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giovedì 26 gennaio 2012

MAGDI CRISTIANO ALLAM, IL PAPA SI E' ESPRESSO COME CAPO DI STATO E NON COME VICARIO DI CRISTO...


Monti e Casini, un nuovo partito con la benedizione della Chiesa e dei poteri finanziari


La Chiesa, Monti e Casini stanno definendo un sodalizio all’insegna del catto-relativismo per gettare le basi di un nuovo soggetto politico capace di conquistare l’Italia. Il sostegno ufficiale della Chiesa al governo Monti dà vita ad una realtà nuova nella politica italiana e all’interno del cattolicesimo come religione universale. Da un lato si attribuisce al governo Monti una valenza positiva nel contesto dell’auspicato impegno dei cattolici in politica; dall’altro si considera possibile la conciliazione dei dogmi e della dottrina sociale della Chiesa con il materialismo e il relativismo che ispirano i poteri finanziari globalizzati che lo stesso Monti incarna. Alla luce di ciò il messaggio diffuso ieri tramite Twitter da Casini (“Siamo pronti a superare l’Udc per far nascere un soggetto aperto ai nuovi protagonisti della politica. Appello ai coraggiosi: uniamoci!), suona come un appello a Monti a condividere la nascita di una nuova casa comune dei cattolici, capace di diventare l’ago della bilancia e forse competere con il Pdl e il Pd alle prossime elezioni per aggiudicarsi la carica di capo dello Stato dopo la scadenza del mandato di Napolitano o la guida del nuovo governo o, chissà, entrambe!LEGGI TUTTO

Capo di Stato o Vicario di Cristo?


DI MAGDI CRISTIANO ALLAM 21/01/12

Capo di Stato e Vicario di Cristo? Il Papa può essere l’uno e l’altro, le due cariche sono compatibili o piuttosto sono alla base di un conflitto che finirà per danneggiare sia il Vaticano come entità politica sia la Chiesa come entità spirituale? Non è forse arrivato il momento di separare ciò che è di pertinenza della ragione di Stato e ciò che s’ispira ai dogmi della fede, facendo proprie le parole di Gesù “Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio” (Marco 12,13-17)?
Mi sono posto questa domanda quando, lo scorso sabato 14 gennaio, ricevendo il capo del governo Mario Monti in Vaticano, Benedetto XVI ha sostanzialmente legittimato e sostenuto la sua azione politica dicendogli: “Voi avete cominciato bene in una situazione difficile e quasi insolubile”. Il portavoce vaticano padre Federico Lombardi ha confermato l’appoggio a Monti chiarendo che da parte del Papa “ci sono stati attenzione e incoraggiamento per un’azione difficile, che costa sacrifici, per fronteggiare la crisi economica: un impegno notevole anche dal punto di vista morale”. Ebbene dal momento che personalmente considero il governo Monti illegittimo ed espressione di uno scippo della democrazia, così come denuncio come dannose al bene comune degli italiani le manovre finanziarie, economiche e sociali finora intraprese, mi è parso chiaro che Benedetto XVI si sia rivolto a Monti come farebbe un qualsiasi capo di Stato, facendo leva sul pragmatismo al limite del cinismo che la ragione di Stato impone per salvaguardare costi quel che costi i rapporti di buon vicinato con l’Italia che accoglie nel suo seno lo Stato più piccolo (0,44 kmq) e meno popoloso al mondo (832 abitanti).
Però il Papa contemporaneamente quale Vicario di Cristo è il capo spirituale della Chiesa cattolica universale che annovera 1.166 milioni di fedeli in tutto il mondo, quasi il 17 per cento della popolazione mondiale. Se dovessimo ripercorrere la storia, dovremmo concludere che lo stretto connubio tra il potere temporale dello Stato Vaticano, che arrivò ad estendersi su Lazio, Umbria, Emilia, Romagna, Marche e ad imporre vincoli di vassallaggio al Regno d’Inghilterra, al Regno del Portogallo, alla Corona d’Aragona, al Regno di Napoli e al Regno di Ungheria, e il potere spirituale del Papa, non ha portato bene né allo Stato Vaticano né al Papa. Oggi non solo il potere temporale dello Stato Vaticano è simbolico (discorso a parte meritano i possedimenti immobiliari e la potenza finanziaria), ma anche il potere spirituale del Papa tende ad assottigliarsi persino in Italia, culla del cattolicesimo, a causa della diffusione delle ideologie del materialismo e del relativismo sia tra i fedeli cattolici sia persino all’interno stesso della Chiesa.
Dopo aver letto il resoconto dell’incontro tra il Papa e Monti, mi sono detto che Gesù e il suo Vicario in terra, non potrebbero mai legittimare e sostenere chi è espressione dei poteri finanziari forti e delle scelte che mettono al centro la moneta anziché la persona,LEGGI TUTTO


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