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martedì 30 settembre 2014

MA CHE COSA HANNO NEL CERVELLO ALCUNI ESPERTI TEDESCHI?

tratto www.losai.eu  Giorgio D'Isabella  29 settembre 2014 By

Un uomo intrattiene una relazione amorosa con la sorella con cui ha deciso di convivere e, dal loro rapporto, nascono quattro figli. Questo è un chiarissimo esempio di incesto e tale comportamento in Germania è punito con una multa o un periodo di carcerazione sino a due anni.

L’uomo è stato condannato più volte ed ha trascorso tre anni in carcere e, anche a relazione finita, decide di contestare la condanna rivolgendosi alla Corte Europea dei Diritti dell’uomo che nel 2012 ha dato ragione alla giustizia tedesca che lo aveva condannato per incesto.

Adesso però sembra che la situazione stia cambiando: sul tema è entrato in campo il Consiglio Etico tedesco (Deutsche Ethikrat) che ha proposto di depenalizzare le relazioni consensuali tra fratelli se sono maggiorenni.

I 26 esperti in materie scientifiche, mediche, teologiche, filosofiche, etiche, sociali, economiche e legali, hanno votato un documento che chiede di abolire la previsione di reato per relazioni sessuali tra fratelli in quanto -a dir loro- considerare penalmente rilevante l’ incesto sarebbe “un mezzo inappropriato per salvaguardare un tabù sociale“.

Se la Germania dovesse esser travolta da questo spirito innovatore, andrebbe ad unirsi alla Spagna, al Belgio ed all’Olanda dove le relazioni incestuose sono punite solo nel caso di relazioni sessuali tra un membro maggiorenne ed uno minorenne della famiglia. Fino a quando, ovviamente, questo paletto terrà…


sabato 28 luglio 2012

SCAVALCATE LE BARRIERE ETICHE E MORALI!!!!



(di Alfredo De Matteo 25 luglio 2012) Il parlamento italiano si appresta ad approvare un disegno di legge che ha come oggetto il riconoscimento giuridico dei figli nati da rapporti incestuosi: in poche parole, il primo passo verso il superamento normativo e culturale del tabù dell’incesto, ancora considerato un reato nel nostro paese ma già depenalizzato in Olanda, Francia e Belgio. La motivazione addotta dai promotori della modifica normativa dell’art. 251 del Codice Civile è la seguente: «la presunta tutela del minore non responsabile della condotta dei genitori e quindi portatore di diritti al pari degli altri».

Ma tale pseudo difesa del più debole appare del tutto strumentale dal momento che è proprio in quest’ottica che il legislatore ha inteso finora vietarne il formale riconoscimento e soprattutto perché altre leggi, come quelle sull’aborto volontario ed il divorzio, calpestano ferocemente i diritti proprio di chi abbisognerebbe di una maggiore tutela e protezione. In ogni caso, è quanto mai opportuno capire i motivi per cui la società civile è giunta a tal punto. Cominciamo col constatare che le cosiddette “conquiste di civiltà” raggiunte negli ultimi decenni da quasi tutti i paesi del mondo, sono consistite nel clamoroso superamento di quei limiti etici e morali che mai erano stati messi in discussione: divorzio, aborto, eutanasia e normalizzazione dell’omosessualità rappresentano delle deviazioni straordinarie dal diritto naturale, che illumina da sempre il cammino dell’uomo sulla terra.

La comune matrice filosofica che sottende e rende inevitabili tutte queste deviazioni dall’ordine precostituito è la negazione dei principi della legge naturale, inscritti nel cuore di ogni uomo. O esiste un codice universale attraverso cui è possibile valutare il comportamento umano oppure tutti gli atti, nessuno escluso, compiuti dagli uomini sono leciti o quantomeno espressioni della cultura propria del luogo e dell’epoca in cui si manifestano.

Nell’epoca in cui viviamo sono numerosi gli esempi di un tale modo di interpretare la realtà: molto di recente ha suscitato lo sdegno delle lobby omosessuali e della comunità dei benpensanti la scoperta dell’inclusione nel manuale dell’Arma dei carabinieri dell’omosessualità tra le degenerazioni sessuali, tanto che il comandante dell’Arma ha assicurato che il manuale verrà corretto nella parte incriminata ed ha tenuto a precisare che le valutazioni di ordine morale in esso contenute sono semplicemente il frutto di un modo di pensare ormai sorpassato dai tempi.LEGGI TUTTO


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