tratto da http://www.losai.eu/ by Daniele Di Luciano 09.ago 2014
Il quotidiano CM news ha riportato la denuncia di Antonio Marziale, sociologo e presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori. Ecco le sue parole:
“Si chiama MAXXI, ossia Museo delle arti del XXI secolo, ha sede a Roma, costa in termini di gestione circa 10 milioni di euro all’anno ed è presieduto da Giovanna Melandri, già ministro della Repubblica. Ma, a indignarci non è l’aspetto economico, bensì l’esposizione di opere firmate da Jake e Dino Chapman, famosi per la loro dedizione a rappresentare figure adolescenziali alle prese con membri maschili ed altre visioni p o r n o grafiche“
“A Roma, in particolare – spiega Marziale – è esposta l’immagine di due adolescenti di sesso femminile, una delle quali adagiata sulle spalle dell’altra dalla cui bocca fuoriesce un membro. La rappresentazione si intitola Piggyback e ha letteralmente indignato alcuni visitatori con figli minorenni, che ci hanno prontamente contattati per manifestare il loro disgusto e la loro riprovazione“.
Per Marziale: “Esporre simili rappresentazioni nell’era in cui la pedo p o r n o grafia macina un giro d’affari da far impallidire il bilancio di uno Stato significa mancare di rispetto a quanti ogni giorno combattono per drenare il più turpe ed abbietto crimine contro l’umanità“.
“Riteniamo l’esposizione in contrasto col bisogno di costruire una cultura, anche dell’immagine, antitetica allo sfruttamento sessuale dei minori – conclude il presidente dell’Osservatorio – e pertanto sollecitiamo il Governo, nella persona del ministro Dario Franceschini, a voler provvedere alla rimozione di quell’opera“.
Com’è possibile che un’opera del genere arrivi indisturbata in un museo? Com’è possibile che nessuno si renda conto che non è normale esporre certe “opere d’arte”? Com’è possibile che i bambini che vanno al museo con i genitori siano costretti a vedere un membro che esce dalla bocca di una ragazzina? Quanto può rimanere turbato un bambino da una scena simile?
Il declino della civiltà occidentale non sembra conoscere limiti. I due autori dell’opera esposta al museo di Roma sono famosi, come denuncia Antonio Marziale, per rappresentare adolescenti nudi alle prese con membri maschili. Ma non solo. Cercando informazioni sugli artisti ho trovato altre loro produzioni che vi riporto di seguito. Perché sembrerebbe che gli adolescenti non siano i loro unici soggetti…
Nonostante le foto possano disturbare, credo sia giusto sapere a che livello sia arrivata l’arte (sic) e cosa siano diventati i musei. Ognuno, poi, potrà fare le sue riflessioni…-
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L'"Osservatorio dei diritti dei minori" costringe il museo guidato dall'ex ministra a ritirare una scultura oscena. L'imbarazzo dei curatori: "È arte, ma la togliamo"
Paolo Bracalini - Dom, 10/08/2014 - 08:56
Due anni complicati per Giovanna Melandri al Maxxi, sempre in bilico tra gaffe, polemiche, situazioni imbarazzanti. Disse che avrebbe lavorato gratis come nuovo presidente - nominata sotto il governo Monti, come ricollocamento di lusso dopo cinque legislature alla Camera - del più importante museo d'arte contemporanea di Roma («vado gratuitamente a rilanciare un'istituzione pubblica») e poi spuntò lo stipendio di 45mila euro netti l'anno.
