Intervista al portavoce delle Sentinelle senesi Giampaolo Bianchi dopo la veglia del 21 giugno e il trattamento ricevuto da polizia, autorità e contestatori Lgbt: «I regimi totalitari si sono imposti esattamente così: lentamente»
«Segregate, imbavagliate, multate dalle autorità locali». Così le Sentinelle in piedi di Siena «hanno vissuto un vero e proprio anticipo di regime». Sono forti i toni del comunicato stampa del neonato movimento che si oppone all’approvazione del ddl Scalfarotto sull’omofobia. Giampaolo Bianchi, portavoce delle “Sentinelle” senesi, scese in piazza per una seconda veglia silenziosa lo scorso sabato 21 giugno, spiega a tempi.it: «Il disegno di legge prevede il reato di opinione per “omofobia”. Mi chiedo cosa accadrà una volta approvato se già ora che la norma è ferma al Senato cercano di espellerci dalla scena pubblica».
LA PIAZZA NON È PER TUTTI. In effetti, nella cittadina toscana chi cerca di opporsi all’introduzione della legge non ha vita facile. La prima veglia a Siena si era svolta il 20 maggio scorso in piazza del Campo, «ma nonostante avessimo il permesso di manifestare in silenzio le forze dell’ordine hanno lasciato che gli attivisti dell’Arcigay e del movimento Pansessuale invadessero il nostro spazio insultando le Sentinelle o baciandosi e scambiandosi effusioni omosessuali davanti a donne con figli». Già per la prima veglia «le autorità locali avevano cercato di negarci la piazza e di farci passare per “omofobi”». Dopo le contestazioni del movimento Lgbt «le cose si sono complicate».
Due giorni dopo la prima veglia, il 22 maggio, la consigliera del Pd Katia Leolini ha presentato un’interrogazione al sindaco, sostenendo che essere contrari all’introduzione del matrimonio gay è discriminatorio e che Piazza del Campo non poteva essere più concessa alle Sentinelle in Piedi. Il sindaco, Bruno Valentini, rispose promettendo la revisione dei regolamenti per la concessione della piazza.
VEGLIA OSTACOLATA. La veglia di sabato scorso è stata quindi spostata da piazza del Campo e il Comune ha vietato l’esposizione del banner delle Sentinelle e la distribuzione di volantini sui contenuti del ddl Scalfarotto. Queste misure prese dal Comune sono state anche oggetto ieri di una interpellanza del senatore Carlo Giovanardi. «Ci hanno detto che volantinare era considerato violazione del suolo pubblico – continua il portavoce delle Sentinelle – nonostante l’amministrazione comunale non abbia il potere di decidere in merito. Poi ci hanno chiesto di spostarci da piazza Tolomei a piazza Salimbeni, comunicandocelo con una e-mail illeggibile all’ultimo minuto, tanto che lo abbiamo scoperto quando ormai eravamo sul posto. Ci siamo quindi mossi, perdendo venti minuti dell’ora concessa». Una volta arrivati nella nuova piazza, le Sentinelle hanno trovato un folto gruppo di contestatori. «Come facevano a sapere prima di noi che la piazza era cambiata?», si chiede Bianchi.
VOLANTINI VIETATI. Il portavoce è andato dai Carabinieri chiedendo loro di «farci spazio come d’accordo. I contestatori si sono spostati dal centro della piazza ma hanno continuato a urlare davanti a noi. Non ci siamo scoraggiati e abbiamo lasciato uno scatolone di volantini per terra, dato che ci avevano impedito di distribuirli, per chi li avesse voluti. Ma i vigili urbani ci hanno detto che se qualcuno li avesse presi sarebbe stato un abuso di potere».
