Le tesi di Socci
Roma. Continua a firmarsi Benedictus XVI, con tanto di P. P. a indicare la potestà papale, cosa che invece Francesco non ha mai fatto fin dal giorno del suo insediamento sulla cattedra petrina. Di bianco si vestiva e di bianco continua a vestirsi, anche se ha smesso la mantelletta e la fascia. Non c’è stato tempo per recuperare una tonaca nera in tutto il Vaticano, è la giustificazione un po’ fiacca che giunge d’oltretevere. Papa era e Papa rimane, benché emerito. S’è tenuto anche lo stemma con le chiavi decussate che qualche zelante cardinale esperto d’araldica aveva tentato di aggiornare, togliendo ogni riferimento al ministero petrino.
Ma allora che valore ha la rinuncia annunciata da Joseph Ratzinger, assiso sul tronetto rosso in Sala Clementina, l’11 febbraio d’un anno fa tra la sorpresa dei porporati presenti, alcuni dei quali – non avvezzi al latino – non avevano capito la portata di quanto stava accadendo, “caso unico nei duemila anni di storia della chiesa”? A chiederselo è lo scrittore cattolico Antonio Socci, in “Non è Francesco”, corposo libro in uscita per Mondadori ai primi d’ottobre e potente manifesto antibergogliano, scritto – dice l’autore – in obbedienza “al grido della mia coscienza”. Benedetto, scrive Socci, avrebbe rinunciato solo all’esercizio attivo del ministero, mentre quello petrino “è per sempre”. E se una cosa è per sempre, non può essere revocata. E’ la trasposizione dell’antica regola benedettina del semel abbas semper abbas. E’ rimasto perfino dentro il recinto di Pietro, non chiudendosi in qualche monastero della Provenza come suggeritogli da più parti. Il Papa emerito non parla, ma “parlano però i suoi gesti, i suoi segni e le sue decisioni”, osserva l’autore, compresi i silenzi: “Sa che ogni sua parola pubblica potrebbe attirare l’attenzione, e qualsiasi cosa dicesse verrebbe letta pro o contro il suo successore”, diceva il segretario e prefetto della Casa pontificia, mons. Georg Gänswein in un’intervista al Messaggero.
Un gran libro fedele e scismatico, dipende dai punti di vista. In uscita
tratto da http://www.ilfoglio.it
Roma. Continua a firmarsi Benedictus XVI, con tanto di P. P. a indicare la potestà papale, cosa che invece Francesco non ha mai fatto fin dal giorno del suo insediamento sulla cattedra petrina. Di bianco si vestiva e di bianco continua a vestirsi, anche se ha smesso la mantelletta e la fascia. Non c’è stato tempo per recuperare una tonaca nera in tutto il Vaticano, è la giustificazione un po’ fiacca che giunge d’oltretevere. Papa era e Papa rimane, benché emerito. S’è tenuto anche lo stemma con le chiavi decussate che qualche zelante cardinale esperto d’araldica aveva tentato di aggiornare, togliendo ogni riferimento al ministero petrino.
Ma allora che valore ha la rinuncia annunciata da Joseph Ratzinger, assiso sul tronetto rosso in Sala Clementina, l’11 febbraio d’un anno fa tra la sorpresa dei porporati presenti, alcuni dei quali – non avvezzi al latino – non avevano capito la portata di quanto stava accadendo, “caso unico nei duemila anni di storia della chiesa”? A chiederselo è lo scrittore cattolico Antonio Socci, in “Non è Francesco”, corposo libro in uscita per Mondadori ai primi d’ottobre e potente manifesto antibergogliano, scritto – dice l’autore – in obbedienza “al grido della mia coscienza”. Benedetto, scrive Socci, avrebbe rinunciato solo all’esercizio attivo del ministero, mentre quello petrino “è per sempre”. E se una cosa è per sempre, non può essere revocata. E’ la trasposizione dell’antica regola benedettina del semel abbas semper abbas. E’ rimasto perfino dentro il recinto di Pietro, non chiudendosi in qualche monastero della Provenza come suggeritogli da più parti. Il Papa emerito non parla, ma “parlano però i suoi gesti, i suoi segni e le sue decisioni”, osserva l’autore, compresi i silenzi: “Sa che ogni sua parola pubblica potrebbe attirare l’attenzione, e qualsiasi cosa dicesse verrebbe letta pro o contro il suo successore”, diceva il segretario e prefetto della Casa pontificia, mons. Georg Gänswein in un’intervista al Messaggero.
