Cerca nel blog

Visualizzazione post con etichetta aerosolterapia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta aerosolterapia. Mostra tutti i post

sabato 30 novembre 2013

HAARP NON FARA' PIU' DANNI? NE SIAMO PROPRIO CERTI?


HAARP ha chiuso. Lo ha fatto in sordina, a maggio, senza annunci ufficiali.

Per chi non lo sapesse, HAARP è l’acronimo di High-Frequency Active Auroral Research Program. Si tratta di un progetto di ricerca, in collaborazione con l’Air Force Research Laboratory e l’Office of Naval Research. La sua base principale è in Alaska, a Gakona, ed è costituita da un enorme complesso di antenne radio.

A dar notizia della sua chiusura è l’ARRL (American Radio Relay League, l’associazione radioamatori statunitense), che ha chiesto a James Keeney, program manager del progetto HAARP, il motivo dell’apparente stato di inattività del complesso. Semplice, ha risposto Keeney: HAARP ha chiuso.

ALLUMINIO E BARIO PER RENDERE L'ATMOSFERA ELETTROCONDUTTIVA. LA SCIENZA E' PERFETTAMENTE AL CORRENTE!!! E NOI SIAMO CONSAPEVOLI DI COSA ACCADE ?


di Gianni Lannes

Il Governo degli Stati Uniti d'America deve rispondere al popolo italiano di questa strage deliberata.


Questi criminali in divisa a stelle e strisce fanno anche il workshop sui terremoti con gli affidabili esperti europei ed italiani. Purtroppo anche in ambito giudiziario non si è ancora giunti ai segreti di Stato che pesano sulla vicenda. Invito tutte le persone di buona volontà a diffondere queste informazioni di cui mi assumo la piena e totale responsabilità legale, sociale ed umana. 
Mai più stragi nel nostro Paese!

 
L'Aquila, 6 aprile 2009: scie chimiche militari - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


di Gianni Lannes

Scie chimiche di origine militare e scossoni sismici dirompenti. Usano le forze della Natura per annientare i nemici e indebolire gli alleati. Impossibile dimenticare una strage di innocenti. Nel 2009 sapevo poco o nulla dell’aerosolterapia bellica. Ero inviato del quotidiano La Stampa e per una settimana ho seguito gli eventi in presa diretta, mentre le mie macchine fotografiche seguitavano a ritrarre immagini, ritagliando - senza darci troppo peso allora - anche rettangoli interessanti di cielo. Finestre di azzurro solcate da strane scie artificiali. Ero impegnato soprattutto nei primi due giorni, mentre le scosse si susseguivano freneticamente a seguire il lavoro senza soste dei soccorritori, giunti anche dalla Spagna e dalla Francia.