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venerdì 10 luglio 2015

FRANCO PREVITE: EUTANASIA, LICENZA DI UCCIDERE ANCHE IN ITALIA?

 tratto da Cristiani per servire di Franco Previte  7 luglio 2015

Vivere e vita con dignità : questa è la regola della Chiesa Cattolica, questa è la norma della n/s Costituzione, questo anela la gente, specialmente quella povera !
Questo profondo concetto vuole richiamare la necessità di porre maggiore attenzione a situazioni di povertà, di malattia, di aiuto alle famiglie in difficoltà, ma purtroppo oggi  vediamo che la dignità umana viene messa in discussione e viviamo in tempi molto difficili nei quali la persona umana ha estrema necessità di sentire parole di speranza e non di elemosina ed essere in sintonia con Papa Francesco con l’andare verso le periferie esistenziali e materiali degli uomini dove vi sono persone che hanno bisogno di “vicinanza” .
Madre Teresa di Calcutta, al secolo Anjeze Gonxhe Bojaxmiu oggi Beata, ha affermato che “ nel mondo occidentale, dove la gente sembra più ricca, vi è una fame più grande ed una povertà interiore più grave di quella che si riscontra nelle viuzze di Calcutta” . Sono parole dure, piene di umanità, di realismo, di insegnamento !
Dare speranza alle persone in difficoltà è la logica di questo secolo e sempre ci ammonisce Papa Francesco “ Non lasciatevi rubare la speranza. Capito ? Sempre  con la speranza avanti” ( dal  carcere Casal del Marmo 29 marzo 2013 ) .
La salute e la vita non possono essere “svendute” come pare avvenga nelle corsie ospedaliere italiane, ma se è tale è una forma di eutanasia mascherata, una omissione di soccorso, un modo cinico, perverso, illegale, verso quelle persone che soffrono, come disabili fisici, handicappati psichici, anziani rimasti soli, malati terminali .

Petizioni :  budget del ricoverato  e Petizione 2013 che non hanno  ricevuto nessuna risposta dal Parlamento, a tutt’oggi luglio 2015 !

Queste Petizioni intendono focalizzare la necessità di una particolare e maggiore tutela ed assistenza sanitaria ed ospedaliera per tutti, specie per i pazienti fragili, in una parola persone sovente bisognose di prestazioni sanitarie costanti ed onerose che non possono essere “sacrificate” sull’altare del risparmio, “ la vita umana va sempre difesa dal  concepimento alla fine” ( come ammonisce giustamente Papa Francesco 15/16 giugno 2013 “ Giornata Evangelium vitae “).

E’ essenziale, doveroso non procrastinabile che le Autorità Sanitarie e Pubbliche adottino opportuna vigilanza al fine di garantire ad ogni persona il diritto a continue e specifiche cure fino al compimento naturale della vita, non solo per un principio cristiano, ma per una normativa della n/s Costituzione.

L’opinione pubblica si domanda : perché il delirio per gli animali ( che rispettiamo) è intenso e per converso non c’è delirio per il mondo della sofferenza ?

Nei momenti difficili della vita non possiamo restare sul monte delle nostre congetture ed estraniarsi dal mondo, ma richiede il coraggio di prendere coscienza della nostra povertà interiore, ( come ci ricorda Madre Teresa di Calcutta ) del nostro egoismo e del n/s relativismo, bisogna difendere sempre la vita .


Una “parola di speranza”  ed un “segno di speranza” ci viene dal Cardinale Dionigi Tettamanzi  “non parliamo solo di speranza, ma anzitutto con speranza” perché prevalga la voglia di non essere a favore di un tecnicismo innovativo e di un relativismo distruttivo.

Solo il Creatore ha diritto di vita o di morte !

Previte

E con le parole del Santo Giovanni Paolo II° : Andiamo avanti con speranza !”











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