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domenica 29 maggio 2011

ORRORE SI AGGIUNGE AD ORRORE, BEVIAMO ACQUA !!!! E' MEGLIO......

  Domenica, 29 Maggio 2011 10:57


'Scores of prolife groups are calling for a public boycott of food giant, PepsiCo, due to its partnership with Senomyx, a biotech company that uses aborted fetal cells in the research and development of artificial flavor enhancers.
LifeSiteNews previously reported on Senomyx’s partnership with major food corporations, most notably PepsiCo, Kraft Foods, and Nestlé. Pro-life watchdog group, Children of God for Life (CGL), is now joined by major pro-life organizations calling upon the public to target PepsiCo in a boycott.
Pepsi is funding the research and development, and paying royalties to Senomyx, which uses HEK-293 (human embryonic kidney cells) to produce flavor enhancers for Pepsi beverages.'



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mercoledì 25 maggio 2011

UNA NUOVA PILLOLA PER ABORTIRE!!! PESTICIDI UMANI !!!

di Mario Palmaro
25-05-2011

È un’altra pillola per abortire, si chiama EllaOne e sta per arrivare in Italia. Provoca l’espulsione precocissima dell’embrione se assunta entro 120 ore da un rapporto sessuale che sia stato fertile, ed è già disponibile negli Stati Uniti e in altri Paesi europei. Il fronte abortista e le aziende che fanno business con l’aborto chimico premono perché sia presto diffusa anche in Italia. 
Per ora, il cammino della “pillola dei 5 giorni dopo” ha incontrato un ostacolo nel Consiglio Superiore di Sanità: dal settembre dell’anno scorso l’organismo doveva fornire un parere decisivo, che per ora non è arrivato. Era stato il ministro Ferruccio Fazio a esigere un chiarimento, che spiegasse se la pillola funziona come contraccettivo o come abortivo, agendo dopo il concepimento. Se infatti di aborto si tratta, lascia intendere il ministero, occorrerà vedere se la pillola “rispetta” la legge 194 sull’aborto.
Inoltre, l’Agenzia Italiana del farmaco (Aifa) ha espresso «preoccupazione riguardo alle eventuali conseguenze di un uso ripetuto», riferendosi ai rischi per la salute della donna che assuma EllaOne. Secondo il farmacologo.

Ma il fronte abortista preme, classificando EllaOne, come il Norlevo, nella categoria dei contraccettivi d’emergenza. Per sostenere questa tesi, si gioca sull’inizio della gravidanza come criterio guida per poter parlare di aborto: se l’embrione viene espulso prima dell’annidamento in utero, allora si deve considerare la pillola un contraccettivo. Il ragionamento fa acqua da tutte le parti, perché il problema giuridico e morale è se venga o meno distrutta una vita umana che già esiste, a prescindere da dove essa si trovi.
Alla fine, però, questo trucco semantico potrebbe funzionare, ed è molto probabile che anche la “pillola dei cinque giorni dopo” andrà ad ampliare lo spettro di strumenti che la scienza moderna mette a disposizione della donna per abortire.

Anche di fronte a questa pillola, si va ripetendo il dibattito che ha già surriscaldato gli animi in occasione della legalizzazione della Ru 486: da una parte i fautori del diritto all’aborto, che si schierano a favore di ogni mezzo che renda più semplice e precoce l’aborto. Dall’altro, chi ha una posizione di sfavore all’aborto, e vuole limitarlo al tradizionale intervento chirurgico.
Fino ad oggi, nel mondo, il primo fronte ha sempre prevalso sul secondo. E la ragione è molto semplice: se una nazione legalizza l’aborto, e sancisce il principio di autodeterminazione della donna a decidere se e quando far nascere un figlio che c’è già, è del tutto logico che siano sperimentate e proposte strade nuove e più rapide per ottenere lo stesso risultato. Per intenderci: se togliere un molare è un atto lecito, scoprire il modo di farlo più in fretta e senza soffrire è un obiettivo più che naturale. Se abortire è un atto lecito, prima lo si fa e meglio è: così ragiona la diffusa cultura della morte.

Il tentativo di opporsi all’aborto chimico è lodevole, ma le ragioni con cui lo si fa sono perdenti: assomigliano al modulo tattico di una squadra di calcio che sta sempre in difesa, e pensa a non prendere altri gol anche se sta già perdendo.
Da un lato, infatti, si sostiene che la salute della donna sarebbe minacciata da EllaOne e dalla RU486. È molto probabile che vi siano controindicazioni, anche serie. Ma tali rischi sono impliciti in ogni farmaco e in ogni intervento chirurgico. Si può tentare un confronto statistico, e si può forse dimostrare che le pillole per abortire siano più pericolose dell’aborto chirurgico: ma è altrettanto vero che, a furia di sperimentare, i rischi verranno ridotti e forse perfino eliminati.
Dall’altro lato, si obietta anche che le pillole comportano una banalizzazione dell’aborto, perché lo rendono “invisibile”. Ma, dal punto di vista di vuole abortire, facilitarlo è un bene. Oltretutto, l’aborto fai da te sposta ogni responsabilità d’azione sulla donna, e supera di slancio il problema dell’obiezione di coscienza dei medici, che in misura sempre più nutrita si rifiutano di uccidere il bambino non ancora nato.
Il vero nodo è un altro: e cioè che queste pillole sono dei veri e propri pesticidi umani - come le chiamava il genetista francese Jerome Lejeune - e che, se possono comportare un rischio incerto per la madre, rappresentano un rischio sicuro per il figlio, che verrà ucciso. Solo questa scomoda verità rende irragionevole l’arrivo di una nuova pillola per abortire in Italia: tacendola, la sconfitta è sicura.

CARD.BAGNASCO:" ESSERE PRESENZA MORALE NON CONDIZIONABILE "

di Angelo Bagnasco*
23-05-2011


Pubblichiamo il passaggio dedicato alla politica italiana nella Prolusione del cardinale Angelo Bagnasco alla 63ma Assemblea generale dei vecovi italiani, pronunciata nel pomeriggio del 23 maggio 2011.



"In una fase  cruciale della giovane storia unitaria di questa antica Nazione, Giovanni Paolo II ha dato un contributo, culturalmente documentato e al contempo scevro da condizionamenti psicologici e biografici, veramente determinante per il recupero della stima che gli italiani devono avere di se stessi e del proprio compito rispetto agli altri popoli e alle altre nazioni, e in solidarietà con questi. Nessuno sciovinismo antistorico, ma anche nessuna auto-liquidazione deresponsabilizzante e omologata. Se, nonostante tutto, il Paese regge è perché ci sono arcate, magari non immediatamente percepibili, che lo tengono in piedi. La rappresentazione pubblica talora soffre di qualche unilateralità e di predominanze che nei fatti non trovano sempre giustificazione. L’Italia non è solo certa vita pubblica.



La politica in sé è comprensiva di dimensioni più ricche e articolate e, in ultima analisi, la nostra idea è che fanno realmente politica tutti coloro che operano per il bene comune così come si diceva in una precedente prolusione: coloro che hanno la religio del bene comune, non nel senso pagano, ma – al contrario – nel senso del più trasparente, disinteressato altruismo. Credo vada recuperata una capacità di sguardo che superi le apparenze, le chiazze di colore, le devastazioni di immagine, per cogliere la struttura interiore, l’intelaiatura d’acciaio che sorregge il Paese: quello che, ad ogni nuovo mattino che la Provvidenza offre, si auto-convoca al proprio dovere. Ovvio che non si debba cadere in schemi manichei, in generalizzazioni ingiuste e inaccettabili. Se oggi diciamo che vi è una rappresentazione della vita politica svincolata dalle aspirazioni generali, lo facciamo certo con l’avvertenza dei meccanismi sofisticati che fatalmente concorrono alla proiezione esteriore delle società moderne. Eppure non ci sono scusanti.



La politica che ha oggi visibilità è, non raramente, inguardabile, ridotta a litigio perenne, come una recita scontata e – se si può dire – noiosa. È il dramma del vaniloquio, dentro – come siamo – alla spirale dell’invettiva che non prevede assunzioni di responsabilità. La gente è stanca di vivere nella rissa e si sta disamorando sempre di più. Gli appelli a concentrarsi sulla dimensione della concretezza, del fare quotidiano, della progettualità, sembrano cadere nel vuoto. Ambiti come l’allerta emergenziale, che erano non solo funzionanti ma anche ragione di sollievo, oggi appaiono fiacchi e meno reattivi. A potenziale contrasto, c’è una stampa che appare da una parte troppo fusa con la politica, tesa per lo più ad eccitare le rispettive tifoserie, e dall’altra troppo antagonista, e in altro modo eccitante al disfattismo, mentre dovrebbe essere fondamentalmente altro: cioè informazione non scevra da cultura, resoconto scrupoloso, vigilanza critica, non estranea ad acribia ed equilibrio.



Ma segnaliamo lo iato anche per dare voce all’invocazione interiore del Paese sano che è distribuito all’interno di ogni schieramento. Dalla crisi oggettiva in cui si trova, il Paese non si salva con le esibizioni di corto respiro, né con le slabbrature dei ruoli o delle funzioni, né col paternalismo variamente vestito, ma solo con un soprassalto diffuso di responsabilità che privilegi il raccordo tra i soggetti diversi e il dialogo costruttivo. Se ciascuno attende la mossa dell’altro per colpirlo, o se ognuno si limita a rispondere tono su tono, non se ne esce, tanto più che la tendenza frazionistica si fa sempre più vistosa nello scenario generale come all’interno delle singole componenti.

In quanto Vescovi, non ci stanchiamo di incoraggiare i gesti di assennatezza che mirano a creare condizioni di pace sociale e di alacre operosità. Se non parliamo ad ogni piè sospinto, non è perché siamo assenti, anzi, ma perché le cose che contano spesso sono già state dette, e ripeterle in taluni casi non serve. E se non ci uniamo volentieri al canto dei catastrofisti, non è perché siamo distratti, ma perché crediamo che vi siano tante forze positive all’opera, che non vanno schiacciate su letture universalmente negative o pessimistiche. 



Si sappia tuttavia che la nostra opzione di fondo, anche per il conforto dei ripetuti appelli del Papa (per l’ultimo, in ordine di tempo, cfr Discorso all’assemblea del 2° Convegno ecclesiale triveneto, Aquileia, 7 maggio 2011) resta quella di preparare una generazione nuova di cittadini che abbiano la freschezza e l’entusiasmo di votarsi al bene comune, quale criterio di ogni pratica collettiva. Più che un utopismo di maniera, serve una concezione della politica come «complessa arte di equilibrio tra ideali e interessi» (Benedetto XVI, Discorso all’Assemblea plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici, 21 maggio 2010), concezione che per questo, cioè per il suo saper evitare degenerazioni ciniche, si fa intelligenza amorosa della realtà e cambiamento positivo della stessa.



Quale che sia l’ambito in cui si collocano − professionale, associativo, cooperativistico, sociale, mediatico, sindacale, partitico, istituzionale… − queste persone avvertono il dovere di una cittadinanza coscienziosa, partecipe, dedita all’interesse generale. Affinché l’Italia goda di una nuova generazione di politici cattolici, la Chiesa si sta impegnando a formare aree giovanili non estranee alla dimensione ideale ed etica, per essere presenza morale non condizionabile".



Presidente Conferenza Episcopale Italiana

martedì 17 maggio 2011

HAARP: "STAMPA LIBERA" IN UN ARTICOLO DA LEGGERE CON CALMA ENTRANDO NEI LINKS CITATI!

Euromed * 8 maggio 2011 * tradizionehttp://nwo-truthresearch.blogspot.com/
Nota: questa è la seconda parte di un articolo diviso in due parti; la prima parte è HAARP I: “Possedere le Condizioni Atmosferiche”
Riassunto: Oltre che per produrre cambiamenti meteorologici/climatici e per ottenere il controllo mentale, HAARP può essere utilizzata per innescare terremoti, il che la rende un’arma particolarmente pericolosa nelle mani sbagliate. Negli Stati Uniti, la FEMA sta preparando la più grande esercitazione per la gestione di un terremoto nella storia degli Stati Uniti nella zona di New Madrid, lungo il fiume Mississippi. La FEMA, in precedenza, aveva chiesto informazioni sulla possibilità della consegna di 140 milioni di pacchetti di cibo, coperte e sacchi per i cadaveri. Che cosa sa la FEMA? Ora anche utilizzandolo stesso sito Internet statunitense dell’HAARP, la Core Press potrebbe dimostrare la coincidenza della trasmissione degli impulsi di frequenza di terremoto (2,5 Herz nella gamma Ultra Low Frequency) e il terremoto giapponese della magnitudo di 9,0 il 11 Marzo 2011. Quando si consultano i dettagli sul quel sito, si trovano modelli simili associati al terremoto di Christchurch in Nuova Zelanda del 21 Febbraio 2011 e al terremoto di Haiti del ​​12 Gennaio 2010, quando, tra l’altro, l’esercito americano aveva preparato tutto in anticipo per una massiccia invasione militare. Questo significa che l’ipotesi che gli USA / NATO siano in guerra contro paesi stranieri – e forse anche contro il proprio popolo – non può essere liquidata come una teoria della cospirazione (l’ipotesi più probabile però è che gli USA/NATO siano solo una pedina di facciata per portare avanti queste azioni, che sono dirette da ben altre sedi, ndr). Tanto più che l’UE , la US Air Force e la Press Core hanno dichiarato HAARP un’arma pericolosa– che può essere utilizzata per innescare terremoti in ogni luogo della Terra – e contraria al diritto internazionale, perché può essere utilizzata in questo modo e quindi dovrebbe essere vietata.Ulteriori coincidenze sospette sono che i Fenomeni Luminosi HAARP (video) sono stati osservati nel Giappone Orientale – l’ultima volta durante un sisma di magnitudo 7.4 il 7 Aprile, e che una struttura HAARP galleggiante fosse presente tra Giappone e Corea nei giorni intorno al terremoto. Questa è la cosiddetta X-Band Radar Platform. 