ARRIVA ANCHE LA MULTA. Alla fine della veglia era previsto il discorso del portavoce, «le urla dei contestatori però non ci permettevano di parlare, allora ho preso il megafono e ho letto ad alta voce il contenuto del volantino facendo capire ai passanti che “razza di delinquenti pericolosissimi” siamo, tanto da essere segregati senza alcuna possibilità di dire o fare nulla». I cori dei contestatori si sono moltiplicati e i vigili hanno accusato le Sentinelle di aver usato il megafono senza autorizzazione: «Quando ho fatto notare loro che gli altri gridavano come matti, mi hanno risposto ironicamente che prima delle 11 si può fare perché non si tratta di schiamazzi. Noi invece avremmo dovuto pagare una multa di 100 euro. A quel punto ho preso ancora il megafono e prima che si sciogliessero le fila ho spiegato a tutti quanto era accaduto. Alcuni passanti, di fronte alla scena, hanno voluto aiutarci a pagare la multa».
«ATTEGGIAMENTI INTIMIDATORI». In un clima del genere pensare di fare altre veglie è difficile, ma Bianchi afferma di «non volere cedere. Torneremo in piazza per denunciare gli atteggiamenti intimidatori delle istituzioni e delle forze dell’ordine, perché i regimi totalitari si sono imposti esattamente così: lentamente, grazie al silenzio di chi teme il potere e di chi minimizza. E noi non vogliamo essere complici».
APPROFONDISCI:
di Andrea Lavelli 24-06-2014
Più passa il tempo più la lista degli episodi di intolleranza nei confronti delle veglie silenziose e pacifiche delle Sentinelle in Piedi si allunga e si arricchisce di nuovi particolari, fino ad arrivare ai piani alti delle amministrazioni locali. Si è arrivati dunque al paradosso di dover redigere una serie di interpellanze parlamentari per garantire a dei liberi cittadini di manifestare pacificamente il proprio pensiero.
Da un vero e proprio pestaggio da parte dei Centri sociali evitato per un soffio nel novembre scorso a Bergamo
IL SINDACO DI SIENA VUOLE IMPEDIRE ALLE SENTINELLE DI SCENDERE ANCORA IN PIAZZA (ECCO IL CLAMOROSO VIDEO)
...e nessuno ha impedito durante la veglia in Piazza del Campo che attivisti LGBT abbiano disturbato con baci tra donne, esposizione di cartelli, cori ''fascisti-fascisti'', palloncini sbattuti in faccia a chi leggeva, frasi rivolte ad anziani definiti vecchi e inutili
di Comitato Sentinelle in Piedi Siena
Egregio direttore,
nel ringraziarla sentitamente per aver dato voce, sulla versione on-line del Settimanale TEMPI, alla realtà delle Sentinelle in Piedi, che di norma incontra l'indifferenza nella cronaca nazionale e locale, provvediamo di seguito ad alcune precisazioni relativamente alla veglia del 20 maggio 2014 svoltasi a Siena.
La veglia, organizzata nel pieno rispetto delle norme vigenti in materia di "eventi e manifestazioni pubbliche" rimarcando il carattere apartitico ed apolitico delle Sentinelle in Piedi, ha visto la partecipazione di 150 persone di persone di tutte le età, compresi bambini e mamme in attesa, rappresentanti tutte le estrazioni sociali.
Come da copione, a pochi minuti dall'inizio della veglia, un gruppo "arcobaleno" con magliette e palloncini colorati, ha avviato una contromanifestazione non autorizzata.
I contromanifestanti non autorizzati (che i giornalisti hanno detto provenire da membri del movimento pansessuale di Siena e dall'ArciGay di Arezzo) hanno rotto l'armonia geometrica delle Sentinelle inframettendosi fra chi vegliava silenziosamente leggendo orientato verso un unico orizzonte. Fortunatamente non c'è stata alcuna violenza fisica, ma sicuramente ci sono stati atteggiamenti e azioni volgari ed offensivi: non sono mancati baci saffici di fronte a minorenni che leggevano in silenzio il loro libro, esposizione di cartelli contro i manifestanti, cori dove le Sentinelle sono state chiamate "fascisti" e "razzisti", palloncini sbattuti ripetutamente in faccia a chi leggeva in santa pace, frasi di intolleranza "anagrafica" rivolte a uomini e donne ultrasessantacinquenni che vegliavano con il loro libro, ai quali, ricordando loro di essere "vecchi e inutili", è stato rivolto l'invito a togliersi di lì.
Più che la volgarità aggressiva e ideologizzata dei gruppi LGBT, ha colpito e profondamente ferito l'atteggiamento antidemocratico dell'Amministrazione Locale di Siena che, la settimana precedente la veglia delle Sentinelle, aveva patrocinato insieme ad altri soggetti pubblici (Provincia, Regione, Università, Università per Stranieri e Comitato Siena Capitale Europea della cultura nel 2019) un'intera settimana contro omofobia, bifobia e transfobia promossa e organizzata dal Movimento Pansessuale Comitato Territoriale Arcigay in occasione della X giornata Mondiale contro l'omofobia: settimana durante la quale le Sentinelle, che veramente credono nella libertà di espressione del pensiero, che anzi combattono per essa, non hanno minimamente disturbato o recato intralcio.
Singolarissimo come si siano trovate a Siena le energie e le disponibilità per l'argomento "omofobia" (che dal 2010 ad oggi registra appena 20 casi l'anno in tutta Italia 0 a Siena contro, per esempio 1.200.000 casi l'anno di violenze sulle donne) mentre non si ricorda riunito in questi anni un simile "parterre des rois" per affrontare pubblicamente la crisi di una città dilaniata da uno smarrimento senza precedenti, dove una delle Banche più prestigiose d'Italia è stata messa in ginocchio in un amen con pesantissime ripercussioni sociali e con fatti di cronaca tristemente noti a tutto il mondo. Eppure tutti quelli che sono stati pronti a mettere la faccia sull'hashtag #liberidallomofobia si sono dimostrati assai meno solleciti ad affrontare una discussione pubblica sulle responsabilità del sistema politico senese e i rimedi possibili in questa fase drammatica della storia cittadina.
Il Comune, per il tramite del Gabinetto del Sindaco ha contattato gli organizzatori, la notte precedente il giorno della veglia, ponendo problemi circa la possibilità dell'utilizzo della Piazza del Campo per una non meglio documentata concomitanza di eventi e suggerendo altre piazze meno centrali. Ostacolo risultato poi inesistente tanto che la veglia è stata fatta come da programma.
L'episodio antecedente il giorno della veglia è stato solo il primo dei dispiaceri che il Comune ha "regalato" alle Sentinelle. Dopo la veglia del 20 maggio, nel consiglio comunale del 22, una consigliera del PD ha presentato un'interrogazione urgente al Sindaco (forma di interrogazione che non prevede repliche da parte dei consiglieri ma solo del Sindaco e che pertanto ha impedito che vi fosse sull'argomento un contraddittorio fra le forze politiche presenti). La consigliera PD ha affermato che essere contro i matrimoni gay ha una valenza politica ed ideologica, oltre che discriminatoria, e che pertanto la Piazza non può essere ceduta per tali finalità essendo il simbolo della collettività, dove tutti i senesi si riconoscono.
Sorprendente e incredibile la risposta del sindaco Valentini che, attribuendo ad un disguido di comunicazione interna la concessione della Piazza alle Sentinelle, ha promesso la revisione dei regolamenti per la concessione della Piazza del Campo, come richiesto dalla consigliera PD.
In tal modo il Sindaco conferma che la libertà di espressione è ammessa solo nei casi in cui si sia in sintonia con il pensiero LGBT mentre il resto offende la libertà altrui. Con simili premesse è lecito supporre che ad alcuni verrà impedito di manifestare il proprio pensiero perché l'arbitrio di altri lo ritiene "politico" ovvero offensivo nei confronti di terzi. Facciamo però notare che nessuno ha mai vietato i gaypride, sebbene molte persone li ritengano offensivi della moralità e del decoro civile.
