Cerca nel blog

sabato 28 luglio 2012

IL CONCEPIMENTO DI ESSERI UMANI IN LABORATORIO ....




Cinque milioni i bambini nati dalla fecondazione in vitro, da Louise Brown (25 luglio 1978) a oggi, in tutto il mondo, secondo le stime presentate al recente congresso dell’Eshre, la European Society of Human Reproduction and Embriology a Istanbul. Un successo, secondo gli operatori del settore, che dimostra come le tecniche di procreazione assistita siano diventate oramai «una parte essenziale delle terapie cliniche normalizzate e standardizzate per il trattamento delle coppie infertili».

Ma considerare la fecondazione in vitro alla stregua di terapie mediche per l’infertilità, sia pure di avanguardia, è fuorviante. Il concepimento di esseri umani in laboratorio è la più gravosa e inquietante rivoluzione antropologica della storia dell’umanità, le cui conseguenze non riescono ancora a essere percepite in tutta la loro enormità, anche perché, paradossalmente, le informazioni sono scarse e frammentate.

Vediamo i numeri: i cinque milioni di nati da concepimento in provetta sono "stimati", perché anche nei Paesi (pochi) dove queste tecniche sono monitorate strettamente mediante registri istituzionali - come in Italia - non esiste un’anagrafe ufficiale di queste persone. E se comunque è possibile un’indicazione attendibile sul numero dei bambini concepiti in vitro - con approssimazioni dell’ordine di grandezza di qualche centinaio di migliaia, sul totale dei trent’anni -, non esistono stime ufficiali del numero degli embrioni complessivi creati nei laboratori negli stessi anni, e tantomeno di quelli scartati o in attesa di impianto nei congelatori in tutto il mondo (in costante crescita, purtroppo anche in Italia, come ha appena rivelato la nuova relazione del Ministero della Salute al Parlamento).LEGGI TUTTO

Nessun commento: