’ideologia che ci aveva fatto credere che saremmo stati felici senza Dio. Siamo arrivati a un centimetro dal suicidio umano e demografico. Adesso vogliamo tornare indietro». Alexey Komov è l’ambasciatore presso le Nazioni Unite del Congresso mondiale delle Famiglie, la più grande piattaforma internazionale per la difesa della famiglia naturale. In Italia per un convegno su Russia ed Europa organizzato a Rovereto dalla rivista Notizie Pro Vita, ha accettato di spiegare a Tempi le ragioni della svolta “life-friendly” di Mosca dopo il crollo del comunismo.

In effetti negli anni Novanta, dopo settant’anni di regime, la Russia aveva indici di sviluppo umano da agonia.
Fino alla vigilia della Rivoluzione bolscevica del 1917 il cristianesimo ortodosso era il fulcro della società russa. Nell’Ottocento l’ideologia marxista, partorita in Occidente, fece breccia nel cuore di alcuni intellettuali e borghesi russi. Secondo il materialismo comunista la scienza sarebbe riuscita a rendere l’uomo padrone di tutto. Non c’era più posto per la Chiesa che ricorda la dipendenza da Dio e dalle leggi naturali per la realizzazione dell’uomo e del bene comune. Perché la Russia ora guarda a queste idee con grande sospetto? Perché fummo i primi a conoscerle. Dopo la Rivoluzione d’ottobre fu legalizzato l’aborto, il divorzio, la famiglia come “affare” di Stato. Sull’orlo del precipizio ci siamo voluti fermare.

sabato 22 febbraio 2014

IN UCRAINA E' VERAMENTE FINITA?

20 febbraio 2014 (MoviSol)


20 febbraio 2014 (MoviSol) - Un memorandum intitolato "Salvare l'Ucraina", stilato da esperti dell'Izborsk Club, un influente gruppo intellettuale russo, è stato pubblicato dall'edizione del 12 febbraio del settimanale russo Zavtra. Il documento definisce il "golpe nazifascista strisciante in Ucraina" una minaccia strategica contro la Federazione Russa, e si auspica una diplomazia di emergenza tra Russia e America se necessario, rifacendosi al precedente della Crisi dei Missili di Cuba del 1962.

venerdì 14 febbraio 2014

LUOGHI, DATE, RICORRENZE SU CUI RIFLETTERE, I BALCANI NUOVAMENTE PRONTI AD ESPLODERE?!?


 da http://www.libreidee.org/ 11.02.2014

I giornalisti internazionali hanno predetto un’archetipica “situazione Sarajevo” per quest’anno. Una scintilla che potrebbe causare una detonazione come quella che circa un secolo fa vedeva protagonista l’arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo.
Difficilmente accadrà anche quest’anno che un nazionalista radicale spari al successore al trono dell’impero; nonostante ciò, esistono oggi una serie di sconvolgimenti potenziali in Europa e altrove. Esaminiamo la situazione. La Germania, “fortezza economica” dell’Europa, sembra essere entrata in un periodo di incertezze, proprio come prima dello scoppio della “grande guerra”. All’inizio del nuovo anno, la caduta improvvisa della cancelliera tedesca (forse un presagio della rottura dell’Eurozona?) è stato un evento infausto. La signora Merkel, che appariva come una figura politica indebolita (anche a causa delle stampelle), è riuscita ad assemblare una “grande coalizione”, la cui durata è incerta.

lunedì 13 gennaio 2014

E CHI INVECE.....ATTINGENDO DALLA STORIA, CI METTE SULL'AVVISO DI UNA GUERRA VERA.....






9 gennaio 2014 (MoviSol)
Lyndon LaRouche, il Gen. Martin Dempsey, Capo degli Stati Maggiori Riuniti USA, ed alcuni storici hanno invocato recentemente il 1914 per svegliare l'opinione pubblica sul pericolo di guerra. Tra gli storici, Graham Allison, direttore del Belfer Center for Science and International Affairs alla Scuola di Governo dell’Università di Harvard, che il 1 gennaio ha pubblicato un articolo sul The National Interest.

Allison fonda i suoi avvertimenti sulla "trappola di Tucidide", che riassume come segue: "Quando una potenza in rapida ascesa diventa un rivale per la potenza dominante, sorgono dei problemi. In undici dei quindici casi in cui questo accadde negli ultimi 500 anni il risultato fu la guerra”. 
Per lo storico greco Tucidide (460-395 a.C.), questo squilibrio strutturale fu "la causa primaria della guerra tra Atene e Sparta nella Grecia antica.

martedì 24 settembre 2013

DOBBIAMO TENERE IN BUONA CONSIDERAZIONE LA TESTIMONIANZA DI DOMENICO QUIRICO: "L'ISLAM MODERATO NON ESISTE, JIHADISMO HA DICHIARATO GUERRA ALL'OCCIDENTE"



da Tempi - Settembre 24, 2013 Leone Grotti


Intervista a Domenico Quirico: «La Primavera araba è stata scippata da un’internazionale islamica che ha come scopo quello di ritornare al Grande califfato del sesto secolo»

«Noi non vogliamo capire che l’islam moderato non esiste, che la Primavera araba è finita e che la sua nuova fase consiste nel progetto islamista e jihadista di costruire il Grande califfato islamico. Neanche a dirlo, il principale ostacolo alla sua costruzione siamo noi». Domenico Quirico, inviato della Stampa, rapito in Siria e rimasto nelle mani dei ribelli per cinque mesi, riassume in una grande «dichiarazione di guerra» dell’islam all’Occidente gli attentati in Siria, Pakistan, Nigeria, Egitto e Kenya a cui stiamo assistendo in questi giorni. Domani sera Quirico sarà a Milano per un incontro organizzato dal Cmc e a tempi.it racconta «quello che ci sfugge, perché ci fa comodo far finta di non vedere».

Cos’è che non vogliamo vedere?
Che esiste un jihadismo internazionale che ha dichiarato guerra all’Occidente, strutturato militarmente e con un progetto politico che viene sistematicamente messo in atto in diverse parti del globo.

mercoledì 23 gennaio 2013

CENTRAFRICA:VIOLATO CESSATE-IL-FUOCO, ACCORDI DI PACE A RISCHIO


tratto da http://www.misna.org 23 GENNAIO 18,28

Starebbero proseguendo la propria offensiva armata nelle regioni settentrionali e del centro sud del Centrafrica i ribelli del Seleka, in violazione aperta del cessate-il-fuoco previsto dagli accordi di pace firmati col governo. L’accusa è stata formulata dal portavoce del ministero della Difesa di Bangui, Jean Ladawa, a dodici giorni dall’intesa siglata dai contendenti a Libreville. L’esponente governativo ha fatto riferimento ad attacchi nella zona diamantifera di Dimbi e nella città di Kembé (centro-sud), seguiti da uccisioni, saccheggi e distruzione di edifici pubblici. Altri fatti violenti sarebbero stati messi a segno dal Seleka nel parco di Awakaba, al nord del paese.

A puntare il dito contro i tre gruppi armati del nord, confluiti nel Seleka (che significa Alleanza in lingua sango), sono anche alcuni esponenti dell’opposizione politica. “Avevamo pensato che dopo Libreville e la nomina del primo ministro di un governo di unità nazionale, la quiete e la pace potevano essere ristabilite in tutto il paese. Purtroppo non è così” ha dichiarato Lévy Yakité, coordinatore della Coalizione cittadina di opposizione alle ribellioni armate (Cocora), riferendo di una “possibile avanzata dei miliziani in corso verso Bangassou”, un’importante città meridionale.