Egregio Direttore i fatti narrati costituiscono piccoli-grandi esempi di atteggiamento assai poco neutrali delle istituzioni, che si schierano apertamente contro le Sentinelle in Piedi, senza nemmeno entrare nel merito del motivo per il quale esse manifestano, e tutto anche prima dell'approvazione del Ddl Scalfarotto contro l'omofobia, dunque con un sussiego e uno zelo sospetti se non illegittimi.
Siamo fermamente convinti che la discriminazione omofoba non esista, basta guardare di cosa sono pieni giornali, televisioni, film e panorama politico nazionale. Crediamo invece che ci sia un atteggiamento discriminatorio nei confronti di chi sostiene che la famiglia fondata sull'unione di un uomo e di una donna vada difesa come bene fondante la società, e che la libertà di espressione di ciascuno debba essere garantita senza pelose limitazioni. E che non possa costituire reato perseguibile l'affermazione, ribadita con forza, che ogni bambino ha diritto a un padre e una madre. E per questo non ci stancheremo di vegliare.
Nota di BastaBugie: le Sentinelle in Piedi di Siena saranno di nuovo a manifestare il 21 giugno alle 21 in piazza Tolomei a Siena. Qui i dettagli
https://www.facebook.com/pages/Sentinelle-in-Piedi-Siena/176979012503580
VIDEO: IL SINDACO DI SIENA IMBAVAGLIA LA LIBERTA'
Ecco il clamoroso video con le immagini dei contromanifestanti LGBT a Siena in Piazza del Campo, ma soprattutto la seduta del consiglio comunale dove Katia Leolini chiede al Sindaco di proibire alle Sentinelle in Piedi di poter manifestare di nuovo, con una modifica ad hoc del regolamento comunale.
La consigliera afferma che tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero, salvo poi aggiungere che le sentinelle non lo hanno perchè discriminano i gay, cioè in pratica: "Ha libertà di pensiero solo chi la pensa come noi che comandiamo..."
Ecco l'intervento integrale della consigliera e del sindaco Bruno Valentini.
Video assolutamente da vedere integralmente
https://www.youtube.com/watch?v=B_6KCQuM_u8
PRECEDENTI ARTICOLI (CON INTERESSANTI VIDEO):
CHI HA PAURA DELLE SENTINELLE IN PIEDI?
Bergamo, Trento, Perugia, Lecce... A Siena addirittura il sindaco vuole cambiare il regolamento per impedire ulteriori veglie alle sentinelle (VIDEO: Le Sentinelle in Piazza del Campo)
http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=3287
INTERROGAZIONE PARLAMENTARE AL MINISTRO DELL'INTERNO SUGLI ATTACCHI ALLE SENTINELLE IN PIEDI
I deputati Pagano, Roccella, Sberna, Binetti, Calabrò, Gigli, Caruso, Nissola pretendono chiarimenti sul passato e garanzie per il futuro (VIDEO: Sentinelle in Piedi a Perugia)
http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=3297
nel ringraziarla sentitamente per aver dato voce, sulla versione on-line del Settimanale TEMPI, alla realtà delle Sentinelle in Piedi, che di norma incontra l'indifferenza nella cronaca nazionale e locale, provvediamo di seguito ad alcune precisazioni relativamente alla veglia del 20 maggio 2014 svoltasi a Siena.
La veglia, organizzata nel pieno rispetto delle norme vigenti in materia di "eventi e manifestazioni pubbliche" rimarcando il carattere apartitico ed apolitico delle Sentinelle in Piedi, ha visto la partecipazione di 150 persone di persone di tutte le età, compresi bambini e mamme in attesa, rappresentanti tutte le estrazioni sociali.