Dubbi che a un anno e mezzo dal cambio sul Soglio di Pietro non sono stati chiariti, domande rimaste senza risposta. Come quella relativa all’annullamento dello scrutinio che ha visto depositata nell’urna una scheda in più rispetto ai votanti. I cardinali, senza pensarci troppo, decisero di bruciare tutto e di effettuare subito un nuovo scrutinio. Peccato che, ricorda Socci, le norme non lo consentono e quindi l’elezione sia nulla. Mai avvenuta. La costituzione apostolica, dopotutto, prescrive che nessuno, se non il Papa, possa modificare le regole del Conclave. Che prescrivono al massimo quattro votazioni quotidiane, e non cinque come avvenuto. Niente di personale, giura Socci. Anche perché ammette di essere stato uno dei tanti che “hanno accolto Bergoglio a braccia spalancate. Gli comunicai (convintamente) che poteva contare pure sulla preghiera mia e della mia famiglia”. Tutto, in lui, faceva pensare a “una ventata di aria fresca per il Vaticano e per l’intera chiesa”. Però – e qui lo scrittore se la prende con i circoli tradizionalisti che accusano Francesco d’essere il fedele esecutore del Concilio, “sostenere oggi che le dichiarazioni di Bergoglio e Scalfari in fin dei conti sono in continuità con Benedetto XVI, con Giovanni Paolo II e con Paolo VI, ovvero che Bergoglio incarna l’essenza del Vaticano II, è assurdo”. Quella che è in corso, aggiunge l’autore del libro, che si spinge perfino a mettere in dubbio un’elezione papale, non è la realizzazione del Vaticano II, bensì “un abusivo Vaticano III”.
APPROFONDISCI:
By Michele Soliani on 24 settembre 2014
La profezia di Malachia, il cui titolo originale in latino è “Prophetia Sancti Malachiae Archiepiscopi, de Summis Pontificibus”, descrive con un motto il profilo del pontificato di tutti i Papi a partire da Celestino II, eletto nel 1143. La profezia affermerebbe cheFrancesco sia Petrus Romanus, l’ultimo pontefice nella storia della Chiesa. Gli studiosi tendono infatti ad attribuire a Benedetto XVI il motto “Gloria Ulivae”, ovvero la gloria dell’ulivo, dato che il nome “Benedetto” si ricollega ai famosi prelati che sono anche chiamati “monaci olivetani”.
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di Alessandro Gnocchi – Mario Palmaro
(dal Foglio di mercoledì 9 ottobre)
Quanto sia costata l’imponente esibizione di povertà di cui papa Francesco è stato protagonista il 4 ottobre ad Assisi non è dato sapere. Certo che, in tempi in cui va così di moda la semplificazione, viene da dire che la storica giornata abbia avuto ben poco di francescano. Una partitura ben scritta e ben interpretata, se si vuole, ma priva del quid che ha reso unico lo spirito di Francesco, il santo: la sorpresa che spiazza il mondo. Francesco, il papa, che abbraccia i malati, che si stringe alla folla, che fa la battuta, che parla a braccio, che sale sulla Panda, che molla i cardinali a pranzo con le autorità per andare al desco dei poveri era quanto di più scontato ci si potesse attendere, ed è puntualmente avvenuto. Naturalmente con gran concorso di stampa cattolica e paracattolica a esaltare l’umiltà del gesto tirando un sospirone di sollievo perché, questa volta, il papa ha parlato dell’incontro con Cristo. E di quella laica a dire che, adesso sì, la Chiesa si mette al passo con i tempi. Tutta roba buona per il titolista di medio calibro che vuole chiudere in fretta il giornale e domani si vedrà.