Accuse e sospetti nei confronti della ribellione sono state esternate mentre l’avvocato Nicolas Tiangaye, scelto come primo ministro sia dall’opposizione politica che armata, sta svolgendo serrate consultazioni per la formazione di un governo di transizione che possa integrare tutte le componenti che lo scorso 11 gennaio hanno firmato l’accordo di Libreville.LEGGI TUTTO

lunedì 26 novembre 2012

SIRIA,LA GUERRA CON MENO INFORMAZIONI DIRETTE SULLE DUE PARTI IN CAMPO

 di Piero Gheddo  25 novembre 2012

Nella guerra civile in Siria, per l’opinione pubblica occidentale i protagonisti sono chiari: da un lato la sanguinaria dittatura di Assad, dall’altro il popolo oppresso che si ribella con una resistenza eroica contro il tiranno. La realtà è ben diversa da come ci è presentata e non è la prima volta che i mass media occidentali prendono solenni cantonate, di cui poi nessuno si pente. Pochi ricordano che nella lunga “guerra di Corea” (1950-1953), gli americani che aiutavano il Sud a non farsi travolgere dal Nord erano colonialisti e imperialisti, i cinesi che aiutavano il Nord erano eroici “volontari” in soccorso dei fratelli. Chi allora aveva ragione oggi si vede. Nella guerra civile di Cuba (1955-1959) i “barbudos” di Fidel Castro e Che Guevara erano i “partigiani” contro i “fascisti” del regime di Batista e nasce la più lunga dittatura del mondo moderno. Nella guerra del Vietnam (1963-1975) e della Cambogia (1968-1975), Vietcong e Khmer rossi erano i “liberatori” dei popoli in rivolta contro le dittature filo-americane. E potrei continuare ricordando altri casi, ad esempio quando l’Occidente osannava Khomeini al potere in Iran (1979) perché aveva sconfitto il “Satana americano” e liberato il suo popolo dal tirannico Scià Reza Pahlevi. Ma da Khomeini è nato “il martirio per l’islam” e la “jihad” (guerra santa) contro l’Occidente che hanno portato al crollo delle Due Torri nel 2011, e non solo.

In Siria si sta verificando lo stesso schema? Nessuno lo sa, ma certo il racconto della guerra che ne fanno i media internazionali è ormai “politicamente corretto” nel senso che i ruoli sono segnati e non è facile dire il contrario. Mondo e Missione pubblica (dicembre 2012) un articolo di Giorgio Bernardelli che può aiutare a fare luce su questa che è stata definita “la guerra con meno informazioni dirette sulle due parti in campo”. Protagonista è una suora carmelitana siriana (64 anni), superiora del monastero di San Giacomo di Qara (cittadina presso Damasco), la voce più conosciuta di denuncia delle violenze subite dai cristiani in Siria e fondatrice del movimento «Mussalaha» che lavora per la riconciliazione, approvato e sostenuto dal patriarca greco-melkita Gregorio III Laham. Agnese Maria della Croce non prende posizione fra le due parti in lotta, ma usa parole scomode lamentando che le violenze delle milizie islamiste contro i cristiani hanno dato un volto nuovo agli oppositori di Assad. Suor Maria Agnese (siriana di 64 anni), minacciata dai ribelli e ora fuggita in Francia, cita dati e fatti precisi: “Ci sono più di duemila gruppi che operano in Siria, la maggior parte sono legati ad “Al Qaeda”, ai Fratelli Musulmani e ai salafiti. Non sono venuti per instaurare la democrazia, ma la legge coranica in nome di Allah…. Conosciamo il regime e il suo aspetto dittatoriale, le sue azioni non ci sorprendono. Ma che un’opposizione ufficialmente presentata come promotrice dei diritti umani, della democrazia e della libertà, agisca con violenza ancor più sanguinosa rispetto al regime, è un fatto che sciocca”.

Soprattutto suor Maria Agnese cita i fatti di Homs (vicina al monastero di Qara), città in cui vivevano migliaia di cristiani fuggiti nelle campagne e all’estero, l’ultimo dei quali ucciso all’inizio di novembre, un anziano che era rimasto nella sua casa per accudire il figlio disabile. La verità della guerra siriana a poco a poco viene a galla. Senza alcun dubbio il regime di Bashar al-Asad è totalitario e non ammette opposizione di sorta. Ha reagito con violenza inaudita alle prime manifestazioni popolari nel marzo 2011, che nel quadro della Primavera araba chiedevano libertà, democrazie, sviluppo. Ma è altrettanto vero che, in un anno e mezzo di guerra civile, i fanatici dell’islam, a livello di base come di guida strategica e tattica della guerra, hanno già preso il potere fra gli oppositori di Assad. In un appello reso noto il 26 ottobre 2012, il capo di “Al Qaeda” successore di Bin Laden, Al Zawahiri, è tornato a incitare i musulmani “di tutto il mondo a sostenere i loro fratelli siriani in tutti i modi possibili”, auspicando la fine del regime di Assad.

I cristiani non sostengono affatto la dittatura di Assad, ma non vorrebbero nemmeno che in Siria nascesse un altro regime estremista dell’Islam. La piccola grande carmelitana Agnese Maria ha vissuto sulla sua pelle il dramma dei profughi palestinesi e della guerra in Libano e per questo ha fondato il “Movimento della Riconciliazione” (Mussahala) che aveva in Siria un certo seguito. Oggi è costretta ad essere la voce credibile dei cristiani siriani e di molti musulmani che condannano le violenze anti-cristiane. La mia denunzia, ci tiene a precisare, “non è un complotto pro-Assad, ma una via per superare la violenza e dare voce al popolo siriano. Per scegliere il suo futuro ha bisogno di un minimo di sicurezza e stabilità, dopo aver assicurato la coesione del suo tessuto sociale gravemente colpito da tentativi di settarie frammentazioni, alimentate da sanguinosi attacchi da entrambe le parti».

Piero Gheddo

martedì 6 novembre 2012

MEDIA AL SERVIZIO DI CHI? GIORNALISTI IMBAVAGLIATI?


By Manlio Dinucci
Global Research, October 30, 2012

Si dice che il silenzio è d’oro. Lo è indubbiamente, ma non solo nel senso del proverbio. È prezioso soprattuttto come strumento di manipolazione dell’opinione pubblica: se sui giornali, nei Tg e nei talk show non si parla di un atto di guerra, esso non esiste nella mente di chi è stato convinto che esista solo ciò di cui parlano i media. Ad esempio, quanti sanno che una settimana fa è stata bombardata la capitale del Sudan Khartum? L’attacco è stato effettuato da cacciabombardieri, che hanno colpito di notte una fabbrica di munizioni. Quella che, secondo Tel Aviv, rifornirebbe i palestinesi di Gaza. Solo Israele possiede nella regione aerei capaci di colpire a 1900 km di distanza, di sfuggire ai radar e provocare il blackout delle telecomunicazioni, capaci di lanciare missili e bombe a guida di precisione da decine di km dall’obiettivo. Foto satellitari mostrano, in un raggio di 700 metri dall’epicentro, sei enormi crateri aperti da potentissime testate esplosive, che hanno provocato morti e feriti. Il governo israeliano mantiene il silenzio ufficiale, limitandosi a ribadire che il Sudan è «un pericoloso stato terrorista, sostenuto dall’Iran». Parlano invece gli analisti di strategia, che danno per scontata la matrice dell’attacco, sottolineando che potrebbe essere una prova di quello agli impianti nucleari iraniani. La richiesta sudanese che l’Onu condanni l’attacco israeliano e la dichiarazione del Parlamento arabo, che accusa Israele di violazione della sovranità sudanese e del diritto internazionale, sono state ignorate dai grandi media.LEGGI TUTTO

mercoledì 3 ottobre 2012

TENSIONE ALTISSIMA TRA SIRIA E TURCHIA....

La Stampa 03/10/2012

In mattinata alcuni colpi di mortaio sparati dal lato siriano avevano raggiunto il territorio turco, uccidendo 5 persone

Cinque morti tra cui una donna e i suoi bimbi sotto i proiettili di Damasco conquistata dai ribelli.

Convocato un vertice Nato urgente

 ROMA Venti di guerra fra Siria e Turchia: Ankara ha risposto questa sera bombardando «obiettivi siriani» lungo il confine a un colpo di mortaio sparato dal territorio siriano - dove sono in corso combattimenti fra esercito e ribelli - caduto nella cittadina turca di Akcakale, causando nel pomeriggio cinque morti.LEGGI TUTTO