L'opera contestata firmata dai due fratelli Chapman, maestri della BritArt
Poi i corsi di yoga al museo (che c'entrano?), l'assunzione come segretario generale del suo ex consulente al ministero, le strigliate ai giornalisti colpevoli di articoli sgraditi (a lei), le polemiche per aver cancellato il film di Bill Emmott ex direttore dell' Economist , i superfinanziamenti - nelle ristrettezze generali per la cultura - spuntati in Parlamento per il Maxxi dell'ex ministra veltroniana... Ci mancava solo l'accusa di aver organizzato una mostra «pedopornografica». Eccola qui. Colpa di un'opera dei diabolici fratelli Dinos & Jake Chapman, star della Brit Art specializzati in provocazioni, composizioni raccapriccianti (zombie, teschi, vermi, con ani, peni e vagine al posto di naso e bocca) accostamenti studiati per scandalizzare (visi di Madonna orrendamente deturpati, gli acquarelli di Hitler rivisitati in stile hippy) e altre mostruosità pagate a peso d'oro dai collezionisti. Una coppia superquotata maestri di scandali anche nelle dichiarazioni, come quando proposero di vietare ai bambini l'ingresso ai musei, perché «far stare un bambino davanti a un'opera d'arte è un insulto all'artista».
Quella esposta al Maxxi, all'interno della mostra Non basta ricordare , la prima curata dal direttore artistico chiamato proprio dalla Melandri, il cinese Hou Hanru, si chiama Piggyback, e consiste in due manichini di ragazzine nude (in fibra di vetro con due scarpe da ginnastica), una a cavalcioni dell'altra, con in bocca un membro maschile. Una sofisticata riflessione «su una conflittualità tipica del contemporaneo tra politica, religione e moralità», dicono gli esperti. Un'immagine «a chiaro sfondo pedopornografico» dice invece il presidente dell'Osservatorio sui diritti dei minori Antonio Marziale .
Che dopo aver raccolto le «indignate proteste di visitatori», ha segnalato la cosa al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, ottenendo una risposta dalla direttrice del Maxxi Anna Mattirolo. «Mi ha risposto - spiega Marziale - evidenziando che l'opera intende mettere in discussione la moralità e che anticiperà di qualche giorno rispetto al previsto la sostituzione, giacché rientrante in una turnazione espositiva. Si tratta di una soluzione parziale, che non ci sentiamo di condividere. Non significa attentare alla libertà di espressione artistica, ma evitare che dietro il paravento dell'arte si promuovano raffigurazioni a chiaro sfondo pedopornografico». Risposta della direttrice: «La crudezza fa parte del lavoro dei Chapman, da sempre caratterizzati da opere che denunciano una realtà malata, che mettono in discussione la falsa moralità e vogliono suscitare dibattito. Si tratta di artisti tra i più importanti nel panorama internazionale, le cui opere sono state esposte alla Tate, alla Royal Academy di Londra e al PS1 di New York». Inoltre l'opera «è sempre stata segnalata con avvisi esposti in biglietteria, al punto informativo, e dal personale di sala opportunamente istruito per informare le famiglie in visita con minori». Tuttavia, «dal momento che era prevista una turnazione delle opere, anticiperemo di qualche giorno la sostituzione». Quindi l'opera è un capolavoro, ma la togliamo. Un'altra gaffe di una ricca collezione.
La grana, peraltro, se l'è dovuta gestire la direttrice Mattirolo, non pervenuta invece la Melandri, che pure all'inaugurazione della mostra era esultante: «Da tempo sono convinta della necessità di questa mostra e ne sono molto soddisfatta», disse presentando il primo allestimento firmato dal nuovo direttore artistico da lei designato. Tutto a regola d'arte, comprese le bambine nude con il fallo in bocca, salvo poi ritirarle. Un'abitudine. Come lo stipendio, o le vacanze in Kenya da Briatore...
1 commento:
Franceschini chi,quello sorpreso dalle telecamere a farsi suggerire inutilmente dal pubblico quando non sapeva rispondere a una domanda semplice idi economia,fattagli dal Ministro Tremonti,col quale interloquiva in un talk-show televisivo?L'avvocato cristiano Dario Franceschini,moralista agguerrito in tv, sorpreso da Mentana, a mentire ai contribuenti, spaventandoli, a solo scopo di ricavarne un vantaggio elettorale? Dipendesse da me, sarebbe gia' in Purgatorio, cosi' vedrebbe bene i Suoi peccati, invece di fare il furbetto.Melandri quanto ci costa...pero' almeno lei non e' oscena, anzi e' dolcemente agreste,perche' si limita a mungere la vacca.
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