http://www.riscossacristiana.it/questo-papa-ci-piace-di-alessandro-gnocchi-mario-palmaro/
8 commenti:
Se una votazione e' stata annullata, le votazioni valide non sono 4 ? Mah, 'sto Socci oltreche' teologo mi sembra s'improvvisi anche avvocato di quelli cattivi, all'americana ma anche, perche' no, alla milanese.Tipo pescicani.Alla prossima, dove s'improvvisera' forse gestore di un fondo avvoltoio, chi e' Paul Singer davanti a Conchita Socci?Non e' Francesco, titolo molto commerciale, da non confondere con una canzone di Lucio Battisti,..d'accordo, il titolo lo fa la casa editrice,ma e' irriverente.D'altra parte personaggi come Socci possono mandarlo giu',altri piuttosto rinuncerebbero al libro,me compreso che non sono scrittore, tanto per evitare gli equivoci e non perderebbero molto,dal lato spirituale almeno.Francesco ,no,ma un po' Francesca, secondo me ,si'.Per quanto mi riguarda, se Socci dovesse incassare poco con la strenna natalizia(?!),puo' sempre venire a raccogliere olive a mano a giornata:ogni 10 "quarte" glie ne spetta una in onesto pagamento.
Ciao, se hai seguito sin dall' 11 febbraio 2013,prima le dimissioni di Papa Benedetto e poi l'elezione del Vescovo di Roma, card.Bergoglio, potrai leggere fin dal giorno della sua elezione al soglio di Pietro come esistessero i presupposti per ritenere si Vescovo di Roma ma non successore di Pietro un Papa con il precedente ancora in vita,indipendentemente dalle 4 o 5 sessioni di voto. Seguii all'epoca gli studi e le pubblicazioni di "anima mistica"che insieme al defunto Mario Palmaro fu la prima ad esprimere tutti i dubbi su colui che non si poteva ritenere Vicario di Cristo ma solamente Vescovo di Roma.
Palmaro usci' con un articolo" questo Papa non ci piace " Anima mistica pubblico' tutta una serie di articoli ben dettagliati spiegando molto bene il diritto canonico.Socci cosi' come Messori hanno atteso fino a maggio del 2014 ad esprimere i loro dubbi sul pontificato di Bergoglio.
Seguendo da ormai 20 anni le varie profezie,per quanto non approvate dalla Chiesa, non possiamo restare indifferenti quando queste profezie si avverano e diventa d'obbligo chiedersi dove sta la verità.
La mia convinzione e' quella che dobbiamo stare attenti con occhi ed orecchie aperte perché verra' il giorno che dovremo scegliere con chi stare ed io voglio stare con Cristo e non con l'avversario, quindi seguo passo passo tutto quanto succede in Vaticano ed attorno ad esso.
Che Socci esca con un libro con quel titolo da fastidio pure a me, ho sempre stimato l'uomo e lo scrittore e non voglio pensare che sia caduto nella trappola dell'avversario e farne una questione di business e resto dell'idea che non ne sia capace, penso che abbia studiato e fatto indagini per mesi e mesi e si sia sentito in dovere di informare il prossimo circa le sue inchieste quale giornalista, ama troppo la Madonna per offendere Suo figlio con delle azioni speculative.Quello che fa male al cuore e' vedere la confusione che regna nella Chiesa di Cristo, a maggior ragione perché questa confusione sta diffondendosi nei cattolici,nonostante questo sono dell'opinione che occorra perseguire la verità e togliere tutti i veli che sono stati tenuti a coprire il Vaticano,meglio un'amara verità che una montagna di bugie.
Non ci resta che pregare ed anche molto!!!
Buona serata
Ciao ,si' ho letto qualche mese fa, ma il post che hai pubblicato oggi di Roberto De Mattei mi sembra chiarificatore..Ti rendo atto della tua onesta' intellettuale per averlo proposto. La Chiesa, Milllenaria,ha Protocolli, Tradizione, Disciplina Giuridica, Professionisti scrupolosi che la controllano, solo pensare che possano fare pasticci del genere, mi sembra un esercizio sbagliato, da parte di giornalisti.Non dico Teologi o di Vaticanisti, ma informatori-divulgatori.. Ratzinger sarebbe stato il primo a fare osservazione...o forse e' possibile che Ratzinger abbia deciso senza consultarsi?Socci gioca sempre sul fatto che "alle domande non sono state date risposte",che ,essendo un giornalista, deve fare domande, e indagare..Si', ma nei limiti del buon senso..e senza attaccarsi a tutto quanto fa brodo,compresa la faccenda delle 4 o 5 votazioni..il titolo per contratto tocca all'editore,se non mi piace non lo accetto, trovo un editore , o non pubblico libro, scrivo articoli.Troppi alibi, uno per ogni semina fuori del seminato. La faccenda del quarto segreto di Fatima.Se Roncalli non era certo che Suor Lucia non avesse aggiunto cose prese da altre profezie o messaggi, e se nella seconda versione si parlava di una guerra mondiale nella seconda meta' del secolo,non era suo diritto-dovere di aspettare?C'e' stata la guerra mondiale?No, Maria l'ha scongiurata. L'Apparizione era approvata,Quanto al terzo messaggio, finito il millennio, la Chiesa ha svelato quanto confermato. Fara' lo stesso con Garabandal, visto che il Santo Uffizio ha uno scritto di Conchita, con la data del miracolo. Non vedo "il giallo di Fatima".Come fa un cristiano a dare quasi per scontato Bergoglio falso profeta che tra l'altro ,nell'Apocalisse,, ha caratteristiche finanziarie e politiche,a meno di prendere l'agnello che fa comodo e lasciare il resto...ad accusare senza vere prove, mischiando cose che tutte insieme non fanno un elemento vero, legate solo da un'idea carnale.Pensi davvero che i cristiani fedeli, saranno tali grazie alla diatriba intellettualistica imbastita da Socci e altri?Un proverbio dice :" Il diavolo e' sottile ma fila grosso" Allora, se fila grosso, perche' arrabattarsi ?Meglio guardare dove si mettono i piedi, un passo dopo l'altro,senza smanie..Non che Socci non sia in preda a smanie, prende singole frasi del Papa e ci sragiona sopra strumentalmente.Tipo quelle su Escoto, o sull'Isis, quando Bergoglio dice che non sono uccisi solo cristiani, che" sa cose"ma non vuole offendere...era chiaro gia' allora cosa stava dicendo...per chi voleva sapere e infatti diceva "fermare, non bombardare ,non fare guerra..."e Socci a parlare di tresette col morto..Ora vediamo gli Usa, che sconfinano in Siria con la scusa di bombardare i sunniti mercenari di Al Baghdadi, e in Iraq, dove il governo non e' stato obbediente,e cosi' 1 anno dopo, siamo di nuovo al punto di partenza, anche se le armi chimiche furono usate dai i ribelli armati da Usa attraverso la Turchia.Ora scopriamo che i terroristi piu' pericolosi sono Khorasan...Holliwood no?La Cina ha interessi strategici nel medioriente, e iran, e Russia, non possono lasciar fare agli Usa e soci se si allargano..quindi, gli Usa faranno la guerra mondiale quando vorranno, tra una menzogna e l'altra, e in casa d'altri, nostra,anche se la Germania dovesse sottrarsi alla trappola ucraina.Socci mi disgusta,che tra l'altro Madonna si' ma bambini palestinesi no...come se i capi palestinesi lasciassero liberta' di scelta ai palestinesi...pero' Arafat ,ormai moderato,fu avvelenato, e Rabin ,moderato,ucciso...
