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lunedì 16 luglio 2012

NULLA DI PIU' IMPORTANTE PER LA SINISTRA SE NON DISCUTERE DI MATRIMONIO GAY ??? E I FIGLI ????


Il mese scorso la rivista scientifica “Social Science Research” ha pubblicato due studi molto interessanti sulle problematiche dei bambini cresciuti all’interno di una relazione omosessuale. Il primo, quello del sociologo dell’Università del Texas, Mark Regnerus, si è basato sul più grande campione rappresentativo casuale a livello nazionale, facendo parlare per la prima volta i “figli” (ormai cresciuti) di genitori con tendenze omosessuali, dimostrando un significativo aumento di disturbi psico-fisici rispetto ai figli delle coppie eterosessuali. Il secondo studio è stato realizzato da Loren Marks della Louisiana State University, con il quale è stata confutata la posizione (politica) ufficiale dellAmerican Psychological Association (APA), secondo la quale i figli di genitori gay o lesbiche non sarebbero svantaggiati rispetto a quelli di coppie eteorsessuali. La studiosa ha analizzato i 59 studi citati dall’APA per sostenere la propria tesi, dimostrando la loro scarsa attendibilità.
Entrambi gli studi sono stati accolti in modo positivo dalla comunità scientifica dal punto di vista della correttezza procedurale, come abbiamo già avuto modo di segnalare. A causa delle fortissime proteste (animalesche, a volte) della lobby gay, un gruppo di 18 scienziati e docenti universitari ha deciso di pubblicare un appello di difesa sul sito della Baylor University (classificata nel 2011 da US News & World Report come la 75° miglior università nazionale su di 262), spiegando che le critiche avanzate sono ingiustificate e affermando l’attendibilità dell’indagine scientifica (in particolare dello studio di Regnerus, il più aggredito dalle critiche).
In campo ha deciso di scendere anche lo psichiatra americano Keith Russell Ablow, collaboratore del ”New York Times” e di Fox News, il quale in un’intervista ha iniziato affermando«Mi costa dirlo perché verrò minacciato e possibilmente leso». Anche lui conosce dunque la violenza della lobby gay, quella che organizza agguati notturni contro chi chiede di abbassare la musica del Gay Pride, che fa dimezzare lo stipendio ad un padre di famiglia favorevole al matrimonio tradizionale, che minaccia di mortechi osa criticare l’educazione omosessuale nelle scuole materne, che interrompe funzioni liturgiche e arriva a voler bloccare il Festival di Sanremo per impedire l’ascolto della canzone “Luca era gay”.
Ablow ha continuato riportando i dati ufficiali dello studio di Mark Regnerus, secondo i quali il 23% di chi è cresciuto con una madre lesbica ha dichiarato di essere stato palpeggiato, contro il 2% degli altri giovani. Inoltre, il 31% di quelli cresciuti con una madre lesbica e il 25% di quelli cresciuti con un padre gay sono stati abusati sessualmente e costretti al sesso forzato, contro l’8% di quelli cresciuti da genitori biologici. Hanno più probabilità (40% contro 13%) di essere infedeli al partner, un maggior uso dimarijuana, di uso del tabacco, di ore davanti alla televisione, maggior numero di arresti, maggior numero di relazioni e partner sessuali. Infine, il 25% di coloro che sono cresciuti con genitori gay ha contratto malattie sessualmente trasmissibili contro l’8%. E solo il 61% di quelli con madre lesbica e il71% di quelli con padre gay si definisce eterosessuale, contro il 90 per cento di chi è cresciuto con genitori eterosessuali.
«Perché Regnerus è stato attaccato?», è stato domandato ad Ablow. «Prenda me» – ha risposto –,«anche io sarò minacciato per i dati che sto semplicemente riportando. Mi vogliono bruciare la macchina, la casa, verranno a protestare sotto il mio ufficio». Ha proseguito Ablow: «Purtroppo siamo nel clima del politicamente corretto davanti a cui nemmeno i dati scientifici sono sufficienti a porre delle regole. Infatti, chi attacca questo studio, anche con rabbia e violenza, non lo fa mai portando argomentazioni scientifiche indiscutibili. Per questo ho pensato molto prima di esprimermi, perché tutte le volte che lo faccio vengo minacciato. Ma, in merito, non c’è uno studio migliorQui il videodell’intervista allo psichiatra americano.LEGGI TUTTO
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