Come da copione, a pochi minuti dall'inizio della veglia, un gruppo "arcobaleno" con magliette e palloncini colorati, ha avviato una contromanifestazione non autorizzata.
I contromanifestanti non autorizzati (che i giornalisti hanno detto provenire da membri del movimento pansessuale di Siena e dall'ArciGay di Arezzo) hanno rotto l'armonia geometrica delle Sentinelle inframettendosi fra chi vegliava silenziosamente leggendo orientato verso un unico orizzonte. Fortunatamente non c'è stata alcuna violenza fisica, ma sicuramente ci sono stati atteggiamenti e azioni volgari ed offensivi: non sono mancati baci saffici di fronte a minorenni che leggevano in silenzio il loro libro, esposizione di cartelli contro i manifestanti, cori dove le Sentinelle sono state chiamate "fascisti" e "razzisti", palloncini sbattuti ripetutamente in faccia a chi leggeva in santa pace, frasi di intolleranza "anagrafica" rivolte a uomini e donne ultrasessantacinquenni che vegliavano con il loro libro, ai quali, ricordando loro di essere "vecchi e inutili", è stato rivolto l'invito a togliersi di lì.
Più che la volgarità aggressiva e ideologizzata dei gruppi LGBT, ha colpito e profondamente ferito l'atteggiamento antidemocratico dell'Amministrazione Locale di Siena che, la settimana precedente la veglia delle Sentinelle, aveva patrocinato insieme ad altri soggetti pubblici (Provincia, Regione, Università, Università per Stranieri e Comitato Siena Capitale Europea della cultura nel 2019) un'intera settimana contro omofobia, bifobia e transfobia promossa e organizzata dal Movimento Pansessuale Comitato Territoriale Arcigay in occasione della X giornata Mondiale contro l'omofobia: settimana durante la quale le Sentinelle, che veramente credono nella libertà di espressione del pensiero, che anzi combattono per essa, non hanno minimamente disturbato o recato intralcio.
Singolarissimo come si siano trovate a Siena le energie e le disponibilità per l'argomento "omofobia" (che dal 2010 ad oggi registra appena 20 casi l'anno in tutta Italia 0 a Siena contro, per esempio 1.200.000 casi l'anno di violenze sulle donne) mentre non si ricorda riunito in questi anni un simile "parterre des rois" per affrontare pubblicamente la crisi di una città dilaniata da uno smarrimento senza precedenti, dove una delle Banche più prestigiose d'Italia è stata messa in ginocchio in un amen con pesantissime ripercussioni sociali e con fatti di cronaca tristemente noti a tutto il mondo. Eppure tutti quelli che sono stati pronti a mettere la faccia sull'hashtag #liberidallomofobia si sono dimostrati assai meno solleciti ad affrontare una discussione pubblica sulle responsabilità del sistema politico senese e i rimedi possibili in questa fase drammatica della storia cittadina.
Il Comune, per il tramite del Gabinetto del Sindaco ha contattato gli organizzatori, la notte precedente il giorno della veglia, ponendo problemi circa la possibilità dell'utilizzo della Piazza del Campo per una non meglio documentata concomitanza di eventi e suggerendo altre piazze meno centrali. Ostacolo risultato poi inesistente tanto che la veglia è stata fatta come da programma.
L'episodio antecedente il giorno della veglia è stato solo il primo dei dispiaceri che il Comune ha "regalato" alle Sentinelle. Dopo la veglia del 20 maggio, nel consiglio comunale del 22, una consigliera del PD ha presentato un'interrogazione urgente al Sindaco (forma di interrogazione che non prevede repliche da parte dei consiglieri ma solo del Sindaco e che pertanto ha impedito che vi fosse sull'argomento un contraddittorio fra le forze politiche presenti). La consigliera PD ha affermato che essere contro i matrimoni gay ha una valenza politica ed ideologica, oltre che discriminatoria, e che pertanto la Piazza non può essere ceduta per tali finalità essendo il simbolo della collettività, dove tutti i senesi si riconoscono.