A propoposito delle profezie, basta che Bergoglio muoia o sia ucciso, ed ecco che i "2 fratelli ma nessun di due Padre vero" o sede vacante, hanno ancora da venire, oppure uno e' Benedetto XVI .Ma quanto a scegliere, sono cose che ci dira' la sapienza del cuore,a suo tempo, nella semplicita' e umilta' pure come colombe e astute come serpenti. Non sara' una inchiesta giornalistica natalizia(almeno uscisse il Mercoledi' delle ceneri... )Almeno fosse stato piu' rigoroso, cauto,rispettoso,meno ingeneroso,non dico signorile, nel trovare appigli inconsistenti...Colui di cui fu profetizzato."Non alzera' la voce, non gridera' nelle piazze, non spezzera' la canna incrinata, non soffochera' il lucignolo fumigante...".Altro stile.Questo e' giornalismo urlato, in sinergia con pubblicistica opportunista.Poi uno puo' autoconvincersi di essere un Paladino, un Crociato, Re Artu', Excalibur, e via cantando.Ma deve farsi strada prima con la voce alta e con l'emotivita' ...
Ciao, ho imparato a conoscerti ( un poco ) ed immaginavo che tu fosti stato attento agli eventi dal marzo 2013 ad oggi...
Quanto a Roberto De Mattei, è un'altra di quelle persone che stimo molto, preciso ed addentro alla liturgia della Chiesa come pochi altri.
Anche tu avrai imparato a conoscermi, leggo quanto più riesco di tutti e poi uso la mia testa per cercare di capirci qualcosa.
Socci e De Mattei sono stati sulla stessa linea, per un periodo,ora che Socci spara a zero sulla validità della elezione del Card.Bergoglio, De Mattei più pacato ce la mette tutta per chiarirci le idee.
Quello che sta stretto a Socci, penso, è che la Madonna nelle apparizioni riconosciute dalla Chiesa (Fatima) ha lasciato dei messaggi ed ha fatto delle richieste ben precise che a tutt'oggi non sono ancora state esaudite dalla gerarchia della Chiesa e sono 4 i Papi che si sono succeduti, non contiamo Papa Luciani che in 33 giorni ha potuto fare assai poco.
Ovvio che la battuta della "partita a tresette col morto" poteva risparmiarsela, non si offende il prossimo e meno che mai si deve mancare di rispetto.
Stiamo vivendo tempi bui, soffiano venti di guerra, ed i giochi dei potenti sono sempre una volta più sporchi.
Che occorra pregare per questa umanità alla deriva è un impegno che ogni cristiano deve sentire prioritario.
Inoltre pregare per "i Papi" i Vescovi ed i Cardinali e tutti i sacerdoti è assai urgente.
ti confesso che anch'io ho avuto il pensiero che sia Bergoglio "il Vescovo vestito di bianco" di cui Suor Lucia ha scritto nel terzo segreto.
Benedetto XVI° è fra le mura del Vaticano, è poco presente quindi meno oggetto di attenzioni e poco esposto.
Francesco è perennemente allo scoperto e facile preda di qualsiasi persona con malsane intenzioni
Inoltre le parole di Benedetto XVI° "se Dio mi chiede questo è propio perchè io possa continuare...."
Ho la convinzione che non dovremo attendere molto....preghiamo per entrambi perchè ne hanno molto bisogno.
Quanto a Socci stiamo a vedere....comunque io continuerò a leggerlo.
Si, sono d'accordo con te su Bergoglio .Per me le notizie sono uno spunto per pregare col cuore, quando riesco, ma sono convinto che tu sei piu' sistematica nel seguire ,e infatti tieni un blog utile per me proprio per questo, e ti confronti con inteligenza.Oggi sono in vena di complimenti, cosa ho mangiato??!! Socci e' una brava persona,se poi si e' un pochino montato la testa, in buona fede, chsisa' a me cosa sarebbe successo. Pero' quel titolo non doveva subirlo,si vede che e' ancora troppo giovane.Con te o con me l'editore avrebbe trovato pane per i suoi denti.
Ciao, grazie dei tuoi apprezzamenti, credimi nulla capita a caso, tu oggi mi sei utile a tirarmi su il morale.....vai i sul sito della parrocchia di Don Leonardo, c'è il video della conferenza di De Mattei, lo avrei già caricato ma con IPod ho delle difficoltà a copiare il codice youtube
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