L’“Earthquake/Vulcano Watch” aveva predetto i terremoti in Nuova Zelanda e Giappone attendendosi esplosioni di classe X della corona solare il 15 Febbraio e il 9 Marzo. Tuttavia, non credo sia possibile prevedere tali esplosioni coronali. La Watch ha avuto contatti con l’ HAARP a Gakona?

Il movente potrebbe essere la reiterata richiesta dell’elite di una forte riduzione della popolazione mondiale – 500 milioni secondo le Georgia Guidestones, contro gli attuali 7 miliardi. Come precedentemente descritto qui, è come se gli Stati Uniti e la NATO avessero avviato la 
Terza Guerra Mondiale rendendo un paese alla volta sottomesso al loro Nuovo Ordine Mondiale/ “Società Internazionale”.

*

“Ci saranno terremoti in luoghi diversi” (Matteo. 24:7) 
Il terremoto in Giappone del 9 Marzo 2011 potrebbe essere stato il risultato di un attacco HAARP. Questo video dalla costa orientale giapponese mostra una luce HAARP che dà inizio ad una eruzione vulcanica – e in un terremoto successivo, il 7 Aprile 2011, di nuovo la luce HAARP all’orizzonte. Gli Stati Uniti, la Russia e la Cina hanno HAARP a loro disposizione. Il Parlamento Europeo e la US Air Force hanno precedentemente segnalato la capacità di HAARP di produrre cambiamenti climatici e terremoti; l’UE considera HAARP una terribile arma in violazione del diritto internazionale – e da proibire – come illustrato nel mio ultimo post su HAARP come arma climatica.

Ho già scritto su HAARP – e sulle indicazioni che essa sia stata coinvolto nel terremoto di Haiti 
nel 2010.   LEGGI TUTTO