Sorprendente e incredibile la risposta del sindaco Valentini che, attribuendo ad un disguido di comunicazione interna la concessione della Piazza alle Sentinelle, ha promesso la revisione dei regolamenti per la concessione della Piazza del Campo, come richiesto dalla consigliera PD.
In tal modo il Sindaco conferma che la libertà di espressione è ammessa solo nei casi in cui si sia in sintonia con il pensiero LGBT mentre il resto offende la libertà altrui. Con simili premesse è lecito supporre che ad alcuni verrà impedito di manifestare il proprio pensiero perché l'arbitrio di altri lo ritiene "politico" ovvero offensivo nei confronti di terzi. Facciamo però notare che nessuno ha mai vietato i gaypride, sebbene molte persone li ritengano offensivi della moralità e del decoro civile.
Egregio Direttore i fatti narrati costituiscono piccoli-grandi esempi di atteggiamento assai poco neutrali delle istituzioni, che si schierano apertamente contro le Sentinelle in Piedi, senza nemmeno entrare nel merito del motivo per il quale esse manifestano, e tutto anche prima dell'approvazione del Ddl Scalfarotto contro l'omofobia, dunque con un sussiego e uno zelo sospetti se non illegittimi.
Siamo fermamente convinti che la discriminazione omofoba non esista, basta guardare di cosa sono pieni giornali, televisioni, film e panorama politico nazionale. Crediamo invece che ci sia un atteggiamento discriminatorio nei confronti di chi sostiene che la famiglia fondata sull'unione di un uomo e di una donna vada difesa come bene fondante la società, e che la libertà di espressione di ciascuno debba essere garantita senza pelose limitazioni. E che non possa costituire reato perseguibile l'affermazione, ribadita con forza, che ogni bambino ha diritto a un padre e una madre. E per questo non ci stancheremo di vegliare.
Nota di BastaBugie: le Sentinelle in Piedi di Siena saranno di nuovo a manifestare il 21 giugno alle 21 in piazza Tolomei a Siena. Qui i dettagli
https://www.facebook.com/pages/Sentinelle-in-Piedi-Siena/176979012503580
VIDEO: IL SINDACO DI SIENA IMBAVAGLIA LA LIBERTA'
Ecco il clamoroso video con le immagini dei contromanifestanti LGBT a Siena in Piazza del Campo, ma soprattutto la seduta del consiglio comunale dove Katia Leolini chiede al Sindaco di proibire alle Sentinelle in Piedi di poter manifestare di nuovo, con una modifica ad hoc del regolamento comunale.
La consigliera afferma che tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero, salvo poi aggiungere che le sentinelle non lo hanno perchè discriminano i gay, cioè in pratica: "Ha libertà di pensiero solo chi la pensa come noi che comandiamo..."
Ecco l'intervento integrale della consigliera e del sindaco Bruno Valentini.
Video assolutamente da vedere integralmente
https://www.youtube.com/watch?v=B_6KCQuM_u8
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CHI HA PAURA DELLE SENTINELLE IN PIEDI?
Bergamo, Trento, Perugia, Lecce... A Siena addirittura il sindaco vuole cambiare il regolamento per impedire ulteriori veglie alle sentinelle (VIDEO: Le Sentinelle in Piazza del Campo)
http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=3287
INTERROGAZIONE PARLAMENTARE AL MINISTRO DELL'INTERNO SUGLI ATTACCHI ALLE SENTINELLE IN PIEDI
I deputati Pagano, Roccella, Sberna, Binetti, Calabrò, Gigli, Caruso, Nissola pretendono chiarimenti sul passato e garanzie per il futuro (VIDEO: Sentinelle in Piedi a Perugia)
http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=3297
Titolo originale: Contestazioni e insulti. E ora il sindaco di Siena vuole pure impedirci di scendere in piazza
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