venerdì 13 maggio 2011

RU486-MUORE RAGAZZA PORTOGHESE DI 16 ANNI,IL COMUNICATO DEL SOTTOSEGRETARIO ROCCELLA

Tratto da Il Sussidiario.net il 12 maggio 2011

RU486 MUORE RAGAZZA DI 16 ANNI - E' il primo caso di morte in Europa per la pillola RU486, la pillola abortiva che in Italia è introdotta in alcune regioni in via sperimentale.
Si tratta di una ragazza portoghese di 16 anni, colpita da shock settico da Clostridium Sordellii. E' una infezione che si era verificata fino ad oggi solo negli Stati Uniti provocando almeno otto casi di morte. In Europa invece è il primo caso registrato. Al proposito il sottosegretario alla sanità Roccella ha rilasciato un comunicato ufficiale che analizza il fatto e raccomanda che la procedura di aborto farmacologico venga eseguita solo in ambiente ospedaliero affinché la salute delle donne sia salvaguardata al meglio delle possibilità, fermo restando il rischio di alcune pratiche farmacologiche. Il Ministero della Salute, annuncia il sottosegretario, «segnalerà il caso portoghese di morte a seguito di aborto farmacologico all'EMA, all'agenzia di farmacovigilanza europea, chiedendo un supplemento di indagine e un aggiornamento sulle segnalazioni di decessi e complicanze». Nelle prossime settimane, informa sempre il ministero, saranno resi noti i dati sugli aborti effettuati con la Ru486 in Italia nel suo primo anno di commercializzazione.
“Una ragazza portoghese di sedici anni è morta dopo un aborto con la Ru486, per shock settico da Clostridium Sordellii, infezione finora diagnostica nei decessi da aborto medico solamente negli Stati Uniti. Ne hanno dato notizia studiosi portoghesi durante il 21° European Congress of Clinical Microbiology and Infectious Diseases (ECCMID) che si è tenuto nei giorni scorsi a Milano.
E’ il primo caso europeo nel quale è stata accertata la presenza della rara ma letale infezione da Clostridium Sordellii. Le morti per aborto con Ru486 e prostaglandine salgono così a venti, a cui se ne sommano altre 12 per persone che avevano preso la Ru486 per “uso compassionevole”, cioè al di fuori di protocolli stabiliti: in tutto 32 morti accertate dopo l’assunzione di Ru486. Vanno anche ricordate altre due donne morte per aborto farmacologico solo con prostaglandine, cioè solo con il secondo farmaco associato alla pillola abortiva.
Un recente studio australiano, pochi giorni fa, ha segnalato che le complicazioni dopo l’aborto medico sono molto più frequenti di quelle a seguito di aborto chirurgico, in base ai risultati di 7000 aborti effettuati con la Ru486 nel sud dell’Australia, confermando i dati già noti della letteratura scientifica.
Raccomandiamo ancora una volta agli operatori del settore di seguire le linee guida ministeriali sull’aborto farmacologico, che prevedono che l’intera procedura venga eseguita in regime di ricovero ordinario, per salvaguardare al meglio la salute delle donne.
Il Ministero della Salute segnalerà il caso portoghese di morte a seguito di aborto farmacologico all’EMA, l’agenzia di farmacovigilanza europea, chiedendo un supplemento di indagine e un aggiornamento sulle segnalazioni di decessi e complicanze. Nelle prossime settimane saranno resi noti i dati sugli aborti effettuati con la Ru486 nel nostro paese nel suo primo anno di commercializzazione. ”

giovedì 12 maggio 2011

TERREMOTO IN SPAGNA, NOSSA SENHORA DI ANGUERA IN UN MESSAGGIO IL 16 APRILE SCORSO......





3.469 - 16 aprile 2011  


Cari figli, vi invito alla conversione sincera e al pentimento dei vostri peccati. Aprite i vostri cuori a Gesù. Egli vuole parlarvi. Ascoltatelo e sarete felici già qui sulla terra e più tardi con me in cielo. Avvicinatevi al confessionale e cercate nell’Eucaristia la forza necessaria per il vostro cammino nella fede. Siete del Signore. State nel mondo, ma non siete del mondo. Siete del Paradiso di Dio. Rallegratevi e servite il Signore con fedeltà. Non allontanatevi dalla preghiera. L’umanità è ogni giorno più vicina all’abisso della distruzione che gli uomini hanno preparato con le proprie mani.  Mundi (la cittadina indiana?) chiederà aiuto e Granada (Spagna) berrà il calice amaro del dolore. La Spagna tremerà e i miei poveri figli piangeranno e si lamenteranno. Soffro per ciò che vi attende. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace. 





3.469- Mensagem de Nossa Senhora transmitida em 16/04/2011



Queridos filhos, convido-vos à conversão sincera e ao arrependimento dos vossos pecados. Abri vossos corações a Jesus. Ele quer falar-vos. Escutai-O e sereis felizes já aqui na terra e mais tarde Comigo no céu. Aproximai-vos do confessionário e buscai na Eucaristia a força necessária para vossa caminhada na fé. Sois do Senhor. Estais no mundo, mas não sois do mundo. Vós sois do Paraíso de Deus. Alegrai-vos e servi ao Senhor com fidelidade. Não vos afasteis da oração. A humanidade está cada dia mais próxima do abismo da destruição que os homens prepararam por suas próprias mãos. Mundi gritará por socorro e Granada beberá o cálice amargo da dorAEspanha estremecerá e os Meus pobres filhos hão de chorar e lamentarSofro por aquilo que vem para vós. Esta é a mensagem que hoje vos transmito em nome da Santíssima Trindade. Obrigada por Me terdes permitido reunir-vos aqui por mais uma vez. Eu vos abençôo, em nome do Pai, do Filho e do Espírito Santo. Amém. Ficai em paz.